Gli universali
Il problema degli universali coinvolge non solo questioni di
logica, ma anche di gnoseologia e metafisica. Il
problema è posto da Porfirio nell'Isagogè ossia: « qual è la natura dei
generi e delle specie, di cui si fa uso nella logica?». Porfirio solleva
alcuni int 141f53b errogativi ai quali dice di non poter rispondere. Questi generi e
specie esistono come cose in se stesse o solo nelle nostre menti? E, nel caso
siano cose, sono corporee o incorporee? E, inoltre, esistono fuori dagli esseri
sensibili o sono in essi realizzate?
La rilevanza di queste argomentazioni è
logica ma anche teologica, perché è attraverso le teorie logiche che la mente
umana cerca di esprimere la realtà e la natura divina: di qui la nascita delle
dispute con conseguenti e reciproche accuse di eresia.
- Il realismo vede come sostenitori Anselmo e Guglielmo di Champeaux. Esso
sostiene l'esistenza ante rem degli
universali. Come le idee platoniche, gli
universali esistono nella mente divina, sono degli archetipi del creato.
L'idea di uomo è distinta dai singoli uomini. Gli universali esistono post rem, cioè esistono della nostra
mente, ma esistono anche in re
(nella cosa).
- Secondo
il nominalismo, gli universali non sono ante rem, ma solo post
rem, ossia esistono soltanto nella nostra mente. Per il
nominalismo, la realtà è sempre individuale, e
universale è solo la parola con cui siamo soliti nominarla. Il
primo a sostenere tale teoria fu Roscellino.
Egli sostenne che l'universale è un semplice flatus
voci, un'emissione di voce composta di lettere e sillabi. Se
ciò fosse vero, Roscellino non distinguerebbe l'aspetto materiale dal nome
della sua funzione significativa.
- Secondo il concettualismo, gli universali
non esistono nella realtà ma sono costruzioni mentali che sono costruiti sulla
base dell'esperienza e servono per la diffusione della cultura, alla
comunicazione della cultura. L'universale rappresenta un'oggettività concettuale,
appunto, non reale. Il
concettualismo afferma che gli universali, in quanto concetti, sono post
rem, esistono cioè solo nella mente. I concetti sono dei significati
universali che attribuiamo alle cose.