Caricare documenti e articoli online 
INFtub.com è un sito progettato per cercare i documenti in vari tipi di file e il caricamento di articoli online.


 
Non ricordi la password?  ››  Iscriviti gratis
 

LE SCRITTURE DI ASSESTAMENTO - LE SCRITTURE DI ASSESTAMENTO, CREDITI E DEBITI DA LIQUIDARE

economia aziendale



LE SCRITTURE DI ASSESTAMENTO


Le scritture di assestamento permettono di determinare allo stesso tempo la competenza dei costi e dei ricavi del risultato economico e gli elementi del patrimonio di funzionamento.

Per calcolare il risultato economico è necessario:

aggiungere i costi e i ricavi che, pur essendo già maturati, non hanno ancora avuto la loro manifestazione finanziaria. Per registrarli si usano le scritture di completamento e di integrazione;

togliere i costi e i ricavi che hanno già avuto la loro manifestazione finanziaria ma non sono ancora maturati. Per registrarli si usano le scritture di rettifica;



attribuire all’esercizio le quote dei costi pluriennali già rilevati. Per farlo si usano le scritture di ammortamento.


LE SCRITTURE DI COMPLETAMENTO


Le scritture di completamento si riferiscono a operazioni di competenza dell’esercizio che non si erano potute registrare in precedenza in quanto la manifestazione finanziaria si può rilevare solo alla fine dell’anno.


Le scritture di completamento rilevano:

gli interessi maturati sui conti correnti,

i crediti e i debiti da liquidare,

lo stralcio di crediti inesigibili,

il trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato (TFRL),

le imposte di competenza.


INTERESSI MATURATI SUI CONTI CORRENTI


Gli interessi maturano giornalmente, ma vengono rilevati solo periodicamente.

I prospetti bancari e postali relativi alle competenze sui conti correnti pervengono ai correntisti solo nelle prime settimane di gennaio; tuttavia le scritture relative agli interessi si rilevano comunque in contabilità generale con la data 31/12.

Gli interessi attivi maturati sui conti correnti bancari e postali vengono contabilizzati al lordo della ritenuta fiscale di acconto (attualmente del 27%) operata dalla banca o da Poste Italiane S.p.A.


Interessi passivi bancari

Data

Codice

Descrizione

Dare

Avere



Interessi passivi bancari





Banca X c/c




Interessi attivi bancari con ritenuta fiscale

Data

Codice

Descrizione

Dare

Avere



Banca X c/c





Titolare c/ritenute subite





Interessi attivi bancari




Interessi passivi postali

Data

Codice

Descrizione

Dare

Avere



Interessi passivi postali





C/c postale




Interessi attivi postali con ritenuta fiscale

Data

Codice

Descrizione

Dare

Avere



C/c postale





Titolare c/ritenute subite





Interessi attivi postali




Interessi passivi v/fornitori

Data

Codice

Descrizione

Dare

Avere



Interessi passivi v/fornitori





Debiti v/fornitori




CREDITI E DEBITI DA LIQUIDARE


Alla fine dell’esercizio possono non essere ancora state emesse delle fatture relative alle vendite o possono non essere ancora pervenute delle fatture relative agli acquisti.

A fine esercizio possono quindi sorgere crediti per fatture da emettere e debiti per fatture da ricevere.

Se le fatture vengono ricevute e registrate entro il 16 gennaio il conto fatture da ricevere comprende, oltre al costo delle merci, anche l’importo dell’IVA a credito che così entra nella liquidazione di dicembre.

Se la fattura riguardante servizi ottenuti in dicembre viene ricevuta e registrata dopo il 16 gennaio il conto fatture da ricevere accoglie solo l’importo del costo di competenza del servizio, senza l’IVA a credito che sarà detraibile solo successivamente.




