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ORNEBLENDA - BIOTITE

matematica



ORNEBLENDA: a un nicol pleocroismo da giallo a verdone, idiomorfo o subidiomorfo, ha sfaldatura ben visibile parallela al lato lungo dell'abito prismatico, può avere geminazione semplice. Se la sezione è perpendicolare al prisma si vedono 2 serie di linee incrociate a 120°. Determinazione dell'angolo di estinzione z c (angolo max 30°): cercare la sezione col colore d'interferenza più alto (sezione tagliata lungo il prisma, max colore arancio), mettere la sfaldatura in direzione nord-sud, leggere l'angolo sul tavolino, inserire il secondo nicol, portare in estinzione ruotando in senso orario, leggere l'angolo, ruotare di 45° in senso orario (max luminosità), leggere sulla tavola di Michel-Levy il valore del colore d'interferenza, inserire la lamina di quarzo, leggere sulla tavola il valore del colore che si ottiene. Se il colore col quarzo (x) è maggiore di quello di partenza (es. 750) si ha: 750 (quarzo) + 550 = x e si trova che l'angolo misurato sul tavolino è quello che interessa (z c), se il colore col quarzo è minore di quello di partenza si ha: 750 - 550 = x e si trova il valore per l'angolo x c, vuol dire che il valore letto sul tavolino va sottratto a 90°: 90° - angolo letto = z c.




BIOTITE: pleocroismo da giallino a marrone scuro, sfaldatura poco evidente e fitta, abito lamellare, idiomorfa (due lati paralleli e due sfrangiati), non ha mai geminazione. Se si ha una sezione tagliata lungo la sfaldatura quest'ultima non si vede, non c'è pleocroismo e la forma è pseudo esagonale.

Mettendo la sfaldatura nord-sud o est-ovest, a due nicol si ha estinzione retta


QUARZO: minerale incolore, colore d'interferenza da bianco a grigio di primo ordine, si studia a due nicol: basso rilievo, sempre allotriomorfo, non sfalda e non ha geminazioni, può avere estinzione ondulata dovuta a deformazione e fratturazione del cristallo, non è mai alterato


Geminazione polisintetica secondo la legge dell'albite: due serie di lamelle orientate diversamente (vanno in estinzione in due momenti diversi) parallele tra loro.

Geminazione polisintetica secondo la legge del periclino: due geminazioni secondo la legge dell'albite incrociate tra loro a 90°.


PLAGIOCLASIO: minerale incolore,colore d'interferenza da bianco a grigio di primo ordine, idiomorfo con abito prismatico o tabulare, ha due sfaldature perpendicolari tra loro visibili a un nicol, geminazione polisintetica di entrambe i tipi, a volte geminazione semplice ma sempre abbinata a una geminazione polisintetica (almeno un individuo è a lamelle), spesso zonato (anortite al nucleo, albite ai bordi). L'albite può alterare in saussurrite (ad un nicol si vede una granulazione molto fine con rilievo alto), l'anortite in sericite (ad un nicol si intravedono scagliette che hanno un rilievo di poco superiore a quello del plagioclasio). Metodo di Michel-Levy (studiando l'angolo d'estinzione si determina la composizione): scegliere una sezione che abbia geminazione polisintetica, una volta messe verticali le lamelle devono avere tutte all'incirca lo stesso colore (se la sezione è idonea girando il 949c26j tavolino di 45° in senso orario scompaiono le lamelle e si vede un unico colore). Dalla posizione verticale si gira in senso orario finché va in estinzione una serie di lamelle, si legge l'angolo, si torna alla posizione di partenza, si gira in senso antiorario e si legge l'angolo d'estinzione dell'altra serie di lamelle, si fa la media dei due angoli (se differiscono per più di tre gradi bisogna scegliere un'altra sezione). Bisogna rifare il lavoro su più sezioni e considerare l'angolo più alto che si trova, leggere la composizione sul grafico pag. 84. E' necessario studiare sia il nucleo che il bordo, se non si vede la zonatura vuol dire che si sta guardando un bordo. Se l'angolo è inferiore ai 20° bisogna studiare il segno ottico (per stabilire quale composizione leggere -quale delle due linee-): scegliere una sezione perpendicolare all'asse ottico (che sia molto scura in ogni posizione e non abbia geminazione polisintetica), mettere il massimo ingrandimento, mettere a fuoco, togliere la lente convergente (quella più bassa), inserire la lente d'Amici, girare il tavolino per vedere le figure d'interferenza. Inserire il quarzo e vedere i colori, a seconda di come sono disposti si capisce qual è il segno ottico (vedere quaderno), dal grafico di pag. 84 si determina la composizione del plagioclasio.


