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IL ROMANICO - QUADRO GENERALE

storia dell arte



IL ROMANICO

Fino al 1000 d.C. si hanno una serie di fermenti culturali e artistici, locali e variabili:

·& 939g69j nbsp;   ci furono grandi fioriture artistiche e culturali (monasteri e castelli)

·& 939g69j nbsp;   ci fu l'arrivo di nuove popolazioni, come gli arabi, i normanni, i longobardi, i carolingi




c'è una certa instabilità generale, si ha paura degli altri e quindi la gente si arrocca dietro alle mura dei castelli


Tra il 1000 e il 1200 si afferma l'arte romanica


ha caratteristiche di omogeneità in tutta Europa, anche se con connotazioni diverse in base al luogo


·& 939g69j nbsp;   Motivo geografico l'area di sviluppo di quest'arte va a coincidere con i vecchi confini dell'impero romano

·& 939g69j nbsp;   Motivo culturale il cristianesimo si era diffuso in maniera massiccia in tutto il territorio



QUADRO GENERALE


QUADRO STORICO

·& 939g69j nbsp;   Passaggio tra civiltà feudale al libero comune


·& 939g69j nbsp;   riorganizzazione autonoma delle città

·& 939g69j nbsp;   commercio

·& 939g69j nbsp;   incontro con l'altro

·& 939g69j nbsp;   Crociate persone che si muovono da tutta Europa per obiettivi comuni


incontro tra le persone


formazione di comuni con etnie e culture diverse

·& 939g69j nbsp;   Pellegrinaggi


con i primi borghi cominciano a prendere sostanza i pellegrinaggi verso i luoghi sacri:

·& 939g69j nbsp;   Roma

·& 939g69j nbsp;   Compostela in Spagna dove furono portate le spoglie di S. Giacomo

·& 939g69j nbsp;   Assisi S. Francesco

·& 939g69j nbsp;   Padova S. Antonio


le persone si muovono


formazione di comuni con etnie e culture diverse


Tutte questi tre eventi portarono all'omogeneità delle forme artistiche


le persone portano le loro esperienze dove vanno (chiese ecc)

le persone si riconoscono nelle costruzioni simili e analoghe



QUADRO URBANISTICO

Con lo scambio le persone:

·& 939g69j nbsp;   cominciano a riabitare le città romane, nelle pianure

·& 939g69j nbsp;   risistemano le strade romane


CITTA' AL TEMPO DEI ROMANI


4 porte

2 strade principali

4 quartieri


FORO






CITTA' ORA CITTA' DELLO SCAMBIO










·& 939g69j nbsp;   La struttura basilare rimane uguale

·& 939g69j nbsp;   Le forme sono più addolcite e meno schematiche

·& 939g69j nbsp;   C'è la definizione della piazza, dove ci sono:

·& 939g69j nbsp; broletto o municipio (1), centro politico

·& 939g69j nbsp; cattedrale (2), centro religioso

·& 939g69j nbsp;   Nasce la piazza del mercato (3), centro commerciale

·& 939g69j nbsp;   C'è sempre un convento (4), che non aveva a che fare con la gerarchia della chiesa della città


·& 939g69j nbsp;   & 939g69j nbsp; chiesa legata al potere temporale della chiesa stessa

·& 939g69j nbsp;   & 939g69j nbsp; monaci caratterizzati da:

autonomia

cultura latino, libri, traduzioni, studio della teologia

povertà essere pieni solo di Dio; non mescolarsi con le cose terrene


li univa al popolo

·& 939g69j nbsp;   Nascono i borghi (5) I contadini lavoravano la terra fuori, in campagna, e andavano poi dentro la città a vendere


c'è il bisogno di costruire magazzini (delle baracche) vicino alle porte della città


·& 939g69j nbsp;   prima di legno

·& 939g69j nbsp;   i contadini avevano due case: una in campagna e una nei borghi



QUADRO RELIGIOSO

Nell'ambito della cultura cristiana la religiosità trova delle forme e degli accenti diversi:

