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Stevenson visse nella seconda metà
dell'Ottocento, sino al 1879 risiedette in Inghilterra e successivamente in
America, poi, negli ultimi anni della sua vita, nelle Isole Samoa. In quel
periodo era in atto la seconda rivoluzione industriale, che aveva sancito il
primato mondiale degli Stati Uniti e della Germania. La scoperta fondamentale,
che diede il via a questo fenomeno, fu l'introduzione della lavorazione
industriale dell'acciaio, seguita poi dall'invenzione del cemento e dalla
nascita delle prime centrali elettriche, ecc. La seconda rivoluzione
industriale portò ad un miglioramento della vita quotidi 616f59g ana per gran parte
della popolazione, poiché per la prima volta le invenzioni che furono messe a
punto ebbero anche un impiego su larga scala. Ciò nonostante le condizioni di
vita dei manovali industriali, tuttavia, per alcuni aspetti peggiorarono.
Nacque così la questione sociale, il problema del proletariato, di tutti gli
operai che erano impiegati nel settore industriale. Il loro lavoro in fabbrica
era organizzato secondo il concetto di catena di montaggio, oltre ad essere
logorante e stressante, privava di soddisfazione il manovale, il cui compito
era estremamente limitato: compiere la stessa azione per dieci o dodici ore al
giorno. Egli rivestiva solo un piccolo ruolo nel processo produttivo, mentre
l'artigiano lo compiva per intero e alla fine era soddisfatto del suo lavoro,
non era così per l'operaio della fabbrica, ed è anche a causa di questo che
molti di loro sono quasi impazziti, poiché erano costretti a compiere la stessa
ripetitiva azione per tutto il giorno, senza vederne poi dei risultati.
Stevenson, però, fu influenzato minimamente dalla situazione storica della
seconda metà dell'Ottocento, il lui incise soprattutto il contesto sociale in
cui viveva, a partire dalla sua famiglia; in quel periodo, infatti,
l'Inghilterra era investita da una correte di puritanesimo, anche la sua
famiglia gli impartì un'educazione di tipo calvinista. Stevenson, essendo
anticonformista di natura, entrò subito in contrasto con la sua famiglia che
abbandonò nel 1876, quando cominciò a viaggiare per molti paesi dell'Europa. La
sua vita è fatta di scelte anticonformiste (in rapporto a ciò che voleva la sua
famiglia) e radicali, infatti, si sposò con una donna che era più grande di lui
di una decina d'anni, si trasferì in America e successivamente nelle isole
Samoa.
Gli anni della seconda metà dell'Ottocento furono anche quelli in cui il
Romanticismo era praticamente decaduto, questo declino ebbe origine nella
seconda metà dell'Ottocento. Stevenson, infatti, è considerato un esponente del
Romanticismo, ma dal suo stile trapelano anche elementi del Naturalismo e del
Realismo, che apprese quando entrò in contatto con esponenti francesi di queste
correnti letterarie. Molti lo ritengono uno dei massimi esponenti della
letteratura inglese dell'epoca, anche perché ha avuto il merito di rendere la
sua opera varia. Uno dei suoi libri, "La freccia nera", è stato scritto
basandosi sul modello del romanzo storico, tipico del periodo Romantico; le
vicende narrate, hanno in genere come scenario eventi storici epoca medievale.
Si fa riferimento e ci s'ispira al Medioevo proprio perché in questo periodo si
cominciarono a formare in Europa, dalle ceneri dell'impero romano, i primi
stati nazionali e iniziò quel lungo processo che portò alla differenziazione
degli idiomi dei vari popoli. Nel romanzo "
Robert Louis Balfour Stevenson nacque
ad Edimburgo nel 1850 e sembrava inizialmente destinato a continuare l'attività
del padre e del nonno: ingegneri specializzati nella costruzione di fari, ma si
capì subito sua salute non glielo avrebbe consentito. Non potette frequentare
normalmente la scuola e quindi studiò a casa, prendendo lezione da professori
privati. Adolescente, studiò con poca passione l'avvocatura in gran segreto si
esercitava per diventare scrittore attraverso esercitazioni che lui stesso
s'inventava. Quando aveva circa venticinque anni entrò in contrasto col padre e
cominciò ad assumere un atteggiamento anticonformista, e vagabondò per le
Highlands scozzesi e per
La presenza di un autentico interesse umano dà sapore di verità e di vita ai
perfetti congegni delle storie di Stevenson. Nemico dei pedanti,
anticonformista e ribelle, egli guardò la realtà dei sentimenti e delle cose
attraverso la riflessione.
