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In linea generale, gli studiosi hanno sottolineato come la possibilità di comunicare all'interno di qualsiasi rapporto, aumenta la possibilità di cooperare.
Questo perché comunicando, si conosce l'altro e si acquisisce fiducia, la sfiducia in un rapporto infatti, non agevola uno scambio in p 343d36d ositivo e può creare sfruttamento. Inoltre comunicando si esprimono le intenzioni e si conoscono le esigenze ed i problemi dell'altro.
Si sono cercati di individuare quei metodi che permettano una comunicazione più efficace e quindi una cooperazione maggiore. Si individuano, innanzitutto, delle fasi al fine di uno scambio comunicativo ottimale.
L'approccio migliore al problema è intanto quello che cerca una risoluzione dello stesso in modo razionale, lasciando da parte ogni spirito individualista, che non fa bene alla comunicazione.
In secondo luogo, si cerca di conoscere a fondo la situazione dell'altro, i suoi bisogni, le sue difficoltà, permettendo una maggiore collaborazione.
È importante anche lo stile personale di colui che ricerca la collaborazione, dev'essere innanzitutto credibile nelle intenzioni, deve riscuotere fiducia e questo sappiamo che richiede del tempo. Inoltre manifestare di voler collaborare anche rischiando lo sfruttamento, ci mostra realmente interessati al rapporto.
Pruitt, afferma che la negoziazione può avere più successo, se si adotta la strategia della rigidità flessibile.
Ovvero, bisogna mantenere saldi i propri obbiettivi, ma manifestare flessibilità nei mezzi da utilizzare per il raggiungimento dei propri fini.
Inoltre quando entrambe le parti, dimostrano, nella ricerca della soluzione ad un problema, di voler considerare anche il punto di vista dell'altro, si parla di risoluzione dialettica del problemi. Parlare e pensare in termini dialettici, significa infatti rispettare i reciproci desideri.
A volte la mediazione di una terza persona è importante nel mediare la
comunicazione, e rendere più efficace la collaborazione. La mediazione può avvenire fissando le regole della negoziazione , e quindi migliorandola chiamansi questo processo di mediazione.
Oppure si adotta una strategia passiva, infatti la sola presenza di un'altra persona può calmare gli animi, e porre la comunicazione in modo più civili, nel caso mancassero. La mediazione di concetto avviene quando i mediatore offre possibili soluzioni al problema da dover poi discutere, oppure si ripropone il problema riformulato, invero cogliendo un altro aspetto del problema medesimo.
La dichiarata soluzione al problema può non giungere perché si teme nel cedere, di fare una brutta figura o perché si teme di perderci troppo, in questo caso, la figura del mediatore può essere utile dietro le quinte, ascoltando in privato i timori di ognuno, trovando soluzioni ragionevoli e salvano la loro immagine esterna.
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