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ARCHITETTURA E TIPOLOGIA-Gazzola - IL TIPO IN ARCHITETTURA, TIPO E PROGETTO

architettura



INTRODUZIONE


La questione tipologica nasce inevitabilmente ogni qualvolta ci si ponga di fronte a un problema di architettura.


ARGAN: Il tipo è la risultante di un processo di interpretazione critica che tende ad evidenziare gli elementi comuni e ricorrenti riscontrabili in opere diverse, tende cioè a ridurre la molteplicità delle soluzioni formali ad uno schema morfologico comune.


MURATORI: Il tipo esiste nella mente del progettista. E' un progetto mentale elaborato collettivamente attraverso le concrete esperienze di vita.


Sembrano, e sono, due ipotesi antitetiche ma esistono più analogie tra le due posizioni sopra descritte.


ROSSI: Per Rossi i valori connaturati in un tipo sono eterni, desumibili dalla storia solo attraverso un processo di interpretazione che si spinga oltre le manifestazioni visibili di questa. I tipi si costituiscono secondo le necessità e le aspirazioni della bellezza. Il tipo è un nucleo di principi guida ideale e trascendente.


Non può esistere un'interpretazione univoca del concetto di tipo perché la tipologia non ha validità scientifica autonoma; è una disciplina strumentale, momento di un più ampio processo di ideazione o di interpretazione storico-critica. Il concetto di tipo muta al mutare dell'idea di architettura che caratterizza un definito periodo storico.




L'attuale generazione di architetti  ha ereditato dal passato vicino e lontano 2 modi di intendere il tipo, tipologia e momento tipologico della progettazione che appaiono, e sono, antitetici: quello classico e quello funzionalista..


1-TIPO CLASSICO: per tipo classico si intende uno schema morfologico tridimensionale desunto da opere precedenti; la tipologia si caratterizza per un rapporto costante con la storia, mentre il momento tipologico si identifica con quello iniziale della progettazione.


2-TIPO FUNZIONALISTA: per tipo funzionalista si intende uno schema planimetrico bidimensionale, in cui, attraverso uno studio, siano state rapportate le necessità spaziali sottese dalle attività umane, con delle scelte distributive; la tipologia si caratterizza come elaborazione di soluzioni planimetriche nuove e mai applicate, che diverranno tipiche; il momento tipologico diviene un momento di analisi.


L'architetto d'oggi sembra quindi costretto ad una scelta tra due metodi compositivi e concetti di tipo antitetici.

Gli architetti contemporanei adoperano, per concretizzare in forme di architettura le proprie idee, che contemplano il concetto di tipo sia come momento sintetico, che come momento analitico, perché quello che caratterizza il nostro momento culturale rispetto a quelli precedenti è proprio la compresenza nello stesso periodo storico di molteplici finalità progettuali, con intenzionalità differenti, individuabili, anche contrapposte.


Noi siamo gli eredi sia del modo classico di intendere il fare architettura, che degli insegnamenti del Movimento Moderno storicizzato



IL TIPO IN ARCHITETTURA


LA QUESTIONE TIPOLOGICA


-SULLA TIPOLOGIA

La questione tipologica nasce ogniqualvolta si voglia comunicare uno schema morfologico di riferimento esplicativo dei caratteri essenziali di una molteplicità di oggetti o esseri viventi.

In particolare ogni riflessione sull'architettura comporta l'insorgere della questione tipologica, perché in questa disciplina lo studio dei tipi è un momento non eliminabile di ogni processo progettuale, teorico o critico.


Oggi per tipo architettonico si intende nella maggior parte dei casi ".un modo di organizzazione dello spazio e di prefigurazione della forma, una forma base dedotta per sovrapposizione selettiva di una serie di realizzazioni confrontate tra loro."


La parola tipo non presenta tanto l'immagine d'una cosa da copiarsi o da imitarsi perfettamente, quanto l'idea d'un elemento che deve egli stesso servire di regola al modello. Il tipo è un oggetto secondo il quale ognuno può concepire delle opere.


-QUATREMERE:Il tipo coincide con una ideale capanna primitiva di legno e pone alla base della progettazione l'imitazione dell'architettura greca,


La tipologia architettonica non si definisce come disciplina autonoma, ma come disciplina strumentale poiché partecipe di un più ampio processo di ideazione.


