Postulato di ordinamento della retta:
- La retta è un insieme ordinato di punti, non esiste né un primo né
un ultimo punto e fra due suoi punti distinti esiste almeno un altro punto
(una retta è costituita da infiniti punti)
Postulato di partizione del piano:
Se si considera una retta qualsiasi di un piano, essa
divide l'insieme dei punti del piano che non le appartengono in due regioni,
ciascuna delle quali si chiama semipiano, con le seguenti proprietà:
- Due punti qualsiasi appartenenti alla
stessa regione sono gli estremi di un segmento che non interseca la retta;
- Due punti qualsiasi appartenenti a
regioni diverse sono gli estremi di un segmento che interseca la retta.
La retta che limita un semi 757i85h piano si chiama origine del
semipiano.
Postulato di partizione dello spazio:
Se si considera un piano qualsiasi dello spazio, esso
divide l'insieme dei punti dello spazio che non gli appartengono in due
regioni, ciascuna delle quali si chiama semispazio, con le seguenti
proprietà:
- Due punti qualsiasi appartenenti alla
stessa regione sono gli estremi di un segmento che non interseca il piano;
- Due punti qualsiasi appartenenti a
regioni diverse sono gli estremi di un segmento che interseca il piano.
. e adesso si inizia!
Posizione
di una retta rispetto ad un piano:
- Una retta è parallela ad
un piano quando non ha punti in comune con esso;
Posizione
di due rette nello spazio:
- Due rette sono complanari
se esiste un piano che le contiene entrambe. Sono incidenti se si
intersecano, parallele altrimenti;
- Due rette sono sghembe se
non sono contenute in un piano comune;
Posizione
di due piani nello spazio:
- Due piani distinti, aventi in comune un punto, hanno in comune una
e una sola retta che passa per quel punto;
- Due piano che non hanno
punti in comune si dicono paralleli;
- Per una retta nello
spazio passano infiniti piani, che costituiscono un fascio di piani, la
cui retta dicesi asse o sostegno;
Retta
e piano perpendicolari:
- Se una retta è perpendicolare in un suo punto a due rette che
passano entrambe per quel punto, essa è pure perpendicolare a qualunque
altra retta condotta per quello stesso punto e giacente nel piano delle
prime due;
Quindi: Affinchè una retta sia
perpendicolare ad un piano basta che sia perpendicolare a due rette del piano
passanti per il punto d'intersezione tra la retta e il piano (CS)
- Il luogo delle rette perpendicolari a una retta in un suo punto è
un piano
- Una retta si dice perpendicolare
a un piano quando lo incontra ed è perpendicolare a tutte le rette del
piano che passano per il suo punto di intersezione con il piano, detto
piede della perpendicolare;
- Una retta, che interseca
un piano senza essergli perpendicolare, si dice obliqua rispetto a quel
piano;
- Per un punto dato si può condurre un piano perpendicolare a una
retta data e un solo;
- Teorema delle tre
perpendicolari: Se dal piede di una perpendicolare a un piano si conduce
la perpendicolare a una qualunque retta del piano, quest'ultima risulta
perpendicolare al piano individuato dalle prime due rette;
- Dato un piano e un punto P qualunque, esiste sempre ed è unica la
retta passante per P perpendicolare al piano dato;
Rette
parallele nello spazio:
- Due rette perpendicolari a uno stesso piano sono parallele;
- Se due rette sono parallele, ogni piano che incontra una delle due
incontra anche l'altra;
- Se due rette sono parallele, ogni piano perpendicolare all'una è
anche perpendicolare all'altra;
- Due rette parallele a una terza sono parallele fra loro;
Proiezioni
e angolo di una retta con un piano:
- La proiezione di un punto
sopra un piano è il piede della perpendicolare condotta dal punto al
piano;
- La proiezione di una
figura su un piano è la figura costituita dalle proiezioni sopra il piano
dei punti della figura data;
- La proiezione di una retta sopra un piano, non perpendicolare ad
essa, è una retta
- Se da un punto P esterno a un piano si conducono il segmento
perpendicolare al piano e diversi segmenti obliqui rispetto al piano stesso,
si verificano le seguenti proprietà:
a)Il segmento perpendicolare è minore di
qualunque segmento obliquo;
b)Due segmenti obliqui aventi proiezioni congruenti sono congruenti;
c) Due segmenti obliqui aventi proiezioni disuguali sono disuguali ed è
maggiore quello che ha proiezione maggiore.
