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La filiazione è il rapporto che
si crea tra il genitore e le persone da lui procreate, attribuendo al primo il
diritto-dovere di istruire ed educare la prole. Vi sono diversi tipi di
filiazione, se la procreazione è avvenuta in costanza di matrimonio e tra
marito e moglie nel periodo che intercorre tra 180 giorni dal matrimonio e 300
dallo scioglimento o dall'annullamento, i figli sono legittimi, se invece la
procreazione è avvenuta in mancanza di un vincolo matrimoniale i figli sono
naturali, se uno dei coniugi da vita ad un figlio fuori dal matrimonio, 747d31h quindi
con persona diversa dal coniuge il figlio è adulterino, sono figli incestuosi,
quelli nati tra parenti ed infine vi è un'altra forma che non è conseguenza della
procreazione, che prende il nome di filiazione adottiva. Da ognuna di queste
forme di filiazione deriva un particolare status per il figlio. Lo status di
figlio legittimo si prova con l'atto di nascita iscritto nei registri dello
stato civile, tale atto indica le generalità dei genitori e se sono uniti in
matrimonio, se la madre non consente di essere nominata nell'atto di nascita il
figlio non può essere riconosciuto come legittimo, non acquista tale status
anche, quando i genitori al momento del concepimento erano separati, come
indicato nei tempi sopraelencati. Dallo status di legittimo derivano per il
figlio il diritto di essere educato, istruito e mantenuto, tenendo conto delle
sue capacità e aspirazioni, il diritto di successione, il diritto agli
alimenti, il dovere di obbedienza ai genitori. L'azione di disconoscimento ha
lo scopo di eliminare la presunzione di paternità del marito ed in caso di
accoglimento il concepito risulta figlio naturale riconosciuto dalla madre, può
essere proposto solo sei coniugi non hanno coabitato nel periodo in qui deve
aver avuto luogo il concepimento, se durante questo periodo il marito era
affetto da impotenza o la moglie in detto periodo ha commesso adulterio. In
quest'ultimo caso è ammissibile provare che il figlio presenta caratteristiche
genetiche diverse da quelle del presunto padre. Legittimati ad agire sono il
padre entro un anno dalla nascita del figlio o da quando ne venga a conoscenza,
la madre entro sei mesi dalla nascita del figlio e quest'ultimo entro un anno
dal compimento della maggiore età o dal momento in cui viene successivamente a
conoscenza dei fatti. Antecedentemente ad una sentenza della Corte
Costituzionale (N.) era necessario che il marito provasse l'adulterio della
moglie prima di poter chiedere le prove genetiche necessarie al
disconoscimento, ma con detto intervento è possibile procedere direttamente
agli esami genetici. Sono previste due azioni di stato, quella di contestazione
della legittimità e l'azione di reclamo della legittimità, con la prima, che
può essere esperita da chiunque vi abbia interesse si vuole negare
l'appartenenza del figlio dichiarato legittimo alla famiglia che risulta
dall'atto di nascita. Con l'azione di reclamo della legittimità, invece, il
figlio che si ritenga legittimo, ma che non abbia conseguito il corrispondente
status, reclama la propria qualità di figlio legittimo. I figli naturali sono
quelli i cui genitori non sono sposati tra loro, il riconoscimento del figlio
naturale è un atto formale mediante il quale il dichiarante assume di essere
genitore del proprio figlio nato fuori dal matrimonio, 747d31h solo ultimamente
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