La sua passione dell'avventura, il gusto dell'esotico, l'ansia della libertà e
di evasione rivelano il fondo romantico della sua sensibilità; ma egli riuscì
dare alle immagini fantastiche quasi la concretezza del documento, trasponendo
allo stesso tempo ad atmosfere favolose o allucinate la problematica della vita
morale, alla cui attenta considerazione lo aveva portato l'educazione
calvinista che aveva ricevuto da giovane. Conferì alla sua opera un timbro
inconfondibile, per quel misto di umorismo e fervore.
Un giorno, quando la primavera era
quasi giunta alla fine, Sir Daniel, un signorotto del luogo nonché cavaliere,
Richard Shelton (Dick) un suo protetto e Bennet Hatch, il braccio destro del
nobile arrivarono a Tunstall, un piccolo villaggio inglese. I tre erano andati
a casa di un vecchio che si chiamava Nick Appleyard per proporgli di assumere
il comando di alcune truppe del paese, vista la sua esperienza in battaglia
maturata durante la guerra contro
Arrivato alla locanda dove Sir Daniel
era impegnato nella riscossione delle tasse, Dick consegnò il messaggio al
cavaliere di Tunstall, il quale, dopo averlo letto, ne scrisse subito una di
risposta e ordinò al giovane di portarla a Tunstall. Durante il viaggio, in una
palude, il giovane Shelton incontrò casualmente un ragazzo, che dimostrava
tredici anni, che gli aveva chiesto alla locanda delle informazioni per
arrivare a Hollywood. Il suo cavallo era ormai spacciato ed era stato ucciso da
Dick, che voleva porre fine all'agonia del povero animale. Il giovane chiamava
John Matcham e disse a Dick che fuggiva dal perfido Sir Daniel e voleva
raggiungere Hollywood, per salvarsi. Richard, allora, gli fece la solenne
promessa di guidarlo e proteggerlo per tutto il viaggio. Successivamente si
presentò la necessità di guadare il fiume Till con la barca, visto che l'acqua
era troppo profonda, e così si rivolsero a Hugh il traghettatore, il quale si
dimostrò disponibile, ma aveva paura di John delle Paludi, che altri non era
che John Rimedia-tutto. Egli pretendeva, infatti, un "pedaggio" ogni
qualvolta vedeva dall'isolotto in cui era appostato qualcuno che attraversava
il fiume. Vedendo che Hugh non volva pagargli "il pizzo", con una
freccia uccise il cavallo di Dick, che cadendo bruscamente fece capovolgere la
barca. Riuscirono ad arrivare all'altra riva, Dick, però, stava per affogare ma
Matcham, visto che sapeva nuotare gli salvò la vita. Da quel momento avevano il
più temuto bandito della foresta alle calcagna e per sfuggirgli s'inoltrarono
nella foresta, imbattendosi con gli uomini della Brigata del Bosco Verde, che
nel loro covo stavano per predisporre un'imboscata al gruppo di soldati di Sir
Daniel, guidati da Selden. Dick voleva avvertirli, anche perché quegli uomini
li conosceva molto bene, insieme con loro era cresciuto poiché dopo
l'assassinio del padre aveva vissuto nella corte di Sir Daniel, il suo tutore,
ma Matcham glielo impedì, ricordandogli la solenne promessa che gli aveva
fatto. L'imboscata ebbe successo e molti soldati morirono, il che fece andare
Dick su tutte le furie e se la prese con l'incolpevole Matcham, ne scaturì quindi
una violenta lite. Finito il diverbio, procedettero entrambi verso la strada
che conduceva Hollywood, ma incontrarono con Sir Daniel, il quale, travestito
da lebbroso, stava fuggendo poiché era stato clamorosamente sconfitto. I tre si
diressero allora Moat-House, nel castello del cavaliere di Tunstall. Lì Dick
cominciò a nutrire i primi sospetti fondati sul coinvolgimento di Sir Daniel
nell'assassinio del padre, anche perché nella lettera minatoria di John
Rimedia-tutto il bandito minacciava di uccidere il cavaliere di Tunstall per
vendicare la morte di Harry Shelton. Nonostante Sir Oliver gli avesse giurato
il falso per due volte non riuscì a convincerlo. Sir Daniel, visto che il suo
pupillo aveva cominciato a sospettare di lui, ordinò il suo assassinio. Per
compiere questo delitto nel modo meno vistoso possibile il cavaliere di
Tunstall fece trasferire Dick in nella stanza sopra la cappella dove c'era un
passaggio segreto da cui si poteva accedere da varie parti del castello,
facendo insospettire Dick. Fu proprio in quel momento che John entrò di corsa
nella camera ed era così impaurito e agitato che tradì la sua identità facendo
così scoprire a Dick che egli in realtà non era John Matcham, ma Joanna Sedley,
una ragazza rapita da Sir Daniel che voleva accaparrarsi diritti (e il denaro)
del suo matrimonio. Joanna avvertì Dick che era in serio pericolo di vita e i
due fuggirono utilizzando il passaggio segreto, aiutati da Bennet. Solo Dick
riuscì a scappare: Joanna rimase, infatti, prigioniera di Sir Daniel.