K-FELDSPATO (ORTOCLASIO): minerale incolore, colore d'interferenza da bianco a grigio di primo ordine, da subidiomorfo ad allotriomorfo, abito prismatico più o meno allungato, sfaldatura molto fine e spesso non visibile su tutto il cristallo (linee interrotte), geminazione semplice (se l'ortoclasio durante il raffreddamento è diventato microclino ci può essere geminazione a graticcio: lamelle poco visibili e con spessore non costante incrociate a 90° che danno un reticolo), a volte sono presenti righine, lamelle, chiazze chiare dovute allo smistamento del sodio (k-feldspato pertitico). Può alterare in caolinite (a un nicol si vede una patina marroncino-rosata). Metodo della linea di Becke: posizionare l'ingrandimento medio, lavorare ad un nicol col diaframma abbastanza chiuso. Sfuocando leggermente si vede una linea luminosa, quando sfuoco allontanando il tavolino la linea si sposta verso il minerale con rilievo più alto (plagioclasio o quarzo), avvicinando il tavolino la linea si sposta verso il k-feldspato.







PIROSSENO: incolore (beige-marroncino dovuto ad alto rilievo), estinzione inclinata, abito prismatico con sfaldature, geminazioni a volte anche polisintetiche. Se ci sono due serie di sfaldature perpendicolari tra loro ho la sezione trasversale. Si deve misurare l'angolo z c scegliendo un campione con alto colore d'interferenza.


ORTOPIROSSENO (rombico): rilievo alto, incolore (i termini più ferriferi possono essere colorati e pleocroici), basso angolo d'estinzione (max 20°-25°), spesso estinzione retta, colori d'interferenza di 1° ordine (fino a giallo-giallo arancio, più spesso grigio), buona sfaldatura, spesso geminati semplici.


CLINOPIROSSENO (monoclino): incolore, spesso buona sfaldatura, angolo d'estinzione >30°, colori d'interferenza fino all'arancio di 2° ordine, geminazione semplice o polisintetica.


OLIVINA: sempre perfettamente incolore, rilievo elevato, di solito in grani tondeggianti, sfaldatura mediocre (quasi mai visibile), molte fratture in genere sinuose, colori d'interferenza vivaci di 2° ordine (a volte 3°: blu-azzurro pastello), estinzione retta.

Alterazioni:

IDDINGSITE: bordo color ruggine (a volte tutto il cristallo è di questo colore), pleocroismo dal giallo arancio al rosso sangue.

BOWLINGITE: alterazione giallo verde.


ORNEBLENDA BRUNA: abito prismatico, sfaldatura parallela al prisma, marroncina con basso pleocroismo tra giallo e verde marrone, colori d'interferenza fino a giallino (sono comunque più alti di quelli dell'orneblenda verde), geminata, con piccolo angolo d'estinzione (10°-12°).


EPIDOTO: rilievo moderato, colore d'interferenza giallo limone-azzurrino (si vede un aggregato di piccoli cristallini).


DIALLAGIO (pirosseno): sfaldatura fine, fitta e parting (seconda sfaldatura che rende a zig-zag la prima).


ORTOCLASIO (feldspato): incolore, abito tabulare o prismatico, rilievo basso, sfaldatura mediocre secondo piani quasi perpendicolari, geminazione semplice, max colore d'interferenza bianco di 1° ordine, spesso pertitico. Può alterare in sericite.


APATITE: rilievo medio-alto, max colore d'interferenza grigio, piccoli cristalli allungati (nell'andesite di lezione era esagonale), abito prismatico, se ho sezione lungo il prisma ho estinzione retta, se la sezione è perpendicolare (esagono) ho sempre estinzione. Spesso si vede come tondini dentro ad altri minerali.


SERICITE: alterazione di feldspati o plagioclasi, sono piccole lamelle giallo-arancio.


CLORITE o SERPENTINO: (sono alterazione di altri minerali, basta dire che si vede l'alterazione, es. riolite, dacite. La clorite è l'alterazione della biotite) abito lamellare, verde pallido, a volte pleocroica, perfetta sfaldatura basale, colori d'interferenza di 1° ordine. A un nicol si vede un singolo minerale, a due nicol vedi tanti mineralini che la compongono.


SFERULITI: strutture di devetrificazione, si vedono delle sfere raggiate.


AXIOLITI: sferuliti schiacciate, vedo "righine" a pettine.


SANIDINO: abito allungato, rilievo più basso del plagioclasio, geminazione semplice e zonatura (si trova solo nelle effusive), forma a bacchetta, braccio d'interferenza molto curvo. Ci possono essere fratture perpendicolari alle sfaldature e alla bacchetta.


TITANITE: rilievo molto alto, sembra colorato sul marroncino-rosato, sfaldatura grossolana e discontinua, colori d'interferenza dal 4° ordine in su (beige di alto ordine) (vedo circa lo stesso colore a uno e due nicol).



