Caricare documenti e articoli online 
INFtub.com è un sito progettato per cercare i documenti in vari tipi di file e il caricamento di articoli online.


 
Non ricordi la password?  ››  Iscriviti gratis
 

APPARATO LOCOMOTORE - LE ARTICOLAZIONI, LA COLONNA VERTEBRALE, ANATOMIA DELLE VERTEBRE

anatomia



APPARATO LOCOMOTORE


È formato da 2 elementi:

sist muscolare: rappresenta la parte attiva

sist scheletrico: rappresenta la parte passiva


il sistema scheletrico è formato da più di 230 ossa , strettamente unite tra di loro da articolazioni in modo + o - stabile.

Definizione articolazione: è un dispositivo che unisce le ossa tra di loro in modo da renderle fisse( come nelle ossa del cranio) o che si possano muovere tra loro.



 







LE ARTICOLAZIONI

Si possono classificare in 3 categorie in base alla libertà di movimento che esse possono dare e sono:


SINARTROSI: sono le articolazioni immobili, dove le superfici ossee sono ben adese tra loro. A loro volta si possono classificare in :

fibrose: sono ad esempio le ossa del cranio e troviamo connessioni fibrose tra segmenti che hanno ampia superficie ad incastro. ( suture)

inoltre di questa categoria fanno parte le gonfosi( es: legamenti paradontali)o meglio quando abbiamo inserzioni fibrose nell'alveolo;

cartilaginee: sincondrosi= epifisiale, caratterizzata dall'interposizione di un disco cartilagineo.

Ossee: sinostosi= quando l'articolazione è ossificata, basti pensare all'osso del cranio, in particolare lungo la sutura dell'osso frontale.


ANFIARTROSI: sono le articolazioni ipomobili, ovvero che permettono piccoli movimenti. Rispetto alle sinartrosi le ossa sono più distanziate e tenute unite da fibre collagene o cartilaginee. si classificano in:

fibrose o sindesmose: formate da fibre collagene. ES: osso dell'avambraccio o della gamba.

Cartilagine( fibrose): caratterizzate per avere un disco fibrocartilagi 939h73j neo.

ES: tra le due ossa dell'anca o sinfisi pubica.


DIARTROSI O ARTICOLAZIONI SINOVIALI: Sono le articolazioni mobili , che permettono un ampio range di movimenti e solitamente si trovano alle estremità delle ossa lunghe.

I capi ossei non sono in contatto l'uno con l'altro ma sono rivestiti da una cartilagine articolare o capsula articolare.


Si possono dividere in 3 categorie:

monoassiali: ( movimento su un asse): gomito e caviglia

biassiali ( movimento su due assi): coste e polso

triassiali( movimento su tre assi): anca e spalla.


Struttura di una diartrosi:

i capi articolari ossei sono distanziati e sono rivestiti dalla cartilagine ialina

sono poi tenuti uniti da una capsula articolare formata da connettivo fibroso

la cavità articolare è invece rivestita da una membrana sinoviale che produce liquido sinoviale che va a riempire la cavità stessa e svolge tre funzioni:

lubrificare

mantenimento dei condrociti

ammortizzamento

 












Nel gruppo delle diartrosi si distinguono 5 diversi tipi di articolazione sulla base della differente forma dei capi articolari, che permettono diversi movimenti nei tre piani dello spazio:


ARTRODIE: i capi articolari hanno forma pianeggiante e possono scivolare l'uno nella altro.

ENARTROSI: le superficie articolari contrapposte hanno la forma ripettivamente, di una semisfera cava(cavità glenoidea) e una piena e permettono movimenti angolari su tutti i piani.

CONDILOARTROSI: le superfici articolari contrapposte hanno la forma rispettivamente di un elissoide cavo e uno pieno ( condilo) : permettono dunque movimenti articolari + accentuati su un piano e meno nell'altro.

ARTICOLAZIONI A SELLA: le superfici articolari sono biassiali, convesse in una direzione e concave in quella ortogonale, permettono movimenti angolari solo su un piano.