Una classificazione tipologica non è guidata da giudizi di qualità estetica in quanto in un processo di ideazione la scelta di un tipo implica solo una valutazione di congruenza tra questo e le finalità architettoniche e funzionali.

Quindi il tipo è indifferente nei confronti delle funzioni.


TAV 1-2-3 Basilica di San Pietro di Bramante,Rotonda del Palladio, Biblioteca di Exeter di Kahn tipo a pianta centrale con croce greca inserita, anche se si tratta di tre edifici progettati in epoche distinte e con destinazioni d'uso, linguaggi e dimensioni diverse.


LUIS KAHN (dormitorio Hall):opera contemporaneamente una scelta culturale e tipologica. Il programma di collegare tra loro parti di un edificio organizzate sul tipo centrico lo induce a coniugare centralità e longitudinalità.

Attraverso una interpretazione evolutiva del tipo centrico in cui centralità e longitudinalità vengono relazionate, Kahn perviene ad una soluzione di grande espressività architettonica tramite la definizione di un impianto spaziale inedito che sarebbe potuto divenire un modello tipologico alternativo alle usuali articolazioni delle residenze studentesche dei collages.

Istanze sociali o culturali inespresse o mutate possono portare ad una reinterpretazione di impianti morfologici ricorrenti.


VIGNOLA: la Commissione di Gesù commissionò a Vignola la costruzione di una chiesa che rispondesse alle nuove esigenze della Controriforma: non più 3 navate ma una sola grande sala coperta a volta e fiancheggiata da cappelle. Si concretò in un opera con un impianto strutturale e spaziale così efficace da divenire tipico. La richiesta di una  grande sala e la richiesta di affiancarle degli ambienti minori stimola l'inventiva dell'architetto e gli consente di proporre soluzioni nuove anche in senso strettamente ipologico. Per quanto la planimetria dell'intera chiesa sia inscritta in un rettangolo ed il disegno d'insieme sia improntato dalla unitarietà e semplicità ora lo spazio interno può essere articolato con grande ricchezza.

Vignola definisce così il tipo delle chiese della Controriforma, in cui la luce sottolinea l'impianto a croce greca all'intersezione tra l'unica navata affiancata da cappelle ed il breve transetto, in modo da trasformarla nel polo tipologico dell'intera composizione.



TIPO E PROGETTO


-IL RUOLO DELL A TIPOLOGIA NELLA PROGETTAZIONE


TAV.7-8 Schizzi di Louis Kahn per la Chiesa Unitaria.

In ognuna delle soluzioni è rimasta invariata l'organizzazione spaziale e volumetrica. Il grafico-programma indica i rapporti formali e le interdipendenze funzionali che l'architetto intende instaurare tra i vari elementi di un edificio.

Kahn disegna uno schema ce sottintende un edificio a pianta centrale-

-Confronto con la Chiesa di San Giovanni dei Fiorenti di Sangallo

Entrambi esaltano il punto di intersezione degli assi come centro da cui si irradia la forma; entrambi dispongono una corona di ambienti minori uguali e radiocentrici intorno al perimetro del vano maggiore; entrambi fanno emergere il volume principale e lo raccordano con quello esterno più basso.


L'obiettivo è di rapportare direttamente le regole che sono alla base dell'articolazione spaziale e volumetrica con quelle geometriche proprie della forma in pianta, nella ricerca di una analogia concettuale tra i rapporti  logici che governano l'impianto centrico e quelli che si instaurano tra le parti pensate nelle tre dimensioni.


TAV.9-10

Il grafico disegnato da Kahn riproduce lo schema planimetrico di una chiesa unitaria, quella di Wright a Oak Park è anch'esso impostato sul tipo centrico. Ciò che separa nella sostanza i due architetti va ricercato solo in una differente volontà di forma che si concretizza nella scelta di una diversa impostazione nell'articolazione generale di spazi e volumi.


Tipo architettonico: uno scema morfologico base che presiede all'organizzazione della forma degli edifici, un'articolazione spaziale ricorrente persistente nel tempo, che precede ed indirizza la composizione nella sua fase iniziale perché in grado di prefigurare una prima risposta ad una intenzionalità progettuale; con tale dicitura si vuole un programma di interconnessioni funzionali, la scelta di una chiara impostazione costruttiva e di precisi referenti culturali.

Il tipo dunque è una costante al variare della morfologia, è la struttura interna della forma che connette strettamente l'impostazione planimetrica e l'impianto tridimensionale di un edificio.



