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Il Nouveau Roman: il XX° secolo nella Letteratura Francese

letteratura francese



Il Nouveau Roman: il XX° secolo nella Letteratura Francese.



Principali Autori: Robbe-Grillet; Claude Simon, Marguerite Duras; Michel Butor;

Nathalie Sarraute; Pinget.



Non esiste un vero e proprio atto di nascita del Nouveau Roman: è difficile stabilire come abbia avuto inizio. I modelli cui si ispirano i romanzieri di questo periodo sono: James Joyce, Kafka; Raymond Roussel, Flaubert.

Alain Robbe-Grillet trae ispirazione da Sartre e Camus. Questo prova che il Nouveau Roman si inquadra sin dall'inizio come espressione di una crisi 545g69f , e non solo dei valori romanzeschi tradizionali.

L'espressione che lo designa, tuttavia, vede la sua nascita con la pubblicazione delle "Gomme" di Robbe-Grillet, nel 1953, e con l'attribuzione e questo del premio Fèneon, nel 1954.

In seguito l'attenzione si sposta anche sul suo editore, Jèrome Lindon, il padrone delle edizioni de Minuit.

Gli autori che si vedevano raggruppati attorno a lui furono considerati come formanti una scuola, tuttavia questi rifiuteranno sempre questo termine così come hanno rifiutato l'etichetta Nouveau Roman.

Nel corso degli anni, comunque, questo vede più evoluzioni:




Primo periodo: periodo contestatario.

Il racconto tradizionale, con tutte le sue regole, è contestato.

No alle costruzioni troppo saccenti, no alle descrizioni.

Appartengono a questo periodo:



i primi romanzi di Robbe-Grillet (Le gomme, 1953; Il voyer, 1955; La gelosia, 1957; Nel labirinto,  1959)

le prime opere di Michel Butor (Passage de Milan, 1959; L'emploi du temps, 1956;

La Modification, 1957)

Martereau (1957) e Planetarium (1959) di Nathalie Sarraute.




Secondo Periodo: il "Nuovo" Nuovo Romanzo:

Corrisponde al periodo sovversivo degli anni '60. in quest'evoluzione del Nouveau Roman, l'unità diventa ancora più impossibile.

Robbe-Grillet, tuttavia, evolve dalle minuziose descrizioni di oggetti alle analisi di azioni in movimento.





Terzo periodo: dagli anni '70 ai giorni nostri.

si verifica un movimento di riflusso:il Nouveau Roman perde terreno in favore di un rinnovamento, un ritrovato successo del romanzo tradizionale (ad esempio Michel Tournier).

Anche Robbe-Grillet si allontana sempre più dal Nuovo Romanzo (ne Le Miroir qui revient, 1984).



Elementi del Nouveau Roman:

volontà di ricerca: la scrittura di romanzi diventa un momento favorevole di ricerca.

Michel Butor, ad esempio, passa volentieri dalla scrittura di romanzi alla stesura di veri e propri saggi sul "come si scrive" e sul "come si deve scrivere".

Sono sempre più frequenti infatti le raccolte saggistiche sull'arte della fiction:

L'era del sospetto (Sarraute)

Pour un Nouveau Roman (Robbe-Grillet)

Saggi sul romanzo (Butor)


ripetizione e variazione:

ciò che distingue il Nuovo Romanzo da quello tradizionale è la ripetizione di intere parti del romanzo all'interno del romanzo stesso: interi capitoli, o paragrafi vengono ripetuti in diversi punti dello stesso romanzo per esteso.

Il romanzo si presenta, in questo modo, come una "proliferazione di romanzi possibili" più che come un racconto unitario.

Questo avviene, ovviamente, per scelta cosciente dell'autore. Questa stessa deriverebbe dalle ansie ed angosce del pensiero contemporaneo e dall'estetica che ne deriva.



Caratteristiche ricorrenti sono:

L' aleatoria: 

il senso del "caso", la sensazione che le azioni umane e le circostanze della vita non abbiano, in verità, un senso, ma che stia tutto lì per caso ed obbedisca unicamente alle leggi del caso.


La serialità:

volontà di rigore che permea l'opera; permette la costituzione di un'opera per la ripresa (ricorrente) di una serie di componenti.

La musica seriale, nata dalla Scuola di Vienna, segna in effetti in Nuovi Romanzieri.


il senso degli insiemi.

Anche grazie alla riflessione di Robbe-Grillet (di formazione scientifica), si applicano alla letteratura vere e proprie regole matematiche.

Si pensi anche alla concezione del mito esposta da Claude Levi Strass nella sua Antropologia Strutturale, per cui un mito è costituito dall'insieme delle sue varianti.



L'opera intera di Robbe-Grillet procede per ripetizione e variazione. Inoltre è sensibile, come anche Pinget e Butor, alle grandi forme musicali che sono fondate su queste due pratiche, come il canone, la fuga, il tema e variazioni, la passacaille.















Gli Oggetti.

Le descrizioni nel nuovo Romanzo sono spesso molto lunghe , molto minuziose, riguardanti luoghi e oggetti, anche apparentemente insignificanti.

Certi oggetti, o piccoli animali, esercitano un fascino sull'autore (il millepiedi ne La gelosia di Robbe-Grillet); a ancora dei simboli, come il cerchio, l'O presso Claude Simon, il triangolo presso Robbe-Grillet).

Quest'attenzione alle cose ha permesso la nomenclatura di "letteratura oggettiva".

Si prenda ad esempio la pagina della descrizione del pomodoro in Les gommes di Robbe-Grillet.

Roland Barthes, ad esempio, definiva questo filone come scuola dello sguardo, negandole però la paternità e soprattutto l'influenza costante e ripetuta di Robbe-Grillet; insisteva infatti sul diverso significato dell'oggetto presso i diversi scrittori.


E' importante sottolineare soprattutto, anche a seguito della saggistica degli autori stessi in materia, che il Nouveau Roman non è un romanzo realista: questo appartien infatti al romanzo tradizionale.

Come ha infatti sottolineato Gérard Genette in questi romanzi è presente un "inquietante senso di irrealtà",L'universo di Robbe-Grillet è infatti quello del sogno e dell'allucinazione e solo una cattiva lettura può fare percepire "realista" questo tipo di romanzo.



Il personaggio.

Per Robbe-Grillet il protagonista è poco più di un fantoccio, poiché si contesta la capacità tradizionalmente intesa della scrittura come "arte del costruire psicologie" (come ad esempio ha fatto Balzac). Il Nuovo Romanzo sovverte completamente quest'ordine, ed il uo personaggio è solo un "figurante", un manichino, non ha carattere né una sua psicologia.

E' un qualcosa di evanescente, o se ha un nome, una statura, un'esistenza, questa è del tutto caricaturale (come nel caso di Wallas in Le gomme ) e spesso minacciata dall'esistenza di un doppio, un sosia, che è un'ombra anche lui.


Non esistenze in questo tipo di produzione il "narratore onnisciente": l'esempio è tratto dai romanzi di Samuel Beckett, che faceva sorgere la parola romanzesca da un'ombra, una persona che parla masi nasconde, non la si può vedere.

Nel narrare, quindi, il Nouveau Roman userà sempre più la terza persona, impersonale, oggettiva.




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