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Cosa
è l'amianto
L'amianto, chiamato anche indifferentemente asbesto, è un minerale naturale a
struttura fibrosa appartenente alla classe chimica dei silicati e alle serie
mineralogiche del serpentino e degli anfiboli.
E' presente naturalmente in molte parti del globo terrestre e si ottiene
facilmente dalla roccia madre dopo macinazione e arricchimento, in genere in
miniere a cielo aperto.
Per la normativa italiana sotto il nome di amianto sono compresi i seguenti 6
composti:
Crisotilo: amianto di Serpentino
Amosite, Crocidolite, Tremolite, Antofillite, Actinolite: amianti di Anfibolo.
L'amianto resiste al fuoco e al calore, all'azione di agenti chimici e
biologici, all'abrasione e all'usura.
La sua struttura fibrosa gli conferisce insieme una notevole resistenza
meccanica ed una alta flessibilità.
E' facilmente filabile e può essere tessuto.
E' dotato di proprietà fonoassorbenti e termoisolanti.
Si lega facilmente con materiali da costruzione (calce, gesso, cemento) e con
alcuni polimeri (gomma, PVC).
Per anni è stato considerato un materiale estremamente versatile a basso costo,
con estese e svariate applicazioni industriali, edilizie e in prodotti di
consumo.
In tali prodotti, manufatti e applicazioni, le fibre possono essere libere o
debolmente legate: si parla in questi casi di amianto friabile, oppure possono
essere fortemente legate in una matrice stabile e solida (come il
cemento-amianto o il vinil-amianto): si parla in questo caso di amianto
compatto.
La consistenza fibrosa è alla base delle proprietà tecnologiche, ma anche delle
proprietà di rischio essendo essa causa di gravi patologie a carico
prevalentemente dell'apparato respiratorio.
La pericolosità consiste, infatti, nella capacità che i materiali di amianto
hanno di rilasciare fibre potenzialmente inalabili ed anche nella estrema
suddivisione cui tali fibre possono giungere.
Per dare una idea della estrema finezza delle stesse basti pensare che in un
centimetro lineare si possono affiancare 250 capelli umani, 1300 fibre di nylon
o 335000 fibre di amianto.
Non sempre l'amianto, però, è pericoloso: lo è sicuramente quando può
disperdere le sue fibre nell'a 343j98d mbiente circostante per effetto di qualsiasi tipo
di sollecitazione meccanica, eolica, da stress termico, dilavamento di acqua
piovana.
Per questa ragione il cosiddetto amianto friabile che cioè si può ridurre in
polvere con la semplice azione manuale è considerato più pericoloso
dell'amianto compatto che per sua natura ha una scarsa o scarsissima tendenza a
liberare fibre.
L'amianto nella storia
Dall'antichità fino all'epoca moderna, l'amianto è stato usato per scopi
"magici" e "rituali". I Persiani e anche i Romani
disponevano di manufatti in amianto per avvolgere i cadaveri da cremare, allo
scopo di ottenere ceneri più pure e chiare. Una credenza popolare diceva che
l'amianto fosse la "lana della salamandra", l'animale che per questo
poteva sfidare il fuoco senza danno.
Marco Polo ne Il Milione sfata questa leggenda e racconta che nella provincia
cinese di Chingitalas, filando questo minerale si otteneva un tessuto impiegato
per confezionare tovaglie.
Risale al '600 la ricetta del medico naturalista Boezio che dimostra l'uso
dell'amianto nelle medicine dell'epoca.