-STRUTTURA E FORMA ARCHITETTONICA


TAV12  Michelangelo vs Sangallo. Chiesa S. Giovanni dei Fiorentini

Il fatto che entrambi impostino i loro progetti secondo uno stesso tipo architettonico comporta che le diverse soluzioni elaborate abbiano comunque in comune uno stesso impianto tipologico.

-Sangallo Volontà di ricercare una perfetta ed equilibrata staticità spaziale.

-Michelangelo Intento di arricchire di tensioni dinamiche lo spazio interno.

E' l'interesse concentrato in prevalenza sugli assi  che trasforma il semplice ed equilibrato confronto che Sangallo instaura tra spazio centrale e cappelle che ad esso fanno corona in un rapporto dinamico ricco di tensioni in cui gli ambienti minori entrano in relazione con in vano centrale in modo articolato e complesso.


Il tipo non è architettura, ma la struttura interna di un opera di architettura; non è forma ma intenzione o progetto di forma.


-TIPO CLASSICO E TIPO FUNZIONALISTA

A distanza di quattro secoli Michelangelo e Kahn hanno scelto un impianto centrico come riferimento primario per l'organizzazione spaziale dell'edificio.

L'organizzazione degli spazi sottesa dal tipo a pianta centrale si è mantenuta costante al variare delle caratteristiche che le soluzioni architettoniche hanno assunto di volta in volta, il nucleo formale primigenio è rimasto unico, sono gerarchicamente legati spazi e volumi nel tipo architettonico inteso in senso classico, cioè forma base di una articolazione spaziale desunta dalla storia.


GROPIUS:Edificio del Bauhaus: ci saremmo trovati nell'impossibilità pratica, prima che teorica, di ricondurre l'organizzazione degli spazi e dei volumi ad un tipo architettonico inteso in senso classico. In questo edificio la definizione funzionale e formale delle parti è raggiunta attraverso una analisi che si definisce come momento autonomo, precedente quello della sintesi progettuale. Un tale metodo individua le caratteristiche delle singole componenti, rimandando la determinazione dell'insieme alla definizione di un sistema di relazione logico e funzionale.

Per Gropius il tipo è uno schema bidimensionale che individua in pianta i rapporti funzionali da instaurare tra le parti; ad esso si perviene attraverso l'analisi delle esigenze vitali.


KAHN: Nel Tempio Unitario il momento sintetico (scelta del tipo architettonico) precede quello analitico (definizione formale e funzionale).

Per Kahn quindi il tipo si configura come la struttura interna della forma architettonica ed è uno schema morfologico tridimensionale; esso è desunto dalla storia perché riscontrabile in un ampio numero di architetture del passato.

Attraverso la scelta del tipo centrico, soddisfa la necessità di fare precedere alla processualità progettuale un'ipotesi sintetica di soluzione morfologica per arrivare da questa iniziale prefigurazione di soluzione formale al progetto architettonico finale, ricorre all'analisi delle necessità spaziali sottese dalle funzioni, in modo da definire delle forme capaci di esprimerle, si giunge dalla prima storicizzata intuizione formale dell'opera (tipo classico), attraverso un altalenante processo che rapporta la funzione alla forma (metodica tipologica funzionalista) e la forma alla funzione (innovazione).


L'attuale generazione di architetti si sente erede tanto del mondo classico quanto del Movimento Moderno.



TIPO E STORIA


-TIPO, CLASSIFICAZIONE E VALORI SIMBOLICI


-Tipo centrico es Rotonda degli Angeli di Brunellesche TAV. 14-15

Il progetto è la conseguenza di una nuova interpretazione delle implicazioni formali del tipo centrico di cui viene riproposta l'invariabile gerarchia tra spazio centrale e quelli che ad esso fanno corona.


Esempi di costruzioni romane impostate su questo tipo, come mausolei o sale inserite in complessi termali o palatini erano testimoniati e classificabili.

Questo tipo romano venne usato dai primi cristiani per molti edifici religiosi quali battisteri, cappelle.. Moltissime costruzioni paleocristiane di questo genere erano impostate sul tipo a pianta ottagonale a padiglione.

Nel riproporlo Brunelleschi si  rapporta coscientemente a esempi storici.

Nelle costruzioni della Roma imperiale è possibile ritrovare non solo impianti architettonici analoghi a quello strutturante il progetto brunelleschiano, ma pure singoli elementi di questo.