Nonostante fosse stato ferito dagli arcieri di Sir Daniel, Dick s'inoltrò nella
foresta e fu ritrovato, ormai privo di sensi, da Greesheve e Senza-legge, due
uomini di John Rimedia-tutto che lo portarono presso il loro capo. Quest'ultimo
aveva molto a cuore Dick, anche a causa della morte di suo padre avvenuta per
mano di Sir Daniel, che sfruttava anche le rendite delle sue proprietà, in
qualità di tutore. Dick, avendo ormai scoperto che Sir Daniel era il mandante
dell'omicidio di suo padre, era così accecato dalla voglia di vendetta che
divenne un componente della Brigata del Bosco Verde, con l'obiettivo primario
di uccidere il suo ex tutore e liberare Joanna.
Appena si fu rimesso, Dick fece trovare
una lettera al suo ex tutore nella quale minacciava che la prossima vittima
della Freccia Nera sarebbe stato proprio lui, facendo sentire da quel momento
in poi Sir Daniel. Qualche mese dopo, in gennaio, riuscì a scoprire dopo giorni
e giorni di appostamenti e ricerche dove fosse nascosta Joanna: ella era tenuta
prigioniera in una casa costruita sulla spiaggia che era di proprietà di Sir
Daniel. Con i suoi uomini il giovane Shelton tentò un attacco cercando di
contare sull'effetto sorpresa, ma si scontrò con i soldati di Lord Foxham, che
dopo lo spaesamento iniziale, diedero del filo da torcere ai componenti della
Brigata del Bosco Verde. Dick riuscì comunque a sconfiggere Lord Foxham nella
battaglia e gli propose che non l'avrebbe ucciso se si fosse arreso, e il
nobile gli ubbidì subito. Quando i due si chiarirono, compresero di avere le
stesse intenzioni: attaccare Sir Daniel per liberare Joanna, di cui Lord Foxham
era stato il tutore. Decisero di incontrasi alla croce di San Bride, per le sei
del mattino e lì si accordarono per un'azione congiunta per attaccare la casa
di Sir Daniel, ma ciò era stato reso molto difficile dato che quella
scaramuccia della notte aveva messo in allarme sia gli uomini di Sir Daniel che
quelli Lord Shoreby (che si era ormai assicurato il matrimonio con Joanna),
quindi la guardia attorno alla casa era raddoppiata, e l'unico modo per
arrivarci furtivamente e senza troppe perdite era quello di utilizzare
un'imbarcazione. Gli uomini di Dick e di Lord Foxham s'impadronirono della
"Buona Speranza", imbarcazione di proprietà di un certo Arblaster.
Sbarcarono furtivamente sulla spiaggia dove si trovava la casa di Sir Daniel.
L'effetto sorpresa su cui avevano contato non diede i vantaggi sperati, e gli
uomini di Sir Daniel ebbero la meglio su quelli di Dick e di Lord Foxham (che rimase
gravemente ferito) e li costrinsero ad una rocambolesca ritirata. In mare, Dick
e i suoi furono sorpresi da una tempesta, e solo grazie all'abilità di
Senza-legge, che era stato anche un marinaio riuscirono a sbarcare vivi. Una
volta approdati, furono assaliti da alcuni contadini che li avevano scambiati
per corsari francesi, che in quel periodo di gran confusione facevano il bello
e il cattivo tempo nelle coste inglesi. Scampato a questo pericolo Dick disse
ai suoi uomini di tornare a Shoreby da soli o a piccoli gruppi, lui, infatti,
sarebbe andato con Senza-legge, che era uno dei suoi uomini più bravi e il suo
compagno di avventure. I due si recarono nel rifugio di Senza-legge, che era
una piccola caverna la cui entrata era nascosta da piante selvatiche. Lì si
rifocillarono al calore del fuoco, che li ricompensava di tutto il freddo
patito sulla "Buona Speranza". Sempre lì Dick nascose una lettera che
gli era stata consegnata sulla barca da Lord Foxham e che poi avrebbe dovuto
consegnare a Riccardo di Gloucester, essa era di vitale importanza perché gli
avrebbe permesso di avere l'appoggio del duca di Gloucester. Dick e Senza-legge
si travestirono da frati francescani e grazie all'abilità del bandito questo
travestimento risultò perfetto. Si avviarono quindi verso la casa di Sir Daniel
e non ebbero nessuna difficoltà ad entrare. Dick incontrò Alicia, nipote del
conte Risingham, la quale lo condusse da Joanna. Ella lo riconobbe subito e,
dopo un breve dialogo in cui i due si scambiarono le reciproche preoccupazioni,
lo fece nascondere in un'intercapedine che era creata dagli arazzi e dal muro.
