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CARTESIO - Le obiezioni

filosofia



CARTESIO


Le obiezioni


Hobbes: L'attività non può essere identificata con la sostanza. È sbagliato concludere dal fatto che penso, che sono una sostanza pensante. Ciò varrebbe infatti anche che sono un passeggiante per il fatto che passeggio.

v     Cartesio: Il pensiero è permanente, il passeggiare 353g66d è un accidente. Cartesio ribadisce l'eterogeneità degli atti intellettivi rispetto ai corpi.

Gassendi: Sostiene che l'anima è un principio materiale che da vita al corpo e contesta la separazione tra pensiero e funzioni vegetative e sensitive dell'anima. Tutte le idee sono avventizie perché anche quelle considerate fattizie o innate sono in realtà rielaborazione mentale di sensazioni. Contesta quindi il criterio dell'evidenza e la certezza delle idee innate.



v     Cartesio: All'opinione dell'origine empirica di tutte le idee Cartesio contrappone la metafora del marmo (sensazioni) che, per diventare statua, ha bisogno della forma (idea) che è nella mente dello scultore. Dalle sensazioni non può derivare l'idea, che è nella mente e tramite la quale le sensazioni vengono organizzate.


La definizione di sostanza


La sostanza è un'entità che per vivere ha bisogno solo di sé stessa.

In realtà risponde a questa caratteristica solo Dio, quindi il termine sostanza non è univoco (vedi Scolastica) cioè ha diversa applicazione in riferimento a Dio o alle creature.

Tra le creature ve ne sono alcune che necessitano non solo di Dio, ma anche di altre creature per esistere ( attributi) ed altre che hanno bisogno solo di Dio ( sostanze).

L'uomo è in grado di percepire una sostanza solo attraverso gli attributi che la qualificano.

Ogni attributo è sufficiente per conoscere una sostanza.

Ogni sostanza ha un attributo principale, dal quale tutti gli altri dipendono.

Tutto nel corpo è riconducibile all'estensione, tutto nell'anima al pensiero.

Sono due cose separate perché hanno attributi distinti ed incompatibili.


La fisica


La materia è formata da sostanze estese, che occupano spazio e la causa del movimento è Dio. Cartesio non ammette il vuoto. Mediante la deduzione si ipotizzano le strutture di diversi mondi possibili, tramite l'esperienza si accerta quale possibilità si è realizzata per volontà di Dio.

La materia è estensione e movimento (geometria e meccanica)

La natura e i corpi sono assimilabili alle macchine albero - orologio.

Bisogna passare dall'osservazione delle parti visibili ai meccanismi, non secondo il metodo induttivo, ma conoscendo il funzionamento generale dei fenomeni razionalismo.

Dai principi della fisica si ricava la spiegazione del mondo e dei fenomeni dei quali l'esperienza attesta l'esistenza.

Bisogna in fisica considerare le cause efficienti e non finali.


Leggi del moto:

Ogni cosa conserva il suo stato di moto o di quiete

finchè non interviene una forza esterna. Principio

Ogni corpo tende a continuare il movimento in    d'inerzia

linea retta.

Un corpo, urtandone un altro, perde tanto movimento quanto ne comunica all'altro.






Teoria dei vortici


Materia = estensione

Inesistenza del vuoto

Urto delle parti di materia:


Materia celeste particelle piccole e velocissime


Materia del sole e delle stelle fisse parti piccole


Materia terrestre, dei pianeti, delle comete parti grandi


Tutti gli urti generano movimenti a vortice, con le parti maggiori nella zona centrale. Un vortice può assorbire un vortice contiguo (sole - terra, pianeti - satelliti ecc.). Quindi ogni corpo celeste è il centro di un vortice.

Non sono i pianeti a muoversi, ma i vortici che li circondano.

L'organizzazione attuale dell'universo è la conseguenza necessaria delle leggi del moto e dei principi fisici. Di conseguenza tutti i fenomeni possono essere dedotti a partire dai principi. Quindi Cartesio spiega ogni cosa, anche il comportamento dell'uomo, in modo meccanicistico, senza concedere spazi alla volontà e alla libertà. Tutti i fenomeni sono tali in quanto necessari. Per Cartesio ogni essere animale è una complessa macchina fatta di congegni piccolissimi rispetto a quelle artificiali, ma concettualmente simili ad esse. Solo l'uomo accanto al corpo-macchina ha un'anima distinta da esso. Le due sostanze eterogenee anima e corpo in alcune circostanze interagiscono: movimento volontario azione dell'anima sul corpo, sensazioni e passioni corpo con i suoi "spiriti animali" sull'anima. Il punto di contatto tra la sostanza pensante (anima) e quella  estesa (corpo) è la ghiandola pineale.

Gli stimoli sensoriali muovono gli spiriti animali che giungono alla ghiandola pineale e si provoca una risposta automatica. La ragione può intervenire sulla ghiandola imponendo un'altra reazione per volontà e non per effetto meccanico. Questa la dinamica della lotta passioni-ragione.

La morale è il dominio della ragione sulle passioni attraverso l'abitudine, cioè lo stimolo a rispondere ad un determinato impulso sempre nello stesso modo razionale.

Le passioni fondamentali sono:


La meraviglia

L'amore e l'odio

Il desiderio

La gioia e la tristezza


Tutte le altre passioni hanno origine da una di esse.





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