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aneddoti di Pitagora da Diogene Laerzio

filosofia



aneddoti di Pitagora da Diogene Laerzio


socrate dice che Pitagora, interrogato da Leonte, tiranno di Fliunte: "chi sei?" abbia risposto "un filosofo"

diceva che la vita è simile ad una folla riunita in festa, gli uni vi vanno per lottare e vincere, altri per affari, ma i migliori vi vanno come spettatori. Così nella vita, diceva, alcuni nascono schiavi della gloria e cacciatori di guadagno, altri filosofi e avidi della verità. E così stanno queste cose.

Ci vieta di pregare per n 848j99i oi stessi perché non sappiamo cosa ci sia utile. Chiama l'ubriachezza in una parola, danno, e condanna ogni eccesso, dicendo che nessuno deve oltrepassare la giusta proporzione sia nel bere che nel mangiare. E intorno ai piaceri venerei così si esprime: "coltiva i piaceri d'amore d'inverno, non d'estate: d'autunno e di primavera essi sono più lievi, ma gravi in ogni stagione e non buoni per la sanità fisica". Interrogato una volta quando si debba coire, si dice abbia risposto: "quando si vuole essere più deboli di se stessi"



Distingue la vita dell'uomo così: "fanciullezza venti anni, adolescenza venti, giovinezza venti, vecchiaia venti".

Fu il primo, secondo Timeo, a proclamare comuni i possessi degli amici, e a chiamare l'amicizia uguaglianza

I suoi discepoli deponevano in un sol luogo i loro possedimenti. Per cinque anni osservavano il silenzio, erano soltanto uditori e non vedevano mai Pitagora, fino a quando ne fossero considerati degni; d'allora in poi divenivano di casa sua ed erano ammessi al suo cospetto.

Si dice che Pitagora avesse un portamento così grave e dignitoso che i suoi discepoli credettero che fosse Apollo venuto dagli Iperborei

Si tramanda che una volta, essendo il suo corpo denudato, fu vista la sua coscia d'oro

Molti andavano dicendo che il fiume Nesso lo salutò mentre attraversava.

Quando Pitagora scoprì la famossissima figura, allora per essa compì un famoso sacrificio di buoi

Pitagora proibiva non solo di uccidere, ma anche di mangiare gli animali gli animali che hanno in comune con noi il privilegio dell'anima. Questo fu il pretesto, in realtà, comandava di astenersi dalla carne degli animali, volendo educare ed abituare gli uomini ad un sostentamento frugale, sì che agevolmente si potessero alimentare con cibi che non hanno bisogno di fuoco e soddisfare la sete con semplice acqua

Fu il primo ad introdurre in Grecia misure e pesi

Il primo ad identificare Vespero con Lucifero(parmenide)

I suoi simboli erano questi:

Non si deve attizzare il fuoco con un coltello

Non si deve far tracollare la bilancia

Non si deve mettersi a sedere sulla propria razione di grano

Non aiutare a deporre il carico, ma aiutare a portarlo

Non mangiare il cuore

Tenere sempre legate le coperte

Non portare in giro l'effige del dio su un anello

Cancellare l'impronta del tegame nella cenere

Non pulirsi il sedere con la torcia

Non orinare contro il sole

Non dare la destra con facilità

Non allevare uccelli con artigli ricurvi

Non orinare e mettersi sopra a frammenti di unghie e capelli tagliate

Allontanandosi per un viaggio dalla patria non voltarsi al confine

sopra ogni cosa vietava di mangiare il pesce rosso e prescriveva di astenersi tanto dal cuore degli animali quanto dalle fave

alcuni dicono che si contentava del solo miele e del pane e che durante il giorno non toccava vino, mangiava raramente il pesce. Candida e pura era la sua veste, e le coperte anch'esse candide di lana(quelle di lino non erano ancora giunte in quei luoghi). Né mai fu visto soddisfare i piaceri d'amore né ubriacarsi

non irrideva e si teneva lontano da ogni leziosaggine, come le facezie e le storielle volgari.

Quando era irato non puniva né schiavo né uomo libero

Proibiva di offrire vittime agli dèi, consentiva di venerare solo l'altare puro di sangue. Né bisogna giurare per gli dèi; bisogna, infatti, rendere sé stesso degno di fede.

Bisogna onorare gli anziani, perché ciò che cronologicamente viene prima merita maggior onore; come nel mondo l'alba precede il tramonto, così nella vita il principio precede la fine, e nella vita organica la nascita precede la morte

Onora gli dèi prima che i demoni, gli eroi prima che gli uomini, i genitori più che tutti gli altri uomini

I tuoi rapporti con gli altri siano da non renderti nemici gli amici, bensì da farti amici i nemici.

Non ritenere nulla di tua proprietà.

Porgi aiuto alla legge, fa guerra all'illegalità

Pudore e cautela consistono nel non farsi dominare dal riso e nel non assumere un atteggiamento arcigno e scontroso

Esercita la memoria




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