Lì si posizionò anche una spia, insospettita dalle grida dello sbronzo
Senza-legge, e Dick fu costretto, per non essere smascherato, ad ucciderla.
Quando venne scoperto il cadavere, Sir Daniel di comune accordo con Lord Foxham
fece bloccare tutte le uscite e Dick riuscì a fuggire, senza Joanna, con il
pretesto di andare a pregare nell'abbazia per l'anima del morto. Quattro
soldati lo scortarono per tutto il tragitto; nell'abbazia Sir Oliver lo
riconobbe e gli tese una trappola, facendo sorvegliare le uscite dell'abbazia
da un folto gruppo di uomini, pronti a bloccarlo se avesse tentato la fuga.
Successivamente arrivò Senza-legge che rimase anche lui bloccato poiché Sir
Oliver capì dal suo atteggiamento che era un complice di Dick. I due restarono
tutta la notte a pregare, o meglio a far finta di pregare, fino a che la
mattina dopo, molto presto, entrarono nell'abbazia Lord Shoreby e Joanna,
pronti per il matrimonio. Mentre si svolgeva la cerimonia, due Frecce Nere
lanciate da John Rimedia-tutto (Alias Ellis Duckworth) trafissero lo sposo, che
cadde a terra morto, tra lo stupore dei presenti. Sir Oliver incolpò subito
dell'accaduto, senza pensarci due volte, ai due falsi frati, che vennero
immediatamente arrestati, ma subito vennero difesi da Joanna e Alicia. La
risoluzione della contesa fu quindi affidata al Conte Risingham, nobile molto
influente a Shoreby, che assolse Dick e Senza-legge grazie ad una lettera che
Dick stesso gli consegnò (l'aveva sottratta al messaggero morto di Sir Daniel)
in cui il dignitario dichiarava di cedere le proprietà del Conte Risingham a
Lord Wensleydal, ciò fece infuriare il conte e agevolò la liberazione dei due.
Sia Dick che Senza-legge erano conosciuti e ricercati dalla gente di Shoreby,
che voleva farsi giustizia da sola per vendicare la morte del loro signore,
quindi non potevano far ritorno a casa passandovi e dovevano per forza trovare
un percorso alternativo se non volevano rimetterci la pelle. Durante la fuga si
trovarono a passare per il porto e da una taverna uscirono il vecchio
Arblaster, cui
La mattina dopo Dick si presentò, come
gli aveva consigliato Lord Foxham, sul luogo dell'appuntamento con Riccardo di
Gloucester e trovò un uomo gobbo che combatteva contro sette uomini e se la
cavava anche abbastanza bene, a quel punto il giovane, altruista com'era, si
precipitò ad aiutarlo. L'uomo era Riccardo di Gloucester e non appena vide il
giovane Shelton venire in suo aiuto con squillo di tromba chiamò le sue truppe
che catturarono i cinque malviventi (due erano stati uccisi) e li fece
impiccare. Dick si presentò al Duca e gli consegnò la lettera di Lord Foxham,
Riccardo accettò di buon grado di aiutarlo e gli affidò il comando di alcune
sue truppe. Quindi le guarnigioni yorkiste guidate da Dick e dal Duca di
Gloucester attaccarono e assediarono Shoreby e dopo una violenta battaglia la
espugnarono travolgendo i lancasteriani, fra i quali vi erano Sir Daniel e Lord
Risingham. Dick per il valore che aveva dimostrato in questa occasione fu
nominato cavaliere sul campo dal Duca di Gloucester, che aveva avuto il merito
di non aver vanificato le eroiche gesta del giovane Shelton facendo giungere
circa settecento uomini di rinforzo che permisero di espugnare l'intera
cittadina. Dick aveva ormai il favore del lunatico Riccardo di Gloucester, ma
lo perse subito quando chiese al nobile come ricompensa di non impiccare il
vecchio Arblaster, che era designato alla forca. Comunque la battaglia di
Shoreby fu la prima vittoria di Riccardo Gloucester, che, dice Stevenson,
sarebbe salito al trono anni dopo con il nome di Richard III. In ogni modo il Conte
di Gloucester affidò a Dick una cinquantina d'arcieri per liberare Joanna, che
era ancora prigioniera del fuggitivo Sir Daniel. Mentre Dick con i suoi uomini
inseguiva il cavaliere di Tunstall e le sue truppe, incontrò Alicia, che era
stata abbandonata dal fuggitivo Sir Daniel, e lo accusava della morte in
battaglia dello zio il Conte di Risingham e pretendeva che la sposasse come
risarcimento, Dick amava solo Joanna e alla fine riuscì a convincerla a venire
con lui. Il giovane Shelton e i suoi uomini liberarono Joanna, tutto appariva
facile ma ne seguì un violento scontro durante il quale venne ucciso Hatch.