MIRMECHITI: tessiture particolari del plagioclasio. Sul bordo si vedono smistamenti e concrescimenti di quarzo a forma di gocce o vermicolari. Si trovano solo a contatto tra plagioclasio e feldspato (l'uno sostituisce l'altro e avanza quarzo).


ANORTOCLASIO (feldspato): è il termine più sodico, basso rilievo, abito tozzo e quasi quadrato o tondeggiante, aspetto spugnoso (è bucherellato, a due nicol i buchi sono sempre estinti), può essere zonato ed avere geminazione (si vedono appena delle righine più chiare), al nucleo può esserci un plagioclasio ben formato e geminato.


HAÜYNA: tondeggiante, basso rilievo, sempre estinta, alterazione in opachi che forma un reticolo (a un nicol vedo un graticcio) e a volte anche un bordo scuro; altra possibile alterazione in scaglie color ruggine, a due nicol sono birifrangenti.


LEUCITE: grossi fenocristalli tondeggianti, rilievo più basso del feldspato, nessuna sfaldatura, a due nicol dovrebbe essere estinta, ma durante il raffreddamento diventa birifrangente con un colore d'interferenza grigio di 1° ordine, c'è geminazione polisintetica a chiazze. Se a un nicol lo vedo marroncino è alterato.



ZIRCONE: rilievo molto alto, colori d'interferenza di 3° ordine, abito prismatico, estinzione retta, idiomorfa.



INTRUSIVE

In generale in tutte le intrusive sovrasature (campi 3, 4, 5) non si trova pirosseno.

CAMPO 3

GRANITO

1: QUARZO, K-FELDSPATO, PLAGIOCLASIO, BIOTITE.

2: magnetite, APATITE, pirite, ZIRCONE, ortite, tormalina.

3: MUSCOVITE, ORNEBLENDA, PIROSSENO, granato.

Il granito con orneblenda è detto Monzogranito




CAMPO 4

GRANODIORITE

1: QUARZO, FELDSPATO POTASSICO, BIOTITE, ORNEBLENDA.

2: magnetite, APATITE, TITANITE,ortite, ZIRCONE.

3: PIROSSENO, MUSCOVITE.


CAMPO 5

TONALITE

1: PLAGIOCLASIO, QUARZO, ORNEBLENDA, BIOTITE.

2: ORTOCLASIO, APATITE, TITANITE, magnetite, ZIRCONE.

3: ortite, CLINOPX, ORTOPX.

Il feldspato va cercato con Becke.


SIENITE, MONZONITE, MONZODIORITE: in tutte e tre spesso l'orneblenda ha il clinopx al nucleo. Contengono titanite, apatite, zircone. Il feldspato può avere pertiti concentriche che seguono la crescita del cristallo (non confondere con la zonatura del plagioclasio). Il plagioclasio può avere le mirmechiti.

CAMPO 7

SIENITE

1: K-FELDSPATO (ORTOCLASIO), PLAGIOCLASIO, ORNEBLENDA.

2: TITANITE, PIROSSENI, QUARZO, BIOTITE.

3: OLIVINA, corindone, nefelina.

Molta biotite, poco px.


CAMPO 8

MONZONITE

1: K-FELDSPATO, PLAGIOCLASIO, CLINOPX, ORNEBLENDA.

2: QUARZO, TITANITE, BIOTITE, ORTOPX

3: nefelina, OLIVINA.


CAMPO 9

MONZODIORITE: ha k-feldspato in plaghe che contengono altri minerali (di solito biotite e orneblenda).


CAMPO 10

GABBRO

1: PLAGIOCLASIO (anortite >50%), OLIVINA, CLINOPIROSSENO

2: ilmenite, cromite, magnetite, APATITE, pirrotina, TITANITE, rutilo, corindone.

3: ORNEBLENDA BRUNA, granato, BIOTITE, spinello.

Il clinopx può avere delle lamelle dovute a smistamento tra ortopx e clinopx (le lamelle più fini sono ortopx. Attenzione: non confondere con la geminazione polisintetica), se il pirosseno è sfaldato lo vedo al medio ingrandimento, a un nicol px e olivina possono sembrare uguali.


NORITE

1: PLAGIOCLASIO (anortite >50%), ORTOPX, RARO CLINOPX.

2: OLIVINA, ilmenite, APATITE, ematite, pirrotina.

3: BIOTITE, ORNEBLENDA BRUNA, cordierite

Olocristallina granulare, px e plagioclasio quasi sempre allotriomorfi. I plagioclasi possono avere geminazione polisintetica per deformazione (le lamelle finiscono a punta), l'ortopx può avere bordini marroncini: orneblenda bruna.


GABBRO EUFOTIDE

1: PLAGIOCLASIO (anortite >50%), DIALLAGIO.

2: ilmenite, ematite, APATITE.

