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I congressi internazionali di architettura moderna (Congrès Internationaux d'Architecture Moderne) o CIAM, sono nati dal bisogno di promuovere un'architettura ed un'urbanistica funzionali. Le attività dell'associazione culminavano in congressi periodici.
Il primo incontro si tenne al Castello di La Sarraz (Svizzera) nel giugno del 1928. Il gruppo era formato da 24 architetti europei 838h72i
I CIAM presentarono la Carta di Atene nel 1933, testo fondatore dell'architettura e dell'urbanistica moderna. Questo testo enuncia i mezzi per migliorare le condizioni di esistenza nella città moderna, che devono permettere lo svolgere armonioso delle quattro funzioni umane: abitare, lavorare, divertirsi e spostarsi. Nel corso del X congresso nel i membri decisero di cessare la loro attività.
Cronologia CIAM
La Sarraz (1928) L'idea del congresso nasce come iniziativa polemica rispetto al risultato del concorso per il Palazzo della Lega delle Nazioni (1927), che aveva visto premiato un progetto "accademico" invece della proposta di Le Corbusier.
Francoforte (1929)
Tema: Die Wohnung für das Existenzminimum (L'abitazione per il minimo
vitale). Relazioni introduttive: Walter Gropius, I fondamenti sociologici
dell'alloggio minimo; Le Corbusier (che era assente ma invia uno scritto)
Analisi degli elementi fondamentali del problema dell'alloggio minimo; Victor Burgeois
(Bruxelles), L'organizzazione dell'alloggio minimo; Hans Schmidt, Sulle
normative tecniche; Ernst May, L'alloggio per il livello minimo di vita.
Contemporaneamente l'Ufficio alloggi della municipalità di Francoforte
allestisce una mostra di esempi di edilizia residenziale. I risultati del
congresso vengono pubblicati in un volume dall'editore Hoffmann di Stoccarda.
Bruxelles (1930)
Tema: Rationelle Bebauungsweisen (Metodi costruttivi razionali).
Relazioni introduttive di: Walter Gropius, Costruzioni basse, medie o alte?; Le
Corbusier, La parcellizzazione del suolo urbano; Karel Teige (Praga), La
domanda di alloggi per i ceti al livello minimo di vita; Cornelius van Eesteren
(Amsterdam), Metodi costruttivi razionali.
Sulla nave Patris
II in viaggio da Marsiglia ad Atene (1933)
Tema: La città funzionale (il IV Ciam avrebbe dovuto aver luogo a Mosca,
ma difficoltà organizzative e la svolta in senso "accademico" della
politica culturale sovietica a partire dal 1932 resero necessario il
trasferimento). In preparazione al congresso, i diversi gruppi nazionali
elaborano indagini conoscitive su 33 città europee.
Parigi (1937)
Tema: Logis et loisirs (Abitazione e tempo libero).
Bridgwater (1947)
Non si trattò di un congresso tematico, bensì di un lavoro di riorganizzazione.
Gli interventi prendevano in esame i seguenti problemi: ripresa dei contatti
dopo l'interruzione dovuta alla seconda guerra mondiale, riaffermazione dei
principi formulati nei precedenti congressi, riconfigurazione delle strutture
organizzative. Vengono delineati i temi per i futuri congressi: urbanistica,
espressione dell'architettura, insegnamento dell'architettura. Gli atti non
vennero pubblicati se non nella forma di comunicati per la stampa.
Bergamo (1949)
I lavori, dato l'elevato numero di partecipanti, vengono organizzati per
commissioni: urbanistica, arti plastiche, insegnamento, industrializzazione,
legislazione, programmi sociali. È questa la prima volta nella quale, per la
presentazione dei lavori nella commissione sull'urbanistica, viene utilizzata
la Griglia Ciam (elaborata da Le Corbusier, cfr. Grille Ciam d'urbanisme. Mise en
pratique de la Charte d'Athènes, Clermont-Ferrand 1948).
Hoddesdon (1951)
Tema: Il cuore della città.
Aix-en-Provence (1953)
Tema: Habitat. La
riflessione sull'umanizzazione dello spazio urbano si allarga alla scala del
quartiere per riorganizzare la vita degli abitanti in relazione alle necessità
biologiche, sociali e spirituali. Il risultato di maggior rilievo del congresso
fu la stesura di una "Carta dell'Habitat". Per il suo carattere
innovativo si segnala l'intervento dei giovani architetti inglesi Alison e
Peter Smithson centrato sui problemi dell'organizzazione delle comunità urbane
in relazione ad assetti spaziali riconoscibili (in grado di rafforzare il senso
di appartenenza dei singoli luoghi). Attorno agli Smithson si coaugulò un
gruppo di giovani architetti che, sotto la sigla Team X, si sarebbero dovuti
occupare dell'organizzazione del X CIAM.
Dubrovnik (1957)
Tema: Habitat: the problem of relationships (Habitat: il problema delle
relazioni). Nel dibattito emerse la posizione dell'architetto olandese Jaap
Bakema, che delineò il ruolo dell'architetto-urbanista nel mettere a punto
nuovi ordinamenti spaziali, politici ed economici della società.
Sul problema del ruolo dell'architetto-urbanista nella società la struttura
organizzativa del CIAM si sfalda. Da una parte ci sono i fondatori (Gropius,
Tyrwhitt, Sert, Le Corbusier e Giedion), dall'altra i "giovani"
(Alison e Peter Smithson, Jaap Bakema, Aldo Van Eyck e in generale i componenti
del Team X).
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