"Dall'asbesto si fa spesso un unguento miracoloso per il lattime e per le
ulcerazioni delle gambe. Si prendono quattro once di asbesto, due once di
piombo, due once di ruta e vengono bruciate, quindi ridotte in polvere vengono
macerate in un recipiente di vetro con l'aceto ed ogni giorno, per una volta al
giorno per un mese l'impasto viene agitato; dopo un mese si deve far bollire
per un'ora e lo si lascia riposare finchè non diventi chiaro: poi si mescola
una dose di codesto aceto bianco con una ugual dose di olio di rosa finchè
l'unguento sia ben amalgamato: allora si unge tutto il capo del fanciullo per
farlo rapidamente guarire: per la scabbia e le vene varicose le parti vengono
unte al tramonto finchè non sopravvenga la guarigione. Se questo minerale viene
sciolto con acqua e zucchero e se ne somministra una piccola dose al mattino
tutti i giorni alla donna quando ha perdite bianche, guarisce subito".
L'amianto è rimasto presente nei
farmaci sino ai recenti anni '60 per due tipi di preparati: una polvere contro
la sudorazione dei piedi ed una pasta dentaria per le otturazioni.
La prima utilizzazione dell'amianto da parte dell'industria risale agli ultimi
decenni dell'
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La tendenza alla crescita si è interrotta decisamente soltanto a partire dalla
seconda metà degli anni '70.
I minerali di amianto
L'amianto, chiamato perciò anche indifferentemente asbesto, è un minerale naturale a struttura microcristallina e di aspetto fibroso appartenente alla classe chimica dei silicati e alle serie mineralogiche del serpentino e degli anfiboli.
E' presente in natura in diverse parti del globo terrestre e si ottiene facilmente dalla roccia madre dopo macinazione e arricchimento, in genere in miniere a cielo aperto.
Per la normativa italiana sotto il nome di amianto sono compresi 6 composti distinti in due grandi gruppi: anfiboli e serpentino, e precisamente:
gli ANFIBOLI (silicati di calcio e magnesio), i quali comprendono:
l'Amosite (amianto bruno) - Acronimo di "Asbestos Mines Of South Africa" - Nome commerciale dei minerali grunerite e cummingtonite;
l'Antofillite - dal greco: garofano;
l'Actinolite - dal greco: pietra raggiata;
il SERPENTINO (silicati di magnesio), il quale comprende:
il Crisotilo (amianto bianco) - dal greco: fibra d'oro.
I più grandi
produttori mondiali sono stati: Canada (Crocidolite), Africa del Sud
(Crocidolite, Crisotilo ed Amosite), Russia (Crisotilo), Stati Uniti
(Crisotilo), Finlandia (Antofillite) e l'Italia principalmente con la cava di
Balangero (Crisotilo) in provincia di Torino.
Le fibre di amianto sono molto addensate ed estremamente sottili. Infatti se in un centimetro lineare è possibile disporre affiancati 250 capelli, oppure 500 fibre di lana, oppure 1.300 fibre
di nylon è anche possibile disporre ben 335.000 fibre di amianto.
La struttura fibrosa conferisce all'amianto sia una notevole resistenza meccanica sia un'alta flessibilità.
L'amianto resiste al fuoco e al calore, all'azione di agenti chimici e biologici, all'abrasione e all'usura (termica e meccanica).
E' facilmente filabile e può essere tessuto.
E' dotato inoltre di proprietà fonoassorbenti oltrechè termoisolanti.
Si lega facilmente con materiali da costruzione (calce, gesso, cemento) e con alcuni polimeri (gomma, PVC).
Perciò l'amianto è un minerale praticamente indistruttibile, non infiammabile, molto resistente all'attacco degli acidi, flessibile, resistente alla trazione, dotato di buone capacità assorbenti, facilmente friabile.
Le caratteristiche proprie del materiale e il costo contenuto ne hanno favorito un ampio utilizzo industriale. Generalmente è stato utilizzato insieme con altri materiali in diverse percentuali, al fine di sfruttare al meglio le sue caratteristiche.
Pertanto per anni è stato considerato un materiale estremamente versatile a basso costo, con estese e svariate applicazioni industriali, edilizie e in prodotti di consumo.
In tali prodotti,
manufatti e applicazioni, le fibre possono essere libere o debolmente legate:
si parla in questi casi di amianto in matrice friabile, oppure possono
essere fortemente legate in una matrice stabile e solida (come il
cemento-amianto o il vinil-amianto): si parla in questo caso di amianto in
matrice compatta.
