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Grammatica - LA FRASE

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LA FRASE!!!


La frase è l'unità minima della comunicazione linguistica: è una sequenza di parole dotata di senso compiuto e compresa tra due pause forti. Le pause forti sono: il punto fermo(.), i due punti(:), punto e virgola(;), punto interrogativo(?), punto esclamativo(!), puntini di sospensione (.).

Noi possiamo distinguere due tipi di frasi diverse: semplici (o proposizione), complessa (o periodo).

La frase semplice è l'insieme di parole unite intorno ad un unico predicato; mentre la frase composta è data dall'unione di più proposizioni collegate sullo stesso piano o su piani diversi.



La forma essenziale della frase semplice è data dalla frase minima, cioè la composizione di soli due elementi: soggetto e predicato. Talvolta il soggetto può essere omesso, questo fenomeno prende il nome ellissi del soggetto.

Ma certe volte può capitare che venga sottinteso il predicato, questo tipo di proposizione viene denominato frase nominale.

La frase semplice può cambiare grazie alle espansioni del soggetto, e possono essere i complementi, gli attributi, le apposizioni, gli elementi predicativi. Una frase è sempre fondata su un argomento principale(chiamato tema) di cui si dice qualcosa ( che si definisce rema).

Es.: Gianni è divertente ! "Gianni" è il tema, mentre "è divertente" è il rema.

Due o più frasi semplici possono combinarsi insieme e dar vita a frasi complessi o periodi. Per suddividerli dobbiamo considerare la principale e le varie subordinate.


L'ATTRIBUTO!!!


L'attributo è un aggettivo o un participio che si riferisce a un nome(o un altro termine usato come nome) con cui concorda in genere e numero e funziona nella frase.


L'APPOSIZIONE!!!


L'apposizione è un nome che accompagna un altro nome per meglio descriverlo e determinarlo.

Come l'attributo, l'apposizione non ha un ruolo autonomo all'interno della frase, ma dipende dal nome che lo accompagna.


IL COMPLEMENTO PREDICATIVO DEL SOGGETTO!!!


Il complemento predicativo del soggetto è un nome o un aggettivo che completa il significato del predicato riferendosi al soggetto. Questo complemento può essere preceduto da: le preposizioni da e per, l'avverbio come, dalle locuzioni avverbiali in qualità di o in veste di. Richiedono obbligatoriamente il predicativo del soggetto soltanto i verbi copulativi. Rientrano tra i verbi copulativi i verbi: effettivi, appellativi, estimativi e elettivi.


I COMPLEMENTI!!!


I complementi sono nomi che completano, con funzioni e modi diversi, i due nuclei essenziali della frase( sogg. e pred.). Possiamo distinguere fra complementi essenziali al significato del termine che completano e complementi circostanziali, che precisano e arricchiscono il significato dell'elemento da cui dipendono fornendo informazioni non indispensabili. Poi possiamo distinguere i complementi avverbiali e non avverbiali. Avverbiale è quel complemento che, più che completare il significato del termine da cui dipende, lo modifica, svolgendo una funzione analoga a quella dell'avverbio. Mentre non avverbiale è qualsiasi complemento che non è un avverbio e non può essere sostituito da un avverbio.

Ecco i vari complementi.

Il complemento oggetto è l'elemento della frase su cui l'azione (compiuta dal soggetto ed espressa dal predicato) ricade direttamente, cioè senza che il complemento sia legato al verbo da preposizioni e risponde alla domanda "chi?, che cosa?".

Il complemento di termine risponde alla domanda "a chi?, a che cosa?".

Il complemento d'agente è introdotto dalla preposizione da semplice o articolata e risponde alla domanda "da chi?"; mentre il complemento di causa efficiente si ha quando l'agente non è un essere animato ma è una cosa, e risponde alla domanda "da che cosa?".

Il complemento di specificazione è un complemento indiretto introdotto dalla preposizione di. La sua funzione è di precisare un termine che altrimenti resterebbe generico, e risponde alla domanda "di chi?, di che cosa?".

Il complemento di denominazione e preceduto dalla preposizione di e determina parole generiche come: città, isola, penisola, comune, repubblica, regno, principato, nome, cognome, soprannome, pseudonimo, mese, giorno. E risponde alla domanda "di quale nome?".

Il complemento partitivo specifica il tutto di cui il termine reggente indicante la parte e risponde alla domanda "tra chi?, tra che cosa?".

Il complemento di causa indica la causa dell'azione o della condizione espressa dal verbo e risponde alla domanda "a causa di chi?, di che cosa?, per quale motivo?".

Il complemento di fine indica lo scopo dell'azione o della condizione espressa dal verbo e risponde alle domande "per chi?, per che cosa?, per quale fine?".

Il complemento di mezzo o strumento indica il mezzo (persona o animale) o lo strumento (concreto o astratto) mediante il quale si compie l'azione espressa dal verbo e risponde alle domande "per mezzo di chi?, per mezzo di che cosa?".

Il complemento di modo o maniera indica il modo in cui si compie l'azione e risponde alle domande "in che modo?, in che maniera?".

Il complemento di compagnia e di unione indica l'essere animato (compagnia), l'oggetto o l'entità astratta (unione) insieme alla quale si compie o si subisce l'azione o ci si trova nella condizione espressa dal verbo e risponde alle domande "con chi?, con che cosa?, in compagnia di chi?, in unione con che cosa?".

