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TECNICHE DI PROGRAMMAZIONE DELLA PRODUZIONE

economia aziendale



Tecniche di programmazione della produzione.

Le tecniche di programmazione della produzione sono state sviluppate per la realizzazione d'opere molto complesse soprattutto nell'ambito dell'ingegneria civile o militare.

In particolare la tecnica PERT che è illustrata in seguito, fu sviluppata nel 1958 per la realizzazione del progetto FBM (Fleet Balistic Missile) più noto come "progetto Polaris".

La Work Breakdown Structure (W.B.S.).

Attraverso la tecnica di programmazione dei lavori W.B.S. si realizza una scomposizione del progetto in sottoprogetti, questi in macroattività e così via fino alle attività elementari la cui successiva scomposizione non è più conveniente.

In particolare, la W.B.S. ricorre ad un diagramma ad albero che in modo gerarchico e strutturato, consente di descrivere e visualizzare tutte le parti di un progetto ai diversi livelli di dettaglio.



La W.B.S. include tutte le parti di un progetto che devono esser 313g66d e realizzate, e tutti i principali compiti funzionali che devono essere eseguiti per realizzare completamente le predette parti.

EDIFICIO

Preparazione sito

Realizzazione strutture

Impiantistica idraulica e meccanica

Impiantistica elettrica

Finiture

Recinzione cantiere

Fondazioni

Impianti idrici

Collegamento con rete esterna

Serramenti esterni

Allacciamenti acqua, en.elett

Strutture in elevazione

Impianti di condizionam.

Rete interna

Serramenti interni

Movimento terra

Tamponamenti esterni

Ascensori

Quadri ed appar. accessorie

Pavimenti


Ognuna delle attività sui vari "rami" può essere a sua volta scomposta; ad esempio, gli impianti di condizionamento vengono suddivisi in macchine, tubazione e pompe, canali per l'aria, e così via. I principi di scomposizione possono inoltre essere differenti: ad esempio lo stesso edificio avrebbe potuto essere scomposto innanzi tutto in piano terra, primo e secondo piano, e così via. Volta per volta, si cercherà di individuare il criterio di scomposizione più funzionale agli obiettivi produttivi.

Il diagramma di Gantt

Per la realizzazione del diagramma di Gantt (dal nome dell'ingegnere americano che lo introdusse all'inizio del XX secolo), è necessario associare alle attività, così come individuate dalla WBS, la loro durata stimata.

Tale tecnica consente di descrivere il programma di realizzazione di un progetto attraverso la rappresentazione delle durate delle sue attività su un grafico (un istogramma) con asse delle ascisse come scala temporale. Sull'asse verticale, non orientato, sono indicate le attività di cui si compone il progetto. La collocazione delle "barre" di attività lungo l'asse temporale consente di evidenziare non solo la durata, ma anche l'epoca di realizzazione dei ogni attività.

Spesso a questo diagramma, si affianca l'istogramma delle risorse perché, il diagramma di Gantt, ha il difetto di non essere ottimizzato per l'utilizzo delle risorse.

L'istogramma delle risorse viene costruito indicando, per ogni periodo, la quantità di risorse complessivamente necessarie.

CPM e PERT.

Le tecniche reticolari di programmazione CPM (Critical Path Method) e PERT (Program Evaluation and Review Technique), consentono di valutare la durata totale del progetto e le date di raggiungimento di situazioni particolarmente indicative per l'avanzamento della realizzazione dello stesso. Contrariamente al diagramma di Gantt, tali tecniche evidenziano le dipendenze logiche tra attività che devono necessariamente essere effettuate in successione.

Per l'applicazione delle tecniche CPM e PERT, si applicano appositi software (come il MS Project) fornendo i seguenti dati di input:

Individuazione delle attività di cui si costituisce il progetto (attraverso la W.B.S.);

Individuazione dei vincoli di sequenza logici-temporali tra le attività del progetto;

Stima delle durate delle attività del progetto.

I vincoli di sequenza delle singole attività, devono fare riferimento a condizioni logiche o tecniche che impediscono l'esecuzione di un'attività se l'inizio di questa richiede il completamento di una o più attività ancora in corso.

Il vincolo di sequenza può insorgere anche per una limitatezza di risorse.


Esempio di reticolo CPM/PERT per la realizzazione del progetto.

Supponiamo che si voglia realizzare il progetto in figura.

Dapprima sarà necessario realizzare una scomposizione delle attività attraverso la tecnica della WBS. Quindi per ogni attività saranno individuati la durata ed i vincoli di sequenza che deve rispettare.

Attività

Giorni

Vincoli di sequenza


Tracciatura




Scavo A




Plinto A




Montaggio A




Scavo B




Plinto B




Montaggio B




Posa C




L'attività 2, così come la 5, prima di essere realizzate, hanno bisogno del completamento dell'attività 1.

È interessante notare che per lo scavo A è prevista una durata di 2 giorni; per lo scavo B, invece sono previsti 3 giorni.

Questa considerazione, ci permette di affermare che, se vi è sufficienza di mezzi (escavatori e manodopera), le due attività possono iniziate contemporaneamente (dipendono entrambe solo dalla 1).

Infine si comprende che l'attività 8 (posa C), affinché si realizzi, richiede il completamento sia del montaggio di A sia di B (attività 4 e 7).

Possiamo a questo punto realizzare un reticolo CPM/PERT.


I numeri posti all'esterno del reticolo indicano le durate delle rispettive attività, mentre il percorso evidenziato dalle doppie segnature, è detto Cammino critico ed indica le attività che non possono subire ritardi, pena il ritardo nel completamento complessivo dell'opera.

È evidente che il reticolo fornisce una visione immediata delle sequenze di realizzazione delle singole attività, ma soprattutto ci permette di programmare il tempo necessario affinché l'opera sia realizzata.

Sommando le durate delle attività del cammino critico posso sapere in quanto tempo l'opera sarà completata: 14 giorni. Il cammino 1>2>3>4>8, sub critico, dura solo 11 giorni: ciò significa che le attività 2, 3 e 4 (le uniche non critiche, in quanto non appartenenti al cammino critico) possono subire ritardi complessivi (slittamenti consentiti) per 3 (14-11) giorni, senza inficiare la durata complessiva del progetto.

Nella realtà, i reticoli CPM/PERT sono ben più complessi di quello preso in esempio e la loro utilità è nella possibilità che offrono di programmare la realizzazione d'opere molto complesse.


Differenza tra CPM e PERT.

La differenza tra CPM e PERT è nella determinazione delle durate delle singole attività:

Nel CPM ci si affida all'esperienza di chi deve eseguire il lavoro, e la durata viene indicata deterministicamente;

Nel PERT si attua una stima probabilistica dei tempi di fattibilità ed in particolare si usa il cosiddetto approccio a 3 stime.

Approccio a tre stime

Nella valutazione delle durate delle attività attraverso l'approccio a tre stime, si considerano tre stime di durate delle attività: il tempo minimo (Tm) o ottimistico (nel caso in cui "tutto vada bene"), il tempo massimo (TM) o pessimistico (nel caso si abbia il massimo "ragionevole" di contrattempi) e il tempo più probabile (Tn), cioè quello che si ritiene si realizzerà più frequentemente.

La durata dell'attività inserita nell'algoritmo di valutazione è data da:

T= ( Tm+4Tn+TM )/6





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