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Scheda di sintesi sulla depressione

psicologia




Scheda di sintesi sulla depressione.


La depressione è un male diffusissimo, da non confondersi però con il semplice lutto, ansia o senso di angoscia.

È stato stimato che questo disturbo colpisce, almeno in Italia, circa il 12% della popolazione, 5 milioni di italiani soffrono di una forma grave e 1 depresso su 3 va dal medico.


I sintomi più diffusi sono:

cambiamento dell'appetito;

tristezza costante;



facile irritabilità;

disistima;

tendenza ad essere taciturni;

disturbi del sonno e pesantezza al risveglio;

affaticamento costante (psicastenia);

calo del desiderio sessuale;

disinteresse verso hobby;

senso di inutilità;

disperazione;

senso di colpa ingiustificato;

incapacità di concentrarsi;

incapacità di prendere decisioni;

frequenti mal di testa e mal di stomaco;

preoccupazione eccessiva e ingiustificata verso famiglia, lavoro, salute;

pensieri sulla morte.

L'intensità dei sintomi è molto importante e non va sottovalutata.


Nei messaggi telefonici lasciati da persone depresse sono ricorrenti i pianti, l'espressione "la depressione è un male profondo",le richieste di aiuto.


Definizioni: la depressione

  • è un disturbo patologico, in quanto non è funzionale all'adattamento e l'umore non è in sintonia con ciò che sta avvenendo intorno al soggetto.
  • è legata a fattori biologici, psicologici e sociali.
  • non va confusa con l'esaurimento nervoso, che fa riferimento solo all'aspetto biologico e in particolare al sistema nervoso.
  • condiziona fortemente la vita del soggetto.

La depressione può presentarsi sottoforma di cicli durante la giornata: la mattina è più intensa poiché il soggetto ha davanti a se la prospettiva di un'intera giornata, prova dunque nel cominciare la giornata un senso di fatica, di smarrimento, non sa cosa fare e non riesce ad applicarsi nel lavoro. La sera il soggetto sta meglio.


Nella depressione i ritmi biologici che si dovrebbero realizzare nel corso di 24 ore sono sfalsati (ritmi circadiani da circa diem).


Esperienze raccontate da depressi:

v  tutto sembra avvolto da un mantello nero;

v  improvvisamente il soggetto si sente giù di morale;

v  perdita della padronanza degli arti;

v  paura cieca senza origine;

v  i piccoli successi vengono sminuiti.

Testimonianza della cantante Milva:

la depressione le era venuta per gradi;

la depressione si era presentata dopo una serie di problemi;

un sintomo da lei vissuto è stato la perdita d'identità;

desiderio di voler scomparire;

sensazione di non riuscire a vedere le cose come prima;

la guarigione dal disturbo è avvenuta grazie al lavoro.

Un consiglio è: avere fiducia in se stessi.


Testimonianza di una ballerina della Scala, Marianna Doriella:

o    si è accorta di soffrire di depressione a una dibattito in cui era stata invitata come ospite;

o    all'inizio aveva interpretato il disturbo come un problema fisico;

o    è riuscita ad uscire dalla depressione da sola.




Molte volte de parte dei medici di base c'è un'incapacità nel capire il reale problema.

Dato: il 90% dei depressi si rivolge al proprio medico di base.


Le ripercussioni della depressione sono:

sul lavoro, poiché il soggetto diventa mano produttivo;

sull'economia. Infatti i costi per le malattie mentali che devono essere affrontati dalla sanità pubblica sono il doppio di quelli legati alla cura dei tumori.

sulla famiglia, tanto che questa malattia può portare alla rottura del nucleo famigliare;

Molte volte infatti i parenti non sono d'aiuto: anche se sono presenti non bastano, mentre in altre circostanze i famigliari non comprendono e non credono che il loro caro abbia una vera e propria malattia.

Consiglio: dare calore estremo e continuo.


Per trovare sollievo molto spesso il depresso ricorre all'alcool, ai farmaci (abusandone) o alla droga. Il depresso ha infatti maggiore probabilità di diventare tossicodipendente, anche a causa della sua struttura nervosa.


L'associazione di Milano IDEA (Istituto per la cura e la prevenzione della depressione e dell'ansia) è nata con lo scopo di prevenire questo disturbo. Essa è una clinica privata in cui lavorano psichiatri ben preparati su questo disturbo, al contrario dei medici di base.


