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LA DIFESA DEI DIRITTI UMANI

diritto



LA DIFESA DEI DIRITTI UMANI


Dal diritto alla libertà ai diritti sociali, dal diritto alla pace a quello di vivere in un ambiente sano: la lotta per i diritti umani segna le tappe del progresso civile e sociale.

Tipologia B: articolo

Ambito: socio-politico-giuridico Destinazione: pubblicazione su giornale quotidiano


Ogni uomo ha il diritto di vivere in li­bertà e di esprimere le sue opinioni, il suo pensiero, la sua fede religiosa, la sua appar­tenenza politica; ha il diritto di migliorare, attraverso un lavoro sicuro ed equamente retribu 141g67b ito, le condizioni di vita proprie e del­la sua famiglia, potendo anche fruire dei ri­trovati della tecnologia. Ogni uomo, in quanto cittadino, dallo Stato, nei confronti del quale ha il dovere di pagare le imposte, ha il diritto di essere tutelato mediante l'as­sistenza previdenziale e quella sanitaria, nonché di essere difeso da qualsiasi fonna di violenza. Ha il diritto di non essere emar­ginato dalla società, magari solo perché ha la pelle di un altro colore, professa un'altra religione o ha contratto una malattia parti­colarmente contagiosa. Ha, infine, il diritto di vivere in un mondo senza guerre né disu­guaglianze economiche e sociali.



Questi ed altri diritti sono previsti dalla Costituzione italiana, che dedica molti articoli al riconoscimento delle libertà individuali (li­bertà di parola, di stampa, di fede religiosa, di riunione, di domicilio, di circolazione) e riba­disce l'uguaglianza di tutti gli uomini "davan­ ti alla legge", senza alcuna distinzione di ses­so, razza, lingua, religione ed opinioni politi­che (art. 3).

Il diritto al lavoro e gli altri diritti sociali vengono riconosciuti fin dal primo articolo della Carta Costituzionale, dove si afferma che "l'Italia è una repubblica fondata sul lavo­ro". Ampio rilievo viene dato anche al dovere dello Stato italiano di tutelare la salute dei cit­tadini mediante la prevenzione delle malattie e la salvaguardia dell'ambiente. Fondamenta­le è pure il diritto allo studio, che si può eser­citare tramite l'istruzione pubblica, ma anche quella privata purché senza oneri per lo Stato. Quest'ultimo, infine, deve garantire la sicu­rezza dei cittadini, combattendo le grandi or­ganizzazioni malavitose (mafia, camorra, 'ndrangheta), la criminalità quotidiana e il ter­rorismo, sia quello interno (come già avvenu­to negli "anni di piombo") sia quello interna­zionale.

Il riconoscimento e la difesa dei diritti umani sono necessità inderogabili che non appartengono alla sola società contempora­nea. Si può affermare infatti che gli uomini di ogni epoca hanno sentito l'esigenza di riven­dicare i propri diritti, dando la priorità ad al­cuni anziché ad altri in base al contesto stori­co. Ad esempio, è ovvio che nella Dichiara­zione dei diritti dell' uomo e del cittadino, sot­toscritta nel 1789 nel clima della Rivoluzione francese, oltre all'affermazione della libertà e dell'uguaglianza degli uomini, fosse sottoli­neato il diritto di tutti i cittadini a partecipare, personalmente o mediante rappresentanti, al­l'elaborazione delle leggi dello Stato. Ed è al­trettanto ovvio che, al tempo della guerra di secessione americana, il diritto più impellen­te fosse quello della libertà di tutti, da realiz­ zare mediante l'abolizione della schiavitù dei neri e nel rispetto di quella Dichiarazione d'indipendenza americana che, proclamata quasi un secolo prima, aveva accompagnato la nascita degli Stati Uniti d'America: un do­cumento che riconosce il diritto dell'uomo alla vita, alla libertà, all'uguaglianza e perfi­no alla ricerca della felicità. Così come non bisogna meravigliarsi se, dopo gli orrori della seconda guerra mondiale, il desiderio di pace del mondo intero fosse tra le principali aspi­razioni della Dichiarazione universale dei di­ritti dell' uomo, proclamata il lO dicembre 1948 dall' Assemblea generale delle Nazioni Unite ed alla quale ancora oggi si fa general­mente riferimento.



Purtroppo tante volte, nel corso della storia, i diritti umani sono stati violati, a co­minciare proprio da quello alla pace, messo in pericolo non solo dalle due guerre mon­diali, ma anche dai numerosi conflitti che si combattono ancora oggi: dall'Iraq ai tanti Paesi "dimenticati" dell' Africa e dell' Asia.

Numerosi altri diritti umani vengono quotidianamente calpestati: pensiamo ai tanti bambini di alcuni Paesi poveri del Ter­zo Mondo, costretti alla denutrizione o addi­rittura ridotti a lavorare in schiavitù dalle condizioni d'indigenza delle loro famiglie; alle persone, soprattutto giovani, extraco­munitari, ma anche minori che sono sfruttati nel lavoro anche nel nostro Paese; all'inqui­namento ambientale, che rischia di mettere a repentaglio la vita sull 'intero Pianeta; al­l'intolleranza che discrimina le minoranze etniche e sociali; al crescente divario tra il Nord del mondo, ricco ed industrializzato, ed il Sud povero, dove tanti Paesi sono atta­nagliati dalla fame e dall'indebitamento.







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