- Il segmento di
perpendicolare condotto da un punto a un piano si chiama distanza del
punto dal piano;
- Se una retta è obliqua rispetto a un piano, l'angolo acuto che
essa forma con la sua proiezione sul piano è minore dell'angolo che tale
retta forma con ogni altra retta del piano passante per il suo punto di
intersezione con il piano stesso;
- Si chiama angolo di una
retta con un piano l'angolo acuto che la retta forma con la sua proiezione
sopra il piano;
Retta
e piano paralleli:
- Una retta e un piano si
dicono paralleli quando non hanno alcun punto in comune;
- Se una retta passante per un punto esterno a un piano è parallela
a una retta del piano, essa è parallela al piano
- Una retta e un piano perpendicolari a una medesima retta in punti
distinti, sono paralleli;
Piano
paralleli:
- Due piani distinti si
dicono paralleli quando non hanno alcun punto in comune;
- Due piano perpendicolari a una stessa retta in punti distinti sono
paralleli;
- Se due rette che si intersecano sono parallele ad un piano, il
piano individuato dalle due rette è parallelo al piano dato;
- Le intersezioni di due piani paralleli con un terzo piano sono
rette parallele;
- Se due piani sono paralleli, ogni retta che incontra uno dei due
piani incontra anche l'altro;
- Se due piani sono perpendicolari, ogni retta perpendicolare al
primo è pure perpendicolare al secondo;
- Due piani paralleli a un terzo sono paralleli fra loro;
- Per un punto esterno a un piano si può condurre un piano, e uno
solo, parallelo al piano dato;
Il
teorema di Talete nello spazio:
- Si dice fascio di piani
paralleli l'insieme costituito da un piano e da tutti i piani a esso
paralleli; ogni retta che non sia parallela ai piani del fascio e che
perciò li incontri tutti, si dice trasversale del fascio;
- Se, condotte due trasversali in un fascio di piani paralleli, a
ogni segmento dell'una si fa corrispondere sull'altra il segmento
intercettato dagli stessi due piani del fascio, i segmenti corrispondenti
delle due trasversali costituiscono due classi di segmenti direttamente
proporzionali;
Diedri:
- La figura costituita da
due semipiani aventi la stessa origine e da una delle due parti di spazio
da essi limitata si chiama diedro. I semipiani si dicono facce del diedro
e ne costituiscono il contorno, la retta si dice spigolo del diedro;
- Dei due diedri formati da
due semipiani distinti, quello che non contiene al suo interno il
prolungamento delle sue facce si dice convesso; l'altro, che contiene
internamente i detti prolungamenti, si dice concavo;
- Due diedri distinti si
dicono congruenti se si possono pensare come posizioni diverse di uno
stesso diedro in movimento senza deformazione
- Due diedri si dicono
consecutivi quando sono disposti in modo che abbiano in comune soltanto
uno spigolo e una faccia;
- Due diedri si dicono
adiacenti se sono consecutivi e le facce non comuni sono una il
prolungamento dell'altra;
- Due diedri consecutivi
individuano un terzo diedro che si dice somma dei primi due;
- Due diedri la cui somma
sia un diedro piatto si dicono supplementari;
- La sezione normale di un
diedro è l'angolo ottenuto intersecando il diedro stesso con un piano
perpendicolare allo spigolo;
- Tutte le sezioni normali di uno stesso diedro sono congruenti;
- Se due diedri hanno sezioni normali congruenti, sono congruenti, e
viceversa, due diedri congruenti hanno sezioni normali congruenti;
- Un diedro si dice piatto
quando le sue due facce sono una il prolungamento dell'altra;
- Un diedro si dice retto
quando è la metà di un diedro piatto;
- I diedri minori di un
diedro retto si dicono acuti, quelli maggiori di un diedro retto e
convessi si dicono ottusi;
- Un diedro è retto, acuto,
ottuso secondo che la sua sezione normale sia un angolo retto, acuto,
ottuso e viceversa;
- Due diedri si dicono
complementari quando la loro somma è un diedro retto;
Piani
perpendicolari:
- Due piani sono
perpendicolari quando intersecandosi formano quattro diedri congruenti;
- Due piani sono obliqui
quando intersecandosi formano diedri disuguali;
- Se una retta è perpendicolare a un piano, qualunque piano passante
per essa è perpendicolare al piano dato
Angoloidi:
- Una superficie piramidale
è una figura formata dagli angoli delle coppie di semirette distinte
aventi la medesima origine e consecutive nello spazio;
- La figura solida formata
da una superficie piramidale e da tutti i suoi punti interni si chiama
angoloide;
- L'intersezione di un
angoloide con un piano che ne tagli tutti gli spigoli e non passi per il
vertice è un poligono
- Un angoloide si dice
triedro, tetraedro, pentaedro ecc. secondo che abbia tre, quattro,
cinque... facce .