Testimonianza di Valeria Moriconi:

v  la depressione era da lei vissuta con vergogna;

v  non ammetteva che qualcosa in lei non andava;

v  non è ricorsa a nessun medico;

v  spesso aveva paura ad uscire di casa (depressione unita all' agorafobia);

v  sentendo certa musica piangeva e non riusciva a guardare il cielo stellato.


I primi sintomi della depressione sono stati riscontrati intorno ai 16-29 anni, anche se alcune ricerche dimostrano che può iniziare anche in età più precoce:

2 bambini su 100 di età compresa fra i 7 e i 12 anni soffrono di depressione;

7 bambini su 100 di età compresa fra i 12 e i 16 anni soffrono di depressione.

Molto spesso la depressione nell'infanzia o, ancor di più, nell'adolescenza, non viene riconosciuta o è sottovalutata perché il periodo adolescenziale è, in generale, una fase di grandi cambiamenti.

Per quanto riguarda la depressione in soggetti così giovani si pone la questione se sia giusto dare antidepressivi nel caso di bambini.

In America sono state fatte molte ricerche e si è trovato un antidepressivo adatto ai bambini. Questo farmaco è usato per la prevenzione dei tentativi di suicido.

In Italia questo non è ancora possibile a causa di resistenze di tipo culturale.

Dati: a) il 6-10% dei bambini depressi va in contro a problemi scolastici;

b) molti adolescenti rischiano di diventare tossicodipendenti.


Testimonianza di Serena Zolli:

v  ha scritto un libro con Michele Tansella con il quale ha voluto riportare la propria storia in modo da poter educare gli altri; il suo progetto consiste nel voler dare l'avvio al cambiamento della percezione della depressione.

v  il suo libro vuole dare speranza e dignità alla persona che soffre di depressione. Inoltre in esso sono descritti tutti i sintomi.

v  La sua esperienza è stata drammatica: è stata in cura di tre diversi psicanalisti senza avere miglioramenti.

La depressione non può essere curata attraverso la psicanalisi, che potrebbe anzi avere degli effetti deleteri sul soggetto. Lo stesso Freud sosteneva che il suo approccio è efficace solo nella cura delle nevrosi.


Per capire se la depressione è una malattia organica bisogna analizzare il funzionamento del cervello attraverso le PET.

Nei depressi si è riscontrata una diminuzione dell'attività celebrale nella regione frontale, infatti

in un cervello normale si può osservare un'alta attività metabolica;

nel cervello di un depresso:

a)  se la depressione è al primo stadio nella regione frontale è scarsa l'attività celebrale;   

b)  se la depressione è a uno stadio avanzato l'attività celebrale è scarsa ovunque.

c)  al terzo stadio si è in una condizione di bradipsichismo in cui tutte le funzioni psichiche sono rallentate. Si spiegano dunque i problemi legati al linguaggio.

Il cervello è infatti formato da due emisferi: uno destro e uno sinistro; in entrambi è presente un lobo frontale, importante per gli aspetti psichici, temporale, occipitale e parietale.

Nel caso della depressione possiamo essere di fronte a una disfunzione a livello delle sinapsi.

Infatti le varie cellule del cervello per comunicare usano dei segnali elettro-chimici che vengono inviati da una cellula all'altra attraverso dei filamenti chiamati dentriti che si mettono in contatto fra loro, ma senza toccarsi. Questo passaggio di informazioni avviene a livello biochimico ed è poi compito dei neurotrasmettitori tradurlo da impulso elettrico a chimico.

Nei depressi la quantità di serotonina, un neurotrasmettitore, è minore del necessario e dunque il passaggio di informazioni avviene in modo lento. Con gli antidepressivi viene reintegrata la serotonina che manca proprio dove serve.

In conclusione, la depressione ha una base biologica, ma è anche il risultato delle cure parentali (legate quindi all'infanzia) e il frutto di esperienze. Si può dunque ritenere che ogni persona abbia un certo grado di vulnerabilità nei confronti di questa malattia e per difendersi da essa usi delle strategie di tipo psicologico.


All'opposto della depressione si trova l'euforia, in cui è presente eccitazione e agitazione.

1 depresso su 4 soffre di sindrome bipolare, ovvero alternanza fra fasi depressive e fasi euforiche, quest'ultima in genere dura dai 4 agli 8 mesi.

