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Il bilancio di esercizio è formato dallo Stato Patrimoniale (è la fotografia dell'azienda) che evidenza a sinistra le attività e a destra le passività di un azienda e dal Conto Economico dove sono evidenziati a sinistra i componenti negativi del reddito (costi) e a destra i componenti attivi del reddito (ricavi):
Attività |
passività |
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costi |
ricavi |
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L'ultimo prospetto del bilancio è la nota integrativa che è un documento redatto dall'organo amministrativo che spiega come il bilancio è stato formato (essa è sempre presente) e spiega i valori che sono stati indicati.
La contabilizzazione delle rimanenze nel conto economico ha come scopo la sospensione dei co 818b18i sti che non hanno hanno ancora ottenuto i relativi ricavi.
I beni strumentali (autocarri, attrezzature ecc.) vengono utilizzati dall'azienda per più esercizi pertanto il costo del cespite o costo storico dovrà essere ripartito in più esercizi mediante la tecnica contabile dell'ammmortamento.
Le quote di ammortamento si decidono, come previsto nel codice civile, in base alla vita utile o economica del cespite (si considerano i fenomeni della senescenza - logorio, dell'obsolescenza - superamento tecnologico - e dell'indeguatezza). In alcuni casi specifici la quota di ammortamento è prevista dalla normativa.
Fra le attività dello Stato Patrimoniale viene evidenziato il costo storico e nelle passività il fondo di ammortamento che rettifica indirettamente il valore del cespite.
La quota di ammortamento viene invece evidenziata fra i costi del conto economico.
Attività |
passività |
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costi |
Ricavi |
Acquisto automezzo Euro 50 (costo storico) da dividersi in 10 quote di ammortamenteo annuale |
Euro 5 fondo di ammortamento (Fondo di ammortamento corrisponde all'usura del cespite |
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10 q.li x 4 = 40 3 q.li x 4 = 12 1° quota ammortamento Euro 5 Totale costi 33 |
7 q.li x 5 = 35 Totale ricavi 35 |
Valore contabile del cespite = costo storico - fondo Utile Euro 2 su cui andranno
di ammortamento = Euro 45 (ovviamente calcolate le imposte
nel secondo anno il fondo di ammortamento
aumenterà a Euro 10 e il valore del cespite
diminuirà a Euro 40).
Le rimanenze finali sospendono i costi per calcolare le rimanenze
Quando si vendono beni ammortizzabili si realizzano Plusvalenze e Minusvalenze.
Le vendite di beni ammortizzabili si devono annotare nel Libro dei cespiti ammortizzabili,
Le Plusvalenze e le Minusvalenze sono riferibili ai beni strumentali.
Si ha la plusvalenza quando il prezzo di cessione è superiore al valore contabile del cespite.
Si ha la minusvalenza quando il prezzo di cessione è inferiore al valore contabile.
La plusvalenza viene inserita nel Conto Economico sotto la voce Ricavi.
La minusvalenza viene inserita nel Conto Economico sotto la voce Costi.
Esercizio:
Abbiamo acquistato nell'anno 2000 un autocarro per Euro 30.000, il coefficiente di ammortamento è pari al 25% in quanto l'Azienda prevede di utilizzarlo per 4 anni. Nel mese di febbraio dell'anno 2003 l'azienda vende l'autocarro a Euro 15.000.
Presentare lo Stato Patrimoniale e il Conto Economico degli anni 2000, 2001, 2002, 2003.
Attività |
passività |
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costi |
ricavi |
Acquisto automezzo Euro 30.000 |
Fondo ammortamento Euro 7.500 |
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Quota ammortamento Euro 7.500 |
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Valore contabile 22.500
Attività |
passività |
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costi |
ricavi |
Euro 30.000 Costo storico |
Fondo ammortamento Euro 15.000 |
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Quota ammortamento Euro 7.500 |
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Valore contabile 15.000
Attività |
passività |
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costi |
ricavi |
Euro 30.000 Costo storico |
Fondo ammortamento |
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Quota ammortamento Euro 7.500 |
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Valore contabile 7.500
Attività |
Passività |
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costi |
ricavi |
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Vendita automezzo Plusvalenza di Euro 7.500 |
Prezzo di cessione Euro 15.000 - valore contabile 7.500 = Euro 7500 di plusvalenza
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Articolo informazione
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