3: ORNEBLENDA VERDE E BRUNA

Tessitura cumulitica: cumulus dato da diallagio in grossi cristalli; intercumulus dato da plagioclasio spesso saussurritizzato a dare epidoto. Il pirosseno può essere alterato: intorno al cristallo ci sono aghi di anfibolo (sembra una frangia).


DIORITE

1: PLAGIOCLASIO zonato (anortite <50%), ORNEBLENDA VERDE.

2: TITANITE, ortite, QUARZO.

3: ORTOPX, CLINOPX, ORTOCLASIO, BIOTITE


ANORTOSITE

1: PLAGIOCLASIO.

2: PIROSSENO, OLIVINA, ORNEBLENDA, cromite, ilmenite, magnetite.

3: granato.

E' composta quasi esclusivamente da plagioclasio, il mafico principale è il pirosseno.


EFFUSIVE

CAMPO 3

RIOLITE

1: QUARZO, K-FELDSPATO (SANIDINO)

2: VETRO, BIOTITE, albite, VETRO.

3: tridimite, cristobalite, ORNEBLENDA, PIROSSENO (diopside)

Tessitura porfirica, fenocristalli: quarzo riassorbito, feldspati a chiazze (vedi dacite), se la sericitizzazione aumenta tutto il minerale è ricoperto da minerali molto piccoli e sembra che l'esemplare non vada mai in estinzione, a un nicol vedo alto rilievo. Possono esserci feldspati con un inizio di pertiti, a un nicol posso vedere l'alterazione (puntini marroncini), può esserci clorite. Massa di fondo: si possono vedere sferuliti, axioliti, struttura perlitica. Se la massa di fondo ha un colore rosino a un nicol si può dire che è composta da feldspato caolinizzato; può contenere pezzetti di pomice.


IGNIMBRITE RIOLITICA: è uguale alla riolite, si distingue per le strutture secondarie: ci sono bolle riempite da vetro che dà strutture a X e Y (a due nicol si vedono delle X e Y biancastre e scagliettate)


GRANOFIRO (roccia ipoabissale):

1: K-FELDSPATO, QUARZO

2: PLAGIOCLASIO, BIOTITE, ANFIBOLO, PIROSSENO SODICO, MUSCOVITE, APATITE, ZIRCONE.

3: niente

Frammenti irregolari di quarzo e feldspato, spesso il feldspato è alterato (a un nicol vedo una patina rosa), le dimensioni dei cristalli sono molto variabili. Si riconosce perché i due minerali sono "incastrati" l'uno nell'altro. Nel campione visto c'era della biotite (poca).


CAMPO 4-5

DACITE

1: PLAGIOCLASIO zonato, QUARZO, BIOTITE, ORNEBLENDA BRUNA.

2: SANIDINO, PIROSSENI, VETRO.

Tessitura porfirica, fenocristalli di quarzo (tondeggianti e riassorbiti), feldspato (se non c'è alterazione non capisco se è K-feld o Na-feld), plagioclasio geminato e zonato, a volte sericitizzato, il feldspato è a chiazze (bande molto fini di cristallini soprattutto sul bordo: smistamento tra K-feld e Na-feld (sericite), non estingue tutto contemporaneamente). Il plagioclasio è molto di più del feldspato. Ci possono essere fenocristalli di orneblenda con alterazione sul bordo, possibili fenocristalli di px. Massa di fondo: si possono vedere sferuliti, axioliti, struttura perlitica (vedo delle palline), può esserci clorite o serpentino, può contenere pezzetti di pomice.


In rocce effusive sature (campi 7, 8, 9, 10) il quarzo non è mai in fenocristalli.

CAMPO 7

TRACHITE

1: SANIDINO, PLAGIOCLASIO, BIOTITE, ANORTOCLASIO

2: ANFIBOLI, PIROSSENI, APATITE, granato, zircone, TITANITE, VETRO.

Tessitura porfirica, fenocristalli di anortoclasio, biotite che può avere puntini neri (minerali opachi) dovuti all'idratazione della mica (spesso i puntini sono lungo le sfaldature), ci possono essere anche px (pochi) e orneblenda bruna più o meno trasformata in opachi. Massa di fondo: cristallini di plagioclasio o sanidino (allungati), se c'è geminazione polisintetica è plagioclasio. Si può vedere la tessitura di flusso, i mafici sono pochi.

CAMPO 8

LATITE

1: SANIDINO, PLAGIOCLASIO, augite, ORNEBLENDA BRUNA

2: ANORTOCLASIO, OLIVINA, FELDSPATOIDI.

Tessitura porfirica, c'è più plagioclasio che nelle trachiti, il bordo del cristallo può includere la massa di fondo perché si è formato durante la messa in posto. Ci sono relitti di biotite, orneblenda, fenocristalli di px. Massa di fondo: feldspati allungati (sanidino con geminazione semplice). Attenzione: il feldspato può essere solo nella massa di fondo.