Fatture da emettere

Data

Codice

Descrizione

Dare

Avere



Fatture da emettere





IVA ns/debito





Merci c/vendite




Fatture da ricevere (registrate entro il 16/01)

Data

Codice

Descrizione

Dare

Avere





Merci c/acquisti





IVA ns/credito





Fatture da ricevere




Fatture da ricevere (registrate dopo il 16/01)

Data

Codice

Descrizione

Dare

Avere



Merci c/acquisti





Fatture da ricevere




STRALCIO DI CREDITI INESIGIBILI


I crediti si distinguono in:

crediti ritenuti sicuramente esigibili,

crediti di dubbia e parziale esigibilità,

crediti di sicura inesigibilità.


Inoltre, i crediti sicuramente inesigibili si distinguono in:

crediti già scaduti (Crediti insoluti, Cambiali insolute),

crediti non ancora scaduti (Crediti v/clienti, Cambiali attive).


Detti crediti devono essere stralciati, cioè eliminati dal patrimonio, evidenziando le perdite su crediti ritenute certe.


Data

Codice

Descrizione

Dare

Avere



Perdite su crediti





Crediti insoluti o cambiali insolute o crediti v/clienti o cambiali attive






TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO (TFRL)


Ogni dipendente, quando cessa di lavorare per l’azienda, ha diritto ad una somma di denaro come trattamento di fine rapporto.

Questo si calcola:

importo retribuzione annua / 13.5 = quota relativa alla retribuzione

[1.5% + 75%(dell’andamento dell’indice dei prezzi –100)]% = coefficiente di rivalutazione

debiti per TFRL maturati – coefficiente di rivalutazione = rivalutazione lorda

quota relativa alla retribuzione + rivalutazione lorda = TFRL lordo

TFRL lordo – rivalsa contributi (0.5% sulla retribuzione annua) = costo del TFRL maturato nell’esercizio

costo del TFRL maturato nell’esercizio – ritenuta fiscale (11% sulla retribuzione annua) = incremento netto del TFRL


Data

Codice

Descrizione

Dare

Avere



TFRL (TFRL lordo)





Debiti per TFRL (incremento netto del TFRL)





Debiti per ritenute da versare (ritenuta fiscale 11%)




IMPOSTE DI COMPETENZA


L’importo accolto nel conto Debiti per imposte non sempre coincide però con l’importo da versare, in quanto è al lordo delle rate d’acconto già pagate. Per determinare il debito residuo occorre sottrarre dalle imposte dovute l’acconto già versato.


Data

Codice

Descrizione

Dare

Avere



Imposte dell’esercizio




Debiti per imposte





Debiti per imposte





Imposte c/acconto




Se l’acconto complessivamente versato è superiore alle imposte di competenza dell’esercizio, l’impresa si viene a trovare in posizione creditoria e ha diritto a richiedere il rimborso o a compensare detto credito con altri debiti di natura tributaria.




Data

Codice

Descrizione

Dare

Avere



Crediti per imposte





Debiti per imposte





Imposte c/acconto






LE SCRITTURE DI INTEGRAZIONE


Le scritture di integrazione rilevano quote di costi e ricavi di competenza che sono misurate da variazioni finanziarie presunte e che non sono ancora state rilevate in quanto a manifestazione finanziaria futura.

Le scritture di integrazione riguardano anche costi non ancora registrati ma che, per prudenza, attribuiamo all’esercizio.


Le scritture di integrazione riguardano:

la svalutazione dei crediti

i ratei attivi e passivi

fondi oneri futuri

fondi rischi


SVALUTAZIONE DEI CREDITI


Sia i crediti che i debiti si possono esprimere:

nella moneta unica (€uro),

in moneta estera che deve essere convertita in €uro quando si redige l’inventario e al 31/12.


I crediti e i debiti possono essere:

già liquidati (definiti nel creditore o debitore, nell’importo e nella scadenza),

da liquidare (non ancora del tutto definiti).


I crediti si valutano al presunto valore di realizzo. I debiti si valutano al presunto valore di estinzione che non può essere inferiore al suo valore nominale.

Per ogni credito si determina la svalutazione indiretta del valore nominale iscrivendo la rettifica nel fondo svalutazione crediti.