Quella era una banale trappola, infatti, ai soldati di Dick fu tesa
un'imboscata e furono costretti a scappare. Durante la loro ritirata riuscirono
a sconfiggere i soldati di Sir Daniel grazie a dei rinforzi che casualmente
erano accampati lì vicino. Un altro curo colpo era stato inflitto alla rosa
rossa dei Lancaster.
Per il giorno successivo fu fissato il matrimonio tra Joanna e Dick, il ragazzo
era molto teso e la mattina presto andò a fare un giro per il campo e lì
incontro Sir Daniel che si aggirava furtivamente, ne scaturì un violento
scambio di accuse, ma il giovane Shelton era comunque intenzionato a non
uccidere il suo ex tutore, poiché lo aveva perdonato, invece lo assassinò Ellis
Duckworth alias John Rimedia-tutto, che così aveva fatto giustizia. Egli
promise però a Dick di risparmiare Sir Oliver. Quel giorno avvenne il
matrimonio, tra Richard Shelton e Joanna Sedley, anche se Lord Foxham aveva
proposto alla giovane donna di sposare un uomo che le avrebbe permesso di
diventare Lady, ma lei rifiutò seccamente la proposta del suo ex tutore.
Hamley, il cugino di Lord Foxham divenne un pretendente alla mano di Alicia
Risingham, rinunciando definitivamente a sposare Joanna; Senza-legge si fece
prete come desiderava e Arblaster invece visse la sua vecchiaia a Tunstall,
mentre Ellis Duckworth sciolse
Narratore: il narratore è di tipo esterno onnisciente.
Il libro "La freccia nera" ha
come scenario le prime fasi della guerra delle Due Rose, quando era ancora sul
trono Enrico VI, quindi a cavallo tra il 1455 e il 1461, anche se Stevenson non
indica precisamente la data, ma in un paio di occasioni viene detto che il re
sul trono era Enrico VI, e così possiamo desumere il periodo in cui viene
ambientata la storia. I primi problemi per la monarchia inglese sorsero già nel
1399, quando il sovrano Riccardo II della famiglia dei Plantageneti fu
costretto dal Parlamento ad abdicare a causa del suo tentativo di instaurare
una monarchia assoluta. Salì quindi la trono Enrico IV, cugino di Riccardo e
membro del casato dei Lancaster, e vi rimase sino al 1413. Alla sua morte fu
incoronato suo figlio Enrico V, grande combattente (il cui nome viene talvolta
citato nel romanzo con un tono nostalgico). Purtroppo egli morì prematuramente
e salì al trono suo figlio, Enrico VI, che all'epoca della morte del padre era
in fasce. Quando divenne maggiorenne, dimostrò chiari segni di infermità
mentale. L'estrema debolezza della corona scatenò un aspro conflitto tra la
fazione regnante dei Lancaster e un altro ramo discendente dai Plantageneti
chiamato casato di York. La guerra che ne fu scaturita fu definita
Richard Shelton, detto Dick, era un ragazzo di circa diciott'anni (lo sappiamo perché Stevenson lo dice all'inizio del libro), abbronzato, con gli occhi grigi. Egli era coscienzioso e premuroso, nella palude, per esempio, non abbandonò John, ma lo seguì poiché aveva paura che si sarebbe perso e lo aiutò ad arrivare a Hollywood, inoltre gli venne una sorta di senso di colpa quando gli aveva dato indicazioni sommarie per arrivare a Hollywood, prima dell'episodio della palude. Il giovane Shelton era anche coraggioso, infatti, non esitò a soccorrere Riccardo di Gluocester quando egli si trovava in difficoltà, impegnato in un combattimento impari contro sette uomini, avrebbe potuto anche fuggire e nella battaglia di Shoreby, pur avendo il comando di alcune truppe non esitò a gettarsi nella mischia, mettendo a repentaglio la sua stessa vita. Dal romanzo capiamo anche che Dick era altruista, infatti, aiutò il fuggiasco Matcham a giungere a Hollywood; rinunciò al favore di Gluocester pur di salvare dalla forca Arblaster (anche perché gli doveva una sorta di risarcimento, visto che aveva rubato la sua imbarcazione). Dick aveva un livello culturale pari a quello di un nobile, infatti, sapeva leggere e scrivere, aveva appreso l'arte del combattimento quando era piccolo e la sua grande abilità tattica in guerra era frutto anche degli insegnamenti di Hatch, inoltre era cresciuto nella corte di un nobile. Richard Shelton era un ragazzo molto intelligente e questa sua qualità si rivela in battaglia, sia per quanto concerne la tattica che i combattimenti corpo a corpo veri e propri, ciò gli permette di divenire cavaliere 0per meriti dimostrati sul campo di battaglia. Stevenson considera Dick come un personaggio positivo e gli avvenimenti narrati gli permetteranno di maturare.
