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UGO FOSCOLO
LA VITA
Nacque a Zante (isola greca) nel 1778 poi si trasferì con la madre a Venezia. Con lo scoppio della rivoluzione, anche se era noto nobiliare con un'educazione religiosa e riformista, si convertì a idee giacobini. Fu costretto a lasciare Venezia poi ci ritornò e do 151f56b po il trattato di Campoformio l'abbandonò di nuovo e visse tra Bologna e Milano. Entrò nell'esercito napoleonico e prese parte a varie battaglie rimanendo anche ferito. Dopo la caduta di Napoleone gli assegnarono la direzione di un giornale letterario ma egli rifiutò. Poi ricercato per debiti fuggì a Milano e si rifugiò a Londra dove morì nel 1827. Le sue ceneri furono poi trasportate a Firenze nella chiesa di Santa Croce.
LA STORIA INTERIORE
Foscolo fu un poeta della rivoluzione e degli anni napoleonici. La storia interiore del Foscolo, psicologica e letteraria, è contrastante e tortuosa.
Foscolo venne spesso in contatto con intellettuali napoletani e il risultato di questi rapporti fu la sua cultura ricca di contrasti e contraddizioni fuse nella sua personalità ricca e vivace.
L'ORTIS
LE ODI E I SONETTI
Le odi e i 12 sonetti composti dopo il 1798 riflettono uno stato s'animo di sfiducia nella vita pubblica e di raccoglimento interiore.
I sonetti sono più vicini all'Ortis perché c'è una componente autobiografica.
Dietro i sonetti ci sono i classici greci e latini.
Il neoclassicismo di Foscolo è originale per l'intensità con cui la cultura diventa elemento di vita e per il ritorno al neoclassicismo di Winckelmann, con la sua aspirazione al "bello ideale". Il mondo antico è bisognato con nostalgia e malinconia. Il neoclassicismo di Foscolo è intriso dei problemi e sentimenti del suo tempo, ed attribuisce all'arte una funzione consolatrice. Le due odi sono soprattutto vicine al neoclassicismo. Le due donne diventano simbolo della bellezza ideale e sono trasfigurate in dee greche.
I SEPOLCRI
LE GRAZIE
Nel 1812-13 scrive quest'opera divisa in tre canti. Il tema è la storia dell'umanità incivilita per l'influsso delle Grazie, ed è un tema tipicamente neoclassico.
Il primo inno è dedicato a Venere e descrive la nascita delle Grazie e la storia della civiltà in Grecia.
Nel secondo inno si trova l'invenzione di un culto delle Grazie celebrato con la danza, il canto e il suono dell'arpa da tre donne da lui amate.
Nel terzo inno, dedicato a Pallade, c'è il rifacimento del mito di Atlantide dove le dee tessono un velo magico per coprire la nudità delle Grazie.
Il poemetto non fu mai terminato.
Il Foscolo è partito dall'irruenza passionale dell'Ortis alla ricerca di una poesia nella quale gli affetti e le passioni fossero ancora presenti, ma filtrati.
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