Difterite:
- Agente eziologico = Corynebacterium
diphtheriae
- Incubazione = 2 - 5 gg.
- Cenni Clinici = inizialmente
: febbre poco elevata, cefalea, modico mal di gola, vomito; dopo di che:
flogosi faringea (placche), disturbi respiratori ingravescenti. La
tossina difterica, diffondendosi tramite la circolazione sanguigna, può
causare paralisi muscolari, lesioni a carico del muscolo cardiaco con
insufficienza cardiaca, lesioni renali, fino a provocare la morte della
persona colpita.
- Contagiosità = 2 - 4 settimane
- Epidemiologia = L'uomo è l'unico
serbatoio naturale di infezione. Nei soggetti che hanno superato la
malattia il bacillo difterico può persistere per alcune settimane e in
alcuni casi anche per mesi o anni. Il contagio è interumano e può essere sia diretto, per via aerea,
sia indiretto, data la resistenza del bacillo nell'ambiente esterno
attraverso oggetti di uso comune e a volte anche alimenti quali latte,
burro e gelati.
- Prevenzione = consiste essenzialmente nella
vaccinazione; inoltre, è raccomandabile l'isolamento ospedaliero del
malato data la gravità della malattia e la necessità di terapie che devono
essere eseguite sotto controllo. Per i conviventi prescritta sorveglianza
sanitaria
- Vaccinazione = obbligatoria, 3 dosi
intramuscolo. La vaccinazione conferisce un'immunità della durata di 10
anni circa dopo il ciclo vaccinale completo.
Meningite:
- Agente eziologico = meningococco ( Neisseria
meningitidis)
- Incubazione = 2 - 10 gg.
- Cenni Clinici = febbre
elevata, brividi, cefalea violenta, rigidità nucale
e del rachide, vomito. In caso di forma setticemica: shock settico
fulminante
- Contagiosità = fino a 48 h dopo l'inizio della terapia antibiotica
- Epidemiologia = Malattia ha un andamento
stagionale tipico, con maggiore frequenza fine inverno/inizio primavera. L'uomo è
l'unico serbatoio naturale di infezione. L'elemento determinante l'endemia
della meningite è il portatore sano, data la labilità del meningococco al
di fuori dell'organismo. La trasmissione diretta avviene quasi
esclusivamente per contagio attraverso la via aerea ed è favorita
dall'affollamento. La possibilità di un contagio per via indiretta appare
remota, per la scarsa resistenza del microrganismo.
- Prevenzione = isolamento ospedaliero è utile per una
buona assistenza; sorveglianza sanitaria dei contatti con chemioprofilassi
limitata ai componenti delle collettività nelle quali si è verificato
l'episodio di meningite.
- Vaccinazione = a causa dell'andamento
sporadico della meningite, non appare raccomandabile una vaccinazione di
massa nella popolazione.
Influenza:
- Agente eziologico = Ortomyxovirus:
virus a RNA, presenta emoagglutine e neuroaminidasi sul pericapside che
vano incontro a varianti antigeniche maggiori o minori. Tali variazioni
sono responsabili dell'andamento epidemico.
- Incubazione = 1 - 2 gg.
- Cenni Clinici = febbre,
prostrazione, dolori osteo-muscolari, astenia (riduzione forza muscolare),
sindrome gastro - enterica. Le complicane più frequenti sono quelle
broncopolmonari.
- Contagiosità = da 1 giorno prima a 4-5 giorni dopo l'inizio della forma clinica
- Epidemiologia = Le sorgenti di infezione sono rappresentate dagli individui
colpiti, che eliminano i virus per via respiratoria. La trasmissione è
esclusivamente per via aerea. Il contagio avviene con le
gocciolone cariche di virus espulse con lo starnuto e i colpi di tosse, ma
può avvenire anche con le mani contaminate dalle secrezioni stesse.
- Prevenzione = unica possibilità di prevenzione è
offerta dalla vaccinoprofilassi e dall'evitare i luoghi sovraffollati.
- Vaccinazione = raccomandata nelle
categorie a rischio (anziani, bambini, immunodepressi)
e a rilevanza sociale (addetti all'assistenza, forze dell'ordine).
Morbillo: malattia esantemica, altamente
contagiosa, con evoluzione rapida e prognosi favorevole
- Agente eziologico = Paramyxovirus
- Incubazione = 10 - 12 gg.