Joanna Sedley era una ragazza
dall'aspetto grazioso e dall'esile corporatura, probabilmente aveva sedici
anni, anche se ne dava a vedere dodici. Nel romanzo aveva una doppia identità.
Una era quella di John Matcham, un ragazzo dalla goffa camminata che dimostrava
dodici o tredici anni dodici anni a causa della sua minuta corporatura, come lo
stesso Stevenson ci dice, anche per bocca di Dick che gli disse che lui si
sarebbe vergognato. In questa veste si rivelò intrepida, come un normale
ragazzo, infatti, sapendo nuotare, riuscì a salvare Dick, che rischiava di
morire affogato nella palude. Joanna si è dimostrata anche egoista poiché impedì
a Dick di andare ad avvertire le truppe di Sir Daniele guidate da Selden che
Sir Daniel Brackley era il Cavaliere di Tunstall e signore e padrone incontrastato della sua zona. Era un uomo sulla cinquantina, aveva la testa piccola ed era calvo, il suo volto era scuro. Egli era un uomo poco simpatico, un padrone poco amato. La sua "Strategia di guerra" consisteva nello schierarsi con la fazione vincente, nel prologo, infatti, viene definito da un contadino "uno che va a letto Lancaster e si alza York". Egli stesso definì questo opportunismo "saggezza" e non "vigliaccheria". Nonostante ciò era anche un combattente formidabile in guerra: era benvoluto dai suoi seguaci perché il suo slancio, il suo coraggio, la sua previdenza nei bisogni delle truppe e i suoi stessi scherzi grossolani andavano a genio ai suoi soldati. Riguardo la moralità, non era certo ciò che si può definire un modello da imitare, non esitò, infatti, a far assassinare il padre di Dick (Sir Harry Shelton) pur di divenire il tutore del figlio e sfruttare tutte le sue proprietà e il denaro che avrebbe ricavato quando lui si sarebbe sposato. Sir Daniel faceva credere a Dick che suo fosse stato ucciso da Ellis Duckworth e lui non era altro che il suo "Buon tutore", così buono che non ci pensò su due volte ad ordinare la sua uccisione quando il giovane Shelton, che non era certo stupido, cominciò a sospettare qualcosa del suo tutore. Sir Daniel era uomo talmente vigliacco che ebbe la faccia tosta di dire a Dick, quando lui si trovava in una situazione di netta superiorità, che aveva dato quest'ordine per legittima difesa e non per non perdere al sua credibilità e il suo potere se Richard avesse rivelato a tutti la verità. Oltre che violento, Sir Daniel era anche avido, non ebbe esitazioni a rapire Joanna Sedley, che era la pupilla di Lord Foxham per incamerare il denaro che avrebbe ricevuto in seguito al suo matrimonio, infatti, aveva molti uomini che avrebbero fatto carte false pur di sposarla. Sir Daniel era un nobile e come tale doveva avere un livello culturale abbastanza alto, sapeva sicuramente leggere e scrivere, sicuramente aveva appreso l'arte del combattimento, come era tipico fra i rampolli delle famiglie nobili. Queste notizie si possono desumere anche perché Stevenson ci indica ben poco circa la sua condizione culturale.
John Rimedia-tutto, alias Ellis
Duckworth, era un uomo robusto dai capelli leggermente brizzolati e il suo viso
era di colore rosso acceso. Ellis una persona alquanto vendicativa che non
sopportava i soprusi, che allora come oggi erano molto frequenti. In
particolare Ellis ne aveva subiti da Sir Daniel, il quale gli aveva fatto
bruciare la casa e gli aveva addossato la colpa dell'omicidio di Harry Shelton,
padre di Dick. Egli passò all'azione assumendo lo pseudonimo di John
Rimedia-tutto e fondò
Will Senza-legge è uno dei personaggi
più complessi del romanzo. Lui aveva una corporatura massiccia, aveva il volto
rosso e scavato, come se avesse avuto l'acne. Era stato frate francescano,
arciere, marinaio e infine ladro con
Bennet Hatch era un uomo di mezza età, di carnagione scura. Egli era il braccio destro di Sir Oliver e di Sir Daniel; egli era fedele con chi era suo amico, vendicativo e violento con chi era suo un nemico, ed è lo stesso Stevenson a descrivercelo così. Bennet aveva insegnato a Dick molte cose sull'arte del combattere, infatti, quando incontra Dick nel passaggio segreto mentre stava scappando dal castello di Sir Daniel lui si rallegra perché il giovane cominciava a mettere in pratica i suoi insegnamenti. Hatch venne ucciso durante il combattimento, che era seguito alla liberazione di Joanna, dagli uomini di Dick, il quale gli aveva dato la possibilità di avere salva la vita se si fosse arreso, ma lui era troppo fedele a Sir Daniel per farlo. Così capiamo che era molto leale e fedele, delle nobili qualità che oggi sono proprie di poche persone, in un mondo in cui l'ipocrisia è all'ordine del giorno, raramente troviamo delle persone che seguano un ideale (o una persona) senza tradirlo e credendoci fino in fondo. Stevenson non ci informa sulla sua condizione culturale, ma doveva essere certamente una persona intelligente, altrimenti non lo avrebbe ottenuto la fiducia di Sir Daniel e di Sir Oliver.