Se, come visto, la consistenza fibrosa dell'amianto è alla base delle sue
ottime proprietà tecnologiche, essa conferisce al materiale anche, purtroppo,
delle proprietà di rischio essendo essa stessa causa di gravi patologie a
carico prevalentemente dell'apparato respiratorio.
La pericolosità
consiste, infatti, nella capacità dei materiali di amianto di rilasciare fibre
potenzialmente inalabili e inoltre nella estrema suddivisione cui tali fibre
possono giungere.
Non sempre l'amianto, però, è pericoloso. Lo è certamente quando si trova nelle
condizioni di disperdere le sue fibre nell'a 343j98d mbiente circostante per effetto di
qualsiasi tipo di sollecitazione meccanica, eolica, da stress termico,
dilavamento di acqua piovana.
Per questa ragione l'amianto in matrice friabile, il quale può essere ridotto in polvere con la semplice azione manuale, è considerato più pericoloso dell'amianto in matrice compatta che per sua natura ha una scarsa o scarsissima tendenza a liberare fibre.
Proprietà
tecnologiche dell'amianto
L'amianto è un materiale usato comunemente laddove sia necessario un
assorbimento acustico e/o un isolamento termico.
L'assorbimento acustico è un fenomeno fisico che avviene tutte le volte
che un'onda sonora colpisce un corpo solido. La riflessione dell'onda sarà
tanto minore quanto più soffice e poroso sarà il solido. Per svolgere questa
funzione l'amianto viene applicato a spruzzo su pareti o soffitti dove forma
uno strato soffice di alcuni centimetri. Nei locali così trattati proviamo una
sensazione acustica di ovattamento dei suoni, i rumori sono meno intensi e la
comprensione della parola non è compromessa da echi acustici.
Questo tipo di impiego è adesso vietato dalla legge, ma in passato i soffitti
di molte scuole, sono stati spruzzati con amianto. Altri ambienti che hanno
subito lo stesso tipo di trattamento sono palestre, piscine, mense, ospedali,
stazioni delle metropolitane, ecc.
L'isolamento termico è una proprietà fisica di alcuni materiali e
consiste nell'opporre una notevole resistenza al passaggio del calore.
L'amianto è un ottimo termoisolante e per questo viene sfruttato
tecnologicamente laddove si desideri contenere il calore, ad esempio per
fasciare tubazioni, per il trasporto del vapore, per isolare caldaie e forni.
Dove
è stato utilizzato
Le caratteristiche dell'amianto hanno fatto sì che nel passato sia stato
largamente utilizzato nell'industria, nell'edilizia ed in molti prodotti di uso
domestico.
Esistono pochi materiali diffusi come l'amianto e altrettanto pericolosi per la
salute dell'uomo. Mentre la conferma della cancerogenicità dell'amianto risale
agli anni '50 e '60, il divieto totale di produzione di tale materiale
interviene nel 1994.
Si riporta sistematicamente l'utilizzo nei vari settori:
Nell'industria:
>come materia prima per produrre innumerevoli manufatti
ed oggetti;
>come isolante termico nei cicli industriali con alte temperature (es.
centrali termiche e termoelettriche, industria chimica, siderurgica, vetraria,
ceramica e laterizi, alimentare, distillerie, zuccherifici, fonderie);
>come isolante termico nei cicli industriali con basse temperature
(es.impianti frigoriferi, impianti di condizionamento);
>come isolante termico e barriera antifiamma nelle condotte per impianti
elettrici;
>come materiale fonoassorbente.
