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GIACOMO LEOPARDI (1798-1837) poeta della solitudine

letteratura



GIACOMO LEOPARDI (1798-1837) poeta della solitudine, del pessimismo, ma ciò è motivo di particolare ispirazione anziché di lamento. Dopo sette anni di "studio matto e disperatissimo", matura il passaggio dall'erudizione al bello. Si schiera dalla parte del neoclassicismo (critica alla poesia romantica xché s 444b17e ostiene voglia togliere bellezza al classicismo. Mentre studia in maniera enciclopedica non ha ancora una sua linea precisa ma quando arriva alla vera poesia giunge subito alla massima maturazione espressiva ("L'infinito" 1826). Costante desiderio di evadere da Recanati dove si sente in gabbia (genitori oppressivi ed autoritari). Riesce ad andarsene ma è sempre costretto a tornare, non ha indipendenza dal punto di vista economico e ciò lo obbliga sempre a tornare a casa. Questo ed il non riuscire ad avere una vita sociale contribuiscono al suo pessimismo (piccole sconfitte che si accumulano).



Pessimismo individuale: lui è triste e sfortunato mentre gli altri sono felici e stanno bene.

Pessimismo storico: la natura è buona e l'uomo si rende infelice allontanandosene, la civiltà rovina l'umanità (Rousseau)

Pessimismo cosmico: tutti soffrono (piante, animali, pianeti). La Natura è cattiva perché ci fa nascere per farci soffrire. Solo la ragione può salvarci.

Idilli: composizioni di carattere più intimo, parentesi di confessione personale. In primo piano il poeta solitario che ascolta i moti del proprio cuore.

Operette morali prosa in cui illustra la sua filosofia pessimistica (pessimismo cosmico).

Dialoghi: come Platone, ma li utilizza per esporre il suo pessimismo.

Caratteristiche: parte spesso da spunti paesaggistici per arrivare a riflessioni personali. Si dà troppa importanza al presente, relativo rispetto all'infinito passato e al futuro. Relativizzazione della vita dell'uomo rispetto all'infinito. Le cose che sulla Terra sono certe, diventano relative nell'immensità dell'universo. Cinismo: siamo come formiche (sfocia nel nichilismo: la Natura nemmeno sa che esistiamo). Solidarietà: ultimo tema di Leopardi, gli uomini dovrebbero unire le forze per combattere la natura e le difficoltà della vita invece che combattersi a vicenda. Dolci illusioni (gioventù, dolce ma falsa) arido vero (vera conoscenza che però è triste). Non spiega mai il motivo della sua tristezza. Malinconia: sentimento negativo ma dolce. Piacere mai attuale, sempre futuro. Visione illuministica.





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