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INIEZIONE SOTTOCUTANEA (IPODERMICA)
Consiste nell'inoculazione di un farmaco nel tessuto sottocutaneo, in regioni quali la faccia esterna della parte superiore del braccio e la faccia anteriore delle cosce. Altre aree spesso usate sono l'addome, la zona scapolare del dorso superiore 353i83d e parte antero-dorsale superiore dei glutei.
Le zone di iniezione vanno variate per non danneggiare i tessuti e per non ostacolare l'assorbimento: il tessuto potrebbe diventare infatti fibroso, rendendo irregolare l'assorbimento del farmaco.
PRESIDI UTILIZZATI
Scheda clinica o quaderno della terapia;
fialoide o fiala da dove prelevare il farmaco sterile corretto;
siringa con ago sterile, di solito da 2 ml e con ago di 25 gauge. Si ricorda che maggiore è il gauge minore è il diametro dell'ago, e viceversa. Per gli adulti si utilizzano aghi da 1,5 cm con un inclinazione di 45°, mentre per bambini o soggetti particolarmente magri richiedono un ago da 1,2 cm e si ricorre ad un angolatura di 90°. Per soggetti obesi si ricorre invece ad aghi di 2,5 cm. Per determinare l'effettiva lunghezza dell'ago che serve nelle iniezioni con angolatura di 90°, si va a pinzare la cute tra pollice ed indice nella sede scelta per l'iniezione, poi si misura lo spessore della piega mettendo un ago sulla superficie cutanea;
disinfettante per pulire la sede di iniezioni e l'apertura di fiale o fialoidi;
tamponi sterili e garze.
TECNICA UTILIZZATA
Si controlla per prima cosa la prescrizione del medico;
si prepara il giusto dosaggio del farmaco da un fialoide o fiala;
si sceglie la zona dove eseguire la puntura, evitando aree con cicatrici, infiammazioni, edemi, bruciori e pruriti, in cui l'assorbimento è irregolare e andrebbe ad aumentare la possibilità di un infezione nella zona;
si disinfetta l'area scelta;
si toglie il cappuccio protettivo all'ago, tirandolo via in modo rettilineo (per non far toccare l'ago con la parte esterna del cappuccio), evitando ogni contaminazione e mantenendo la sterilità.
si mette sottosopra la siringa e si elimina ogni bolla d'aria, spingendo sullo stantuffo finché non fuoriesce dalla siringa una piccola quantità di liquido. A volte si preferisce lasciare 0,2 ml di aria, ricorrendo alla tecnica di Wong;
Se rimane qualche piccola bolla d'aria, picchiettare le pareti del serbatoio della siringa, in modo da farle uscire;
afferrare la siringa con pollice e le altre dita, rivolgendo il palmo delle mani verso l'alto se l'ago si inserisce a 45°, altrimenti rivolgendo il palmo verso il basso se l'ago si inserisce con un'inclinazione di 90°;
con la mano non dominate si solleva (per eliminare la sensibilità dolorosa) o si distende la cute nella zona di iniezione (per favorire l'inserimento dell'ago);
una volta inserito l'ago, spostare la mano non dominante sull'estremità dello stantuffo, ed aspirare per vedere se l'ago è in un vaso sanguigno. Se è presente del sangue nella siringa, si estrae l'ago e si prepara per una nuova iniezione, altrimenti si continua a somministrare il farmaco, tenendo saldamente la siringa e procedendo in modo lento ed uniforme. Si ricorda che i farmaci per uso sottocutaneo sono pericolosi se iniettati direttamente nel circolo sanguigno;
togliere velocemente l'ago seguendo la linea di inserimento, comprimendo la cute con l'altra mano;
per iniezioni di insulina e di eparina non si effettua il massaggio della cute, perché ciò aumenterebbe il tempo di assorbimento del farmaco e il rischio di ematomi;
alla fine eliminare i presidi negli appositi contenitori e registrare l'esecuzione in cartella.
VARIAZIONI PER INIEZIONI DI EPARINA
Si scelgono zone lontane dai muscoli, come le parti addominali a livello delle creste iliache (si evita il rischio di ematomi);
si aspira 0,1 cc di aria, per evitare che parte del farmaco vada nel sottocutaneo provocando ematomi;
si preferisce usare aghi da 1,2, con gauge 25 o 26 e inserimento a 90°;
non si aspira dopo aver inserito l'ago, in quanto potrebbero formarsi danni ai tessuti e aumentare il rischio di ematomi e sanguinamenti.
non si massaggia dopo l'estrazione dell'ago, perché potrebbero formarsi sanguinamenti.
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