CAMPO 10 (9)

BASALTO

1: PLAGIOCLASIO (anortite >50%), PIROSSENO.

2: magnetite, ematite, ilmenite, APATITE, QUARZO.

3: VETRO, OLIVINA, ORNEBLENDA BRUNA, BIOTITE.

Tessitura porfirica. Fenocristalli: piccoli di plagioclasio, pirosseno, a volte olivina. Massa di fondo: plagioclasi allungati intrecciati tra loro con piccoli minerali in mezzo (tessitura intergranulare). I fenocristalli non sono molto grandi e la massa di fondo è ben visibile (confronta con andesite). I fenocristalli di plagioclasio possono essere pochi, non ci sono mai minerali idrati.


ANDESITE

1: PLAGIOCLASIO (anortite <50%), BIOTITE.

2: QUARZO, ORNEBLENDA, PIROSSENO, VETRO, APATITE.

3: OLIVINA, ORTOCLASIO, ANORTOCLASIO.

Tessitura porfirica, fenocristalli: plagioclasio geminato e zonato, clinopx. I fenocristalli sono molto grandi e la massa di fondo è molto fine (confronta con basalto). Ci possono essere aggregati di piccoli cristallini opachi, minerali pleocroici sul marrone e minerali incolore: sono la trasformazione dell'orneblenda o della biotite (se non ho un residuo del minerale originario posso solo dire che ho un minerale idrato trasformato). Al bordo dei plagioclasi a volte ci sono i feldspati (usare Becke). Massa di fondo: piccoli px, plagioclasi allungati, minerali opachi. Ci deve sempre essere almeno un minerale idrato. (Si potrebbe confondere con la latite).




FONOLITE, TEFRITE: il px può avere geminazione a clessidra. I foidi possono essere nella massa di fondo come tondini a basso rilievo con una patina d'alterazione marrone chiaro.

CAMPO 11

FONOLITE

1: SANIDINO, CLINOPX , anfibolo sodico.

2: ANORTOCLASIO, albite, augite, APATITE, TITANITE, LEUCITE, HAUYNA.

Tanto sanidino, circa il 10% di plagioclasio, pochi feldspatoidi (hauyna), c'è clinopx, biotite spesso alterata, orneblenda, leucite (i mafici sono pochi). I plagioclasi possono avere il bordo di feldspato (usa Becke)


CAMPO 14

TEFRITE

1: PLAGIOCLASIO, CLINOPX, FELDSPATOIDI (nefelina o LEUCITE).

2: ORNEBLENDA BRUNA, BIOTITE, sodalite, VETRO.

Tanto plagioclasio, circa il 10% di feldspato (sempre sanidino). C'e hauyna, leucite, a volte biotite e orneblenda. Tanti foidi.

FORMA DEI CRISTALLI

Microstruttura idioblastica: tutti i minerali hanno la propria forma cristallina.

Microstruttura xenoblastica: la maggior parte dei minerali ha forma irregolare

Microstruttura granoblastica: i cristalli sono più o meno equidimensionali.

Microstruttura poligonale: cristalli con limiti rettilinei, gli angoli tra i cristalli tendono a 120°.


ORIENTAZIONE DEI CRISTALLI

Microstruttura decussata: aggregati (di solito monomineralici) i cui cristalli componenti sono prismatici o lamellari e tendono ad orientarsi a caso (frequente nelle miche che si orientano a X).

Microstruttura lepidoblastica: minerali lamellari con orientazione preferenziale.

Microstruttura nematoblastica: minerali prismatici con orientazione preferenziale.


DIMENSIONI DEI CRISTALLI

Microstruttura omeoblastica: minerali equidimensionali.

Microstruttura eteroblastica: minerali inequidimensionali.

Microstruttura porfiroblastica: grossi cristalli (porfiroclasti, megablasti, fenoblasti) nella matrice.

Microstruttura peciloblastica: granuli (spesso grossi) che contengono piccole inclusioni di solito orientate a caso → inclusioni nel peciloblasto.



CONFRONTO DEGLI INDICI DI RIFRAZIONE

Cercare un plagioclasio e un quarzo a contatto che estinguano contemporaneamente. Fare la linea di Becke in posizione d'estinzione e annotare chi ha il rilievo più alto. Ruotare il tavolino di 45°, inserire il secondo nicol e la lamina di quarzo (ci sono le indicatrici dei cristalli parallele a quelle del quarzo), vedere i colori:

plagioclasio blu = nz  (indice più alto) quarzo blu = ne (alto) (se trovo il quarzo semx

plagioclasio giallo = nx (basso) quarzo giallo = no (basso) estinto l'indice è no)

es. ho trovato pl > qz, nz, no → nz > no: guardare quando questo accade sul grafico di pag. 83 → anortite > 13%. Ruotare di 45° in senso orario, fare la linea di Becke (es. pl < qz), ruotare di altri 45°, fare il confronto con la lamina di quarzo, si trova sicuramente l'opposto di prima (es. ne, nx), fare il confronto con Becke (es. nx < ne) e guardare il grafico (es. anortite < 50%). Si è determinato l'intervallo di composizione. Fare il segno ottico (nell'es. se è negativo si è tra 18% e 40%, se è positivo tra 40% e 50%).

