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COLITE UCEROSA - DIVERTICOLOSI

medicina






COLITE UCEROSA


Si tratta di un'infiammazione emorragica ed ulcerativa la cui eziologia è ignota.

Colpisce il colon ma presenta una predilezione soprattutto per il retto.Possiamo trovare una localizzazione in tutto il colon ma particolarmente va a localizzarsi a livello del retto e in tal caso parliamo di Rettocolite ulcerosa.

L'eziopatogenesi abbiamo detto non si conosce e sono state fatte varie ipotesi, genesi allergica, momenti emozionali,ma una causa vera e propria non si conosce.

Questa come abbiamo detto può trovarsi in tutto il colon o localizzarsi solo in alcune parti del colon, può localizzarsi a livello solo del rettosigma per cui parliamo di PROCTOSIGMOIDITE; Può localizzarsi a livello del colon sx e parliamo quindi di COLITE O RETTOCOLITE ULCEROSA SX; si può localizzare in più tratti del colon e parliamo di COLITE PLURISEGMENTARIA , oppure, puòinteressare completamente il colon il retto e quindi parliamo di RETTOCOLITE ULCEROSA TOTALE.



Per quanto riguarda questa patologia esistono 2 forme :

-fase acuta che in genere inizia in pieno benessere, non ci sono segni premonitori come il colorito che si presenta rosso vinoso presenta delle chiazze emorragiche confluenti e presenta nell'intestino un'essudazione, del liquido: sangue misto a fibrina, possono comparire nella fase acuta dei piccoli ascessi che possono essere diffusi ,localizzati a livello della parete in una prima fase e poi successivamente possono confluire tra di loro a formare una ascessualizzazione vera e propria

-fase cronica si giunge ad essa dopo vari episodi acuti per cui la fase cronica è caratterizzata da un colon che diventa rigido come un tubo non ha più peristalsi e non si muove più perde il normale disegno che noi teniamo, perde le tasche australi (Il colon parte dalla valvola ileo cecale è arriva al retto: cieco, colon ascendente, colon traverso, colon discendente, sigma e retto intraperitoneale, retto sottoperitoneale, canale anale. Guardando il colon dall'esterno esistono le Tenie, struttura muscolare che si trovano in numero di 3:anteriore, laterale e mediana, al livello del sigma da 3 diventano 2.Gli spazi che si creano tra le tenie e quest'inginocchiamento del colon si chiamano haustre).Il colon diventa quindi rigido si accorcia perde le tasche australi la superficie interna dell'intestino non ha più la mucosa, presenta zone ulcerate, formazioni pseudo polipoidi (mucosa iper trofica).

La sintomatologia nella fase acuta è data da

-diarrea emorragica

-fuoriuscita di muco

-febbre

-dolori addominali diffusi

-tenesmo rettale, stimolo di evacuazione senza effettiva defecazione

-proctite , infiammazione del canale anale

-ragade anale

-fistole anale











Da un punto di vista ematochimico abbiamo Leucocitosi, aumento di VES, che aumenta quando c'è un fatto infiammatorio acuto, anemizzazione per perdita di sangue e un' iposideremia per perdita di ferro, per cui i pz hanno un anemia sideropenica.

Quest'infiammazione acuta del colon può dare complicanze, una  temibile è il MEGACOLON TOSSICO, un rigonfiamento improvviso di tutto il colon per cui c'è un ristagno di materiale fecale, di sangue e di fibrina che riassorbito può anche portare all'exodus del pz.Questi pz devono essere operati facendo una colectomia totale oppure una serie di colonstomie sull'addome ( la metodica si chiama Tunrderball),in quanto una sola colonstomia non ce la fa a svotare per cui se ne fa una a dx, una al centro e una a sx in maniera da salvare il colon per quello che è possibile e questi sono temporanei.