Questo tipo presenta aspetti analoghi e ricorrenti dal progettista in quanto ritenuti congruenti per risolvere in forme architettoniche obiettivi progettuali moderni.

L'operazione di riduzione della molteplicità degli esempi storici allo schema morfologico comune è il processo attraverso il quale si definiscono i tipi.


La Tipologia è un metodo di classificazione dei fatti architettonici per analogie formali ed i tipi sono desumibili solo attraverso il rapporto con le opere del passato e la storia dell'architettura.


Il valore simbolico e religioso attribuito per così lungo tempo al numero otto è uno degli elementi che ha contribuito al consolidarsi di questo impianto spaziale in forma tipica.

I tipi trasmettono non solo organizzazioni spaziali ricorrenti, ma anche quegli aspetti del patrimonio culturale da cui sono espressi e che possono essere classificati tipologicamente.


-BRAMANTE:IL TEMPIETTO DI SAN PIETRO IN MONTORIO

TAV.27

Recupero di un tipo architettonico dell'antichità classica usato per il templi romani. Un edificio rotondo si pone come espressione concettuale e visiva del sacro e la circonferenza si configura umanisticamente come la raffigurazione dell'idea filosofica di Dio e del cosmo perfetto.

Il progettista sceglie un tipo più per le valenze concettuali che esso esprime in sé che per l'articolazione spazio-strutturale che questo sottende.


-ALDO ROSSI: IL TEATRO DEL MONDO

TAV.20

La cultura contemporanea deve entrare in rapporto produttivo con i valori storici richiamati dal luogo. E'un tipo esclusivamente veneziano, connaturato con la natura storica del luogo ma non forma ricorrente per esprimerla.

La riproposizione di un tipo ripreso in passato non è accompagnata dalla volontà di recuperare anche gli elementi dell'architettura precedente; il Teatro aspira a porsi come costruzione nella città.

Il messaggio artistico contemporaneo trae quindi la sua vitalità nel dare voce moderna a valori antichi. Il nuovo Teatro del Mondo è inserito in una manifestazione non ludica ma artistica; è costruzione contemporanea, non del Sedicesimo secolo.

Il tipo a torre è idoneo perché suggerisce stimolanti riflessioni sulla struttura urbana di Venezia e anche perché l'articolazione interna una torre consente all'architetto di riproporre due organizzazioni tipiche degli spazi del passato.


-ADOLF LOSS: PROGETTO PER IL "CHICAGO TRIBUNE"

TAV.30-33

La città a cui si riferisce è quella reale, una concreta struttura fisica in cui il luogo riflette la memoria del processo di costruzione e trasformazione della città stessa. La forma che Loss ricercava per il grattacielo doveva essere tale da connettersi nella mente delle persone con la città di Chicago. Un grattacielo ma anche un monumento. Richiamo all'ordine espresso con il riferimento alla colonna imperiale romana e con quello alla colonna dorica greca.

I concetti di tipo e di luogo assumono in America significati in parte diversi da quelli europei; la cultura architettonica americana attribuisce alle forme tipiche dell'architettura europea un valore prevalentemente evocativo e comunicativo.


-IL TIPO TRA ARCHETIPO E MODELLO

La riproduzione di alcune forme tipiche dell'antichità si connota in Bramante come riappropriazione storica, mentre in Loos diviene metastorica, trascendente i fatti reali manifestatisi nell'architettura.

Rossi invece ricerca nella storia le leggi naturali per comporre poche forme semplici che contengano in sé l'idea archetipa degli elementi architettonici primari.

I tipi non codificano l'aspetto esterno delle forme ricorrenti, ma si costruiscono secondo le necessità e le aspirazioni di bellezza e racchiudono l'idea stessa dell'architettura.

Anche per Quatremere  il tipo assume l'aspetto di un nucleo di principi guida ideale, primitivo, autonomo, assoluto,immutabile. Questa idea archetipa di architettura è la capanna.. L'unica pratica per la definizione delle nuove architetture è l'imitazione.

Per Rossi, come per Quatremere i valori connaturali in un tipo sono eterni.

Durante il processo di ideazione il rapporto on il passato non si esaurisce per l'architetto nell'assunzione di un tipo.


TIPO E COSTRUZIONE


-TIPI ARCHITETTONICI E LOGICA COSTRUTTIVA

Il consolidarsi di un tipo storico è giustificato da esigenze costruttive: a determinati impianti strutturali corrispondevano definite soluzioni morfologiche.


