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COME SI CERCA E SI TROVA LAVORO
Molti canali di ricerca
Dai disoccupati ci si attende che cerchino attivamente lavoro, perché questo è il comportamento che li distingue dagli inattivi. Perché i comportamenti di ricerca meritino di essere studiati, occorre che si assuma una posizione aperta sulla definizione del concetto di disoccupazione e si riconosca anche ai disoccupati una logica dell'attore sociale.
Possiamo considerare 5 dimensioni della ricerca di lavoro:
intensità cioè la frequenza con cui si compiono le azioni di ri 929j99j cerca
estensione cioè chi si concentra su una azione di ricerca e chi su tutte
natura dei metodi scelti
durata
grado di flessibilità
il fattore decisivo che spiega la diversa estensione della ricerca è il livello di istruzione. I più istruiti riescono a usare un più elevato numero di metodi di ricerca.
Ma l'estensione dei metodi di ricerca dipende anche dalla struttura delle opportunità di lavoro a disposizione di chi è in cerca di occupazione.
L'apparente minor attivismo dei disoccupati meridionali si deve al loro minore ricorso alle diverse azioni di ricerca volte a trovare lavoro nel settore privato mentre addirittura maggiore è il ricorso ai canali di ricerca rivolti all'area del pubblico impiego, quali concorsi e collocamento.
Il ricorso negli ultimi anni ai centri pubblici per l'impiego (ex uffici di collocamento) si è dimezzato mentre è cresciuto il ricorso ad agenzie private tra le quali sono incluse le agenzie di lavoro interinale.
Rispetto agli anni '80 nettamente inferiore è la partecipazione ai concorsi pubblici.
Quanto agli altri metodi di ricerca resta stabile il ricorso a parenti, conoscenti e amici.
Le inserzioni sui giornali sono aumentate tra gli anni '80 e '90. Successivamente il ricorso ai giornali è diminuito.
Le segnalazioni a datori di lavoro tramite relazioni personali sono usate con la stessa frequenza ovunque.
Le donne ricorrono di più ai canali formali pubblici e privati mentre gli uomini più quelli informali.
I giovani e le persone in cerca di prima occupazione preferiscono i giornali e i concorsi pubblici perché sono più istruiti. Mentre chi ha già avuto esperienze di lavoro ricorre alla visita dei possibili datori di lavoro e ai centri pubblici per l'impiego.
Le tipologie dei canali di ricerca sono divisi in: regolazione istituzionale/pubblica (uffici di collocamento, concorsi), quella anonima di mercato (giornali, inserzioni) e quella comunitaria fondata su relazioni personali.
Dai modelli di probabilità risulta che nei paesi europei si cerca lavoro in modo molto diverso:
germania, olanda, gran Bretagna utilizzano la ricerca formale e organizzata
francia, belgio, Irlanda utilizzano la ricerca formale e informale
spagna, Portogallo, italia prevale un mix di metodi informali e organizzati
La via più efficace: le reti sociali
Il canale meno efficace è il collocamento con l'8%.
La via più efficace sono le reti sociali.
Un confronto con ricerche condotte in Gran Bretagna e Usa rivela che la scarsa efficacia dei servizi pubblici per l'impiego non è una peculiarità italiana, mentre lo è l'elevata efficacia delle reti informali.
I canali possono essere il contatto diretto con i datori di lavoro o le segnalazioni da parte di amici.
La distinzione tra questi due canali è sottile: le segnalazioni di amici sono più importanti per la ricerca del primo impiego (38%).
1/3 dei laureati trova impiego grazie al contatto con l'impresa.
Il primato delle relazioni personali in Italia si deve anche alla prevalenza delle piccole imprese, poiché tutte le ricerche condotte negli altri paesi hanno mostrato una relazione inversa tra dimensioni di impresa e ricorso ai contatti personali per il reclutamento.
L'aspetto più delicato delle relazioni informali come canale che favorisce l'incontro tra domanda e offerta di lavoro è quello del rapporto di fiducia tra le persone inserite nella rete, che si trasferirebbe dagli ambiti extraeconomici in cui è sorto alle relazioni di lavoro.
Sono i legami deboli i più efficaci per trovar lavoro dal momento che non investono alcuna relazione fiduciaria ma costituiscono solo un canale in cui circolano informazioni più velocemente rispetto alle altre.
I presupposti della forza dei legami deboli concerne lo status delle persone coinvolte che possono essere anche di ambienti diversi e la necessità solo di generiche informazioni perché domanda e offerta di lavoro si incontrino.
Ai servizi pubblici spetta comunque il ruolo di:
rendere trasparente il mercato del lavoro raccogliendo e diffondendo senza costi informazioni sui posti di lavoro vacanti e sui lavoratori in cerca di occupazione.
Porre attenzione alla collocazione dei soggetti meno occupabili
Creare politiche attive del lavoro a livello locale
Cercare lavoro via Internet
Un crescente numero di imprese e di lavoratori utilizza internet per cercare un posto di lavoro o persone da reclutare.
In realtà le azioni di ricerca tendono rapidamente a concentrarsi sui siti delle organizzazioni di intermediazione.
La gratuità e la facilità di accesso a internet hanno provocato un'esplosione delle informazioni utili per far incontrare domanda e offerta di lavoro.
Comunque chi usa internet normalmente utilizza anche gli altri canali di ricerca.
Cercare lavoro via internet per i lavoratori ha praticamente costo zero e per le imprese è molto meno costoso del ricorso ai metodi tradizionali di reclutamento.
Lungi dal soppiantare le relazioni personali come più efficace via per trovare lavoro, il ricorso alla rete virtuale è esso stesso profondamente condizionato da fattori sociali.
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