Nell'edilizia:
>come materiale spruzzato per il rivestimento (ad es. di strutture
metalliche, travature) per aumentare la resistenza al fuoco;
>nelle coperture sotto forma di lastre piane o ondulate, tubazioni e
serbatoi, canne fumarie, ecc.. in cui l'amianto è stato inglobato nel cemento
per formare il cemento-amianto (eternit);
>come elementi prefabbricati sia sottoforma di cemento-amianto che amianto
friabile;
>nella preparazione e posa in opera di intonaci con impasti spruzzati e/o
applicati a cazzuola;
>nei pannelli per controsoffittature;
>nei pavimenti costituiti da vinil-amianto in cui tale materiale è mescolato
a polimeri;
>come sottofondo di pavimenti in linoleum.
In ambito domestico:
>in alcuni elettrodomestici (ad es. asciuga-capelli, forni e stufe, ferri da
stiro);
>nelle prese e guanti da forno e nei teli da stiro;
>nei cartoni posti in genere a protezione degli impianti di riscaldamento
come stufe, caldaie, termosifoni, tubi di evacuazione fumi.
Nei mezzi di trasporto:
>nei freni;
>nelle frizioni;
>negli schermi parafiamma;
>nelle guarnizioni;
>nelle vernici e mastici "antirombo";
>nella coibentazione di treni, navi e autobus.
Usi dell'amianto - approfondimento
Le eccellenti proprietà fisico-chimiche dell'amianto in passato ne hanno
favorito un impiego massiccio sia nell'industria che nell'edilizia che in molti
prodotti anche di uso comune.
La fibra grezza veniva lavorata per ottenere vari prodotti adattabili a
molteplici usi.
Nel tempo, però, tale materiale si è rivelato nocivo per la salute dell'uomo ed
i danni che esso provoca sono ormai ben noti.
L'esposizione a fibre di amianto è responsabile di patologie gravi ed
irreversibili, tra le quali anche il cancro.
E' sulla base della pericolosità di questa sostanza per la salute dell'uomo e
dell'ambiente che lo Stato Italiano ha promulgato
Questa legge prevede oltre al divieto di estrazione, importazione,esportazione,
commercializzazione anche quello di produzione di amianto.
Stante quest'ultimo divieto, si presume che tale tipologia di attività non
venga attualmente più esercitata sul territorio nazionale ma sia da ricondursi
al passato.
Si trattano di seguito gli impieghi che ne sono stati fatti:
NELL'INDUSTRIA
Dalla tessitura si ottenevano:
- CORDE, NASTRI e GUAINE utilizzati per fasciare tubazioni calde ed evitare
ustioni, per rivestire cavi elettrici vicini a sorgenti di calore intenso come
forni, caldaie, ecc.
- TESSUTI per confezionare tute protettive antifuoco da destinarsi a pompieri,
operai dell'industria siderurgica e persino a piloti di auto da corsa, coperte
spegnifiamma e tende per il contenimento del calore dei forni a tunnel.
Venivano, inoltre, prodotti materassi con l'esterno in tessuto e l'interno in
fibra grezza; fortunatamente non per dormirci sopra, ma per coibentare le
grandi caldaie a vapore delle vecchie navi. Alcuni sipari da teatro sono stati
tessuti con amianto.
Dalla pressatura si ottenevano:
- CARTA e CARTONI utilizzati come barriere antifiamma, come guarnizioni per
forni o caldaie, come rivestimento di piani d'appoggio per pezzi caldi di
metallo o di vetro e come piani di appoggio sui banchi di saldatura. I cartoni
venivano impiegati all'interno di porte tagliafuoco e all'interno delle pareti
e delle porte delle casseforti.
- COPPELLE o PANNELLI di fibre grezze compresse erano impiegati per la
coibentazione di tubazioni che trasportano vapore ad alta temperatura.
- FILTRI costruiti con carta di amianto, o semplicemente con polvere compressa,
hanno avuto un largo uso nell'industria chimica ed alimentare; per molti anni
sono stati utilizzati per filtrare vino e bibite. Nelle bevande così trattate
si potevano ritrovare numerose fibre di amianto.