·& 939g69j nbsp;   i cristiani avevano il bisogno di farsi conoscere

·& 939g69j nbsp;   i bizantini usavano molto i simboli


Ora c'è un'attenzione nuova all'uomo. La riflessione teologica non è su Dio (come i bizantini), ma sull'uomo


l'uomo è colui che continua la creazione di Dio sulla terra e ne è sua immagina e somiglianza (pensiero di S. Paolo)


il lavoro dell'uomo:

è un lavoro creativo e cosa buona, voluta da Dio

fa parte dell'uomo


l'uomo che crea dalla materia è l'immagine di Dio che crea l'universo e l'uomo


·& 939g69j nbsp;   nelle chiese si ritrovano descritti anche i mestieri dell'uomo

·& 939g69j nbsp;   nasce la sacralità del lavoro (motivo di omogeneità dell'Europa)


si arriva a Dio attraverso il lavoro



LA CATTEDRALE

·& 939g69j nbsp;   E' grandissima

·& 939g69j nbsp;   E' un simbolo religioso molto forte

·& 939g69j nbsp;   È un edificio con caratteristiche precise

·& 939g69j nbsp;   Incomincia a diventare un centro di incontro comunitario

·& 939g69j nbsp;   Segno della presenza di Dio nel paese

·& 939g69j nbsp;   Simboleggia il dono che la comunità fa a Dio

·& 939g69j nbsp;   Viene costruita nell'arco di decenni, fino ad arrivare ad altro un secolo, in alcuni casi


·& 939g69j nbsp;   non c'è un autore preciso

·& 939g69j nbsp;   più autori contribuiscono alla sua costruzione

·& 939g69j nbsp;   frutto della comunità e del lavoro corale


tutto questo è possibile se ognuno è spinto da una grande motivazione


ogni artigiano dà il meglio di sé

·& 939g69j nbsp;   Diventa un continuo cantiere, mai completato

·& 939g69j nbsp;   La chiesa non è più il luogo della contemplazione di Dio (bizantini), ma è il luogo della vita


·& 939g69j nbsp;   il lavoro è un fatto sacro

·& 939g69j nbsp;   all'interno delle chiese ci sono scene di vita quotidiana



CARATTERISTICHE COMUNI A TUTTE LE CATTEDRALI

·& 939g69j nbsp;   Si organizza su 3 navate (alta quella centrale e le altre due più basse)

·& 939g69j nbsp;   A croce latina

·& 939g69j nbsp;   All'altezza del presbiterio è attraversata da un transetto poco accentuato

·& 939g69j nbsp;   Davanti sparisce il porticato, sostituito da un piazzale


non c'è bisogno di questo spazio specifico, perché la città è lo spazio

·& 939g69j nbsp;   La volta è a crociera innovazione


·& 939g69j nbsp;   intersezione di due volte a botte

·& 939g69j nbsp;   per evitare che si bruciassero le chiese

·& 939g69j nbsp;   Non ci sono più le colonne (come i paleocristiani e i bizantini), ma pilastri (pag 189)

·& 939g69j nbsp;   Scompare il cotto e le chiese sono sempre in pietre locali

·& 939g69j nbsp;   Si fanno delle piccole finestre sulla facciata e nell'abside per fare più luce

·& 939g69j nbsp;   Sopra l'ingresso c'è sempre un rosone



L'ABBAZIA DI CLUNY (pag. 212-213)

·& 939g69j nbsp;   Si trova nel cuore della Borgogna (Francia), in una zona di passaggio

·& 939g69j nbsp;   Fu edificata dai frati benedettini

·& 939g69j nbsp;   E' il più grande complesso romanico

·& 939g69j nbsp;   Nel 1300 era così importante che aveva:

·& 939g69j nbsp; dei possedimenti che arrivavano fino al Veneto e alla Germania


sviluppo dello stile romanico

·& 939g69j nbsp; le caratteristiche di una cittadella


·& 939g69j nbsp;   luoghi di incontro

·& 939g69j nbsp;   è fortificata

·& 939g69j nbsp;   era abitata da 5000 persone

·& 939g69j nbsp;   era più grande del paese

·& 939g69j nbsp;   Con la rivoluzione francese (laicismo) questa abbazia è stata abbattuta. Oggi c'è rimasta solo la pianta e alcune torri

·& 939g69j nbsp;   Col passare del tempo le costruzioni sono state rifatte













IL ROMANICO ITALIANO


PISA: PIAZZA DEI MIRACOLI (fig. 11. 12.)