I complementi di luogo sono 5 e sono: 1. Complemento di stato in luogo che indica il luogo in cui si svolge l'azione, si verifica una situazione o è collocato qualcuno o qualcosa e risponde alle domande "dove?, in quale luogo?"; 2. Complemento di moto a luogo indica il luogo verso il quale si muove qualcuno o qualcosa o verso cui è diretta un'azione e risponde alle domande "dove?, verso dove?, verso quale luogo?"; 3. Complemento di moto da luogo indica il luogo da cui ci si muove o da cui proviene un'azione e risp. alle domande "da dove?, da quale luogo?"; 4. Complemento di allontanamento o separazione precisa da chi o da che cosa ci si allontana o ci si separa, in senso proprio o figurato e risp. alle domande "da dove?, da quale luogo?, da chi?, da che cosa?"; 5. Complemento di moto per luogo indica il luogo attraverso il quale si passa o attraverso il quale ci si muove per compiere un'azione e risp. alle domande "per dove?, attraverso quale luogo?".

Il complemento di origine o provenienza indica l'origine o la provenienza di una persona o di una cosa, in senso proprio o figurato e risp. alle domande "(nato, proveniente) da dove?, da quale luogo?, da chi?".

I complementi di tempo sono 2 e sono: 1. Complemento di tempo determinato indica il momento o l'epoca in cui si verifica l'azione o la circostanza espressa dal verbo e risp. alle domande "quando?, per quando?, a quando?, tra quanto tempo?, in quale momento?, in quale periodo?"; 2. Complemento di tempo continuato indica per quanto tempo dura il fatto, l'azione, la circostanza espressa dal verbo e risp. alle domande "quanto?, per quanto tempo?, in quanto tempo?, da quanto tempo?, fino a quando?, da quando?".

Il complemento di età indica l'età di qualcuno o di qualcosa e risp. alle domande "di quanti anni?, a quanti anni?".

Il complemento di limitazione indica entro quali limiti o in quale ambito è valida l'affermazione che si fa e risp. alle domande "limitatamente a chi?, a che cosa?, rispetto a chi?, a che cosa?".

Il complemento di argomento indica l'argomento o la materia di cui si parla, si scrive, si tratta e risp. alle domande "di chi?, di che cosa?, intorno a chi?, intorno a che cosa?".

Il complemento di paragone indica il secondo termine di paragone e risp. alle domande "(- o +) di chi?, di che cosa?, quanto chi?, quanto che cosa?, come chi?, come che cosa?".

Il complemento di qualità indica una caratteristica morale o materiale, indeterminata o determinata di qualcuno o di qualcosa e risp. alle domande "di che tipo o qualità?, come?; con quali caratteristiche?".

Il complemento di materia indica la materia, la sostanza, l'elemento di cui è fatta una determinata cosa e risp. alla domanda "fatto di quale materia?".

I complementi di quantità sono 6 e sono: 1. Complemento di peso o misura precisa il peso o la misura di qualcosa o qualcuno e risp. alle domande "quanto?, di quanto?, per quanto?"; 2. Complementi di abbondanza e di privazione indicano ciò che si ha in abbondanza o ciò di cui si è privi, in senso proprio o figurato e risp. alle domande "di che cosa abbonda?, di che cosa è privo?"; 3. Complemento di estensione indica quanto qualcosa si estende nello spazio e risp. alle domande "quanto?, per quanto?, (alto, profondo) quanto?"; 4. Complemento di distanza indica la distanza che separa un luogo da un altro, una cosa o una persona da altre cose o persone e risp. alle domande "quanto?, a quale distanza?"; 5. Complemento di stima esprime la valutazione che si dà di qualcosa o di qualcuno, sul piano materiale o su quello morale e risp. alle domande "quanto?, (stimato, valutato) quanto?"; 6. Complemento do prezzo indica quanto costa una cosa o un essere animato e risp. alle domande "quanto?, a quale prezzo?".

Il complemento di colpa indica la colpa di cui qualcuno si è reso responsabile o è accusato e risp. alle domande "di quale colpa?, per quale colpa?".

Il complemento di pena indica la pena o la condanna che viene inflitta a una persona e risp. alle domande " a quale pena?, con quale pena?".

I complementi di vantaggio e svantaggio indica il vantaggio di chi o di che cosa, a discapito di chi o di che cosa si verifica l'azione o la condizione espressa dal verbo e risp. alle domande "per chi?, per che cosa?, a vantaggio di chi, di che cosa?, a danno di chi, di che cosa?".

Il complemento distributivo indica la proporzione numerica tra persone, cose, numeri, oppure la distribuzione che viene fatta di persone o cose in senso proprio o figurato.

Il complemento di esclusione indica la persona o la cosa che rimane esclusa rispetto a quanto viene affermato dal predicato, ed esprime un rapporto logico contrario a quello espressione dai complementi di compagnia e di mezzo e risp. alle domande "senza chi?, senza che cosa?, eccetto chi?, eccetto che cosa?".

Il complemento di sostituzione o di scambio indica qualcuno o qualcosa che è al posto di un altro o che ha preso il posto di un altro in senso figurato o proprio e risp. alle domande "invece di chi, di che cosa?, in luogo di chi, di che cosa?".

Il complemento concessivo indica le persone, le cose, l'avvenimento nonostante i quali avviene un determinato fatto e risp. alle domande "nonostante (o malgrado) chi?, nonostante (o malgrado) che cosa?". 






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