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CARLO GOLDONI (1707 - 1793)

letteratura



CARLO GOLDONI


Nell'abito dello spirito illuminista in italia, tre furono le personalità più importanti che diedero alla cultura una spinta di rinnovamento. Goldoni, Parini, e Alfieri.


Il loro intento fu quello di riportare vigore in una letterature infi 323g63d acchita, affidando il valore poesia ai contenuti e all'impegno civile e sociale.


Carlo Goldoni fu forse il più instintivo dei tre, ma nel campo del teatro seppe riportare la commedia alla dignità letteraria che aveva perduto dal Cinquecento in poi.


Naque a Venezia nel 1707; studiò a Perugia, e poi a Rimini.

Poco incline a fare il medico, nel 1723, si iscrisse ai corsi di diritto a Pavia, ma fu espulso per una satira contro le ragazze della città nel 1725.

Seguì gli studi giuridici a Padova, dove si laureò nel 1731.


Aveva spesso manifestato la sua passione per il teatro, infatti anche nel corso dei suoi studi giuricici, scrisse diversi lavori teatrali. Si sposò nel 1736, ma la sua vita cambiò quando si legò alla compagnia teatrale di Sant'Angelo.




Le sue prime rappresentazioni di successo furono: La vedova scaltra, La buona moglie.

Visse i suoi ultimi anni di vita in solitudine e in strettezze economiche; morì il 16 Febbraio del 1793.


L'opera maggiore del Goldoni, fu rivolta al teatro : le Commedie; sono 120, alcune scritte in versi, 12 in dialetto veneziano e due in francese, furono scritte durante tutto il corso della sua vita.

Tra queste troviamo la Locandiera.


Inoltre, toviamo le sue Memorie, scritte in francese, che sono l'opera che meglio descrive la vita avventurosa e la dedizione a teatro.


LA LOCANDIERA


E' composta in 3 atti, ogniuno dei quali suddiviso in diverse scene.


La trama: parla di una bella e giovane proprietaria di una locanda, Mirandolina.

Di lei si innamorano due nobili; il conte di Albafiorita, e il marchese di Forlipoli.

Il primo la riempie di regali mentre il secondo, in ritrettezze economiche, non riusciva a raggiungere il livello di Albafiorita.

Il comportamento dei due è messo in discussione dal cavaliere di Rprafratta, il quale odia le donne le disprezza e e evta perchè le considera creature ingannatrici, vantandosi di non essersene mai innamorato.

Un nuovo innamorato, è Filippo, il cameriere di Mirandolina, che era suo promesso sposo, in quanto, Mirandolima , aveva promesso al padre in punto di moltre  che lo avrebbe sposato.

Meravigliata dal fatto che il cavalere di Riprafratta, la trovava indifferente, Mirandolina decise di fare di tutto per farla innamorare. E riuscì in poco tempo.

Ciò scatenò la gelosia di Filippo; la locandiera si accorse ben presto di aver esagerato, e quindi, decise di sposarsi con Filippo consigliando  a tutti i suoi contendenti di andarsene.


La locandiera è una delle più felici ed equilibrate opere di Goldoni. L'intera commedia ruota intorno alla furbizia, al fascino e alla malizia di Mirandolina e quindi alle donne.

Una frase che riassume la mentalità del personaggio è facilmente individuabile in quanto afferma: "Mi piace l'arrosto e del fumo non so che farmene". La commedia termina con un lieto fine. Un finale grazioso e classico che sembra esaltare le arti della civetteria femminile.








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