Sul totale di tutti i crediti si calcola un’altra svalutazione forfetaria che ha come contropartita il fondo rischi su crediti.


Crediti sicuramente inesigibili

Data

Codice

Descrizione

Dare

Avere



Perdite su crediti





Crediti v/clienti



Svalutazione singoli crediti

Data

Codice

Descrizione

Dare

Avere



Svalutazione crediti





Fondo svalutazione crediti




Rischio generico

Data

Codice

Descrizione

Dare

Avere



Svalutazione crediti





Fondo rischi su crediti




Il fondo svalutazione crediti accoglie le svalutazioni specifiche derivanti da un processo di valutazione individuale.

Il fondo rischi su crediti accoglie le svalutazioni forfetarie derivanti da un processo di valutazione globale.


RATEI ATTIVI E PASSIVI


Può succedere che nella sua gestione un’impresa compia delle operazioni a cavallo tra due esercizi.


L’importo di queste operazioni va diviso in due quote:

la quota già maturata (rateo),

la quota non ancora maturata.


Un rateo è una quota di costo o ricavo già maturato ma non ancora liquidato perché ha la manifestazione finanziaria posticipata. Un rateo è passivo quando si riferisce ad un costo, è invece attivo quando si riferisce ad un ricavo.


Ratei attivi

Data

Codice

Descrizione

Dare

Avere



Ratei attivi





Interessi attivi




Ratei passivi

Data

Codice

Descrizione

Dare

Avere



Interessi passivi





Ratei passivi






FONDI ONERI FUTURI


L’impresa nel compilare le scritture di assestamento per determinare il reddito d’esercizio deve tener conto anche di costi attribuibili all’esercizio per i quali è certa la manifestazione finanziaria ma non la data e l’importo del costo.

I fondi oneri futuri sono valori finanziari presunti che misurano componenti negativi di reddito di competenza dell’esercizio, per i quali sono ancora incerti l’importo e la data di pagamento.

L’iscrizione nell’inventario può essere effettuata con una voce generica Fondo spese future o con voci specifiche come:

fondo garanzie prodotti: con il quale le imprese coprono l’impegno preso con il consumatore di sostituire o riparare il prodotto difettoso gratuitamente,

fondo manutenzioni programmate: con il quale le imprese che eseguono con frequenza pluriennale revisioni e manutenzioni ripartiscono il costo nei vari anni di utilizzo del bene,

fondo buoni sconto e concorsi a premio: con il quale le imprese coprono i costi delle offerte promozionali realizzate tramite l’assegnazione di premi o sconti sui prodotti venduti.


I fondi oneri futuri non sono dei salvadanai nei quali viene messo da parte il denaro necessario per effettuare i futuri pagamenti, costituiscono soltanto delle passività con cui si tiene conto degli impegni presi dall’impresa nell’esercizio o negli esercizi precedenti.


Accantonamento per manutenzioni programmate (esempio)

Data

Codice

Descrizione

Dare

Avere



Accantonamento per manutenzioni programmate





Fondo manutenzioni programmate




FONDI RISCHI


Sull’imprenditore grava il rischio economico cioè il rischio che l’impresa non consegua un utile, questo è un rischio generale tipico di ogni attività.

Sull’attività gravano però anche dei rischi di tipo specifico legati al verificarsi di particolari eventi dannosi.

Per far fronte a questi rischi l’impresa può ricorrere a:

polizze assicurative,

forme di assicurazione interna come l’iscrizione in contabilità dei fondi rischi.




I fondi rischi sono destinati a coprire perdite connesse a operazioni già compiute, di cui, alla data di redazione dell’inventario, è incerto se, quando e per quale importo si manifesteranno.

In bilancio non sono ammessi accantonamenti a fondi rischi generici, ma si deve trattare di accantonamenti ben definiti nell’oggetto di rischio. Come:

il fondo per imposte che fronteggia il rischio di pagamenti dovuti a decisioni sfavorevoli delle commissioni tributarie in caso di contenzioso,

il fondo responsabilità civile che fronteggia il rischio che l’impresa causi danni a terzi non coperti da polizza assicurativa.