GINGLIMI: i capi articolari hanno la forma di un elissoide pieno e l'altro cavo:

se gli assi dei cilindri sono paralleli alla asse longitudinale dell'osso si ha un movimento rotatorio; (es: articolazione tra radio e ulna)

se gli assi sono perpendicolari abbiamo un movimento angolare (articolazione tra omero e ulna).


L'articolazione sinoviale può inoltre avere una serie i strutture accessorie che sono:

MENISCHI: sono cuscinetti fibrocartilaginei che possono suddividere la cavità sinoviale, limitare i movimenti o indirizzare il liquido sinoviale;

CUSCINETTI ADIPOSI: si trovano in periferia dell'articolazione e proteggono la stessa articolazione. Agiscono andando a riempire i buchi che si vengono a formare con i movimenti.

LEGAMENTI: sono capsule articolari che rivestono l'intera articolazione.

TENDINI: non partecipano alla costruzione dell'articolazione ma si trova in prossimità di quest ultima. La loro presenza limita il movimento e da supporto meccanico.

BORSE: Sono tasche di tessuto connettivo, riempite di liquido sinoviale. Si formano dove un tendine o legamento sfrega contro un tessuto.

Es. guaine tendinee sinoviali: sono delle borse di connettivo a forma di tubo che circondano i tendini che passano su una superficie ossea

Es. borse avventizie: quando si formano in sedi anomale.


Le articolazioni, sono classificate in base alla libertà di movimento, per quanto riguarda le diartosi i movimenti si possono classificare in:

ABDUZIONE: è il movimento di allontanamento dall'asse longitudinale del corpo verso quello frontale. ES: allontanare le dita della mano o sollevare l'arto superiore.

ADDUZZIONE: contrario

FLESSIONE: movimento nel piano anteroposteriore che riduce l'angolo tra gli elementi ossei. Es: piegamento per toccare con la punta della mano le dita dei piedi.

ESTENSIONE: avviene nello stesso piano della flessione ma aumenta l'angolo tra gli elementi ossei.

IPERESTENSIONE: è il continuato dell'estensione che va oltre la posizione anatomica. ES: iperestensione del collo ci permette di guardare il soffitto.


LA COLONNA VERTEBRALE

Nell'adulto è formata da 24 vertebre+ sacro e coggige.

Essa fornisce un supporto per sostenere il peso della testa e trasmette il peso appendicolare degli arti inferiori.

Inoltre consente di mantenere una giusta postura e di proteggere il midollo spinale.

La colonna vertebrale può essere divisa in 5 parti:

zona cervicale( 7 vertebrale)

zona  toracica( 12 vertebre)

zona lombare( 5vertebre)

zona coccigea: nasce come un gruppo di 3-5vertebre che completano la loro ossificazione alla pubertà.


La colonna vertebrale presenta 4 normali curve fisiologiche:

curva cervicale verso l'avanti (lordosi cervicale normale)

curva toracica verso l'indietro (cifosi toracica normale)

curva lombare verso l'avanti( lordosi lombare normale)

curva sacrale verso l'indietro ( cifosi sacrale normale)


in particolare la CIFOSI TORACICA  SACRALE sono anche definite curve primarie in quanto appaiono nella tarda fase di sviluppo e di accomodamento poiché si adattano ai visceri toracici e addominopelvici.


La LORDOSI CERVICALE E LOMBARE sono definite come curve secondarie poiche appaiono parecchi mesi dopo la nascita e come curve di compensazione poiché aiutano a sostenere il peso sulle gambe quando il bimbo inizia a camminare.





ANATOMIA DELLE VERTEBRE

La vertebra presenta anteriormente un corpo rotondeggiante detto corpo vertebrale, dal quale si estende posteriormente l'arco vertebrale da cui prendono origine i vari processi per l'attacco di muscoli e coste.


Tra le vertebre si stabiliscono 2 tipi di articolazioni:

tra i corpi vertebrali: l'articolazione è una sinfisi. Troviamo il disco intravertebrale+ legamenti longitudinali. Il disco è formato da un anello fibroso periferico e un nucleo polposo nella parte centrale., formato da cartilagine idratata.

