Giovani scrittori: un romanzo da scrivere

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Giovani scrittori: un romanzo da scrivere

Leggo il titolo, dovrei scrivere qualcosa su questo argomento. Guardo il foglio bianco davanti a me e la mia mente si paralizza. Cosa scrivo?

Eppure deve essere bello poter affidare alla carta i propri pensieri, le proprie sensazioni, la 919b19j propria vita. La vita che passa in un attimo e che dimentichiamo.

Ma un foglio bianco da scrivere non è solo questo, non può essere un diario da riempire, dove annotare, con una noiosa ripetitività, tutti gli avvenimenti quotidiani. Questo forse lo sappiamo fare tutti, scrivere un romanzo è cosa ben diversa, è inventare una storia con un filo logico, inventare una vita nuova con personaggi veri, è qualcosa da affidare per sempre agli altri.

Immagino il giovane che si accinge ad elaborare il suo primo romanzo e credo di intuire in lui la stessa sensazione di vuoto mentale che provo io adesso.

"Lo vedo che se ne sta li seduto davanti al foglio e sento distintamente una vocina sarcastica che gli sussurra all'orecchio: "Ma non essere presuntuoso, non sei in grado di scrivere un romanzo."

Ma lui vuole scrivere, perchè per lui scrivere significa "liberta". Ha la testa piena di idee che gli danzano davanti, idee che vogliono uscire, pensieri senza forma e senza un filo logico che oltrepassano senza dargli il tempo di costruire frasi logiche, frasi che si sviluppano, scivolano, sgusciano e si allontanano. Eppure dentro di lui qualcosa si agita, vuole dare vita ai sentimenti che gli infiammano il cuore. Sente come una spinta interna che lo agita, che lo stimola ad inventare delle storie.

E finalmente i pensieri cominciano a prendere forma, la trama gli si fissa in mente ed i personaggi assumono sembianze umane. Come un fiume in piena la penna gli scorre tra le dita e le pagine di quel candore immacolato che lo raggelava si tingono di blu.

E forse, ma lui ancora non lo sa, consegnerà al mondo un capolavoro.