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L'ARTE ROMANICA - GLI SPAZI NELLA BASILICA ROMANICA

storia dell arte



l'arte romanica

Quest'arte si sviluppa dall' 11°secolo fino alla fine del 12°secolo. Il termine "romanico" deriva dal nome della lingua ROMANZA, perché si voleva fare un parallelo tra l'arte e le lingue neolatine. E' però riduttivo definire in così quest'arte perché essa si estese ben oltre i luoghi in cui si parlavano le lingue romanze. La forza dell'impero romano è l'esercito, e quando questo inizia ad indebolirsi, anche lo Stato perde potere. In questo periodo diventano importanti la ricchezza e l'economia, e di conseguenza diventa importante anche il lavoro. Proprio perché la gente lavora, la città diventa potente. C'è una rivalutazione del lavoro p 646g66g erché prima lavoravano solo gli schiavi, mentre ora lavorano anche gli altri. La chiesa incita le persone al lavoro dicendo loro che la ricchezza in vita è un anticipo della ricchezza eterna.

Per quanto riguarda l'arte, vi è un cambiamento, infatti, d'ora in poi, l'artista metterà sempre la sua firma sulle sue opere. Inoltre, non si usano più i metalli preziosi, perché sono già belli di per sè e non c'è bisogno che l'autore sia molto abile perché un'opera sia bella; si ricercano piuttosto i materiali poveri con cui l'autore può veramente mostrare tutta la sua bravura. Nella scultura non si usa più il marmo perché viene è preferito il mattone e nella pittura si preferisce l'affresco piuttosto che il mosaico.

Tutta l'Europa era stata toccata da questo linguaggio. Per la prima volta si parla di un linguaggio artistico europeo. Rimangono comunque alcune differenze da regione a regione (il romanico lombardo, il romanico adriatico...). Questo perchè ci sono tradizioni diverse. Questo avviene soprattutto in Italia dove non c'è uno stato unito.



Ci sono comunque dei punti di contatto. Il settore in cui il Romanico si esprime di più è l'architettura. L'edificio più importante è la chiesa cattedrale. Questo edificio è costituito da diverse parti, ed ognuna di esse ha una propria funzione:

A)  CRIPTA: è seminterrata. E' il cuore della chiesa perchè ci sono le reliquie del santo a cui la chiesa è dedicata (p.366).

B)   PRESBITERIO: parte sovrastante la cripta. E' leggermente sopraelevato per essere utilizzato come palcoscenico per rappresentazioni sacre. A volte presenta varie articolazioni come il transetto e le cappelle (p.365)

C)   NAVATE: in una chiesa c'è la navata centrale e quelle laterali. Le navate possono essere da 3 a 5. Alcune chiese presentano le navate laterali divise in 2 piani;quello superiore è il matroneo. A volte i matronei non erano valicabili, erano statici e servivano solo ad alleggerire la massa della chiesa.

D)   CAPPELLE RADIALI: all'interno vi era un altare e le reliquie del santo. Erano collegate da un corridoio anulare. Ce ne sono così tante per permettere a tutti i pellegrini di seguire le cerimonie.

E)   CAMPANILE: era un elemento importante per il paesaggio, perchè era come un simbolo che indicava la presenza di un paese.

F)   FACCIATA: quella classica è detta a capanna, ovvero triangolare( p.368). Un altro tipo è quello a salienti (p. 377+p.381). Esiste anche un altro tipo di facciata che è quella rettilinea (p.396).

G)  PORTICO: può essere un portico normale, un quadriportico o addossato alla facciata.


Gli spazi nella basilica romanica

Nella basilica romanica, lo spazio non è unitario, ma è articolato attraverso la ripetizione del modello della campata.

CAMPATA: spazio limitato da 4 pilastri e coperto da una volta a crociera.

A delimitare la campata, ci sono enormi pilastri che sostengono la volta a crociera.

VOLTA A CROCIERA: volta suddivisa in 4 parti dai costoloni; le 4 parti prendono il nome di vele (p.360).

COSTOLONI: suddividono la volta in 4 vele e servono a scaricare il peso  della volta sui pilastri.

Ad ogni campata della navata centrale, corrispondono 2 campate delle navate laterali.

All'esterno ci sono i CONTRAFFORTI che sono degli elementi che servono a contrastare le spinte dall'interno.

Gli elementi portanti della chiesa sono: gli archi (trasversali e longitudinali), i costoloni, i pilastri e le mura.

Nella chiesa romanica non ci sono grandi aperture. Ci sono solo delle piccole finestre che fanno entrare solo fasci di luce, ma non c'è una luce uniforme.


Gli elementi strutturali della chiesa romanica

La cattedrale di Durham, ha le pareti laterali organizzate in questo modo:

A)  ARCHI: sono tra le navate laterali e quella centrale; poggiano su pilastri a fascio e cilindrici alternati.

B)   GALLERIE: sono al di sopra degli archi.

C)   FINESTRE: si trovano nella parte più alta della parete e sono sopra le gallerie.

Le volte a crociera, sono ogivali e per questo ci sono le finestre sopra le volte.

La pianta di Saint-Sernin a Tolosa, possiede alcuni elementi tipici  della cattedrale

romanica: un'ampia navata centrale affiancata da 4 navate laterali più piccole; il

transetto diviso in navate e la zona absidale nella quale si aprono ampie cappelle

raggiungibili attraverso un deambulatorio.

Altro elemento importante è la cripta, chiesa sotterranea destinata ad accogliere le

reliquie dei santi. All'epoca dei pellegrinaggi divenne più ampia ed ebbe un altare

indipendente.


la decorazione

Elemento tipico della chiesa romanica in Italia è la pittura, che manca invece in altri paesi.Gli affreschi dell'abside e delle facciate trattano temi biblici. A Lucca, il mosaico copre la facciata anche esternamente.

