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Questo apparato riveste le cavità ed è rappresentato dalla cute. Questo rivestimento cutaneo esterno serve da barriera difensiva contro gli agenti esterni, impedisce l'elevata evaporazione degli elementi liquidi, funge da riserva di lipidi, funge da isolante termico, p 333b14d roduce la vitamina D (attivata mediante lo stimolo luminoso), utile per evitare il rachitismo delle ossa.
Possiamo dividerla in tre parti principali: epidermide, la parte più esterna, soprastante, derma, la parte al centro e ipoderma, la parte che prende rapporto con la fascia dei muscoli e con i visceri.
L'epidermide è formata da uno strato in cui non arrivano i vasi sanguiferi, che si formano nel connettivo del derma.
La cute contiene vari annessi: i peli, le ghiandole sudoripare e i recettori che raccolgono stimoli e li mandano al cervello, che elaborerà risposte. Non tutta la cute ha distribuzione uniforme degli annessi.
Lo strato basale determina lo strato di divisione tra derma ed epidermide: le cellule di questo strato vano incontro a divisioni continue e a morte, sostituendo le cellule più in alto nell'epidermide.
I melanociti si estendono dalla membrana basale allo strato spinoso e producono la melanina, un pigmento che colora la pelle.
I vari strati dell'epidermide contengono molte cellule cilindriche. Lo strato spinoso appoggia sullo strato basale e le loro cellule sono molto unite (collegate tramite desmosomi). I questo strato si incontrano anche le cellule di Langherans, che svolgono azione fagocitatoria e sembra che siano responsabili delle risposte allergiche a carico degli elementi esterni.
Sotto troviamo lo strato granuloso, che produce la cheratina, una proteina; inoltre le cellule qui cominciano il loro processo di invecchiamento.
Lo strato lucido è l'unico assente in alcune zone dell'epidermide: si tratta di uno strato molto sottile, dove è ancora presente cheratina e le cellule tendono ad allontanarsi le une dalle altre.
Nello strato corneo, il più superficiale, le cellule sono ormai morte e contengono un'alta concentrazione di cheratina; le cellule vanno quindi incontro ad un processo di desquamazione, che avviene soprattutto di notte (9-10 g di epidermide per ogni giornata).
Lo strato basale deve lavorare tantissimo per ristabilire l'equilibrio delle cellule.
Il derma è altamente vascolarizzato; la sua membrana basale è fissata dal liquido interstiziale, che permette ai vari strati di svolgere le loro attività.
Questa parte della pelle è posta immediatamente sotto l'epidermide, ed è formata da tessuto connettivo, separato dall'epidermide par mezzo della membrana basale, che forma alcuni rilievi che si inseriscono nel derma stesso (le papille del derma) che fungono da ancoraggio.
Le fibre presenti nel derma sono fibre collagene e fibre elastiche, che si dispongono ordinatamente secondo delle linee dette linee di Baggio. Se si taglia la pelle lungo le linee la cicatrice lascia solo un piccolo segno, mentre se si taglia trasversalmente, la cicatrice sarà ben visibile. In casi particolari, come la gravidanza o l'eccessivo aumento di peso le linee si stirano fino a rompersi, per poi rinsaldarsi sulla posizione più larga: si creano le smagliature, sulle quali è impossibile intervenire per riportare il derma alla condizione originale.
Nel derma incontriamo poi i corpi ghiandolari di tipo sebaceo o sudoriparo, oltre alle cellule nervose che captano gli stimoli.
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