GUSTAVE MOREAU "L'APPARIZIONE" 1876- olio su tela -104 per 141 cm - Parigi, Musée Gustave Moreau

letteratura

GUSTAVE MOREAU "L'APPARIZIONE"

1876- olio su tela -104 per 141 cm - Parigi, Musée Gustave Moreau

Gustave Moreau e Odillon Rédon sono artisti amati da Des Esseintes protagonista de 737g68h l romanzo controcorrente di Huysmans per il loro raffinato estetismo e simbolismo. Nel romanzo è descritto il quadro "L'Apparizione" di Gustave Moreau, nel quale troviamo sintetizzati i temi e le scelte estetiche dei pittori simbolisti. Il personaggio biblico di Salomè ricorre spesso nelle opere di questo pittore, ossessionato dal mito della bellezza femminile, che nel suo immaginario si carica di significati erotico- demoniaci. La bella figlia di Erode, nella sua nudità esaltata dai gioielli e dai veli, diventa l'emblema di una femminilità perversa e satanica, che evoca con la sua sensualità fantasie erotiche. In questa opera il pittore non descrive un particolare episodio della sua vita, ma immagini inconsce, che alimentano il sogno e la fantasia.

Questo è il mondo dell'inconscio che Sigmund Freud inizia ad esplorare, scoprendo che i sogni sono popolati di immagini in grado di svelare i processi più segreti della mente, che la ragione invece tende a mascherare. Questo mondo fantastico e onirico è descritto da Moreau con grande ridondanza decorativa, come si nota dal fatto che il corpo della fanciulla è carico di ornamenti ed è inserito in una architettura non rappresentata realisticamente ma visionaria e dorata. Al centro, come in un ostensorio, appare la testa del Battista, che Salomè aveva chiesto ad Erode come premio per la sua danza. In fondo, sulla sinistra, appare in una posizione immobile, lussuosamente vestito, il vecchio Erode e, accanto, meno delineata, una figura femminile. Sulla destra la figura di un servo vestito all'orientale, in prossimità di una scalinata appena accennata.

Salomè diventa il simbolo dell'unità Romantica di amore e morte, di seduzione e distruzione. Nella pittura di Moreau sono spesso raffigurati personaggi mitologici, come non mancano le reminiscenze classicheggianti, accentuati dal viaggio in Italia compiuto nel 1857.