2

1




3



Porta verso Genova




centro


1)& 939g69j nbsp; battistero

2)& 939g69j nbsp; basilica

3)& 939g69j nbsp; torre

4)& 939g69j nbsp; campo santo


·& 939g69j nbsp;   E' stata fatta in età romanica

·& 939g69j nbsp;   A differenza della altre chiese romaniche, la basilica è spostata verso nord-est, perché le mura sono state ampliate



IL BATTISTERO

·& 939g69j nbsp;   È stato finito e decorato in età gotica (parte superiore)

·& 939g69j nbsp;   Ricorda il colosseo (modello romano)


·& 939g69j nbsp;   è circolare

·& 939g69j nbsp;   si susseguono arcate cieche, in sintonia con la decorazione della cattedrale

·& 939g69j nbsp;   Nel portale principale, quello in faccia al duomo, gli stipiti e le colonne sono riccamente scolpiti

·& 939g69j nbsp;   Utilizza il marmo di Carrara, anche se ci sono delle strisce di marmo più scuro



LA BASILICA

·& 939g69j nbsp;   Si usano sia il marmo di Carrara (bianco) che quello di Prato (verde scuro)

·& 939g69j nbsp;   Ha 5 navate con colossali colonne, alle quali si raccordano arcate a tutto sesto

·& 939g69j nbsp;   Si nota facilmente il carattere stilistico che ricorre in tutte tre le costruzioni: l'arco romanico che ritmicamente segna la facciata








·& 939g69j nbsp;   Non è presente il rosone (come a Padova), ma la struttura è tipicamente romanica

·& 939g69j nbsp;   Ha una cupola ellittica, perché il transetto è molto largo


si vede arrivando dal centro



LA TORRE

·& 939g69j nbsp;   E' posta di fronte alla zona absidale della basilica

·& 939g69j nbsp;   E' ritmata da arcate aperte e percorribili

·& 939g69j nbsp;   Ha cominciato a cedere già mentre la costruivano


le basi non hanno tenuto perché il terreno è vicino all'acqua

si è cercato di correggerla








IL CAMPANILE DI LUCCA (fig. 13.)

·& 939g69j nbsp;   E' a pianta quadrata

·& 939g69j nbsp;   Sale come un birillo

·& 939g69j nbsp;   Secondo una caratteristica statica, le finestre sono inversamente proporzionali all'altezza


più sali, più finestre, per mantenere la struttura più leggera



IL DUOMO DI PISTOIA (fig. 14.)

·& 939g69j nbsp;   Ha le caratteristiche delle altre chiese:

·& 939g69j nbsp; archi ciechi

·& 939g69j nbsp; archi pensili ciechi

·& 939g69j nbsp;   Particolare è l'uso dei due marmi (di Carrara e di Prato) in orizzontale



FIRENZE: IL BATTISTERO DI SAN GIOVANNI (fig. 15.) .

·& 939g69j nbsp;   E' a pianta ottogonale

·& 939g69j nbsp;   È un classico romanico

·& 939g69j nbsp;   I marmi sono usati per riquadrare le forme

·& 939g69j nbsp;   C'è finezza nell'uso dei materiali visione aulica e importante

·& 939g69j nbsp;   Presenza degli archi ciechi


. LA BASILICA DI SAN MINIATO AL MONTE (fig. 16)

·& 939g69j nbsp;   Il particolare che colpisce di questa basilica è la razionalità e la regolarità delle forme

·& 939g69j nbsp;   Il rigore degli archi e del disegno dei marmi segue il disegno della costruzione



IL DUOMO DI BARI (fig. 36.)

·& 939g69j nbsp;   E' dedicato a San Nicola

·& 939g69j nbsp;   Ha le caratteristiche comuni delle chiese romaniche

·& 939g69j nbsp;   Al posto del rosone ci sono delle finestre bifore


non si ha bisogno di far entrare molta luce, perché fa già caldo



IL DUOMO DI MONREALE (fig. 39. 40.)