- Ogni faccia di un triedro è minore della somma delle altre due e
maggiore della loro differenza;
- Ogni faccia di un angoloide è minore della somma di tutte le
altre;
- La somma delle facce di un triedro è minore di quattro angoli
retti;
- La somma delle facce di un angoloide è minore di quattro angoli
retti;
Poliedri:
- Una superficie poliedrica
è la figura formata da più poligoni convessi situati in piani diversi e
disposti in modo che ciascun lato sia comune a due di essi e che il piano
di ogni poligono lasci tutti gli altri da una medesima parte;
- Un poliedro è la figura
formata da una superficie poliedrica e da tutti i suoi punti interni;
- Una superficie prismatica
è l'insieme di strisce di piano determinate da coppie di rette consecutive;
- Un prisma indefinito è
l'insieme dei punti di una superficie prismatica e dei suoi punti interni;
- Le sezioni di un prisma indefinito con piani paralleli fra loro
sono congruenti;
- Il prisma finito è un
solido costituito dalla parte di prisma indefinito compresa fra due
sezioni parallele;
- Si dice altezza di un
prisma la distanza delle due basi;
- Se gli spigoli laterali
di un prisma non sono perpendicolari ai piani delle due basi, il prisma si
dice obliquo;
- Se gli spigoli laterali
di un prisma sono perpendicolari ai piani delle due basi, il prisma si
dice retto;
- Un prisma si dice
regolare se è retto e le sue basi sono poligoni regolari;
- Il parallelepipedo è un
prisma le cui basi sono due parallelogrammi;
- Un parallelepipedo si
dice retto, se i suoi spigoli sono perpendicolari ai piani delle basi;
- Un parallelepipedo retto
che ha per base un rettangolo si dice parallelepipedo rettangolo;
- Un cubo è un
parallelepipedo rettangolo le cui dimensioni sono uguali tra loro;
- Consideriamo un angoloide
e un piano, non passante per il vertice e non parallelo ad alcuno degli
spigoli, che taglia l'angoloide in due parti. La parte così formata che
contiene il vertice è detta piramide;
- Una piramide si dice
retta se ha per base un poligono circoscrivibile a un cerchio, il cui
centro coincide con la proiezione del vertice sul piano di base;
- In una piramide retta i
segmenti congiungenti il vertice con i punti di contatto dei lati della
base con la circonferenza inscritta sono le altezze delle facce laterali e
sono congruenti fra loro.
- Una piramide si dice
regolare quando è retta ed ha per base un poligono regolare;
- Se si taglia una piramide con un piano parallelo alla base:
a)
La base e la sezione sono
poligoni simili;
b)
I lati e i perimetri di questi
poligoni sono proporzionali alle distanza del loro piano dal vertice e le aree
ai quadrati di queste distanze;
- Se due piramidi hanno basi equivalenti e altezze congruenti, le
sezioni parallele alle basi e da esse equidistanti sono equivalenti;
- Tagliando una piramide
con un piano parallelo alla base e non passante per il vertice, si divide
la piramide in due parti, una delle quali è ancora una piramide e l'altra
prende il nome di tronco di piramide;
- Un tronco di piramide si
dice retto se è retta la piramide a cui esso appartiene. Le basi sono
entrambe poligoni circoscrivibili a una circonferenza;
- Un tronco di piramide si
dice regolare se è regolare la piramide a cui esso appartiene;
- Un poliedro si dice
regolare quando le sue facce sono poligoni regolari tutti congruenti tra
loro e i suoi angoloidi sono pure tutti congruenti tra loro;