Altra complicanza è la PERFORAZIONE DEL COLON,o la PERITONITE GENERALIZZATA,o la PERITONITE STERCORACEA (per passaggio di feci in peritoneo) e assenza di peristalsi.

La forma cronica grosso modo è rappresentata da:

dolori addominali

diarrea emorragica

astenia

febbre

anemia

e più temibile è la trasformazione in Tumore ( in quanto quelle formazioni pseudopolipoidi si possono trasformare in tumori)

Per cui questi pz hanno la necessità ogni anno di ripetere una colonscopia.

La diagnosi è data dalla clinica: esami delle feci, clisma a doppio contrasto, ma soprattutto una colonscopia con prelievi bioptici per l'esame istologico per arrivare a una diagnosi di certezza.

La terapia è in una prima fase medica e in genere quasi sempre con cortisonici e salazotemina, però si può anche arrivare a interventi chirurgici come l'asportazione di tutto il colon completamente e fare un' ileo stonmia definitiva. Oppure una colectomia totale (asportazione del colon, la proctocolectomia è l'asportazione di colon e retto). Se una parte di retto rimane facendo una buona bonifica della mucosa e ci si rende conto facendo degli istologici in estemporanea che il retto non è stato intaccato.

I primi anni questi pz sono costretti a 18-20 evacuazioni perché non avendo il colon non c'è riassorbimento e il materiale dell'intestino tenue passa direttamente , quindi i pz hanno delle infiammazioni a livello anale ,a livello del perineo,hanno coliche terribili e molto spesso sono i pz stessi a chiedere di essere rioperati per essere portati ad ileostomia perché se ben educati nella gestione non intaccano nello svolgimento della vita di società









DIVERTICOLOSI


Spesso costituisce un reperto inatteso che troviamo quando si fa un clisma opaco, quando si fa una radiografia, perché la diverticolosi del colon è una patologia del tutto asintomatica, in quanto questi diverticoli che sono estroflessioni della mucosa attraverso delle lacune muscolari possono essere praticamente asintomatiche oppure presentarsi in pieno benessere con un quadro di sintomatologia acuta che viene definita diverticolite.

La diverticolite è un' infiammazione del diverticolo che può determinare dolore e può arrivare fino alla perforazione.

Può anche presentarsi la diverticolosi in pieno benessere con un emorragia, con una proctorragia, ossia emissione di sangue dal retto,che si può presentare improvvisamente. E' una condizione di natura acquisita ed è determinata da estroflessioni della mucosa e della sottomucosa che attraversano la muscolare.

Si localizzano per lo

Più nel 90% dei casi nel sigma, possono localizzarsi poco nel colon di sx, colon di dx e raramente anche a livello del cieco.

La diverticolite acuta può essere :

catarrale forme che regrediscono e caratterizzate dalla presenza di siero, da ispessimento della parete del diverticolo e il peritoneo viscerale assume un colore biancastro e lucente segno di infiammazione e la presenza di microascessi

ulcerativa presenza di ulcere all'interno dei diverticoli e quindi sono quelle che possono dare l'emorragia

andare incontro a perforazione determinando una peritonite generalizzata.

La diverticolite acuta può evolvere e portare con il tempo ad un quadro di diverticolite cronica che porta ad occlusione intestinale per riduzione di calibro del sigma che determina appunto o delle crisi subocclusive cioè una difficoltà di transito intestinale oppure possono portare a un quadro di occlusione intestinale.

Si possono avere delle Fistole Stercoracee dove questi diverticoli possono saldarsi con la parete e portare le feci al di fuori della parete (la fistole è una comunicazione tra 2 visceri oppure con l'esterno.

Si può avere infine il sanguinamento la rettorragia.

La terapia medica nelle forme non complicate, mentre quella chirurgica in quelle complicate.