Processi articolari: diartrosi di tipo artrodie che permettono lievi movimenti di scorrimento.

 











CORPO VERTEBRALE: permette di trasferire il peso lungo l'asse della colonna vertebrale ed inoltre consente alla vertebra di articolarsi con la successiva mediante legamenti. le vertebre rimangono comunque separate da anelli di cartilagine detti dischi intravertebrali.  Al centro del corpo troviamo il foro vertebrale per il passaggio dei nervi.

ARCO VERTEBRALE: delimita i margini laterali e posteriori del foro vertebrale che circonda il midollo spinale.

È caratterizzato per avere un pavimento, pareti(peduncoli)e tetto(lamine).

I peduncoli si originano dalla parete laterale e posteriore del corpo mentre le lamine si estendono dorsalmente e mediamelte sul tetto.

Processi spinosi: nascono dalla fusione delle lamine e sono diretti post a chiudere il foro vertebrale.

Processi transversi: si proiettano lateralmente da ambedue i lati , nel punto in cui le lamine si uniscono ai peduncoli.

PROCESSI ARTICOLARI: si originano a livello della giunzione tra lamina e peduncolo.

Il lato della vertebra possiede un processo superiore che si estende cranialmente e un processo inferiore che si estende caudalmente.

Tramite questi due processi le vertebre si possono articolare l'una con l'altra.

Ogni processo articolare presenta una superficie liscia detta faccetta articolare.

Questa faccetta si trova post nei processi articolari superiori e anteriormente in quelli inferiori.



VERTEBRE CERVICALI: sono 7 e sono caratterizzate per avere un corpo vertebrale più piccolo(la cui dimensione aumenta andando verso la parte caudale) rispetto le altre e ciò è dovuto a 2 ragioni:

a)  devono sostenere solo il peso del collo

b)  contengono molti nervi che collegano il midollo al corpo.

Il processo spinoso è lungo , biffido e rivolto verso il basso e contiene il foro trasversario.

Nal foro trasversario passano la vena e l'arteria vertebrale e il processo spinoso è orizzontale e biffido. Fanno eccezione le prime 2 vertebre e l'ultima.


L'atalante è la prima vertebra che non possiede un corpo ma un arco ant e post, e 2 masse apofisarie laterali sulla cui faccia superiore si trova la cavità glenoidea che permette l'articolazione con i condilli occipitali.


L'epistrofeo è la seconda vertebra caratterizzata dal dente , ai cui lati si osservano le faccette articolari superiori. Questo viene considerato il corpo dell'atlante.


La settima è una vertebra di transizione. Ha un foro trasversario piccolo che da il passaggio solo alla vena vertebrale.

Il processo spinoso è lungo e non biffido e sporge alla base del collo ed è per questo che è chiamata vertebra prominente.



VERTEBRE TORACICHE: Sono 12 .

Hanno il corpo voluminoso e una caratteristica forma a cuore.

Questo è dovuto al fatto che devono sostenere il peso della testa, collo, art superiori e organi contenuti nella cavità toracica.

Queste vertebre inoltre vanno ad articolarsi con le coste lungo la superficie dorsale del corpo, e questo consente di modificare il V della cavità toracica.

Il foro vertebrale è più piccolo e il processo spinoso è lungo e si proietta postero-caudalmente.


Articolandosi con le coste avranno le faccette articolari corrispondenti:

2 faccette articolari per lato , una superiore e una inferiore ch si articolano con le emifaccette della testa delle coste.

NB: Fanno eccezione:

la 1° vertebra: ha una faccetta articolare completa superiore e una emifaccetta inferiore per lato;

la 10° vertebra: può presentare una emifeccetta superiore o una faccette articolare completa per ogni lato, a seconda che la 10° costa si articoli anche con la 9° o si attacchi direttamente anche alla 10° vertebra.

La 11° e 12° vertebra: possiedono una sola faccetta articolare completa.



VERTEBRE LOMBARI Sono 5. E sono le più grandi in quanto devono sostenere il peso maggiore.

