In Germania esso si sviluppa grazie a:

Schlegel, che distingue gli antichi (che vivevano immersi nella vita terrena in un'armonia del finito) dai moderni (che sono scissi e desiderano l'infinito e l'assoluto);

Schiller, che distingue la poesia antica (che è naturale in quanto gli antichi erano del tutto immersi nella natura) dalla poesia moderna (che è sentimentale perché i moderni possono solo immaginare uno stato di comunione con la natura definitivamente perso);

Novalis, che instaura un rapporto mistico tra poesia e natura, in quanto ritiene che la poesia sia una forma di conoscenza dell'assoluto e il momento in cui soggetto e oggetto si fondono in unità.

In Inghilterra, invece importanti esponenti di questa corrente sono Wordsworth e Coleridge, che ricercano la profondità del sentimento nella dimensione della normalità, rifiutando l'artificiosità della tradizione classica.

Nel Romanticismo vi sono dei contenuti comuni, legati all'approccio al sentimento, visto come regno delle emozioni e interiorità che rappresenta l'Io ed è quindi segno della unicità e irripetibilità dell'individuo.

Dall'avvicinamento al sentimento scaturiscono due dimensioni:

quella dell'interiorità, in cui scompare il mondo esterno come realtà autonoma e diviene proiezione dell'Io del poeta. In questa dimensione vengono esplorate le zone oscure dell'animo umano, dove risiedono la tensione all'infinito, il sentimento dell'inappagamento e il sogno e la fuga verso realtà inesistenti o perdute.

quella del popolo, visto come simbolo della naturalità, dell'ingenuità e della purezza originaria; visto come soggetto politico, in quanto portatore di una identità storica che ha diritto di essere riconosciuta come nazione; visto come oggetto di oppressione sociale ed economica in relazione alla industrializzazione.

IL ROMANTICISMO ITALIANO

La specificità del Romanticismo in Italia consiste nel fatto che:

si sviluppa più tardi rispetto al Romanticismo europeo;

prevale l'anima realistica e non viene sviluppata esclusivamente quella patetico-sentimentale (prevale quindi il lirismo oggettivo, ma senza trascurare il dato soggettivo);

i temi catalizzatori sono quelli: dell'unità nazionale, delle libertà civili contro l'assolutismo e della realizzazione dei valori di egalité, liberté, fraternité, tipici dell'Illuminismo. Tutto ciò implica la focalizzazione del dibattito sui problemi del pubblico, della lingua, della funzione civile dell'arte e dell'identità della nazione;

la valorizzazione della storia di ogni popolo in Europa ha significato il riscoprire una mitologia popolare, mentre in Italia significa il recuperare la tradizione classica sia antica, sia rinascimentale, sia illuministica;

il lirismo soggettivo e la componente titanica, tipici del Romanticismo europeo, trovano un forte limite nella tradizione letteraria italiana, fondata sulla misura e sull'armonia.

IL DIBATTITO TRA CLASSICISTI E ROMANTICI

Attraverso una serie di scritti di notevole importanza si può ricostruire la polemica che nasce in Italia tra classicisti e romantici. Questi scritti sono:

L'utilità delle tradizioni, la lettera di Madame de Stael in cui si denuncia l'intorpidimento mentale prodotto dal percorrere sempre le stesse strade segnate dai classici, cancellando così ogni capacità di invenzione. L'autrice propone l'apertura al Romanticismo europeo tramite la traduzione di opere della cultura moderna.

L'importanza della tradizione nazionale, la risposta di Pietro Giordani, che sostiene che all'arte non resta nulla di nuovo da cercare, poiché il mondo classico ha già trovato gli archetipi del bello. E non c'è motivo per cui l'Italia dovrebbe abbandonare il suo bello classico e adottare un bello nordico che le è estraneo.

Le produzioni del Romanticismo milanese, che testimoniano il fallimento del classicismo "nazionale" di Giordani e la trasformazione del classicismo in chiave conservatrice, e il passaggio in mano al movimento romantico delle istanze nazionali come alternativa alla restaurazione austriaca. Queste produzioni segnano l'inizio del Romanticismo italiano e sono: Intorno all'ingiustizia di alcuni giudizi letterari italiani, il discorso di Ludovico Breme, in cui sostiene che conoscere e tradurre le opere straniere non è imitare ma entrare in un ampio circuito di idee; Poesia e pubblico, la lettera di Giovanni Berchet in cui emerge un idea di poesia come ispirazione intuitiva, vi si trovano inoltre il concetto di popolo inteso come ceto medio borghese e la convinzione che la poesia romantica popolare possa segnare il riscatto letterario e nazionale degli italiani.