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RISCHIO E RENDIMENTO
Ricapitolando: ciò che rende rischioso un investimento nel mercato azionario è la dispersione dei risultati possibili. La misura usuale di questa dispersione è lo scarto quadratico medio o la varianza. Il rischio di ogni azione può essere separato in 2 parti: il rischio specifico, peculiare di ogni azione, e il rischio sistematico che deriva dalla variazioni dell'intero mercato. Gli investitori possono eliminare il rischio specifico detenendo un portafoglio ben diversificato, ma non possono eliminare il rischio sistematico. Tutto il rischio di un portafoglio completamente diversificato è costituito dal rischio sistematico. Il contributo di una singola azione al rischio 141g68b di un portafoglio interamente diversificato dipende dalla sua sensibilità alle variazioni del mercato. Questa sensibilità è generalmente conosciuta come beta. Un titolo con un beta pari a 1 ha il rischio medio del mercato. La maggior parte dei concetti esposti sono scritti da Markowitz. Egli ha anche mostrato esattamente come un investitore posso ridurre lo scarto quadratico medio dei rendimenti del portafoglio scegliendo azione che non hanno andamenti esattamente concordi. E' andato poi avanti elaborando i principi base della costruzione di un portafoglio. Questi principi stanno alla base della relazione tra rischio e rendimento. Quando sono misurati su intervalli di tempo brevi, i tassi di rendimento passati di quasi tutte le azioni hanno una forma vicina a una distribuzione normale (forma a campana). Una delle proprietà importanti di una distribuzione normale è che può essere completamente definita da due numeri. Uno è il rendimento medio o atteso, l'altro è la varianza o scarto quadratico medio. Queste non sono semplici misure arbitrarie: se i rendimenti sono normalmente distribuiti, ci sono solo due misure che un investitore deve prendere in considerazione. In un grafico che ha sull'asse orizzontale lo scarto quadratico medio e sul verticale il rendimento voi vi vorreste sicuramente collocare verso l'alto (per aumentare il rendimento atteso) e a sinistra (per ridurre il rischio). La serie di punti più in alto o più a sinistra possibile formano una linea chiamata da Markowitz linea dei portafogli efficienti. Questi portafogli sono chiaramente migliori degli altri sottostanti la linea in quanto per un determinato livello di rischio massimizzano il rendimento e per un dato livello di rendimento minimizzano il rischio. Per risolvere il problema del portafoglio possiamo utilizzare una variante della programmazione lineare conosciuta come programmazione quadratica. Possiamo separare il compito dell'investitore in due fasi: 1)deve essere selezionato il miglior portafogli di azioni 2)questo portafoglio deve essere combinato con un impiego o un indebitamento per ottenere una esposizione al rischio che sia di gradimento alla preferenze dell'investitore. Se avete informazioni migliori dei vostri concorrenti, vorrete inserirvi investimenti relativamente alti nelle azioni che ritenete siano sottovalutate. Ma in un mercato competitivo è improbabile che possiate avere il monopolio delle buone idee. In questo caso, non c'è alcuna ragione per detenere un portafoglio di azioni ordinarie diverso da quello di tutti gli altri. In altre parole, il portafoglio efficiente è il portafoglio di mercato. Questa è la ragione per la quale molti investitori professionisti investono in portafogli indicizzati al mercato e perché la maggior parte degli altri detiene portafogli ben diversificati. Relazione tra rischio e rendimento: l'investimento meno rischioso sono i titoli di stato a breve. Dato che il loro rendimento è fisso, non è influenzato da ciò che accade nel mercato. Quindi il beta di questi titoli è zero. L'investimento più rischioso che è stato preso in considerazione era il portafoglio di mercato delle azioni ordinarie. Questo ha il rischio medio del mercato: il suo beta è 1. la differenza fra il rendimento del mercato (Rm) e il tasso di interesse (Rf) è definita come premio per il rischio del mercato. Potete vedere che i buoni del tesoro hanno un beta pari a zero e un premio per il rischio pari a zero. Il portafoglio di mercato ha un beta pari a 1 e un premio atteso per il rischio di Rm-Rf. CAPM:il capitale asset pricing model: in un mercato concorrenziale il premio atteso per il rischio varia in modo