ES. nella pianta centrale l'addossare al volume principale ambienti minori è motivato dalla necessità sia di articolare l'organismo architettonico che di assorbire la componente orizzontale delle spinte prodotte dalla superficie voltata della grande sala centrale.

In particolare negli ambienti ottagonali coperti a padiglione la necessità di assorbire le spinte orizzontali si manifesta soprattutto agli spigoli così è richiesta l'applicazione di contrafforti.

L'ottagono è una figura planimetrica ricorrente in quanto diminuiscono i problemi statici che sorgono ogniqualvolta si voglia coprire con una cupola un grande ambiente.


-TIPO E ARCHETIPO: LA "CAPANNA PRIMITIVA"

TAV.38

Il tipo per Quatremere si identifica con la prima casa dell'uomo;l'architettura ha avuto tre forme tipo originali: la caverna,la tenda, la capanna.

Nel tipo risiedono tutti i problemi e gli impedimenti che condizionano un positivo evolversi dei modelli architettonici in termini di qualità, il tipo Greco (capanna) non ha difetti ed è l'unico che ha permesso il progresso nell'arte edificatoria. L'architettura greca ha potuto così raggiungere la bellezza assoluta, è per questo divenuta il modello per tutta l'architettura successiva dell'area culturale eurocentrica.

Nella storia del nostro pensiero è dunque una costante  identificar nell'abitazione originaria dell'uomo l'archetipo a cui fare risalire l'origine stessa del costruire.


Anche per l'abate Laugier il nucleo generatore dell'architettura risiede nella capanna primitiva.

Se la capanna primitiva è l'archetipo, tutte le architetture note non cono che filiazioni o imitazioni di questa.


-IL TEMPIO GRECO COME TIPO LOGICO-SINTATTICO, VARIANTE DI QUELLO SPAZIO-STRUTTURALE

TAV. 40-41

Il tempio greco è l'organizzazione morfologica tipica più somigliante alla capanna descritta da Laugier.

La perfezione morfologica trova la sua prima origine nell'ostentazione della logica interna alla struttura trilittica.

L'ordine dorico può essere interpretato come la riproposizione in pietra della forma assunta dal sistema trilittico nella originale configurazione lignea.

La logica propria del sistema costruttivo a trilite diviene fattore primario nella definizione delle caratteristiche del tipo tempio greco in cui non solo l'impianto generale ma anche la forma degli elementi è fissa, ricorrente e codificata.

La correlazione tra aspetti spaziali, costruttivi e soluzioni architettoniche acquista un carattere di necessità: il tipo diviene portatore anche di precise implicazioni linguistiche che quindi da tipo spazio-strutturale diviene tipo logico-sintattico;i templi greci possono quindi essere considerati gli unici edifici classificabili in questo modo

Infatti con "tempio greco" si stabiliscono gli elementi fondamentali costitutivi dell'edificio e la relazione generale tra questi.


-DALLA "LIBERA CAMPATA" AL "MODULO SPAZIALE"

La molteplice complessità di un'opera di architettura interpretata solo secondo l'aspetto tecnico ha consentito una lettura particolare efficacia perché la cultura medioevale tendeva ad esibire il progresso del sistema costruttivo come uno dei massimi valori culturali acquisiti.

Le campate-tipo delle chiese romane che individuano i caratteri peculiari degli edifici.

Nell'architettura romanica e gotica non esiste la consequenzialità logica che sottende quella greca. Nelle chiese medioevali tra campate-tipo e soluzioni decorative non si instaura alcun legame di necessità: ampia libertà di soluzioni morfologiche degli elementi di dettaglio ornamentale.


Per Brunelelleschi gli elementi architettonici e decorativi vengono definiti a priori. L'elemento tipico delle chiese brunelleschiane non è raffigurabile, con una campata-tipo in cui i rapporti armonici tra le parti e la risoluzione in forme architettoniche è libera e variabile, ma con uno schema di coordinamento sintattico tradizionale in cui l'ordine si associa all'arco semicircolare attraverso razionali leggi proporzionali e linguistiche.


-TIPO E COSTRUZIONE NELL'ARCHITETTURA MODERNA

In epoca moderna è venuto progressivamente meno il rapporto tra tipo e tecniche costruttive che storicamente si era qualificato per il suo carattere di necessità.


