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Il Principe : un 'interpretazione complessiva ed il significato politico dell'opera

letteratura



Il Principe : un 'interpretazione complessiva ed il significato politico dell'opera.



Un'interpretazione complessiva del Principe:novità e storicità.


Volendo dare un'interpretazione complessiva del Principe e del pensiero politico, che in esso si esprime, si deve porre l'accento da un lato sulla novità dell'opera, dall'altro sulla sua storicità.

La novità va individuata principalmente nell'atteggiamento "scientifico"di Machiavelli,nel nuovo contenuto che per lui assumono anc 535e43f he i termini della tradizione, quale ad esempio la "virtù":questa si svuota dei valori suggeriti dalla morale religiosa,si identifica con le capacità che appaiono funzionali all'agire politico.

Nuovo ed originale è anche il modo in cui viene definito questo agire :è una somma di intelligenza e di volontà,di razionalità e di prontezza operativa, di progettazione teorica e di pratica applicazione.

La storicità del Principe è riconoscibile soprattutto in questo:Machiavelli non ha voluto scrivere un trattato di pura teoria, ma ha voluto indicare e suggerire tecniche per l'azione ;ha pertanto descritto la realtà della sua epoca, ha suggerito i rimedi, che i problemi del suo tempo sollecitavano,si è richiamato continuamente all'esperienza,ha dichiarato esplicitamente di non voler disegnare un modello di Stato desiderabile, ma di perseguire invece finalità immediatamente e concretamente attuabili.




Il significato politico del Principe:"verità""scienza"


Il motivo di maggior interesse del Principe è stato sempre costituito dal suo contenuto politico e ideologico:questo ha sollecitato varie prese di posizione pro e contro Machiavelli , interpretazioni critiche a volte divergenti o contrapposte, varia fortuna dell'"opuscolo" e fenomeni ,quali il "machiavellismo"e "l'antimachiavellismo",indicativi di una larga diffusione dell'opera anche al di fuori della cerchia degli intellettuali o dei politici di professione.

Alla luce di tutto questo facciamo il punto sul significato politico dell'opera,sottolineando, che il Principe è una delle opere più celebri del pensiero politico di tutti i tempi.

  • E' un'opera che dopo quasi cinque secoli conserva  un significato centrale, perchè ha rappresentato una svolta fondamentale nel modo di pensare la politica:infatti con il Principe è sorta la scienza moderna della politica ,cioè lo studio della politica con metodo scientifico.Per questo si può dire che il pensiero del Machiavelli rappresenta una vera propria rivoluzione ,paragonabile a quella di Copernico (cfr. la sua teoria del moto dei pianeti attorno al sole) ed a quella di Galileo ( cfr.la sua teoria che la conoscenza della natura può fondarsi solo su un metodo sperimentale del tutto autonomo da ogni principio metafisico).
  • Machiavelli ha teorizzato ,che chi voglia conoscere le regole della politica ed agire politicamente in modo razionale ed efficace, deve attenersi alla realtà così com'essa è e non alla non-realtà ,qual è quella dell'immaginazione.Il metodo politico delineato nel Principe può essere così sintetizzato:senza la scienza l'azione è cieca;la scienza si ricava dallo studio dei fatti reali; l'azione politica,se non vuol essere velleitaria ,se vuol raggiungere il successo,deve fondarsi sulla conoscenza della realtà e sulla capacità di utilizzare le lezioni dell'esperienza.In questo senso Machiavelli è il primo grande teorico dell'azione politica come sintesi della teoria e della pratica.
  • Machiavelli è un uomo del Rinascimento e dei suoi tempi:egli rifiuta il dogmatismo scolastico-religioso medievale,recupera il valore dell'intelligenza "laica",quale fondamento del nuovo umanesimo che valorizza la capacità dell'uomo di capire la natura e di studiarne le regole;è convinto che se il mondo è il "regno dell'uomo",se l'uomo è il centro del mondo,l'azione è l'essenza dell'essere uomo.Il mondo va conosciuto con metodi scientifici nuovi e va usato per avere un utile terreno. Machiavelli,storico e teorico della politica e non filosofo,nel Principe studia l'uomo che agisce nel contesto dei rapporti politici e sociali,studia il sorgere,il consolidarsi e il decadere del potere politico,cioè del potere di certi uomini su altri uomini ,avente la sua espressione tipica nello stato. Machiavelli indica attraverso una riflessione su esperienze storiche,in che cosa consista l'arte della politica,fondata sulla capacità di applicare quel che si conosce e di organizzare in modo efficace e razionale il rapporto fra i mezzi e gli scopi. L'arte politica è perciò sintesi di teoria e prassi :è il conoscere che si traduce in azione secondo certe regole grazie ad una energica applicazione della volontà.
  • Per scoprire le regole dell'agire politico Machiavelli guarda ,dunque,a chi fa politica ,a come la politica venga fatta nella realtà.Pertanto non mescola la politica con la morale;essendo per lui la politica fondata sulla scienza della realtà,essa non può subire interferenze esterne,è razionalità rispetto all'unico scopo dell'agire politico,l'utile politico;è pertanto autonoma rispetto a qualsiasi regola che possa alterane la coerenza.
  • Machiavelli guardò nel Principe alla storia a lui contemporanea e ai protagonisti della sua epoca (sovrani dei grandi Stati nazionali,principi e condottieri italiani,come Cesare Borgia) e a quella passata,proponendoli come" esempi ".Machiavelli è convinto che la natura umana rimanga fissa nel tempo  e che la storia sia una infinita applicazione di quelle costanti.
  • Quali sono le "costanti" secondo Machiavelli?

La natura umana è aperta a diverse possibilità;perciò l'uomo può agire in modi diversi(violento,astuto,ecc.).La natura dell'uomo è sempre la stessa nel corso secoli.Il principe ,se non vuol andare in rovina, non deve far sospettare di agire per il proprio utile.La realtà oggettiva ha le proprie leggi, che il principe deve conoscere e piegare ai propri scopi razionalmente;il politico razionale agisce secondo il principio della "verità effettuale".

Machiavelli mette in luce delle tecniche di azione:il concetto di "virtù" è del tutto indipendente dalla morale.La virtù del principe è razionalità +energica applicazione di quello che la razionalità detta.(studio delle cose come sono,rifiuto di ogni interferenza che impedisca il raggiungimento degli scopi,identificare i mezzi necessari)Il limite estremo all'azione " virtuosa" e razionale è rappresentato dalla "fortuna"(cfr.testo)Ma quali sono i modi che un principe deve tenere per opporre fortemente la propria "virtù" umana alla "fortuna"?Il principe "virtuoso" deve:imitare in modo non meccanico i grandi del passato;deve essere energico e prudente (deve cioè avere il senso del limite specialmente nell'uso della violenza);deve crearsi il consenso presso il popolo legandolo agli interessi dello Stato;deve sapere che le sole armi non bastano senza le buone leggi;non deve rifuggire dalla crudeltà ,ma solo quando questa sia inevitabile;deve ricercare la verità per conoscere la realtà in cui agisce;non deve essere neutrale;deve essere insieme "lione" e "volpe";non deve avere paura di essere più astuto che leale,più simulatore e dissimulatore che limpido;deve farsi più temere che amare.Insomma il principe,"e massime uno principe"........


Machiavelli può essere considerato lo studioso che più di ogni altro ha contribuito a porre su basi scientifiche la metodologia dell'analisi politica








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