Dall'impasto con altri materiali si ottenevano:
- AMIANTO A SPRUZZO. Questo tipo di materiale è stato utilizzato:
* come isolante termico nei cicli industriali con alte temperature (es.
centrali termiche e termoelettriche, industria chimica, siderurgica, vetraria,
ceramica e laterizi, alimentare, distillerie, zuccherifici, fonderie);
* come isolante termico nei cicli industriali con basse temperature (es.
impianti frigoriferi, impianti di condizionamento);
* come isolante termico e barriera antifiamma nelle condotte per impianti
elettrici. E' stato impiegato, inoltre, nel settore dei trasporti per la
coibentazione di carrozze ferroviarie, di navi, di autobus, ecc...
- MATERIALI DA ATTRITO. Dall'amianto impastato con resine sintetiche si
ottenevano i ferodi, usati per fabbricare freni e frizioni degli autoveicoli.
Durante le frenate e il cambio di marcia i ferodi si consumano, riducendosi in
particelle che si disperdono nell'aria. Gran parte dell'amianto che vi era
contenuto, per effetto dell'alta temperatura causata dall'attrito, si
trasformava in altri minerali, ma una certa quantità rimaneva tale e quale.
L'usura dei ferodi è una delle cause dell'inquinamento da amianto
dell'atmosfera.
- CEMENTO-AMIANTO. Vedi uso dell'amianto in edilizia.
- VINIL-AMIANTO. Impasto di resine sintetiche e amianto, utilizzato per
confezionare mattonelle per pavimenti. Il rilascio di fibre da questo materiale
è praticamente nullo durante il normale uso.
NELL'EDILIZIA
L'amianto è stato largamente impiegato anche in edilizia.
L'utilizzazione più diffusa è stata certamente quella dell'impasto dell'amianto
con cemento, comunemente detto Eternit.
Con l'Eternit era possibile realizzare numerosi manufatti quali:
LASTRE PIANE O ONDULATE
Le lastre ondulate venivano utilizzate per coperture di edifici industriali e
civili e anche prefabbricati. Le lastre piane, in particolare, erano impiegate
come pareti divisorie non portanti. Durante la fabbricazione potevano essere
accoppiate con elementi quali schiume poliuretaniche, polistirolo espanso o
lana di vetro. L'accoppiamento di questi materiali moltiplicava le proprietà
termoisolanti e fonoisolanti.
TUBI
Lo stesso impasto di cemento-amianto (spesso però con alti tenori in
crocidolite), essendo resistente all'alta pressione e all'attacco corrosivo di
agenti chimici, era adatto alla fabbricazione di tubazioni per acquedotti o
fognature.
TEGOLATURE
L'amianto è stato utilizzato in miscele di calcestruzzo per conferire alle
tegole leggerezza e resistenza. Potevano essere colorate per dare ai tetti
l'aspetto tradizionale.
CANNE FUMARIE
I tubi di Eternit erano molto usati grazie alla loro buona resistenza
termica.
SERBATOI
Erano impiegati per le caratteristiche di leggerezza, impermeabilità e durata
nel tempo, per contenere acqua e altri liquidi.
INTONACI
L'amianto in polvere, mescolato con leganti particolari, è stato usato per
intonaci e stucchi. L'applicazione, oltre che poter essere effettuata come la
malta tradizionale, poteva essere fatta anche a spruzzo, ad esempio per il
rivestimento di strutture portanti quali solai e pilastri. Sotto questa forma
gli intonaci acquistavano particolari proprietà fonoassorbenti e di resistenza
al fuoco. Strutture metalliche di edifici (travi e colonne) sono state
rivestite con amianto spruzzato affinchè queste conservassero la loro
robustezza in caso di incendi.
IN AMBITO DOMESTICO
L'amianto è stato utilizzato negli ultimi cinquanta anni nella produzione di
vari oggetti di comune uso domestico. E' ancora oggi possibile ritrovare
dell'amianto nelle nostre case, ad esempio:
- in alcuni elettrodomestici, all'interno di taluni tipi di asciugacapelli,
forni e stufe da riscaldamento;
- in alcuni utensili da cucina, in prese e guanti da forno, in teli da stiro e
reticelle frangifiamma;
- in cartoni di amianto posti dietro le stufe per proteggere il muro.
