Le giornate passano tranquille per il paese perché Chantal non ha ancora rivelato niente a nessuno.

Il quarto giorno del suo soggiorno lo straniero dà un appuntamento a Chantal. L'incontro avviene nel bosco che circonda il paese, nel luogo dove sono stati seppelliti i lingotti. In questa occasione lo straniero racconta un episodio della sua vita, che è la motivazione della sua folle proposta.

Lui lavorava per una grande fabbrica di armi. Un giorno gli vennero sequestrate la moglie e le due figlie chiedendo in cambio una grande quantità di armi. Quando ormai i sequestratori erano circondati anziché rassegnarsi spararono uccidendo i tre ostaggi. Da quel momento l'uomo vive con un quesito: l'uomo è di natura cattiva o quello è stato solamente un episodio? Per darsi una risposta ha fatto questa proposta.

Il giorno successivo Chantal decide di raccontare la vicenda ai clienti del bar. Il giorno dopo la sconvolgente rivelazione tutti sembrano disinteressati e considerano Chantal una pazza, però prendono in considerazione la proposta di nascosto da lei.

Intanto Chantal aveva fatto un patto con lo straniero che anche se nessuno fosse stato ucciso, comunque i lingotti sarebbero stati dati alla città in ricompensa per la sua rettitudine

Un giorno c'è un'assemblea tra il parroco del paese, la moglie del sindaco, il sindaco, la locandiera e il proprietario terriero. Durante questa assemblea decidono che la vittima sarà Berta, la vecchia considerata una strega, poiché è malata ed è inutile alla comunità. Viene quindi convocata un'assemblea per gli uomini del paese la sera stessa.

Si decide che il sacrificio di Berta avverrà la sera successiva e che tutti spareranno.

La sera prestabilita arrivano a casa di Berta, che aveva capito tutto e aveva domandato in sua memoria la costruzione di una fontana, il parroco con altri due uomini, le danno un sonnifero, e la portano nel bosco dove si trova una grande pietra, accompagnati da tutti i paesani. Durante il giorno la locandiera aveva ordinato allo straniero di andare a prendere i lingotti nel bosco e di portarli la sera per controllare la loro autenticità.

Un momento prima dell'esecuzione Chantal si mette davanti alla folla con le armi puntate spiegando che era una stupidaggine quella che stavano facendo.

Sarebbe stato un problema troppo grosso dividere l'oro tra i cittadini e incassarlo, così convinti dalle parole di Chantal i cittadini tornano a casa. Lasciando nella radura Chantal, lo straniero e Berta addormentata.

Il giorno successivo lo straniero accompagnò Chantal ad incassare l'oro, la quale se ne andò da Viscos per sempre.

Tema principale

Sicuramente il tema principale del libro è la lotta tra il bene e il male, che viene rappresentata sotto forma della decisione di uccidere o no Berta, e dalla lotta tra gli angeli e i diavoli che aleggiano intorno alle figure di Chantal e dello straniero.

Lo straniero è accompagnato dal Diavolo e Berta se ne accorge subito per via di quella sua capacità di "vedere" le persone, ma durante lo svilupparsi della storia comincia a riaccendersi anche la luce del sua angelo che lo aveva abbandonato due anni fa. Chantal invece è accompagnata dal suo angelo che in alcuni momenti viene sopraffatto dal Diavolo, ma alla fine sarà il bene a prevalere.

La distinzione tra bene e male sta nella decisione di uccidere qualcuno per prendersi l'oro, oppure rinunciare alla ricchezza e non uccidere nessuno.

Quasi fino alla fine del libro sembra avere la meglio il male, infatti viene organizzato tutto per uccidere Berta, ma alla fine vince il bene.

Il bene non trionfa, viene fatto solo perché è troppo rischioso e scomodo commettere il male: è troppo rischioso incassare gli undici lingotti d'oro promessi come ricompensa.

Commento critico

Il libro non mi è piaciuto per il metodo narrativo adottato dall'autore, troppo semplice, senza il minimo approfondimento per i personaggi o per le vicende che vengono soltanto accennate.

Un altro motivo per cui non mi è piaciuto il libro è la conclusione, non sono per niente d'accordo con l'autore.

Secondo me l'uomo è fondamentalmente portato a commettere il male soprattutto per autoconservarsi che però non viene commesso per paura di una punizione. Ne libro c'è una leggenda raccontata da Chantal che spiega bene questa mia idea: Ahab, fondatore della città aveva fatto costruire una forca nella piazza del paese dicendo che sarebbe stata usata per coloro che sarebbero stati scorretti nei confronti della città. Da quel giorno gli abitanti di Viscos si comportarono in modo retto per timore della forca, non perché erano fondamentalmente buoni.