Accantonamento in fondi rischi

Data

Codice

Descrizione

Dare

Avere



Accantonamento per resp. civile




Fondo responsabilità civile





Oneri fiscali diversi





Fondo per imposte




LE SCRITTURE DI RETTIFICA


Le scritture di rettifica stornano componenti di reddito già rilevati che vengono rinviati al futuro in quanto non di competenza dell’esercizio. Con le scritture di rettifica si “sospendono”alcuni costi e ricavi dal partecipare alla formazione del risultato economico di un dato esercizio, facendoli entrare a far parte del patrimonio di funzionamento.


Le scritture di rettifica riguardano:

le rimanenze,

i risconti attivi e passivi.


RIMANENZE


Le merci, le materie prime, sussidiarie e di consumo, i prodotti finiti che sono di proprietà dell’impresa nel momento in cui si redige l’inventario, sono indicati con il nome di rimanenze.

Le rimanenze devono essere iscritte nell’inventario al costo d’acquisto o di produzione oppure al valore di realizzo desumibile dall’andamento del mercato,se minore.

Il costo di acquisto è dato dal complesso dei costi sostenuti per ottenere le rimanenze nel loro attuale sito e condizione.

Il costo di produzione è dato dal costo di fabbricazione dei prodotti ottenuti internamente.

Il valore di mercato è dato dal valore netto di realizzo, determinato come differenza tra il prezzo di vendita e i costi di vendita direttamente imputabili alle merci.

Le rimanenze costituiscono quindi componenti di reddito dell’esercizio futuro da stornare dal reddito dell’esercizio in corso.


Le rimanenze di merci

Data

Codice

Descrizione

Dare

Avere



Merci





Merci c/rimanenze finali




Le rimanenze di materie di consumo

Data

Codice

Descrizione

Dare

Avere



Materie di consumo





Materie di consumo c/rimanenze finali




RISCONTI ATTIVI E PASSIVI


Può succedere che l’impresa effettui dei pagamenti e delle riscossioni relative a costi e ricavi con regolamento anticipato che danno la loro utilità per più esercizi.

Il loro importo deve essere ripartito tra i vari esercizi:

la parte già maturata (costo o ricavo di competenza),

la parte non ancora maturata (risconto).


Un risconto è una quota di costi o di ricavi non ancora maturati ma che hanno già avuto la loro manifestazione finanziaria.

Un risconto attivo riguarda dei costi sospesi, invece è passivo quando riguarda dei ricavi sospesi.


Risconti attivi

Data

Codice

Descrizione

Dare

Avere



Risconti attivi





Fitti passivi




Risconti passivi

Data

Codice

Descrizione

Dare

Avere



Fitti attivi





Risconti passivi





LE SCRITTURE DI AMMORTAMENTO


L’ammortamento è una procedura di ripartizione dei costi pluriennali in più esercizi. Si attua attraverso la partecipazione per quote dei costi pluriennali al reddito d’esercizio.

Sono soggette ad ammortamento le immobilizzazioni materiali e immateriali e vengono valutate al costo storico diminuito del fondo ammortamento.


Il costo originario del bene o costo storico è il costo sostenuto al momento dell’acquisto del bene pluriennale.

La quota di ammortamento è la parte del costo pluriennale che viene attribuita all’esercizio.

Il fondo ammortamento è l’insieme di tutte le quote dei vari anni.


L’ammortamento di un fabbricato

Data

Codice

Descrizione

Dare

Avere



Ammortamento fabbricati





Fondo ammortamento fabbricati









Privacy




});

Articolo informazione


Hits: 15362
Apprezzato: scheda appunto

Commentare questo articolo:

Non sei registrato
Devi essere registrato per commentare

ISCRIVITI



Copiare il codice

nella pagina web del tuo sito.


Copyright InfTub.com 2024