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La parola naturalismo nasce per la prima volta in un saggio di Taine,un critico che indicava Balzac come padre della narrativa moderna.Lo stesso Taine dimostrerà che gli individui sono da sempre determinati da 3 fattori:le leggi della razza e dell'eredità,l'ambiente sociale e il momento storico.Il romanzo naturalista nasce tra il 1865 ed il 1870,con l'uscita del romanzo "Germinie Lacerteux" che gli autori (fratelli Gouncourt) contrappongono al romanzo falso e tipicamente romanticista.Questo è un romanzo vero scritto con metodo scientifico narrando le vicende della doppia personalità di una se 131b18b rva.Con questo romanzo è protagonista per la prima volta la classe povera e degradata.Zola,con "Therese Raquin" è un altro esempio di romanzo naturalista così come "La fortune di Rougon" la cui prefazione diverrà il manifesto naturalista.In essa Zola vuole dimostrare l'ereditarietà di una famiglia e le conseguenze dovute ad uno sconvolgimento esterno.I maggiori scrittori naturalisti si incontrano per scrivere e pensare;nasce "Les soirees de medan" una raccolta di più autori con"Le roman experimental" vengono affermati altri punti del movimento:
La fine del naturalismo è breve e può coincidere con il romanzo di Huysmans "A rebours" (1884) che è il primo romanzo decadente.
Punti principali del naturalismo:
In Italia il Naturalismo nasce più tardi (era ancora vivo il terzo Romantcismo) dopo l'uscita dell'"ammazzatoio di Zola" e prende il nome di VERISMO.Ne fanno parte dapprima gli scapigliati milanesi e i maggiori espositori saranno Verga e Capuana.Anche il Verismo parte dalle sfere più basse delle sfere più basse della società per arrivare a quelle più elevate ("ciclo dei Vinti" di Verga).
Il Verismo termina con la poetica Pascoliana("Myricae").
ANALISI DELLE TRE PREFAZIONI DI VERGA
PREFAZIONE AD "EVA"
Nella prefazione ad Eva Verga presenta il romanzo come una narrazione vera,senza retorica né ipocrisie.Fa una critica a chi vede l'arte come un lusso:a quelle signore che vanno a teatro solo per mostrarsi e a quei signori che applaudono le ballerine.Non bisogna maledire l'arte perché è lòa manifestazione dei nostri gusti,ma mentre i greci ci hanno lasciato la statua di Venere,noi non lasceremo altro che un'immagine delle ballerine seminude sulle scatole dei fiammiferi.Quello che l'autore chiede di non criticare l'arte e chi ancora crede in quei valori di moralità come il protagonista del romanzo Enrico Lanti.
PREFAZIONE A L'AMANTE DI GRAMIGNA
Più che una prefazione è una dedica a Salvatore Farina,intellettuale del movimento degli scapigliati.
A Farina Verga dedica,come lui stesso dice, un abbozzo di romanzo, che fa di tutto per essere storico ed umano.Verga l'ha scritto raccogliendolo pei viottoli dei campi ,usando cioè un linguaggio semplice e genuino,senza che il lettore debba cercare il suo significato tra le righe del libro.Verga sottolinea come un racconto vero pieno di passioni,tradimenti,amore,lacrime sia più efficace di qualsiasi altra fantasia e faccia sempre riflettere;come lui stesso dice Sacrifichiamo volentieri l'effetto della catastrofe,una piccola critica al metodo Romantico.Se l'opera sarà così perfetta tanto che il processo della creazione rimanga un mistero,e l'armonia delle sue forme sarà così perfetta,sembrerà essersi fatta da sé
PREFAZIONE DEI MALAVOGLIA
Questa è la prima delle due prefazione ai "Malavoglia" pubblicata all'inizio del romanzo.
Come dice lo stesso Verga questo romanzo è uno studio dei fattori delle cause che hanno portato ad una famiglia povera ma relativamente felice a rendersi conto che la loro vita potrebbe essere meglio di così.Il meccanismo delle passioni nelle basse sfere è meno complicato è più facile da cogliere e rappresentare nel modo più impersonale possibile, Basta lasciare al quadro le sue tinte schiette e tranquille,ed il suo disegno semplice.Questa ricerca del meglio parte dalla classe povera fino a quella più ricca poiché ognuno aspira a qualcosa sempre più elevato,una lotta pei bisogni materiali.
Verga elenca poi le mutazioni della ricerca nelle sue opere:
Più la classe è levata e più ci sono sfumature nei personaggi,i personaggi più istruiti acquisiscono ognuno sfaccettature diverse e non sono amalgamati come i poveri,che sono invece tutti uguali.Questa bramosia è si un vizio,ma giustificato dal fatto che pone all'uomo un obiettivo.Il lettre non s'interesserà ai vincitori,bensì ai vinti,protagonisti dei principali romanzi di Verga:sono quelli che hanno avuto la loro possibilità di emergere e di ambire a quello che hanno desiderato ma che hanno fallito.ma chi legge si può limitare all'osservazione e non al giudizio.
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