Con l'andare del tempo questi oggetti,che possono ancora essere presenti nelle
nostre case, si deteriorano e possono disperdere fibre nell'ambiente.
Anche la plastica di alcuni giocattoli è stata rinforzata, in passato, con
amianto; questo tipo di impiego è anch'esso oggi vietato per legge.
La Legge 915/88 imponeva l'obbligo di segnalare con l'etichetta "a"
la presenza di amianto nei manufatti, allo scopo di informare i consumatori
sulla scelta dei prodotti e sui modi di manipolarli.
A tutt'oggi ciò non si verifica più stante il divieto di produzione di prodotti
con presenza di amianto. Tuttavia in oggetti prodotti prima del 1992 è
possibile riscontrarla. Attualmente serve, inoltre, per segnalare la presenza
di rifiuti contenenti amianto.
USI RARI E INSOLITI DELL'AMIANTO
In passato l'amianto è stato impiegato in:
- adesivi e collanti
- tessuti ignifughi per arredamento:
tendaggi
tappezzerie
- tessuti per imballaggio:
sacchi per la posta
- tessuti per abbigliamento ignifughi e non:
feltri per cappelli
cachemire sintetico
coperte
grembiuli
giacche
pantaloni
ghette
stivali
- carta e cartone:
filtri per purificare bevande, acidi, ecc.
filtri di sigarette e da pipa
assorbenti igienici interni
supporti per deodoranti da ambiente
suolette interne da scarpe
- nei teatri:
sipari
scenari che simulano la neve
per protezione in scene con fuoco
per simulare la polvere sulle ragnatele, su vecchi barili, ecc.
- sabbia artificiale per giochi dei bambini
- trattamento del riso per il mercato giapponese
Le
sue conseguenze sulla salute e sull'organismo
L'amianto rappresenta un pericolo per la salute a causa delle fibre di cui è
costituito e che possono essere presenti in ambienti di lavoro e di vita e
inalate.
Il rilascio di fibre nell'ambiente può avvenire o in occasione di una loro
manipolazione/lavorazione o spontaneamente, come nel caso di materiali
friabili, usurati o sottoposti a vibrazioni, correnti d'aria, urti, ecc.
L'esposizione a fibre di amianto è associata a malattie dell'apparato
respiratorio (asbestosi, carcinoma polmonare) e delle membrane sierose,
principalmente la pleura (mesoteliomi).
Esse insorgono dopo molti anni dall'esposizione: da 10 - 15 per l'asbestosi ad
anche 20 - 40 per il carcinoma polmonare ed il mesotelioma.
L'asbestosi è una patologia cronica, ed è quella che per prima è stata
correlata all'inalazione di amianto.
Essa consiste in una fibrosi con ispessimento ed indurimento del tessuto
polmonare con conseguente difficile scambio di ossigeno tra aria inspirata e
sangue.
Si manifesta per esposizioni medio-alte ed è, quindi, tipicamente una malattia
professionale che, attualmente, è sempre più rara.
Il carcinoma polmonare si verifica anche per esposizioni a basse dosi.
Questa grave malattia è causata anche da: fumo di sigarette, cromo, nichel,
materiali radioattivi, altri inquinanti ambientali (idrocarburi aromatici di
provenienza industriale, derivati del catrame, gas di scarico dei motori).
Il fumo di sigarette potenzia enormemente l'effetto cancerogeno dell'amianto e
quindi aumenta fortemente la probabilità di contrarre tale malattia.
Il mesotelioma è un tumore raro, della membrana di rivestimento del
polmone (pleura) o dell'intestino (peritoneo), che è fortemente associato alla
esposizione a fibre di amianto anche per basse dosi.
Sono state descritte, inoltre, patologie al tratto gastrointestinale e alla
laringe per le quali l'associazione con l'asbesto è più debole e resta da
stabilire in via definitiva una sicura dipendenza.
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