ROBERT MORRIS: Bagni Pubblici TAV 51

In questo caso il tipo a pianta ottagonale non trasmette più una prefigurazione sintetica dell'impianto storico, ma solo quella dell'articolazione spaziale e volumetrica dell'edificio.

La rottura dell'unitarietà della cultura classica è la premessa necessaria per l'affermazione dell'architettura moderna.


Modalità e regole che per secoli avevano presieduto al costruire entrano progressivamente in crisi con l'avvento di nuove istanze sociali. Ma anche per l'introduzione di nuove tecniche, l'uso di materiali nuovi ad una più redditizia maniera di lavorare quelli tradizionali.





TIPO E UTILITAS


-FUNZIONI E FORME TIPICHE

Al consolidarsi di una determinata organizzazione spaziostrutturale in tipo concorrono, oltre ad aspetti morfologici, culturali e costruttivi, anche aspetti utilitaristici.

Le soluzioni tipiche non si definiscono in rapporto ad una specifica destinazione d'uso, ma ad una categoria di attività umane che richiedono per esprimersi ambienti architettonici qualitativamente analoghi.

Il tipo deve essere inteso come una struttura morfologica che si è confermata anche in seguito ad un accertamento di congruenza tra articolazioni edilizie ricorrenti e necessità comuni a più destinazioni d'uso.

Nel tipo i bisogni vengono interpretati per le necessità spaziali oggettive di cui sono portatori; le forme tipiche non sono espressione diretta di richieste particolari ma di esigenze profonde e costanti.

Una classificazione tipologica per organizzazioni spazio-strutturali deve la sua validità anche alla verifica positiva che alcuni impianti architettonici hanno avuto nel tempo, perché risultati idonei a prefigurare soluzioni valide per funzioni diverse con esigenze spaziali simili.

Con l'insorgere di esigenze che porteranno all'abbandono della maniera classica di progettare in architettura,la natura del legame tra tipo e utilitas si modificherà progressivamente fino a mutare radicalmente.


MORRIS:nei Bagni Pubblici estremizza a tal punto il concetto di indifferenza tra tipo e destinazione d'uso che non più il tipo, ma il progetto di architettura sembra essere indifferente alla funzione.


MILIZIA:Solo 30 anni dopo cataloga gli edifici unicamente secondo l'uso, dado valore universale a rigidamente esclusivo ad una forma di classificazione. Prima li divide in privati e pubblici; poi li suddivide i primi in case per la città e la campagna ed i secondi per le diverse destinazioni funzionali, raggruppandoli in edifici per la sicurezza, per l'utilità,di ragione pubblica, di abbondanza pubblica, per la salute e i bisogni, per la magnificenza, per gli spettacoli e per le maggiore sublimità.

Nel Ventesimo secolo questo metodo di catalogazione è divenuto esclusivo. Le forme tipiche venivano così definite a tavolino e non erano più la risultante di una valutazione critico-selettiva di un processo storico.

La prima peculiarità propria dell'avanguardia architettonica che viene messa in discussione è il rapporto tra funzioni specifiche e forme architettoniche.


-L'EVOLUZIONE DELLE FORME TIPICHE


Nelle cappelle palatine l'istanza originaria che determina le caratteristiche tipologiche immutabili per gli spazi a pianta centrale ha dovuto dialetticamente rapportarsi con la peculiare esigenza dei regnanti di assistere alle funzioni liturgiche senza mescolarsi con il popolo.

L'insorgere di aspetti utilitaristici diversi rispetto a quelli che avevano presieduto alla progettazione degli edifici precedenti impostati sul tipo a pianta ottagonale ha reso necessaria la definizione di un inedito impianto spaziale idoneo a soddisfare le nuove esigenze pratiche; impianto che diventerà tipico nelle cappelle palatine successive.


TAV.59 Cappelle Palatina di Aquisgrana: il proposito di Carlo Magno di riunire intorno a se l'"Assemblea dei Colti" lo porta ad intendere la cappella del suo palazzo come una testimonianza fisica dell'avvento di un periodo  nuovo fondato sui valori che furono dell'Impero Romano ed ora del Sacro Romano Impero.

La Cappella Palatina di Aquisgrana riprende lo schema romano-bizantino della pianta centrale ottagonale con volta a padiglione; assume elementi bizantini come i grandi arconi tripartiti ed il mosaico, ma realizza una spazialità nuova per la maggiore altezza rispetto alla lunghezza ed attua complicate strutture a volta con una raffinata tecnica di lavorazione della pietra. Investe la centralità dell'impianto costruttivo con un asse privilegiato che va dall'ingresso all'altare.