Sir Oliver Oates era un uomo alto e
corpulento, di mezza età, occhi neri, e carnagione colorita. Era molto fedele a
Sir Daniel e fu costretto dalle circostanze in alcune occasioni a giurare il
falso, peccato gravissimo per un credente, e ancor più grave per un prete, come
quando giurò a Dick che né lui né il cavaliere di Tunstall erano implicati
nell'omicidio di suo padre. Egli aveva a cuore Dick, e fece di tutto per
aiutarlo. Egli era un prete di un piccolo paese di campagna, e come tutti gli
ecclesiastici, doveva esser una persona abbastanza colta. Anche se Stevenson
non lo scrive, partendo dal presupposto che le vicende narrate si ambientano
tra il 1455 e il 1461, noi sappiamo che lo scisma tra
Riccardo di Gloucester (non aveva ancora acquisito questo titolo nobiliare al tempo delle vicende narrate, ma per comodità Stevenson lo chiama così), era soprannominato "il gobbo" a causa della grave scoliosi di cui era afflitto; nonostante ciò sapeva usare molto bene la spada. L'incontro con Dick avvenne in modo molto cruento, mentre era impegnato in un combattimento impari contro sette uomini, il giovane gli venne subito in soccorso, spinto dal suo altruismo, anche se Riccardo si difendeva molto bene e sarebbe probabilmente riuscito ad uscirne fuori vivo. Era della fazione degli York, e, circa trenta anni dopo gli avvenimenti sui quali si basa il romanzo, salì al trono di Inghilterra con il nome di Riccardo III, come Stevenson dice al termine della battaglia di Shoreby. Egli viene descritto dall'autore come un personaggio negativo, infatti, non si fidava minimamente di chi lo circondava e faceva uccidere ogni persona di cui avesse il minimo sospetto; non aveva fiducia neanche dello stesso Dick, che gli era stato indicato come bravo ragazzo dallo stesso Lord Foxham, suo parente, e che si era precipitato in suo aiuto senza neanche conoscerlo. Riccardo di Gluocester, infatti, aveva incaricato Catesby d'uccidere il giovane Shelton, che era a capo delle sue truppe durante la battaglia di Shoreby, se egli avesse dato il minimo segno di tradimento. Era piuttosto vendicativo con i suoi uomini, li ricopriva di doni e onori se essi si guadagnavano il suo favore, ma se lo perdevano o la su fiducia veniva tradita, il povero uomo veniva fatto uccidere. Per ottenere il trono d'Inghilterra non esitò a spargere il sangue di tanti poveri innocenti lancasteriani, ma anche degli stessi yorkisti. Nel romanzo svolge un ruolo importante perché è lui a nominare Dick cavaliere ed è sempre lui a fornirgli dei soldati necessari (50 lancieri) per la liberazione di Joanna. Riccardo di Gloucester era sicuramente lunatico, perfido e senza scrupoli, fu proprio per questo che il suo regno durò solamente due anni.
Alcuni personaggi maturano e cambiano
nel corso del romanzo, infatti, il loro carattere si evolve a seconda degli
eventi, che siano positivi e negativi, che li coinvolgono. Dick è sicuramente
il personaggio che muta di più nel corso della storia, egli, infatti, da
ragazzo impulsivo e anche un po' ingenuo, diventa più coscienzioso e attento
poiché capisce che molte azioni del passato che erano state causate dalla sua
impulsività erano state poi origine di dolori o problemi. Solo dopo averlo
costatato, quando nonostante avesse salvato Arblaster dalla forca egli gli
risponde che ormai lo aveva rovinato rubandogli la "Buona Speranza",
Dick capisce che occorre stare attenti alle proprie perché al passato non si
può più mettere mano o rimediare. Inoltre in lui si sviluppano delle doti da
grandi combattente e stratega che gli permetteranno di guadagnarsi sul campo i
favori di Lord Foxham e di Riccardo di Gloucester, egli aveva messo in pratica
tutti gli insegnamenti che Bennet Hatch gli aveva impartito. Dick si fa
apprezzare soprattutto per il suo altruismo e il suo coraggio, che ha dei
tratti quasi romantici e riesce anche a realizzare il suo sogno: diventare
cavaliere grazie a meriti conseguiti sul campo di battaglia. Dick prima
dell'incontro con Joanna era il tipico maschilista, pensava che le donne non
fossero abili come gli uomini e lo disse apertamente a John Matcham, ma quando
venne a scoprire che lui in realtà era una ragazza di nome Joanna, alla quale
doveva la vita visto che lo aveva salvato dall'annegamento, ebbe un sorta di
"shock" e da allora si sarebbe fatto in quattro pur di liberare e
sposare Joanna.
