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Funzionamento di macchine elettrostatiche

fisica



funzionamento di macchine elettrostatiche: generatori di cariche elettriche ed energia elettrica, tramite energia meccanica, strofinio e induzione.


Come primo esperimento abbiamo visto il funzionamento del "Generatore di Van de Graaff":



Il generatore è c 959e47j ostituito da sfera metallica, in ottone, montata su una colonna isolante. Un nastro scorrevole di cauchu preleva elettroni da un elettrodo situato alla base del generatore, e li trasporta verso la sfera conduttrice posta sulla sommità. L'accumulo di carica elettrica in corrispondenza della testa metallica del dispositivo produce una differenza di potenziale che carica per induzione un'altra sfera, più piccola, montata su un sostegno posto accanto alla colonna. Gli effetti di luce (ionizzazione), che vengono prodotti dalle scariche, sono più frequenti, più sono vicine le due sfere e viceversa.




Per misurare la carica elettrica di un corpo elettrizzato, successivamente all'esperimento col Generatore di Van de Graaff,  abbiamo utilizzato un elettroscopio:


Per determinare lo stato elettrico della pallina, posta in cima ad una bacchetta di materiale isolante caricata sfruttando la carica residua della palla grande d'ottone del Generatore di Van de Graaff, è stata messa in contatto con il pomello (d) dell'elettroscopio. Le cariche in eccesso presenti nel corpo, sono fluite automaticamente attraverso il supporto metallico (b) fino a distribuirsi tra le foglioline (a) e (a_), pure queste metalliche. Queste, essendosi caricate entrambe dello stesso segno, si sono allontanate l'una dall'altra in misura proporzionale all'intensità della carica. Il tutto è protetto da un contenitore di vetro (c).


In forma semplificata, l'elettroscopio è costituito da due leggerissimi conduttori metallici sospesi per mezzo di un sostegno in un involucro di vetro. I conduttori, sono collegati ad un terzo conduttore posto all'esterno dell'involucro; quando il conduttore esterno viene posto a contatto con un corpo carico, sulle due lamine interne si distribuisce una carica elettrica dello stesso segno e quindi queste si allontanano. Misurando la distanza indotta fra i due conduttori è possibile calcolare la quantità di carica portata dal corpo elettrizzato. Le due lamelle continuano a respingersi (induzione Permanente) finché non vengono scaricate.


Per misurare la carica elettrica di un corpo elettrizzato, possiamo utilizzare anche un altro tipo d'elettroscopio, questo a differenza di quello precedente, non sfrutta il contatto del corpo carico con il conduttore, ma l'induzione:



Per determinare lo stato elettrico della stessa pallina di prima, è stata inserita dentro la sfera cava, posta in sostituzione del pomello dell'elettroscopio per contatto (d). Le cariche in eccesso presenti nel corpo, per induzione sono fluite dalla sfera attraverso il supporto metallico (b) fino a distribuirsi tra le foglioline (a) e (a_), pure queste metalliche. Queste, essendosi caricate entrambe dello stesso segno, si sono allontanate l'una dall'altra in misura proporzionale all'intensità della carica.


In sostanza sono tre le differenze principali: 1) il corpo non entra a contatto con il conduttore dell'elettroscopio; 2) in cima all'elettroscopio è posta una sfera metallica cava; 3) induzione prodotta è temporanea, e svanisce non appena il corpo caricato viene tolto dall'interno della sfera.


Come ultima cosa abbiamo visto la macchina elettrostatica di Wimshurst:




Il dispositivo ad induzione è costituito da due dischi, realizzati in materiale isolante; tali dischi sono montati su un supporto a breve distanza tra loro, ruotano in opposte direzioni, se azionati da manovella, mediante l'ausilio di pulegge. Sulle superfici esterne di entrambe i dischi sono presenti una serie di rettangolini metallici; su dei supporti sono poste delle "spazzole" metalliche, solitamente in ottone. Azionando la manovella, i due dischi ruotano e sfregando contro le spazzole immagazzinano sulle loro superfici delle cariche d'opposta polarità. Ogni volta che un rettangolino entra in contatto con una spazzola la sua carica cambia, il risultato è che metà del disco sarà caricata positivamente e l'altra metà negativamente. La carica generata sulle spazzole viene raccolta dai rettangolini e a sua volta convogliata ad un condensatore, collegato a due supporti metallici con in cima delle sfere anche loro metalliche, che generano delle piccole scariche (Ionizzazione).






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