Spesso la depressione può degenerare in sindrome bipolare poiché il depresso prima ha un lieve miglioramento e quindi un sostanziale benessere, che però non si assesta su valori normali, ma continua a salire arrivando fino all'ipertimia (umore alto, il contrario è ipotimia, umore basso, presente nella fase della depressione).

Le persone euforiche spesso creano problemi, si rendono colpevoli di episodi di criminalità, provocano disagio per famigliari, si lanciano in imprese, appaiono senza freni e difficilmente gestibili, anche dal punto di vista affettivo.



Analogamente alla depressione, anche l'euforia ha la caratteristica della ciclicità, in quanto è maggiormente presente in estate-primavera.


Il rapporto fra arte e depressione è molto stretto, infatti alcune grandi opere sono state prodotte in fasi di depressione o di maniacalità. È necessario però precisare che durante i periodi di forte depressione manca la produttività.

L'opera d'arte o, nel caso degli attori, può avere una funzione catartica in quanto poter per esempio piangere sul palcoscenico, come ha riferito Valeria Moriconi, ha avuto un effetto terapeutico.


Esempi di artisti o grandi personaggi della storia con disturbi dell'umore:

Leopardi ha composto molte delle sue opere durante periodi di depressione;

Platone;

Aristotele;

Cesare;

Cicerone soffriva di depressione, in particolare dopo la morte della figlia Tullia;

Nerone era invece un euforico;

Mussolini soffriva di depressione;

Churchill.


È stata riscontrata una certa predisposizione genetica alla sindrome bipolare, ma anche alla depressione. Infatti da alcune ricerche è emerso che

K  nei gemelli omozigoti, se uno dei due contrae la sindrome bipolare, anche l'altro ha lo stesso disturbo nel 65% dei casi; mentre per quanto riguarda la depressione semplice il 43%.

K  nei gemelli nati da due ovuli distinti, la percentuale per quanto riguarda la sindrome bipolare scende al 14%.

K  fra persone non imparentate la percentuale è dello 0,6%.

La sindrome bipolare ha una forte componente genetica, mentre la depressione, specie quella lieve, no.


Testimonianza di Montanelli:

q  soffriva di crisi di panico;

q  quando era in carcere, nonostante quella fosse una condizione molto difficile, non ebbe crisi depressive.

Probabilmente questo aspetto è dovuto al forte istinto di sopravvivenza di cui è dotato l'uomo e che lo spinge appunto a cercare la salvezza quando rischia la vita, scacciando quindi la sensazione di angoscia.


Anche negli animali possono verificarsi periodi di depressione, specie in seguito a un periodo di isolamento. Questo si è riscontrato in particolar modo in alcune scimmie che sembrano avere una certa predisposizione genetica verso la depressione dopo momenti di stress.





Per quanto riguarda i farmaci:

J  esistono varie categorie di farmaci, ma che tutti hanno in comune la funzione regolatrice,

J  tutti agiscono sulle sinapsi,

J  per quanto riguarda l'euforia i farmaci in commercio sono a base di litio, che ha la proprietà di stabilizzatore e previene le fasi depressive.

Molti soggetti con disturbi legati all'umore rifiutano le cure farmacologiche, soprattutto se la depressione è legata a nevrosi fobiche nei confronti dei farmaci.

Le resistenze culturali oggi sono immotivate perché la dipendenza verso essi è molto lieve e la tossicità è praticamente nulla.

Nelle fasi di depressione lieve gli antidepressivi possono essere evitati, ma nelle depressioni di media intensità o in quelle gravi l'uso di farmaci è necessaria per la guarigione. Infatti le percentuali di guarigione sono del 90-95% con l'uso di terapia farmacologia.

È però da sottolineare che è difficile prevedere i tempi di guarigione, poiché essi sono correlati ad alcune variabili legate al mondo del paziente.


Fino a qualche tempo fa (oggi molto meno) venivano trasmessi molti spot pubblicitari sia per informare sul tema della depressione sia per ridare speranza.


































Fonti: programma: Serata Quark condotto da Piero Angela.

Esperti presenti in studio:

Giovanni Tassano, docente all'Università di Pisa,

Michele Tansella, in cui nel libro "E liberaci dal male oscuro" viene intervistato dalla giornalista Serena Zolli, uscita dalla depressione grazie all'uso di antidepressivi. Il messaggio che il libro vuole trasmettere è: ridiamo benessere al soggetto.






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