Nelle diverticolosi diffuse a buona parte del colon per evitare gli episodi di diverticolite acuta e poi l'evoluzione verso la patologia cronica sono stati trovati diversi tipi di interventi e uno di questi è l'intervento di Vellè che prevedeva una messa apiatto delle incisioni multiple della sierosa e della muscolatura sottostante lasciando intatta la mucosa in maniera tale che il diverticolo non avesse un colletto ma fosse completamente aperto e quindi evitare il ristagno di feci.









Questo intervento non ha avuto molto successo. Poi ci sono gli interventi classici che sono gli interventi di resezione di una parte del colon, gli interventi di anastomosi.

I diverticoli duodenali sono dei diverticoli congeniti che si localizzano in genere al secondo duodeno in corrispondenza della papilla di vater e possono dare emorragia.

Sul tenue esiste un diverticolo che si chiama DIVERTICOLO DI MECKEL che è congenito, si trova a 70-80 cm dalla valvola ileo cecale. La manifestazione clinica principale è l'infiammazione, tanto da poter essere confusa con un appendicite in quanto i suoi disturbi sono simili.



ERNTERITE SEGMENTARIA DI CRHON


Si tratta di un processo infiammatorio cronico ad eziologia ignota, che si localizza per lo più nell'ileo terminale, contraddistinto dalla tendenza a dare stenosi e fistole dell'intestino. L'eziopatogenesi non è chiara sono stati incriminati agenti batterici, mutata reattività dell'intestino, per cui la causa non si conosce. Nell'enterite segmentaria dobbiamo distinguere alcune forme abbiamo una forma acuta contraddistinta a livello di mucosa da un edema da iperemia dell'intestino. Abbiamo poi una forma flemmonosa, come per l'appendicite acuta, caratterizzata oltre che da edema e iperemia anche da questi microscessi a livello della parete dell'intestino, cioè dell'ultimo tratto dell'ileo. In più c'è un processo essudativo necrotico per cui guardando dall'esterno la sierosa si presenta biancastra, si presenta ricoperta da essudato, ma anche un versamento endoaddominnale è associato a questo tipo di patologia.

L'infiammazione non riguarda soltanto l'ileo terminale (ultimi 70-80 cm), ma interessa anche il mesentere, i linfonodi mesenterici, per cui nella fase avanzata il mesentere si presenta sclerotico retratto accartocciato su se stesso per cui non c'è la possibilità di poterlo aprire tranquillamente. Abbiamo le cosiddette linfoaderiti addominali cosiddette reattive.

Nell'ambito del quadro acuto, abbiamo un quadro simile a quello dell'appendicite acuta, con dolori addominali prima diffusi e poi localizzati in fossa iliaca di dx e ipogastrio, accompagnata da febbre e da vomito e da alterazione dell'alvo, fino alla chiusura dell'alvo stesso, cioè fino a un quadro di ileo dinamico, cioè fino a un quadro peritonitico.Abbiamo poi le forme subacute che possono preludere alla fase acuta in cui si hanno dolori addominali vaghi, non c'è il peritonismo, c'è l'astenia, c'è l'alternanza della diarrea alla stipsi, c'è la presenza di sangue o manifesto oppure solamente microscopico nelle feci, fino al quadro occlusivo. Il quadro occlusivo può comparire in qualsiasi momento della malattia.













Le complicanze di questa malattia sono: l'ascesso, la fistola, oppure il quadro della stenosi. Queste complicanze possono comparire ovviamente nella fase cronica della malattia in cui si hanno delle riaccessioni periodiche, cioè ha un'evoluzione a poussè, dove vi sono varie fasi d'infiammazione che possono portare poi nella cronicizzazione che portano alla formazione di stenosi, fistole o ascessi. Questa è una malattia la cui terapia è prettamente di tipo medico basata sull'utilizzo di cortisonici, di antibiotici e nella fase acuta basata anche sulla non alimentazione, ma un'alimentazione di tipo parenterale, però può sfociare in qualunque momento sia nell'acuzie che nella cronicità nella fase chirurgica che interviene nel momento in cui c'è una complicanza.





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