·& 939g69j nbsp;   Si vede come il romanico in Sicilia è condizionato dalle varie dominazioni (arabe e normanne)

·& 939g69j nbsp;   Nel chiostro le colonnine:

·& 939g69j nbsp; sono una diversa dall'altra


furono reimpiegati alcuni capitelli raffiguranti matrone nude a mezzo busto, che vengono riprese e interpretate in stile romanico

·& 939g69j nbsp; presentano varie decorazioni


chiostro colorato

·& 939g69j nbsp;   La chiesa è decorata a mosaici e marmi colorati (Chiesa di S. Marco)


influssi orientali



L'ARCHITETTURA CIVILE (pag. 222-263)

·& 939g69j nbsp;   I palazzi comunali sono:

·& 939g69j nbsp; palazzi pubblici iniziati in periodo romanico e completati in periodo gotico

·& 939g69j nbsp; nella piazza vicino alla chiesa

·& 939g69j nbsp;   Le torri sono:

·& 939g69j nbsp; abitazioni private dei ricchi

·& 939g69j nbsp; simbolo di potenza (più è grossa e più il signore è potente)


hanno poche finestre

hanno le caratteristiche del castello:

·& 939g69j nbsp;   merli

·& 939g69j nbsp;   sono austeri

·& 939g69j nbsp;   hanno basi massicce senza finestre, per paura del nemico






LA SCULTURA


WILIGELMO

·& 939g69j nbsp;   E' di origine tedesca

·& 939g69j nbsp;   E' il primo autore di cui si hanno notizie. Prima era importante l'opera e non veniva riportato il nome dell'autore

·& 939g69j nbsp;   La sua opera è legata alla facciata del duomo di Modena: ha scolpito quattro bassorilievi che raccontano le storie della Genesi

·& 939g69j nbsp;   E' stato sicuramente in Borgogna. Qui ha potuto vedere le grandi cattedrali di Vézelay, Cluny e Autun, dove si trovano i primi bassorilievi sui portali


in seguito questa caratteristica è stata portata anche in Italia

·& 939g69j nbsp;   Prima le immagini avevano un carattere simbolico. Ora, con Wiligelmo, per la prima volta si trova un carattere narrativo e descrittivo


·& 939g69j nbsp;   narrazione della tradizione romana

·& 939g69j nbsp;   Wiligelmo usa le sculture come se fossero il libro della Genesi illustrato

·& 939g69j nbsp;   Dà delle forme umane ai personaggi


·& 939g69j nbsp;   non sono più dei simboli lontani, come ai tempi dei bizantini

·& 939g69j nbsp;   c'è la ricerca delle sembianze umane reali, con gesti e relazioni reali



ANALISI DEL PRIMO DEI QUATTRO RIQUADRI (pag 200)

·& 939g69j nbsp;   Tutto il bassorilievo ha degli archetti pensili


·& 939g69j nbsp;   elemento decorativo già presente: non è una novità

·& 939g69j nbsp;   si vuole dare una dimensione spaziale alle scene

·& 939g69j nbsp;   danno un ritmo uguale alle scene


caratteristica nuova: il ritmo temporale

·& 939g69j nbsp;   Le scene sono continue: è come leggere la Genesi illustrata

·& 939g69j nbsp;   Le figure:

·& 939g69j nbsp; sono molto plastiche, con un certo volume

·& 939g69j nbsp; escono dal marmo in maniera potente

·& 939g69j nbsp; rigorose nei loro gesti

·& 939g69j nbsp; non aggiungono nulla in più a ciò che deve dire la scena


Rappresenta:

1)& 939g69j nbsp; Dio creatore, un saggio con la barba, sorregge la tavola della legge


E' scolpito dentro una specie di "mandorla", che rappresenta l'universo, sorretta da due angeli

2)& 939g69j nbsp; La creazione di Adamo


Dio, scolpito in modo uguale al primo riquadro, mette le mani sulla testa di Adamo


