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MATEMATICA
LE LINEE DI LIVELLO e GLI ESTREMANTI
Questo argomento matematico viene applicato
alla meteorologia in quanto, nella costruzione di mappe meteorologiche, le
linee/curve di livello vengono disegnate per collegare, per esempio, i vari
punti di uguale pressione (isobare) o di uguale temperatura (isoterme). In
generale le curve di livello vengono utilizzate per rappresentare le funzion 959g62j i
di due o più variabili. Prima di soffermarci sull'argomento principale, è
meglio definire il significato di "funzione a due o più variabili".
Funzione di due variabili è una relazione che associa ad ogni coppia ordinata
di numeri reali (x, y) D uno ed un solo numero reale (ovviamente il tutto lo si può
ampliare anche alle funzioni a più variabili):
f: D R
dove D R2
;
(x, y) z
= f (x, y)
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IL DOMINIO DI FUNZIONI DI DUE VARIABILI |
Possiamo definire le curve di livello, come la proiezione ortogonale
(perpendicolare) sul piano (x, y) dell'insieme E dei punti della superficie
aventi lo stesso valore z = k, cioè con la stessa quota.
Un esempio: rappresentazione mediante linee di livello della funzione
z = 2x-y+1
le linee di livello sono rette di equazione: 2x-y+1=k che risultano parallele
fra loro, in quanto hanno ovviamente lo stesso coefficiente angolare, in questo
caso pari a 2.
La funzione avente la retta che passa per l'origine, avrà valore pari a 1,
perché sostituendo a x e y della funzione i valori zero (coordinate
dell'origine), si troverà 1.
f(0, 0) 2(0)-0+1 = 1
f(0, 2) 2(0)-2+1 = -1
f(3, 0) 2(3)-0+1 = 7

La funzione rappresenta un piano dello spazio che è intersecato dai piani z = k
paralleli al piano xy secondo un fascio improprio di rette (è detto fascio
improprio una serie di linee con direzione uguale) che è proiettato
perpendicolarmente sul piano xy nel fascio di rette improprie di rette di
equazione: mx+ny+p=k.
La rappresentazione mediante linee di livello viene utilizzata per la ricerca e
la determinazione dei punti di minimo e massimo (relativi o vincolati). Si
pensi, ad esempio, alle isoipse (le linee che congiungono le varie zone di
uguale altezza) di una carta topografica o, nel caso di mappe meteorologiche,
delle isobare, delle isoterme...
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Ma come si possono classificare i massimi (e
minimi)? Una prima classificazione si può ottenere individuando gli
estremanti (massimi e minimi) liberi e quelli vincolati. Entrambi possono
essere poi divisi in relativi o assoluti. La differenza tra liberi e
vincolati viene riposta nel fatto che esista o no una funzione vincolante
(vincolo, appunto) che limiti la funzione obbiettivo. La definizione, invece,
di un estremante relativo può essere soddisfatta dalla seguente frase. |
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CONDIZIONI NECESSARIE E SUFFICIENTI PER L'ESISTENZA DI
MINIMI E MASSIMI LIBERI |
Ecco, invece, un esempio sulle modalità del calcolo di un minimo vincolato, che
può essere risolto mediante: 1) rappresentazione grafica, 2) riduzione a una
funzione di una variabile o 3) funzione di Lagrange.
Funzione obbiettivo: z = x2+y2
Vincolo tecnico: x+2y-4 = 0
1) Rappresentazione grafica
z = x2+y2
Si sostituisce alla z una variabile K:
k = x2+y2
In questo caso, le linee di livello, sono una circonferenza di raggio k e di centro P(0, 0)
Con questo metodo bisogna studiare in quale modo cresca la funzione, tramite il
metodo della sostituzione. I risultati dei calcoli di z(x, y) in due punti del
piano, ci indicano il verso della "crescenza/decrescenza" della
funzione stessa.
Funzione:
z(0, 0) 0+0 = 0
z(2, 2) 4+4 = 8
Quindi la funzione cresce dal centro verso la periferia.
Vincolo:
x
0
| 4
y
2
| 0
Da tutto ciò si evince che il punto tangente alla circonferenza di coordinate
P(4/5, 8/5) è un minimo vincolato.

2) Riduzione a una funzione di una
variabile
Si isola il vincolo e si determina la x.
x = 4-2y
Intersechiamo le due funzione (obbiettivo e vincolo) sostituendo la x nella
funzione obbiettivo. Si ottiene, così, una funzione a una sola variabile.
z = (4-2y)2+y2
z = 5y2-16y+16
La condizione necessaria per la presenza di estremanti prevede che y'=o,
quindi:
z'y
10y-16
= 0
per
y = 8/5
z'>0
per y>8/5
Poi, per calcolare la x del punto (che può essere un minimo o un massimo), si
sostituirà la y ottenuta al vincolo, per calcolare così il punto di minimo o
massimo.
x = 4-2(8/5)
4/5
P (4/5; 8/5)
Per calcolare il valore della funzione in P(4/5; 8/5), si dovranno sostituire
le coordinate del punto trovato alla funzione.
Zmin = (4/5)2+(8/5)2 = 80/25

8/5 (min)
3) Funzione di Lagrange
Si calcola, per prima cosa, la funzione lagrangiana (combinazione lineare della
funzione obbiettivo e del vincolo):
zx = x2+y2+
(x+2y-4)
Poi, per soddisfare la condizione necessaria per la presenza di minimi/massimi,
si metteranno a
sistema le tre derivate delle variabili, ponendole uguali a zero.

Quindi, applicando questo schema generale, all'esemplificazione in esame,
otterremmo:

da cui
=
-8/5, y = 8/5, x = 4/5 quindi P(4/5, 8/5) e
=
-8/5
Questo per soddisfare la condizione necessaria per l'esistenza di minimi o
massimi relativi; cioè, bisogna annullare le derivate prime parziali della
lagrangiana, determinando poi il punto critico
P0(x0; y0) e
=
0.
Poi bisogna calcolare l'hessiano orlato, per soddisfare la condizione
sufficiente, mediante questo schema:
0 g'x
g'y
0 1 2
H = g'x z''xx z''xy
1 2 0 = -10
g'y z''yx
z''yy
2 0 2
>0 massimo vincolato
se H <0
minimo vincolato
= situazione indefinita (bisogna studiare localmente la funzione
nell'intorno a P0)
Quindi, essendo H<0, il punto in questione si tratta di un minimo vincolato.
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