Caricare documenti e articoli online 
INFtub.com è un sito progettato per cercare i documenti in vari tipi di file e il caricamento di articoli online.


 
Non ricordi la password?  ››  Iscriviti gratis
 

Nietzsche come pensatore metafisico

psicologia



Nietzsche come pensatore metafisico


Nella Volontà di potenza, l'opera che verrà trattata in questo corso, Nietzsche dice: "non voglio indurre nessuno alla filosofia; è necessario, forse anche auspicabile, che il filosofo sia una pianta rara; niente mi ripugna più della pedante esaltazione della filosofia; la filosofia ha poco a che fare con la virtù; quello che io spero è che il concetto genuino di filosofo non vada del tutto in rovina".

A 28 anni, professore a Basilea, Nietzsche scriveva: "sono i tempi di grande pericolo quelli in cui compaio 747f52h no i filosofi; essi e l'arte si presentano a sostituire il mito che scompare; ma essi vengono gettati con notevole anticipo, poiché solo lentamente l'attenzione dei contemporanei si rivolge verso di loro. Un popolo che acquista consapevolezza dei proprio pericoli produce il genio".

La volontà di potenza, questa espressione ha nel pensiero di Nietzsche un duplice ruolo:

titolo dell'opera filosofica capitale di Nietzsche, programmata e preparata per anni, ma non realizzata



denominazione di ciò che costituisce il carattere fondamentale di tutto ciò che è. La volontà di potenza è il fatto ultimo a cui perveniamo scendendo in profondità

È facile vedere come i 2 usi dell'espressione siano collegati. Quale nome indicante il carattere fondamentale di tutto ciò che è, l'espressione volontà di potenza dà una risposta alla domanda che chiede che cosa mai è l'ente. Questa domanda è fin dai tempi antichi la domanda della filosofia. Il termine volontà di potenza, pertanto, deve arrivare a comparire nel titolo dell'opera filosofica capitale di un pensatore che dice: tutto ciò che è, è in fondo volontà di potenza. Se per Nietzsche l'opera che reca questo titolo dev'essere la costruzione filosofica capitale, di cui lo Zarathustra è solo il preambolo, ciò significa che il pensiero di Nietzsche segue la lunga traiettoria dell'antica domanda-guida della filosofia: che cos'è l'ente??

Ma allora Nietzsche non è affatto così moderno come sembra dal rumore che si fa intorno a lui?? L'indicazione secondo la quale Nietzsche sta nella traiettoria del domandare della filosofia occidentale deve invece chiarire soltanto che egli sapeva che cos'è la filosofia. Questo sapere è raro; solo i grandi pensatori lo posseggono. I più grandi lo posseggono nel modo più puro, nella forma di un costante domandare. La domanda fondamentale, in quanto domanda dell'essenza dell'essere, non è sviluppata come tale nella storia della filosofia; anche Nietzsche rimane entro la domanda-guida.

Il compito di questo corso è di chiarire la posizione di fondo all'interno della quale Nietzsche sviluppa la domanda-guida del pensiero occidentale e le dà la risposta. Questo chiarimento è necessario per preparare il confronto con Nietzsche. E questo confronto diviene un confronto con il pensiero occidentale fino ad oggi.

Il confronto con Nietzsche non è ancora cominciato; finora egli è stato lodato e imitato oppure ingiuriato e sfruttato. Fra lui e noi non c'è ancora il distacco storico sufficientemente ampio perché si possa formare la distanza da cui giunga a maturazione un apprezzamento di ciò che costituisce la forza di questo pensatore.



Confronto significa critica genuina. È il modo unico e sommo di apprezzare un pensatore. Il confronto, infatti, si fa carico di ripensare il suo pensiero e di seguirlo nella sua forza operante, non nelle debolezze.

Nietzsche non sarebbe un pensatore rigoroso, bensì un filosofo-poeta. Nietzsche non farebbe parte dei filosofi che escogitano solo cose astratte, estranee alla vita e umbratili. Se mai lo si chiama filosofo, allora lo si deve intendere come un filosofo della vita. Con questa etichetta, si alimenta contemporaneamente il sospetto che la filosofia sia cosa per i morti e quindi, in fondo, non indispensabile. Un tale avviso coincide pienamente con l'opinione di coloro che salutano in Nietzsche il filosofo della vita che finalmente avrebbe sgombrato il campo dal pensiero astratto. Questi giudizi correnti su Nietzsche sono sbagliati. L'errore viene riconosciuto soltanto impostando un confronto con Nietzsche attraverso un contemporaneo confronto nell'ambito della domanda fondamentale della filosofia.

Il pensiero astratto è, in effetti, per Nietzsche, una festa, la forma suprema di esistenza. Ma, al tempo stesso, dobbiamo anche considerare il modo in cui Nietzsche vede l'essenza della festa e il fatto che egli la può pensare soltanto dalla prospettiva del suo modo fondamentale di concepire tutto ciò che è, dalla prospettiva della volontà di potenza. "Nella festa sono compresi tutti stati d'animo a cui il cristiano non può onestamente dire sì. La festa è paganesimo per eccellenza". Per questo, nel cristianesimo non c'è mai nemmeno la festa del pensiero, cioè non c'è una filosofia cristiana. Non c'è vera filosofia che si possa determinare in base a qualcosa di diverso da se stessa. Non c'è dunque nemmeno una filosofia pagana, tanto più che il pagano è pur sempre qualcosa di cristiano, è l'anti-cristiano. È difficile designare i pensatori e i poeti greci come pagani.

Vogliamo prepararci a questa festa, anche se non giungeremo a festeggiare e presentiremo soltanto la vigilia della festa del pensare, e vogliamo esperire che cos'è la meditazione e che cosa contraddistingue l'essere di casa nel domandare genuino.







Privacy




Articolo informazione


Hits: 2170
Apprezzato: scheda appunto

Commentare questo articolo:

Non sei registrato
Devi essere registrato per commentare

ISCRIVITI



Copiare il codice

nella pagina web del tuo sito.


Copyright InfTub.com 2024