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ALTRI DOCUMENTI
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Titolo: Se questo è un uomo
Autore: Primo Levi
Note sull'autore: Primo Levi è stata una delle figure più note della letteratura italiana
del Novecento. Ebreo e antifascista è conosciuto dal largo pubblico soprattutto 515f54f
per il romanzo "Se questo è un uomo".
Nato nel
Anno di pubblicazione:
Genere letterario: romanzo
Numero delle pagine:
Trama: Primo Levi è
stato catturato dai nazisti nel 1944 e in seguito è stato deportato nel campo
di concentramento d'Auschwitz. Dopo un lungo viaggio Primo arriva nel campo,
viene spogliato di tutti i suoi averi, gli vengono rasati i capelli e per
essere riconosciuto i nazisti tatuano sul suo braccio il numero 174 517. Da
quel momento Primo ha perso ogni suo diritto e inizia a lavorare come se fosse uno
schiavo. Mentre trasportava delle traversine si ferisce ad un piede e viene
ricoverato in Ka-Be, l'infermeria del campo. Lì conosce per la prima
volta le selezioni. Quando viene dimesso viene assegnato ad un' altra baracca
nella quale incontra il suo migliore amico, Alberto, ma non riesce a dividere
con lui la cuccetta. Durante la giornata lavorativa fa amicizia con Reisnyk,
che diventa il suo nuovo compagno di cuccetta. Reisnyk, uomo molto generoso,
aiuta spesso primo nel lavoro. Dopo un breve periodo primo viene scelto,
insieme ad altri prigionieri, per andare a far parte del kommando
chimico, ma prima deve sostenere un esame. A Primo viene affidato l'incarico di
aiuto trasportatore: il suo compito è quello di aiutare Jean a trasportare la
zuppa fino alla sua baracca. Durante il tragitto egli ricorda alcuni versi
della Divina Commedia e ne spiega il significato a Jean. Nell'Ottobre del
Personaggi In questo testo ci sono molte comparse che ci vengono presentate solo per la loro capacità di adattamento al lager ad esempio Null Achtzehn, Piero Sonnino, Fisher, Jean; tra queste figure spiccano alcuni personaggi che aiuteranno il protagonista nel campo:
Alberto il suo
migliore amico, che incontra all'uscita dall'infermeria e da cui non si
separerà più da lui fino alla sua partenza il 18 gennaio 1945, e da quel
momento non si rivedranno mai più, perché lui morirà durante un'interminabile
marcia attraverso
Lorenzo: un operaio civile italiano che lavorava alla fabbrica di gomma; che mosso dalla compassione per la sorte di Levi, senza pretendere alcun compenso, cercò di aiutarlo, sfamandolo per sei mesi.
Charles e Arthur: sono due compagni di stanza, che durante i dieci giorni precedenti la liberazione lo aiuteranno a sopravvivere
Ma su tutti risalta il protagonista l'autore dell'opera: Primo Levi. Inizialmente ingenuo e pieno di speranze poi più attento e più astuto; un uomo di gran volontà e di forte coraggio, che racconta la vicenda drammatica di cui è stato vittima. Primo è molto altruista perché aiuta tutti quelli che si trovano nelle sue stesse condizioni. Di lui sappiamo anche che è un chimico e che parla un po' il tedesco. Vive i fatti da lui raccontati a ventiquattro anni. Gode di buona salute e grazie ad essa scampa alle selezioni, ma anche grazie a una leggera malattia ,dell'ultimo periodo, riesce a evitarne un'ulteriore. Lui è tra i pochi che riesce a sopravvivere all'orrenda disavventura che lo priva di un anno di libertà.
Spazio: Se si esclude il primo capitolo che si svolge in
Italia e sul treno, in viaggio verso
Tempo: Il periodo della descrizione è quello della seconda guerra mondiale. Il protagonista viene deportato ad Auschwitz nel 1944; i russi non arriveranno molti mesi dopo.
Narratore: Il narratore è il protagonista del romanzo.
Tematiche: Il libro racconta, la drammatica deportazione degli ebrei italiani ad Auschwitz nel 1944, dopo la cattura da parte della milizia fascista in Valle d'Aosta. Il libro nasce come testimonianza e documento, e di questa sua natura ha i caratteri stilistici: una scrittura chiara, comunicativa, oggettiva, referenziale, rigorosamente aderente ai fatti e attenta alle sfumature.
Commento: Interessante, questo romanzo sembra stato scritto per non far dimenticare la crudeltà dei campi di concentramento. Il libro aiuta a riflettere sugli sbagli che "potenti" accecati dalla sete di potere hanno fatto, sulla distruzione di un popolo. Mi ha fatto pensare a tutto il dolore che troppe persone hanno dovuto sopportare.
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