- Cenni Clinici = sintomatologia
evolve in due fasi:
invasione: febbre alta, rinite,
faringite, congiuntivite, comparsa macchie di Koplik
sulla mucosa delle guance.
esantematica: esantema si
diffonde dalla faccia, al collo, al tronco e agli altri; elevazione della temperatura.
Frequenti sono le complicanze polmonari
e le otiti, rara l'encefalite.
- Contagiosità = Fino a 48 h dalla
scomparsa dell'esantema
- Epidemiologia = Sorgenti di infezioni rappresentate dal malato che elimina il
virus nella fase di invasione. La trasmissione è per via aerea e la
contagiosità della malattia è molto elevata.
- Prevenzione = Ricovero ospedaliero, in reparti
attrezzati, è necessario ai fini terapeutici, nei casi complicati. Nei
casi non complicati: isolamento domiciliare per 5 gg. dalla comparsa
dell'esantema
- Vaccinazione = unica possibilità concreta
di prevenzione del morbillo. Vaccinazione si è dimostrata un valido mezzo
per il controllo della malattia, tanto che si può prospettare l'obiettivo
dell'eradicazione
Parotite: malattia virale molto contagiosa, che interessa la ghiandole
parotidi e altri tipi di ghiandole fra cui le salivari, i testicoli e le ovaie
- Agente eziologico = virus parotico:
paramyxovirus a RNA
- Incubazione = 14 - 18 gg.
- Cenni Clinici = gonfiore
parotidi, mal di testa, febbre, dolori al collo e sotto le orecchie,
dolore alla masticazione, a volte dolore addominale, tumefazione che
ingrossa il viso in modo caratteristico
- Contagiosità = da 4-5 giorni prima dell'esordio clinico fino
alla completa guarigione
- Epidemiologia = malattia endemica in tutto il mondo, con focolai epidemici ogni
2 - 3 anni in inverno e primavera. Il serbatoio è
l'uomo malato che, trasmette il virus per via respiratoria ai soggetti
sani soprattutto in comunità (scuole, caserme..); colpisce prevalentemente
i bambini dai 5 - 10 anni
- Prevenzione = vaccinazione
- Vaccinazione = vaccino (non obbligatorio),
da praticare a 15 mesi di età.
Rosolia: malattia esantemica, contagiosa, a breve
decorso, di modesta gravità. Diventa una malattia grave quando colpisce nelle
fasi iniziali della gravidanza per i danni embrionali che può determinare.
- Agente eziologico = Togavirus
- Incubazione = 14 - 21 gg.
- Cenni Clinici = febbre,
linfoadenopatia (ingrossamento linfonodi), esantemia. Quando l'infezione occorre nei primi 3 - 4 mesi di gravidanza la
viremia determina un'infezioni placentare e la trasmissione all'embrione,
con la possibilità di aborto o parto prematuro con feto morto. Nei casi in
cui riesca a nascere un bambino avrò lesioni nervose dell'occhio e
dell'apparato cardiovascolare, causando gravi malformazioni al bambino.
- Contagiosità = da 1 settimana prima a 4 gg dopo
l'esantema.
- Epidemiologia = le sorgenti di infezioni sono umane. Il periodo di massima
contagiosità va dai 2 - 3 giorni prima a 2 - 3 giorni dopo l'inizio
dell'esantema
- Prevenzione = unica forma sicura di prevenzione è il
vaccino.
- Vaccinazione = importante: alle bambine in
età prepubere, alle donne sieronegative in età feconda, in modo
particolare a quelle esposte ad elevato rischio di contagio (infermiere,
puericultrici, maestre).
Varicella:
- Agente eziologico = virus Varicella zoster
- Incubazione = 10 - 20 gg.
- Cenni Clinici = febbre,
malessere, esantema maculo papulare compaiono a ondate sulla testa, sul viso, sul
tronco e sugli arti e col tempo evolvono in piccole vesciche che si
trasformano poi in croste destinate a cadere.
- Contagiosità = da 1 o 2 giorni prima della comparsa
dell'eruzione e può durare fino alla comparsa delle croste.
- Epidemiologia = si manifesta come una malattia infettiva dell'infanzia. Il contagio avviene mediante
le goccioline di saliva disperse nell'aria
e il contatto con le eruzioni cutanee.
- Prevenzione = denuncia obbligatoria, isolamento per 10
gg. circa
- Vaccinazione = non è consigliata visto che la malattia è
benigna e conferisce un'immunità permanente; utile per gli immunodepressi.