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MODELLI DELLA MENTE E
MODELLI DI PEDAGOGIA
Ne La cultura dell'educazione (1996) Jerome Bruner afferma che alla base dell'azione formativa stanno precisi "modelli della mente" e dell'apprendimento, dotati i conseguenze altrettanto 535e45f riconoscibili sulle pratiche di insegnamento e sulle modalità di apprendimento degli alunni. Questi modelli sarebbero sostanzialmente quattro.
I BAMBINI APPRENDONO PER IMITAZIONE:
questo modello si basa sull'atto del mostrare e presuppone la motivazione, la capacità di riconoscere gli obiettivi e i mezzi e di riprodurli; si tratta di un modello tipico delle società tradizionale e dell'apprendistato, basati su una scarsa distinzione fra il "cosa" e il "come" dell'apprendimento e sulla convinzione che ciò che conta è soprattutto il "saper fare" piuttosto che il "conoscere" o "comprendere".
I BAMBINI APPRENDONO PER ESPOSIZIONE DIDATTICA:
ciò presuppone l'ignoranza e la "passività" del discente, la presenza della conoscenza, già costituita, "fuori" di lui e la necessità che fatti, regole e principi gli vengano esposti dal docente, in modo che gli sia possibile impararli e usarli; il sapere "cosa" (ossia le cosiddette conoscenze proposizionali) diventa il preliminare fondamentale per il "sapere come" (le conoscenze procedurali) e lo sopravanza nettamente.
I BAMBINI "COME PENSATORI":
in questo caso si ritiene che i bambini siano costruttori attivi di un modello del mondo, che deve essere mediato e ampliato nello scambio intersoggettivo dell'attività formativa: che insegna si sforza di penetrare il modo in cui il bambino pensa e di dialogare con esso; la conoscenza non è più considerata esistente di per sé e oggettiva, quanto piuttosto come un insieme di credenze che devono essere giustificate e argomentate all'interno di una comunità.
I BAMBINI COME "SOGGETTI INTELLIGENTI":
secondo questo modello i bambini sono presto in grado di riconoscercela differenza fra conoscenze personali e conoscenze "oggettive" depositate nella cultura, e il compito degli insegnati consiste proprio nell'aiutarli a compiere questa distinzione e a penetrare nelle conoscenze depositate nella loro cultura di appartenenza.
Secondo Bruner ciascuno di questo modelli ha il proprio ambito di validità, per questo essi dovrebbero essere fusi in "un'unità coerente", una teoria integrata del processo di insegnamento-apprendimento
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