Caricare documenti e articoli online 
INFtub.com è un sito progettato per cercare i documenti in vari tipi di file e il caricamento di articoli online.


 
Non ricordi la password?  ››  Iscriviti gratis
 

Griglia di relazione narrativa "La Peste" Albert Camus

italiano



Griglia di relazione narrativa

"La Peste"

Albert Camus


Il tempo di composizione del libro è nell'anno 1946/47; il libro verrà infatti pubblicato il 10 giugno 1947. Elemento di correlazione tra il tempo di com 656g62g posizione del libro e gli argomenti è da riconoscersi nella seconda guerra mondiale, che diventa la peste, elemento di disgregazione sociale, morte e perdita di valori.

Il narratore è interno di I° grado ma scrive in terza persona, per oggettivare ciò che dice.

Ambientazione storico-geografica: il racconto si svolge nella città algerina di Orano, negli anni '40; l'ambiente socio-culturale è quello di una città in cui non si ha il tempo per vivere, sempre presi dalle attività frenetiche o dai divertimenti che diventano convenzioni sociali.

All'inizio vi è una strana moria di topi, in seguito si cominciano a diffondere strane febbri e la prefettura è dubbiosa se prendere o meno le misure necessarie a contrastare l'epidemia; un'improvvisa impennata di morti fa decidere per l'isolamento (tutto ciò è specificato al capitolo 1); in seguito la città è chiusa in un cordone sanitario, e diventa teatro dell'umana disperazione, in cui il protagonista oggettiva ed analizza tutti i comportamenti che la peste risveglia, dalla religiosità apocalittica ai divertimenti sfrenati.



Fabula ed intreccio concordano pienamente.

L'aspetto fisico del protagonista non viene descritto; il carattere psicologico invece si evolve con il personaggio, che nonostante la sua infelice condizione si dà da fare per aiutare gli altri, felice del suo ruolo nella comunità ma nel frattempo impotente, schiacciato dalla potenza ed incurabilità della peste. Si vede così come l'uomo del '900, che favoleggia di essere padrone del suo destino, rimanere basito e frustrato di fronte ad un fenomeno che nonostante tutti i suoi sforzi non riesce a controllare.

Il paesaggio è decisamente antitetico al personaggio; la città algerina, arida, chiusa, che volta le spalle al mare ed in cui l'uomo ha vinto, eliminando ogni presenza della natura, rappresenta, tenendo presente del periodo storico, la follia futuristica che diede spinta al fenomeno nazi-fascista, in cui tutto è razionalizzato e brutale, esattamente come le persone che vivono lì: sempre pronte a discutere di affari, perché è questo che la società impone e vuole. Anche il protagonista, suo malgrado, è inserito in questo meccanismo, ma ne rimane ai margini, occupandosi infatti di quelle persone che, malate, non sono più utili al sistema e in qualche maniera ne sono rigettate.

Il racconto procede secondo la successione matematico oggettiva, ma mancano riferimenti spazio-temporali che identifichino con precisione il periodo, che però ho ragione di ritenere si possa collocare tra aprile e febbraio di un biennio tra il 1940 e il 1949. la mancanza di riferimenti precisi ed il periodo, stanno a significare che la peste, identificabile con la follia nazista, può sempre colpire, ed è quindi sbagliato relegarla in un preciso periodo, perché, come sottolinea l'autore alla fine, è sempre in procinto di esplodere.

Il punto di vista è quello dell'autore, che però scrive in terza persona singolare per oggettivare il racconto e per prendere le distanze dall'orrore per i fatti accaduti. Non coesistono diversi punti di vista.

Il giudizio, implicito, è di assoluto ribrezzo e disgusto per il fenomeno nazi-fascista, paragonato alla peste, che prende con sé anche gli innocenti (si pensi alla morte del bambino), e, se all'inizio è tollerato o ignorato dalla più parte, in seguito tutti cercheranno di sconfiggerlo. L'autore critica comunque la leggerezza con cui il problema è stato trattato all'inizio.

Il racconto procede attraverso il discorso indiretto di terza persona, con frequenti interruzioni dialogiche.

Lo stile è semplice, con una successione paratattica ed una prosa referenziale. Il linguaggio parlato è quello della borghesia, di medio livello, che ha la funzione di rendere meglio l'ambiente in cui si svolge il racconto.

Il racconto punta l'interesse sull'uomo che nega i problemi finché non vi è immerso; la vicenda, e tutti gli aspetti connessi ad essa, sono in funzione dell'evoluzione del pensiero umano, che deve prepararsi in  qualsiasi momento a provvedere ad estinguere eventuali focolai, e deve cambiare il suo stile di vita, che lo rende vulnerabile al fenomeno.

Si può inserire il romanzo nella corrente neo-realistica.

Sì, l'autore  vuole inviare un messaggio, cioè quello di stare attenti a chi propone soluzioni facili per problemi difficili, perché quasi sempre si tratta di un caso di peste.

Bibliografia: "La Peste"; Albert Camus; edizioni Bompiani 2004




Privacy




Articolo informazione


Hits: 2880
Apprezzato: scheda appunto

Commentare questo articolo:

Non sei registrato
Devi essere registrato per commentare

ISCRIVITI



Copiare il codice

nella pagina web del tuo sito.


Copyright InfTub.com 2024