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PREMESSA:
Questo č un sonetto di Guido Guinizzelli, massimo esponente del Dolce Stil Novo, corrente letteraria racchiusa tra il 12 232c24c 80 ca e il 1337 (anno della morte di Cino da Pistoia, ultimo esponente di questa corrente).
CONTESTO:
Guinizzelli č un esponente del Dolce stil novo, attivo prevalentemente a Bologna e in Emilia Romagna, appartenente alla realtŕ basso-medievale-comunale.
LIVELLO FONOLOGICO-TIMBRICO:
In questo componimento notiamo la presenza del fonema -l che č un fonema dolce; inoltre, troviamo anche tre allitterazioni ai versi 4, 10, 11.
LIVELLO METRICO-RITMICO:
Ha la classica struttura del sonetto: č composto da due quartine iniziali e due terzine finali composte tutte da versi endecasillabi (11 sillabe). Il sistema delle rime presenta le quartine a rima alternata e terzine a rima ripetuta.
LIVELLO SINTATTICO:
Dal punto di vista sintattico troviamo un enjambement ai versi 7-8 e ben sette iperbati.
LIVELLO SEMANTICO-TEMATICO:
Il tema di questo sonetto riguarda il saluto che dona salvezza e beatitudine e la gentilezza della donna amata. Le parole chiave di questo componimento sono: saluto, gentil sguardo, pene, vita, morte. Invece le parole in evidenza sono: remano (rimango); ove (dove); ottono (ottone); encontro (incontro); ancide (uccide) e merzede. Troviamo una metafora al verso 5, due similitudini introdotto dal "come" ai versi 7-8, 9-11, e la metonimia del trono (fulmine).
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