Il corpo ha forma ovoidale e non presenta faccetta articolare.

Il foro vertebrale è triangolare e il processo spinoso si proietta dorsalmente.



REGIONE SACRALE È formato da 5 vertebre che completano la loro fusione attorno i 25 anni di età; le linee trasverse in rilievo segnano la posizione originaria della vertebra.

Nella parte caudale troviamo l'apice del sacro mentre nella parte superiore la base caratterizzata dal promontorio sacrale, importante nella donna durante la fase del parto e dl travaglio. il canale sacrale inizia tra i processi articolari superiori e si estende per tutta la lunghezza del sacro.

I processi spinosi formano la cresta sacrale.


Il sacro è importante in quanto offre protezione al sist riproduttivo, organi del digerente, e sist escretore. Inoltre offre l'inserzione per i muscoli( coscia) .


IL COCCIGE  È formato da 3 o 5 vertebre ch si fondono all'età di 30anni, è per questo motivo che negli anziani può risultare completamente fuso con il sacro.

Nella donna punta post, nell'uomo anteriormente.





LA GABBIA TORACICA

È formata:

anteriormente dallo sterno

lateralmente dalle coste

posteriormente dalle vertebre

 







Costole e sterno formano la gabbia costale che ha 2 funzioni:

protezione degli organi viscerali in essa contenuti

offre inserzione ai muscoli coinvolti nella respirazione.


LO STERNO

È un osso piatto, impari, posto al centro della parte anteriore del torace, si estende dall'alto verso il basso per 20 cm.( = dalla 2° alla 9° vertebra).

Nei giovani è formato da 4 ossa che si fondono dopo la pubertà.

 






Lo possiamo suddividere in tre parti:

manubrio: è la parte più estesa a forma triangolare. Il margine inferiore è rivestito da cartilagine ialina e si articola con il margine superiore tramite la sinfisi manubrio sternale.

Manubrio e corpo sono disposti in modo da formare un angolo ottuso detto corpo di Louis (corrisponde al 2° paio di coste)e segna il confine tra mediastino inf e superiore della cavità toracica.

Nel  margine superiore troviamo incisura giugolare e tramite il processo acromiale il manubrio si articola con la clavicola.


corpo: è compreso tra l 3° e 8° vertebra toracica. La faccia anteriore presenta 3 creste trasversali che permettono l'inserzione del muscolo grande pettorale.

La parte posteriore da inserzione al muscolo traverso del torace.

Il margine superiore si articola con il manubrio, quello inferiore tramite una sinfisi al processo xilifoideo.

Nei margini laterali troviamo invece le emifaccette articolari per l'attacco dellle coste.

Le cartilagini dalla 1° alla 7° si attaccano i modo individuale allo sterno, mentre nella 8° sono attaccate mediante un'unica cartilagine allo sterno.


processo xilifoideo: è la parte più piccola che si trova nella regione epigastrica ed è in rapporto con il fegato.

Offre attacco anteriormente al muscolo retto dell'addome e alle aponeurosi dei muscoli obliqui, lateralmente al muscolo obliquo interno e trasverso, post al diaframma.


LE COSTE

Le coste sono 12 paia, sono ossa piatte, lunghe e curve che prendono origine dalle vertebre e terminano nella parete della cavità toracica.

Si compongono di una parte ossea ( costa propriamente detta) e di una parte cartilaginea(cartilagine costale).

 









Abbiamo 12 paia di costole:

dalla 1° alla 7° vengono chiamate coste vere in quanto raggiungono la parete anteriore del torace e si articolano con lo sterno mediante le cartilagini costali.

Dalla 8° alla 10° sono chiamate asternali in quanto tramite le loro cartilagini costali si attaccano alla cartilagine della costa sovrastante.

Dalla 11° alla 12° sono dette coste false o fluttuanti perché non si articolano mai con lo sterno.


Le coste possiedono un corpo che presenta un estremità anteriore e posteriore.

l'estremità anteriore si continua con l'estremità laterale della cartilagine costale;

l'estremità posteriore è invece caratterizzata da una testa, collo e tubercolo.