Nelle rocce metamorfiche il plagioclasio può avere diversa composizione nello stesso campione.


ROCCE DI DERIVAZIONE QUARZOSO - FELDSPATICA


Minerale di partenza

Quarzo

Plagioclasio

Biotite

k-feldspato

Orneblenda

Basso grado

Quarzo

Albite+epidoto

Clorite

k-feldspato

Serie tremolite - actinolite

Medio grado

Quarzo

Plagioclasio

Biotite

k-feldspato

Orneblenda


Il limite tra metamorfismo di basso grado e di medio grado è tra 520° - 530°.

Il quarzo cambia solo la forma.

L'albite (porzione sodica) e l'epidoto (porzione calcica) lì trovo a contatto.

Il plagioclasio di medio grado l'anortite > 18%.

La clorite è stabile fino a 520°- 530°, la biotite ricompare a 420° : se li trovo tutti e due sono tra 420° e 530°.


K-FELDSPATO: non di deforma, al massimo si frattura, forma porfiroclasti → rocce occhiadine.

BIOTITE DI MEDIO GRADO: è verde - bruna, meno pleocroica di quella delle rocce intrusive.


MUSCOVITE: incolore, abito lamellare (esagonale in sezione basale), estinzione retta, rilievo medio - alto, colori d'interferenza di 2° ordine. La chiamo così se vedo le lamelle ben formate, se la grana è molto fine è SERICITE.


SERIE TREMOLITE - ACTINOLITE (anfiboli): incolore (il termine actinolite può essere lievemente pleocroico sul verde), rilievo medio, prismetti aghiformi (abito prismatico), colori d'interferenza di 1° e 2° ordine (di solito giallino), estinzione inclinata (10° - 19°, spesso 12° - 15°).


PIEMONTITE (epidoto): si trova nella quarzite, rosso-bruna sia a un nicol che due, prismatica, estinzione inclinata.


CALCITE: forte variazione di rilievo ruotando il tavolino, sfaldatura a 120°, colori d'interferenza di  ordine maggiore al terzo (spesso verde o rosa pastello), polisintetica per deformazione.


PLAGIOCLASIO DI MEDIO GRADO: perde la zonatura, lo vedo "tinta unita", spesso si vedono tanti puntini (scuri a un nicol, bianchi a due): sericite, potrebbe rigeminare polisinteticamente. IL PLAGIOCLASIO E' IL SOLO MINERALE PECILOBLASTICO IN QUESTE ROCCE.


QUARZO: può formare lenti e nastri.


CLORITE: incolore, più spesso verde pallido, a volte pleocroica, abito lamellare, perfetta sfaldatura basale, rilievo basso o moderato. Colori d'interferenza anomali di nessun ordine (bluastri, violacei, bruni, fango-verde militare; raramente di primo ordine) estinzione retta incompleta. Di solito a un nicol si vede un singolo minerale, a due si vedono tanti cristallini che la compongono.


EPIDOTO: rilievo alto, sfaldato, colore d'interferenza variabile: limone - azzurrino di primo ordine, verde smeraldo - fucsia di alto ordine, blu, arancio - fucsia. Fondamentale è che i colori d'interferenza sono sempre a chiazze per cui si dice che sono anomali.


QUARZITE: composta quasi esclusivamente da quarzo, si può trovare mica, feldspato, plagioclasio.


ORTOGNEISS: si trovano i minerali delle rocce granitiche (trasformati a seconda del grado metamorfico) con occhi di feldspato (sono clasti, nella descrizione diciamo che è un relitto a bordi arrotondati, non chiamarli xenoblasti).


PORFIROIDE: roccia porfiroblastica


METARIOLITE: ci sono piccoli aghetti di sericite nella massa di fondo (gialli a due nicol), i fenoclasti sono spesso di k-feldspato.





ROCCE DERIVATE DA ARGILLITI E SILTITI (basso e medio grado)

Minerali di basso grado: Cloritoide, Albite + epidoto, Clorite, Granato, Biotite, Muscovite.

Minerali di medio grado: Staurolite, Biotite, Plagioclasio, Granato, Cianite, Muscovite.