Joanna, invece, cambia radicalmente da certi punti di vista, per altri aspetti
rimane tale e quale, quasi che l'avventura vissuta non l'avesse toccata
minimamente. Il cambiamento più vistoso è solamente a livello estetico,
infatti, troviamo una differenza enorme da quando è costretta a vestirsi da
uomo per nascondere la sua identità a quando può indossare abiti femminili come
le era consono. Non abbiamo invece tracce di un cambiamento a livello
caratteriale. Senza-legge, al contrario, ha un cambiamento costante, giorno
dopo giorno. Le sue azioni sono ambigue e travolta contrastanti fra loro,
proprio a riprova del fatto che il suo variare e maturare è costante.
Le vicende narrate coprono un arco di tempo che va dalla primavera all'inverno successivo, circa dieci mesi. Anche se l'autore rispetta il naturale corso degli eventi, i primi giorni delle vicende narrate coprono circa metà del romanzo e attraverso una sequenza di collegamento che informa il lettore che è iniziato l'inverno ed è il mese di gennaio, ricomincia la narrazione degli ultimi giorni del romanzo (circa dieci giorni).
Nel romanzo Stevenson riesce a dare al lettore un'immagine chiara e se vogliamo suggestiva del luogo in cui si stanno svolgendo le vicende grazie alla sua chiarezza espressiva. In questo romanzo le sequenze descrittive sono molte e mettono in risalto la bravura dell'autore nel descrivere i luoghi. Nella sua opera Stevenson cita città e luoghi come Hollywood, Tunstall e Shoreby, Moat-House.
L'autore per questa sua opera utilizza
diversi tempi verbali, tra i quali prevalgono l'imperfetto e il passato remoto
e il presente, tutti di modo indicativo. L'imperfetto indicativo viene
utilizzato soprattutto nelle descrizioni del paesaggio, che sono molto
frequenti, all'imperfetto indicativo viene poi accostato il trapassato prossimo
indicativo per dare un senso di anteriorità rispetto al momento della
narrazione. Per i dialoghi, che sono tutti riportati con il discorso diretto,
viene usato in prevalenza il presente indicativo, affiancato dal passato
prossimo indicativo, per dare un senso di anteriorità rispetto al momento in
cui si sta svolgendo l'azione, ma troviamo anche l'infinito presente e il
futuro semplice indicativo. Nelle parti di raccordo fra i vari dialoghi la
forma verbale del passato remoto è quella nettamente più usata. Nei capitoli in
cui i dialoghi prevalgono, vi è un netto uso di presente indicativo
Questa è la situazione generale, anche se ciò varia di capitolo in capitolo,
infatti, in quelli in cui prevalgono le sequenze dialogiche i tempi più usati
sono il presente e il passato remoto e altri tempi del modo indicativo come
l'infinito presente. Nei capitoli dove invece prevalgono sequenze descrittive
il tempo verbale più utilizzato in assoluto è l'imperfetto.
L'autore del romanzo ha adottato per quest'opera un lessico abbastanza
semplice, anche se certi termini sono poco utilizzati attualmente,
probabilmente perché il romanzo di Stevenson è stato pubblicato nel 1888, oltre
cento anni fa, e fu scritto adottando un inglese tipico dell'epoca; il
traduttore non ha potuto quindi riportare alcune parole inglesi con parole
italiane d'uso corrente, ad esempio invece di riportare la parola
"Signore" riporta la parola "Mastro"
La costruzione del periodo non è troppo complessa ed è per questo che la
lettura risulta scorrevole, ma non per questo l'opera può essere definita
elementare.
Per i dialoghi si utilizza unicamente il discorso diretto, che risulta più
semplice rispetto a quello indiretto.
Le proposizioni coordinate sono prevalenti su quelle subordinate, com'è stato
verificato analizzando un capitolo campione i cui prevaleva il discorso
diretto, ma bisogna dire che in questo capitolo prevalgono le sequenze
dialogiche rispetto a quelle descrittive.
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