La testa è composta da 2 faccette articolari + cresta:

l'emifaccetta inferiore si articola con la superiore della vertebra corrispondente e viceversa; la cresta separa invece la 2 emifaccette con il disco intravertebrale compreso tra le 2 vertebre.

Il corpo è sottile e piatto e presenta 2 facce: una concava e l'altra convessa.

Inoltre presenta un margine inferiore e uno superiore

Il corpo è sottile e curva in basso e in avanti in corrispondenza del così etto angolo costale che per la prime due costole corrisponde al tubercolo.

La faccia interna presenta un solco che rende il margine inferiore tagliente, in modo tale da permettere l'inserzione dell'intercostale interno , esterno ed intimo.



COME AVVIENE LA RESPIRAZIONE?

La respirazione toracica( o costale) e la diaframmatica è sono contemporanee.

La respirazione polmonare comprende sia la ventilazione polmonare che la circolazione del sangue da e per i tessuti ( l'ossigeno che arriva ai polmoni deve essere immesso el sangue per raggiungere i tesssuti).

Le cell nervose mandano impulsi ai motoneuroni i quali comandano i muscoli respiratori che avvolgono le coste.

Questi muscoli agiscono direttamente sulla gabbia toracica e indirettamente sui polmoni determinando l'espansione o la riduzione di volume . poi a seguito di fenomeni fisici si verifica l'ingresso o l'uscita di aria dai polmoni. ( MECCANICA RESPIRATORIA).


Quindi la respirazione è resa possibile da:

GABBIA COSTALE: durante l'inspirazione le coste si innalzano e vanno verso l'avanti, lo sterno invece compie movimenti pendolari.

Tutto ciò va ad aumentare il V della cavità toracica.

L'ispirazione continua fino a quando P interna e P esterna non sono uguali.

MUSCOLI RESPIRATORI:

si dividono in 2 categorie:

muscoli inspiratori: diaframma

intercostali esterni

accessori( scaleno)


muscoli espiratori: intercostali interni

addominali


DIAFRAMMA: è il principale muscolo respiratorio. È una lamina muscolare a forma di doppia cupola convessa superiormente, che separa la cavità addominale dalla toracica.

Al centro troviamo una zona piatta (PLATEAU CARDIACO) dal quale originano la cupola di dx e di sx.

Ogni cupola presenta l'impronta inferiormente dei vesceri sottostanti e superiormente del polmone e delle pleure.

Quando è rilassato (espirazione) le concavità sono rivolte verso il basso; quando avviene l'inspirazione invece si contrae e si abbassa , aumentando così la P addominale.

Abbassandosi inoltre tira con se le pleure che vi si poggiano incrementano un V del polmone.


CINGOLO SCAPOLARE O CINTURA TORACICA

Unisce la scapola e la sovrastante clavicola con lo stern, rendendo così possbile il movimento dell'arto superiore.

Si viene così a formare una cintura ossea aperta detta incompleta detta cingolo scapolare.


LA SCAPOLA: è un osso piatto, pari e simmetrico, di forma triangolare a base superiore appoggiato, in pos postero- laterale sulla gabbia toracica.

Riconosciamo una faccia mediale e una dorsale

La faccia dorsale è suddivisa in 2 parti da un proceso diagonale chiamato " SPINA" ai lati del quale sono presenti 2 fosse : sovra/ sotto spinata che danno origine ai muscoli omonimi.

La spina si continua  con l'ACROMION, dal margine superiore origina invece il processo caracoideo.

L'angolo laterale della scapola presenta la CAVITÁ GLENOIDEA che permette l'articolazione con la testa dell'omero.


LA CLAVICOLA: È un osso piatto allungato che si estende dalla base del collo fino all'apice della spalla .

Presenta un corpo e 2 estremità( laterale e mediale)

L'estremità laterale o acromiale, si articola mediante una superficie piana (artrodia) all'acromion.


L'estremità mediale o sternale si articola con l'incisura clavicolare del manubrio dello sterno tramite una sella .l'articolazione è possibile tramite il processo acromiale.


