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RIFLESSIONE SUI PUNTI SALIENTI DEL CAP. XXV DEL PRINCIPE DI MACHIAVELLI

letteratura



RIFLESSIONE SUI PUNTI SALIENTI DEL CAP. XXV DEL PRINCIPE DI MACHIAVELLI


Questo capitolo inizia con l'illustrare le diverse posizioni di pensiero riguardo alla fortuna. Machiavelli, al contrario dei suoi contemporanei, sostiene che la fortuna domini metà delle azioni dell'uomo e che l'al 212d39c tra metà spetta invece all'uomo stesso costruirla. A differenza del pensiero medievale, egli sostiene che Dio non predestini il futuro dell'umanità ma è grazie alla virtù che l'uomo può avere dei buoni risultati, in questo modo notiamo che Machiavelli parla favorevolmente del libero arbitrio. Per Machiavelli la Fortuna è considerata "un fiume in piena a cui l'uomo può erigere degli argini" , infatti egli pensa che l'uomo non solo non debba fermarsi davanti a questa ma deve fare in modo, con la sua virtù, di correggerla e rendersela favorevole. Qui egli parla dell'Italia, come di un Paese( contrariamente a Spagna, Francia e Germania) non in grado di governare, per così dire questa fortuna, infatti la paragona a una campagna senza ripari che non può fare nulla davanti alla furia di quel fiume impetuoso che è la fortuna e quindi è costretta a subire senza poter agire.



Il principe deve essere impetuoso, e qui ci viene portato ad esempio Giulio II, il quale grazie alla sua forza e al suo impeto, riuscì a compiere azioni che mai nessuno avrebbe potuto fare... questo esempio ha come scopo il far capire che la fortuna non è stabile e che per poterla tenere sottoposta a sé bisogna manifestare una certa virtù audace, coraggiosa e forte.


LO STILE E IL LINGUAGGIO

Anche in questo capitolo notiamo il serrato ragionamento che fa Machiavelli composto di dilemmi e propaggini (dilemmatico propagginato).

innanzitutto ci presenta due posizioni: 1) La vita dell'uomo è governata da Dio e dalla Fortuna, 2) la vita dell'uomo è dominata per metà dalla fortuna e per metà dall'uomo stesso, grazie alla sua virtù; da quest'ultima nasce il pensiero per cui l'uomo: 1) subisce la fortuna, 2) cerca di correggere la fortuna...

il linguaggio è, pur essendo scritta in volgare, contiene termini cancellereschi e tecnici, questa scelta potrebbe risultare dal fatto che l'opera dovesse essere destinata ai Medici e quindi voleva rendere l'opera all'altezza del destinatario.

per illustrare le tesi sostenute Machiavelli, inoltre,ricorre all'uso di metafore, per esempio paragona la fortuna in primo luogo a un fiume in piena e in conclusione dice che la fortuna è donna e come tale va battuta, oppure rappresenta, come detto sopra, l'Italia come una campagna senza protezioni e quindi senza difese.









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