direttamente proporzionale con il beta. Vi è un figura che mostra un rette crescente dove sull'asse orizzontale vi è il beta e sul verticale il rendimento atteso: all'aumentare del beta aumenta anche il rendimento atteso. Questa linea si chiama linea del mercato azionario (Security Market Line): ogni azione dovrebbe collocarsi sopra questa linea perché visto che non ci possono essere azioni che offrono un premio inferiore non ci possono essere neanche azioni che offrono un premio superiore. Il premio atteso per il rischio di un investimento con un beta pari a 0,5 è di conseguenza la metà del premio atteso per il rischio del mercato. Premio atteso per il rischio delle azioni = beta x premio atteso per il rischio del mercato: r - rf = b (r m - r f). Quindi r = rf + b (r m - r f). Potete utilizzare il CAPM anche per trovare il tasso di attualizzazione di un nuovo investimento. L'inclinazione della retta del CAPM è stata particolarmente piatta negli anni recenti poiché vi sono stati numerosi fattori di disturbo. I critici del CAPM rilevano che i rendimenti non sono cresciuti negli anni recenti secondo i beta, ma secondo altre misure. Ipotesi dietro al CAPM: il capm si basa su diverse ipotesi che non sono state interamente spiegate. Per esempio, abbiamo ipotizzato che investire in buoni del tesoro sia completamente senza rischio. E' vero che il rischio di inadempienza è altamente improbabile, ma questo non garantisce un rendimento reale. C'è tuttora il rischio di inflazione. Un'altra ipotesi era che gli investitori potessero finanziarsi allo stesso tasso di interesse al quale possono impiegare. In genere i tassi passivi sono più alti dei tassi attivi. APT: l'arbitrage pricing theory parte dall'assunzione che il rendimento di ogni azione dipenda in parte da fenomeni macroeconomici ("fattori") e in parte da fenomeni di disturbo, eventi specifici dell'impresa. Inoltre, ipotizza che i rendimenti obbediscano alla seguente semplice relazione: rendimento = a+b1(fattore 1)b2(fattore 2)b3(fattore 3) + ..+ fattore di disturbo. Per ogni singola azione ci sono 2 fonti di rischio. La prima è costituita dai fattori macroeconomici che non possono essere eliminati dalla diversificazione. La seconda è costituita dai rischi che derivano da possibili eventi che influenzano in modo specifico la singola impresa. La diversificazione elimina il rischio specifico e gli investitori possono trascurarlo quando decidono di investire. Il premio atteso per il rischio di un'azione dipende dai fattori macroeconomici di rischio e non è influenzato dal rischio specifico. L'apt afferma che il premio per il rischio di ogni azione dovrebbe dipendere da 2 cose: 1)premio per il rischio associato a ogni fattore 2)sensibilità delle azioni a ognuno dei fattori. Premio per il rischio = r - rf = b1 (rfattore 1 - rf) + b2 (rfattore 2 - rf)+ . Il premio atteso per il rischio è zero se attribuite a ogni b della formula un valore pari a zero. Un portafogli diversificato costruito in modo da non essere sensibile a ognuno dei fattori macroeconomici è di fatto privo di rischio e quindi deve avere un prezzo tale da offrire un rendimento pari al tasso d'interesse privo di rischio. Invece un portafoglio diversificato costruito in modo da essere sensibile al fattore 1 offrirà un premio per il rischio che varia in proporzione diretta alla sensibilità del portafoglio a tale fattore. Quindi se avete due titoli A e B che sono influenzati solo dal fattore 1, se A è il doppio più sensibile di B deve offrire anche un premio per il rischio doppio. Confronto tra CAPM e APT: entrambi enfatizzano il concetto che il rendimento atteso dipenda dal rischio che deriva da eventi generali che influenzano l'economia nel suo complesso e non dal rischio specifico. La differenza rientra nel portafoglio di mercato: esso gioca un ruolo importante nel CAPM mentre non rientra nel APT. Quindi l'APT non definisce quali siano i fattori rilevanti al contrario del capm che unisce i rischi macroeconomici in un singolo fattore ben definito, il rendimento del portafoglio di mercato. Utilizzo APT: fornirà un modo conveniente per stimare i rendimenti attesi solo se potremo 1)identificare una lista ragionevolmente breve di fattori macroeconomici 2)misurare il premio per il rischio atteso su ciascuno di questi fattori 3)misurare la sensibilità di ogni azione a questi fattori.
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