GRANATO: abito tondeggiante sfaccettato, rilievo molto alto (sembra colorato ma assolutamente non pleocroico), a due nicol è sempre estinto, non sfalda bene. Spesso ha delle inclusioni (quasi sempre quarzo, a volte minerali foliati con foliazione orientata diversamente da quella esterna) → peciloblasto.


STAUROLITE: abito prismatico o a losanga un po' tozza, rilievo molto alto, a volte leggermente pleocroico sul giallo dorato, non sfalda bene, massimo colore d'interferenza giallo - arancio di primo ordine, mai zonata.


CLORITOIDE: abito prismatico allungato (bacchettine, bastoncini), rilievo medio - medio alto, raramente pleocroico sul verdino - azzurro, spesso fratturato perpendicolarmente all'allungamento con alterazione rossiccia, colore d'interferenza grigio, a volte geminato polisintetico. Si possono trovare tanti cristallini orientati nella stessa direzione che danno un livelletto.


CIANITE (distene): altissimo rilievo, contorni molto ben marcati, abito prismatico allungato (listiforme), sfaldatura grossolana ben visibile (la principale parallela al prisma, a volte ce n'è una secondaria inclinata di circa 80° dalla prima), raramente poco pleocroico sull'azzurrino, colori d'interferenza fino alla fine del primo ordine (arancio-rosso), estinzione tra 0° e 32°, molto spesso tra 10°- 12°, allungamento positivo.


TORMALINA: abito prismatico, sezione basale esagonale, molto pleocroica sul verde - bruno - giallo (molto variabile), pleocroismo più intenso quando il prisma è in posizione est-ovest (al contrario di tutti gli altri minerali), colori d'interferenza alti (2°, 3° ordine), spesso zonata, allungamento negativo.


GRAFITE: minerale opaco, si vedono lineette che determinano una lineazione (di solito segnano la prima deformazione, è di basso grado, deriva da sostanza organica.


FILLADE: grana fine, basso grado metamorfico, ha sericite, le miche sono sempre più del 50% e c'è sempre il quarzo. Possono esserci tutti i minerali del basso grado, ma di solito il plagioclasio (albite + epidoto) e la biotite sono rari. Muscovite e quarzo sono i due minerali essenziali.


MICASCISTO: mineralogicamente uguale alla fillade, c'è muscovite (e non sericite), grana più grossa. Può essere sia di basso che di medio grado (in questo caso avrò i minerali del medio grado, cambia dalla fillade). Possono esserci porfiroblasti di granato e staurolite.


PARAGNEISS: tanto quarzo e plagioclasio, miche inferiori al 50%, si definisce il grado a seconda degli altri minerali presenti, se il plagioclasio ha formato grossi blasti li chiamo ocelli.


Nelle rocce metamorfiche di origine sedimentaria di basso e medio grado non c'è mai k-feldspato ne' anfiboli.

Nell'alto grado compare il k-feldspato per trasformazione della muscovite.

Se trovo sia muscovite che k-feldspato la roccia non è di origine pelitica, ma è un ortogneiss.

Granato e cloritoide non sono mai a contatto, posso avere livelli alternati, ma non compaiono mai nello stesso livello.



METAPELITI DI ALTO GRADO METAMORFICO E ROCCE DI CONTATTO

SILLIMANITE: abito prismatico, base quadrata o rombica con sfaldatura lungo la diagonale del quadrato, incolore. Se i cristalli sono sufficientemente grandi si vede il colore d'interferenza azzurro-viola di 2° ordine, estinzione retta, allungamento positivo. Si può trovare come inclusioni dentro al quarzo.


FIBROLITE: è la prima sillimanite che si forma, è in aghetti o fili molto allungati (prismetti), grana finissima, rilievo molto alto (quando gli aghi sono raggruppati si vede, a un nicol, una macchia nera, bisogna aumentare l'ingrandimento), colore d'interferenza arancio.


ANDALUSITE: rilievo moderato (più alto del quarzo e del plagioclasio), abito prismatico tozzo, sezioni basali quadrate, due sfaldature fini ad angolo retto (poco visibili), raramente pleocroica sul rosa, massimo colore d'interferenza giallino di primo ordine (spesso grigio), estinzione retta, mai geminato, allungamento negativo. Ha quasi sempre delle inclusioni, è il minerale indice delle rocce di contatto.


RUTILO: bruno molto scuro, senza la lente più bassa del microscopio è bruno-arancio, bruno anche a due nicol, prismi allungati spesso geminati a ginocchio.


PLAGIOCLASIO ANTIPERTITICO: plagioclasio con macchie (no fili o aghi) di feldspato.


MICROCLINO (k-feldspato): se è geminato ha geminazione a graticcio.


KINZIGITE (paragneiss di alto grado): muscovite assente o rara (in un campione ce n'è abbastanza e in grandi cristalli), c'è k-feldspato (microclino) e un silicato d'alluminio (di solito sillimanite o fibrolite), biotite, quarzo, granato, plagioclasio. Se si raggiungono alte pressioni non trovo k-feldspato perchè fonde. Foliazione poco presente per mancanza di minerali lamellari.