·& 939g69j nbsp;   & 939g69j nbsp;   & 939g69j nbsp;  indica il battesimo e la cresima

·& 939g69j nbsp;   & 939g69j nbsp;   & 939g69j nbsp;  Adamo è nudo con le ginocchia leggermente flesse

3)& 939g69j nbsp; La creazione di Eva


·& 939g69j nbsp;   Eva nasce da una costola di Adamo dormiente

·& 939g69j nbsp;   Dio con un gesto naturale prende per mano la donna

4)& 939g69j nbsp; La tentazione


Adamo ed Eva hanno già mangiato la mela e si sentono nudi


·& 939g69j nbsp;   si coprono

·& 939g69j nbsp;   si guardano sconvolti



ANALISI DEL QUARTO DEI QUATTRO RILIEVI (fig. 21. pag. 219)

Ci sono le stesse caratteristiche del primo dei quattro riquadri. Rappresenta:

1)& 939g69j nbsp; L'uccisione di Caino

2)& 939g69j nbsp; L'arca di Noè

3)& 939g69j nbsp; L'uscita dall'arca di Noè e i suoi figli



BENEDETTO ANTELAMI (pag. 221)

·& 939g69j nbsp;   Fa del duomo e del battistero di Parma delle vere e proprie opere


·& 939g69j nbsp;   statue che raccontano i mesi (fig. 28.)


cominciano a comparire anche gli uomini che lavorano

·& 939g69j nbsp;   nel portale è scolpito il credo cristiano


Dio al centro che giudica

Intorno le persone

In alto i beati

Sotto i dannati

·& 939g69j nbsp;   Si distingue per la coralità delle scene



LA DEPOSIZIONE DALLA CROCE (pag. 206)

·& 939g69j nbsp;   Si trova all'interno del duomo

·& 939g69j nbsp;   Lo spazio è descritto dalla croce, unico elemento architettonico


si erge sopra gli uomini

con i bracci sembra accogliere tutta l'umanità


valore simbolico

·& 939g69j nbsp; Cristo è ancora inchiodato alla croce con la mano sinistra

·& 939g69j nbsp; Nicodemo, sulla scala, sta per estrarre il chiodo

·& 939g69j nbsp; Il braccio destro, già schiodato, è sostenuto dall'arcangelo Gabriele e consegnato a Maria

·& 939g69j nbsp; Giuseppe d'Arimatea sostiene il corpo piegato di Cristo, cingendolo con le braccia intorno alla vita

·& 939g69j nbsp; Tra Maria e Giuseppe c'è l'impersonificazione della Chiesa

·& 939g69j nbsp; sulla sinistra ci sono le tre Marie e gli apostoli

·& 939g69j nbsp; sulla destra ci sono quelli che hanno crocifisso Cristo


alcuni giocano con le vesti di Gesù

sopra di loro, l'arcangelo Raffaele abbassa la testa alla rappresentazione della Sinagoga

I bracci della croce e i due angeli (che indicano il Paradiso) accolgono tutta l'umanità; non solo i buoni, perché Cristo è morto per tutti


scena drammatica e di grande sensibilità

·& 939g69j nbsp;   Ci sono due rose con due teste, una a destra e una a sinistra


indicano il giorno e la notte, cioè l'inizio e la fine

·& 939g69j nbsp;   Nei volti e nei gesti, i personaggi tendono ad avere una descrizione del dolore, con la testa abbassata

·& 939g69j nbsp;   Ci sono delle linee di forza:

1)& 939g69j nbsp; Al braccio della croce che procede con i due angeli si contrappone una linea diagonale (le braccia di Cristo) che poggia sulla testa di Maria


contatto con gli uomini

2)& 939g69j nbsp; Il dorso di Cristo compie una leggera torsione verso sinistra a cui si contrappone Nicodemo in diagonale sulla scala

3)& 939g69j nbsp; C'è un perfetto parallelismo tra:

·& 939g69j nbsp; la linea della scala di Nicodemo e il corpo di Giuseppe

·& 939g69j nbsp; la diagonale delle braccia di Cristo e il braccio dell'arcangelo Raffaele






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