Il corpo è a forma di "S".


La funzione principale delle 2 articolazioni è di permettere lo scivolamento della scapola sulla parete post della gabbia toracica, facendo peno con l'articolazione con lo sterno.


CINGOLO PELVICO

È formato da ossa coxali, sacro e coggige. la pelvi è formata da ossa più robuste rispetto a  quelle del cingolo scapolare.

La pelvi ha funzione protettiva nei confronti dei visceri e del feto nelle donne.


LE OSSA COXALI

Sono date dalla fusione di tre ossa che sono l'ischio, l'ileo e pube.

L'articolazione tra osso coxale e sacro avviene sulla superficie mediale dell'ileo, formando l'articolazione sacrioiliaca, mentre si unisce alla sinfisi pubicatramite un disco di fibrocartilagine.

L'ileo è l'osso più grande delle coxali e forma ua superficie curva al di sopra dell'acetabolo formando un'ampia zona ideale per l'inserzione di tendini, muscoli e legamenti.

Nel femore troviamo poi le linee glutee anteriore, posteriore e inferiore che rappresentano l'inserzione dei muscoli glutei.

In prossimità del margine sup e post dell'acetabolo l'ileo si fonde con l'ischio.


l'ischio è il più robusto delle ossa coxali e il ramo ischiatico si continua ant per fondersi con il pube.


È a livello dell'acetabolo che pube, ischio e ileo si uniscono a formare le ossa coxali.


LA PELVI

È formata anteriormente dalle due ossa dell'anca e posteriormente da sacro e coggige.

Possiamo distinguere :

la GRANDE O FALSA PELVI, formata dalla porzione allargata dell'ileo, posta al di sopra della linea illeopettinea.

La grande pelvi racchiude gli organi all'interno della porzione inferiore della cavità addominale.

LA PICCOLA O VERA PELVI: si trova al di sotto della linea illeopettinea( è una linea immaginaria) ed è formata dalla parte inferiore di ileo, ossa pubiche, sacro e coccige.

Il margine osseo della piccola pelvi è detto ala pelvica e lo spazio delimitato è lo STRETTO SUPERIORE.

Lo stretto superiore può essere paragonato come una linea di confine tra grande e piccola pelvi, ed è da questo stretto che inizia il canale del parto.

Se il bacino è troppo stretto non è possibile il parto, quindi è importante sapere il diametro del bacino.


Abbiamo anche uno STRETTO INFERIORE  che si trova nel versante inferiore e nella parte terminale troviamo il PEERINEO O PAVIMENTO PELVICO.


Il PAVIMENTO PELVICO è circondato post dal coccige, anteriormente dalla sinfisi e lateralmente dalla tuberosità ischiatica.

Ha tre funzioni: sostegno organi soprastanti

Permette la torsione di sacro e coccige

Controllo sfintere anale e uretrale

Tracciando una linea immaginaria tra le 2 tuberosità ischiatiche abbiamo la formazione di 2 triangoli:

uno anteriore chiamato DIAFRAMMA UROGENITALE dove troviamo i  muscoli degli organi genitali che rivestono pavimento pelvico e uretra.

Uno posteriore chiamato TRIANGOLO ANALE . l'insieme dei muscoli del tringolo forma il DIAFRAMMA PELVICO che si estende dal diaframma urogenitale alla sinfisi pubica ed ha una caratteristica forma ad imbuto.

Questi diaframmi non chiudono completamente la pelvi, permettendo passaggio di uretra, vagina e ano. I muscoli che avvolgono questi orifizi permettono il controllo volontario di minzione e defecazione.


CENTRO TENDINEO DEL PERINEO: è la sede in cui i muscolo si raccolgono in unico punto.

Durante il parto questo centro tendineo può essere leso e può abbassarsi provocando una  prolassi dei muscoli interni.




























Privacy




Articolo informazione


Hits: 5506
Apprezzato: scheda appunto

Commentare questo articolo:

Non sei registrato
Devi essere registrato per commentare

ISCRIVITI



Copiare il codice

nella pagina web del tuo sito.


Copyright InfTub.com 2024