GRANULITE LEUCOCRATA: tanto granato, sillimanite, nessun minerale idrato, quarzo, a volte anche plagioclasio o k-feldspato. Se si trova della biotite questa è rossiccia, molto pleocroica, spesso abbinata al rutilo. Roccia non foliata, il quarzo può avere tessitura granoblastica poligonale. I granati hanno inframmezzata la sillimanite.


MICASCISTI AD ANDALUSITE (contatto): andalusite che forma peciloblasti che si sovrappongono alla foliazione del micascisto. Ci sono peciloblasti anche di plagioclasio → vedere il rilievo per non confonderli (se il plagioclasio è geminato non ci sono problemi).


HORNFELS (contatto): andalusite, muscovite, a volte biotite decussata, plagioclasio, k-feldspato. Può esserci sillimanite cresciuta sull'andalusite, roccia non foliata (stessa composizione delle kinzigiti)


ATTENZIONE: non confondere il k-feldspato (microclino) col plagioclasio: se ho una geminazione a graticcio è k-feldspato, se ho una sola geminazione è plagioclasio (di solito geminazione polisintetica a punta di lancia).


Si ha allungamento positivo se l'indicatrice ottica maggiore è parallela all'allungamento del prisma. Per determinarlo metto il prisma inclinato a 45°, inserisco la lamina di quarzo e vedo se i colori si sommano (allungamento positivo) o si sottraggono (negativo).



ROCCE DERIVANTI DA ROCCE BASICHE

TITANITE: rilievo molto alto, sembra colorato sul marroncino - rosa, abito prismatico tozzo, sfaldatura grossolana e discontinua, colori d'interferenza dal 4° ordine in su (in queste rocce sono verde - fucsia - giallo a puntini finissimi). Può sembrare che abbia lo stesso colore a uno e due nicol.


PRASINITE: facies degli scisti verdi (300° - 350°), grana molto fine (protolito basaltico). C'è l'albite in ocelli che contiene epidoto e tremolite-actinolite (si vedono puntini distinguibili dal colore d'interferenza), ci sono tremolite-actinolite, epidoto, clorite (di solito poca, ha colori d'interferenza verde marcio-marrone). L'actinolite a un nicol è verdina (non confondere con clorite). Tutto ciò che appare grigio è albite. Minerali secondari: calcite, mica bianca; minerali accessori: titanite (può essercene molta), apatite.



ANFIBOLITE: facies anfiboliti (520°- 580°), tessitura massiccia, l'actinolite si è trasformata in orneblenda. Man mano che la pressione aumenta l'orneblenda passa da verde a bruna, c'è plagioclasio (fondamentale).


ANFIBOLITE AD ALBITE ED EPIDOTO: si ha albite, epidoto, la prima orneblenda e possono esserci ancora i minerali della facies degli scisti verdi. Se c'è clorite è pochissima.





ANFIBOLITE A CLORITE: plagioclasio + orneblenda + clorite (poca, sembra una roccia bimineralica).







ANFIBOLITE A GRANATO: plagioclasio + orneblenda + granato (poco, roccia quasi bimineralica).

- l'orneblenda a due nicol può sembrare marroncina, ma è giallo-arancio in   cui traspare il verde che è il suo colore. A volte il colore d'interferenza è rosa-azzurrognolo di secondo ordine. Può formare dei piani, ma sul piano i minerali sono orientati a caso (tessitura nematoblastica).

- I plagioclasi possono essere geminati semplici o polisintetici. Se non ho la geminazione lo distinguo perchè è alterato (vedi puntini, non si può dire che sia quarzo). A volte c'è estinzione ondulata per deformazione.

- Si possono trovare titanite ed epidoto.


GRANULITE MELANOCRATA: grana più grossa dell'anfibolite.


A bassa pressione: plagioclasio + ortopirosseno + clinopirosseno

Plagioclasio + ortopirosseno + granato






A pressione più alta: clinopirosseno + granato + ortopirosseno

Clinopirosseno + granato + plagioclasio






Se ho dell'acqua trovo l'orneblenda bruna (molto spesso nei nostri campioni) con estinzione di circa 10° al posto del clinopirosseno, se la reazione non è volta al termine ti trovo entrambi. Fra i due minerali possono esserci concrescimenti tipo mirmechiti.

Il plagioclasio è molto spesso geminato polisintetico per deformazione (a punta di lancia), a volte c'è estinzione ondulata e più geminazioni polisintetiche incrociate tra loro.

Alcuni campioni hanno l'ortopirosseno leggermente pleocroico sul rosa salmone, estinzione quasi sempre retta.











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