La scultura, invece, orna altri elementi architettonici come: capitelli, stipiti e architravi. Le sculture, ornano riccamente , anche i chiostri che si trovano sul lato sud della chiesa negli edifici monastici. I pavimenti erano spesso fatti a mosaico.

Anche se non si può parlare di un rapporto strettissimo tra architettura e scultura come nel gotico, è però vero, che sono poche le chiese romaniche prive di decorazione.


la scultura romanica

Nell'arte romanica la scultura in pietra e in marmo torna a rappresentare la figura umana. Inoltre il rilievo acquista volume fino ad arrivare al tuttotondo. La scultura acquista maggiore autonomia e perde il legame con l'architettura. La figura umana viene rappresentata in modo semplice, ma ha massa e volume; si cerca di cogliere l'espressione, il carattere della figura attraverso pochi gesti. Le figure hanno caratteri deformati; la deformazione ha una funzione espressiva e serve ad esprimere un contenuto; un esempio di deformazione è quello di mani e piedi non proporzionali.

PAGINA 383 N°57: la figura deve adattarsi a uno spazio da decorare. Questa è un'opera molto raffinata ed elegante (vesti che si adeguano alle forme del corpo). Nella scultura vengono trattati episodi sacri tradizionali (gusto narrazione), rappresentazioni profane (lavori, mestieri) e temi più fantasiosi (rappresentazioni epiche cavalleresche).


wiligelmo nel duomo di modena

PAGINA 382 N°53: è rappresentato un episodio del vecchio testamento (12°secolo). La l'arte di Wiligelmo è simile a quella di Lanfranco, perchè entrambi hanno un influsso lombardo. La rappresentazione è delimitata in alto da una serie di archetti che danno una definizione dello spazio e un senso di profondità. Le figure sembrano staccate dal fondo (piede di Adamo che pare esca dalla figura). Adamo è assopito su una roccia con dei quadratini che indicano la presenza di un corso d'acqua; i quadratini indicano il movimento delle onde. La figura trasmette un senso di pesantezza (Adamo col capo chino e assopito). Le mani e i piedi sono deformati.


alcuni esempi di scultura

PAGINA 384 N°60: questa figura è posta lateralmente alla porta di S. Zeno a Verona; ci sono dei rilievi fatti in 6 registri e formelle (1138). Vengono trattati episodi del nuovo e del vecchio testamento; in alto a destra ci sono dei momenti della vita di Gesù e l'adorazione dei Magi. In basso al centro c'è la scena della natività con con Giuseppe seduto; in basso a destra c'è la scena della visitazione. Tutti i rilievi sono in uno spazio porticato come nei rilievi di Wiligelmo. Le scene sono separate da una cornice a motivi vegetali. C'è un rilievo graduato che da un effetto modellato (ES. S. Giuseppe seduto: la figura è di sbieco ed ha una posa complessa; si nota come la figura sia naturalista, perchè c'è molta cura dei particolari e il gusto della narrazione). PAGINA 413: la figura è della metà del 12°secolo ed è composta da lamine di bronzo inchiodata nella porta di legno di ingresso di S. Zeno. Le caratteristiche del rilievo sono diverse. Le figure sono su un unico piano e non c'è la ricerca della profondità. C'è gusto decorativo e le decorazioni invadono la scena senza lasciare alcuno spazio tra le figure. I corpi sono appiattiti e non c'è la resa del volume; a differenza le teste emergono dal corpo quasi a tuttotondo. La stessa cosa si ripete nella cattedrale di Hildesheim; ciò significa che c'erano scambi tra Italia e Germania. PAGINA 414: Bonanno Pisano (fine del 12°secolo); rappresentazione posta sulla porta bronzea d S.Ranieri. In alto a destra c'è l'episodio dell'annunciazione (nuovo testamento); in basso a destra c'è la strage degli innocenti. Tutti i rilievi sono collocati dentro delle cornici ritmate da rosoncini di gusto classicheggiante e da cordoncini. Bonanno Pisano ha una scultura molto raffinata e particolare. Gli episodi della vita di Cristo sono divisi in 20 riquadri. CORNICI: classiche; ICONOGRAFIA: bizantina. Le figure sono sottili, schematiche, la parte più curata è la testa (romanico tedesco renano).


La dep0sizione di benedetto antelami

Benedetto Antelami è uno scultore architetto molto attivo in Italia nel 12° secolo. Il suo nome è ricordato in una iscrizione in latino su una lastra marmorea raffigurante la Deposizione della Croce nel Duomo di Parma (1178). Questo è uno dei rari frammenti superstiti del pontile della cattedrale che fu distrutta nel 16° secolo. La parola Antelami, indicava la Valle d'Intelvi (Co) e significava architetto; gli Antelami appartenevano a una corporazione di costruttori. La deposizione è eseguita ad altorilievo ed ha uno sfondo leggermente inciso; rappresenta la personificazione della Chiesa e della Sinagoga (che è costretta a piegarsi da un angelo). Queste due figure sono di gusto bizantino (isometria bizantina, espressione ieratica); mentre il sole e la luna (volti inseriti in una corolla di fiori) tendono verso la cultura figurativa antica. E' una scena solenne con commozione profonda.

La decorazione scultorea del battistero del Duomo di Parma, segue un vasto tema iconografico ispirato (storie Antico e Nuovo Testamento mesi e stagioni). Nei rilievi dei portali sono state trovate influenze provenzali ed alcune analogie con le sculture della cattedrale dell'Ile de France. All'interno del battistero, ci sono figure di Mesi e Stagioni che sono a tuttotondo ed hanno una particolare attenzione al trattamento naturalistico dei corpi e dei panneggi.





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