I tipi possono dunque assumere configurazioni particolari fino a modificarsi.

Ma i processi attraverso cui un tipo si evolve sono soprattutto leggibili negli edifici residenziali, i tipi abitativi fanno registrare conseguenti arricchimenti e complicazioni.


-IL TIPO RESIDENZIALE


Tipo a corte: molti palazzi, conventi, caserme, castelli, ospedali sono impostati sul tipo a corte;in questi casi la classificazione tipologica riesce ad individuare con sufficiente chiarezza l'impianto morfologico-base, anche se si tratta della modificazione di uno schema formale che può assumere configurazioni tipiche particolari in rapporto a differenti momenti storici e culturali ed alle diverse destinazioni d'uso.

L'istanza pratica non momentanea a cui il tipo a corte prefigura una soluzione è proprio quella difensiva o quella di delimitare un ambito territoriale specifico e parzialmente autonomo per una definita funzione.

Esiste un alloggio caratterizzato proprio dell'essere perimetrato da un muro nei confronti dell'esterno, ed articolato all'interno intorno ad uno spazio aperto centrale, in rapporto al quale si organizzano tutti gli ambienti domus italica.

L'origine dello schema formale-base è collegata all'iniziale natura difensiva che la chiusura verso l'esterno assumeva nella primitiva casa isolata del contadino. La domus italica deriva dall'arcaica capanna dell'agricoltore.

La rispondenza ingresso e capanna primitiva caratterizza lo schema forma-base della domus italica in quanto si trasforma nell'asse di simmetria secondo cui si dispongono gli altri ambienti, l'originaria abitazione a locale unico diviene il tablino che continuerà ad essere considerato la parte più importante della casa.

Lo schema rigorosamente ordinato e simmetrico che caratterizza la casa è tale da non poter sopportare correttamente altre destinazioni d'uso se non quella residenziale.


-L'EVOLUZIONE DEL TIPO RESIDENZIALE


La nuova domus nasce da un ampliamento e da un rinnovamento della precedente; dal punto di vista formale si configura come la fusione della casa italica con quella greca, anch'essa organizzata intorno ad uno spazio centrale aperto. L'asse ingresso-tablino continuerà ad essere l'elemento strutturante la forma, poiché è lungo di esso che si organizzano le due parti: quella anteriore diviene solo di rappresentanza e di ricevimento, conserva la forma della domus ma il portone di ingresso è sempre aperto ed il tablino diventa l'ambiente di mediazione; quella posteriore più privata organizzata intorno ad un ampio giardino circondato da colonne.

L'asse di simmetria continuerà ad organizzare gli spazi ma gli ambienti che si dispongono attorno al portico si conformano ora in piena autonomia.

Da una parte permane la necessità di ordine sociale, dall'altra si afferma il bisogno di una maggiore articolazione della libertà individuale all'interno di questo schema esistenziale.

Mentre nella domus italica originaria le caratteristiche formali dell'insieme e delle sue parti rimanevano costanti e nel tempo variava solo il ruolo funzionale che queste svolgevano all'intorno della abitazione, nella parte di casa organizzata intorno al peristilio pur rimanendo costanti le caratteristiche dell'insieme, quelle delle singole parti si modificano on quanto sono la risoluzione in forma architettonica di specifiche attività domestiche.

I tipi residenziale si configurano e modificano in diretto rapporto con le necessità abitative cui devono dare soddisfazione.


-ANALISI FUNZIONALE E TIPI RESIDENZIALI NELLA CULTURA CONTEMPORANEA


Il tipo della casa unifamiliare a corte è ancora oggi usato e conserva tutti i caratteri morfologici principali della domus di duemila anni fa.

Oggi la casa unifamiliare a corte non protegge più una organizzazione familiare chiusa, incentrata sull'autorità paterna, ma la libertà individuale e di gruppo di una entità sociale aperta al confronto Privacy.

In epoca moderna scientemente i tipi residenziali assumono configurazioni che si pongono come tipiche perché direttamente rapportate a preordinate istanze funzionali, ma spesso si tratta solo di schemi astratti, distanti dalle reali esigenze abitative senza la sostanza necessaria per consolidarsi in strutture morfologiche e distributive ricorrenti.








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