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Johann Wolfgang Goethe "I DOLORI DEL GIOVANE WERTHER"

italiano



Johann Wolfgang Goethe

"I DOLORI DEL GIOVANE WERTHER"


Goethe comincia a scrivere quest'opera a Francoforte, il 1 febbraio del 1774; dopo quattro settimane il romanzo è già finito e nell'autunno dello stesso anno viene pubblicato a Lipsia; subì un secondo rimaneggiamento nel 1782 che gli diede la sua forma definitiva.

Il titolo originale del romanzo scritto naturalmente in tedesco, è "Die Leiden des jungen Werthers".


L'autore del testo è 545d33f Johann Wolfgang Goethe. Egli nasce a Francoforte sul Meno nel 1749, da una famiglia della migliore borghesia patrizia della città. Avviato sulle orme del padre agli studi giuridici, preferisce dedicarsi alla letteratura e ottiene rapida fama con il romanzo I dolori del giovane Werther (1774). Chiamato alla corte ducale di Weimar, ricopre vari incarichi contribuendo a fare della piccola città un vivo centro di cultura, capitale spirituale della Germania. A parte due viaggi in Italia (1786 e 1790), dove si forma in modo definitivo e resta affascinato da paesaggi e situazioni, fonti di ispirazione per le opere successive, trascorre nell'ambiente sereno di Weimar il resto della vita. Sono di questo periodo il dramma Egmont (1788) e soprattutto il romanzo Le affinità elettive (1809). Dal 1772 lavora alla stesura del Faust che porta a termine dopo sessanta anni, poche settimane prima della morte avvenuta nel 1832.



Le sue opere più importanti sono quindi: Goetz von Berlichingen (1772); I dolori del giovane Werther (1774); Ifigenia in Tauride (1779); Torquato Tasso (1780); Egmont (1788); Elegie romane (1789); Metamorfosi delle piante (1790); Gli anni di noviziato di Guglielmo Maister (1795); Le affinità elettive (1809); Elegia di Mariembad (1823); Viaggio in Italia (1828); Secondo soggiorno romano (1829); Faust (1831).



Il Romanzo epistolare è una particolare forma di romanzo che, invece di procedere attraverso la narrazione diretta dei fatti, è costruito sullo scambio di lettere da parte dei vari personaggi interni al racconto. I dolori del giovane Werther può sicuramente essere inteso come un romanzo epistolare anche se nella seconda parte del libro l'autore, Goethe, interviene più di una volta riportando al lettore alcune sue considerazioni e spiegando meglio la vicenda.

Alcuni famosi esempi di questo tipo di romanzo sono "Le ultime lettere di Jacopo Ortis" di Foscolo, "La nuova Eloisia" di Rousseau e "Pamela" di Richardson.


Il giovane Werther, arrivato nella piccola città di Waldheim, scrive all'amico Guglielmo una serie di lettere in cui racconta la sua vita e le sue emozioni.

Ad una festa conosce per caso una giovane, Carlotta, figlia maggiore del podestà del paese. Frequenta assiduamente la casa della ragazza e diventa amico anche dei suoi numerosi fratellini che Carlotta deve accudire in quanto è rimasta orfana della madre. In breve tempo Werther si innamora di lei, ma scopre però che ella è già fidanzata con Alberto. Quest'ultimo è una persona onesta, che Werther apprezza e di cui diventa amico. Il dolore è sempre più forte, e Werther, per fuggire, accetta l'impiego di segretario presso l'ambasciatore. Emergono immediatamente le sue insoddisfazioni: nessuno lo capisce, il suo superiore è antipatico e spavaldo, il suo lavoro è noioso.

Il giovane, torna così al suo paese, e qui continua l'amicizia con Carlotta. Per Werther l'amore per questa donna, che si è sposata con Alberto, diventa un peso che distrugge ogni forza, e anche l'atteggiamento del marito si fa insofferente nei suoi confronti.

Werther soffre sempre di più, soprattutto quando nell'ultimo incontro con Carlotta scopre di essere ricambiato. Werther decide di uccidersi con la pistola di Alberto che la stessa Carlotta aveva consegnato al servo mandato a ritirarla, ormai consapevole della decisione del suo amato.


Nel primo libro il narratore è il protagonista Werther. Egli è interno alla storia, con facoltà di giudizio ed utilizza la prima persona.

Nel libro secondo il narratore diviene l'Editore e si parla di Werther in terza persona; vi sono inseriti, tuttavia, suoi scritti a Guglielmo e a Carlotta, nonché le prose liriche composte per lei.

Il punto di vista è quindi prevalentemente soggettivo: il lettore percepisce così nella loro totalità i sentimenti e gli stati d'animo di Werther. Il narratore proietta la sua attenzione sul singolo Werther il quale ci narra la storia a modo suo; se la storia fosse stata narrata in modo differente il lettore avrebbe sicuramente percepito un'idea meno passionale della vicenda.


Werther è intelligente, colto, dotato di profonda sensibilità artistica e di una grande umanità, che lo porterà ad interessarsi dei problemi di altre persone. Egli è privo di preoccupazioni economiche e, pur non essendo nobile, può vivere di rendita con un certo decoro, rifiutando impegni non adeguati alle sue capacità, infatti vagabonda in cerca d'angoli di natura particolarmente seducenti che possano ispirare i suoi quadri.

Egli è particolarmente attratto dalla natura selvaggia, che spesso sarà fonte di pace; dalle persone semplici e dai bambini.

Werther ama più della sua vita Carlotta, che incarna il suo ideale di bellezza; tuttavia non fa nulla per sottrarla al fidanzato Alberto.

Attraverso i rapporti con i vari personaggi si delinea la personalità solitaria di Werther,del genio incapace di vivere come gli altri perché irrimediabilmente superiore. Nel personaggio di Werther si vede già la figura dell'eroe romantico e sensibile che non accetta la meschinità e le regole politiche preferendo rifugiarsi nel sogno e che ha la forza di trasformare il suo destino. La sua sensibilità e la sua intelligenza non riescono a superare la sua personalità che vede la morte come alternativa ad un mondo estraneo a lui.. Nel romanzo quindi appare una ribellione individuale del protagonista, ma allo stesso tempo una sensazione di impotenza che lo spinge alla fuga ma che lo conduce soltanto alla morte come fine ultimo di questo suo stato di oppressione.


L'animo sensibile di Werter è stupefatto dalla bellezza del creato ed ama stare in stretto contatto con esso. Particolare è il suo attaccamento al verde dei prati (dove poi verrà sepolto). Durante la lettura si rileva una forte meteopatia del personaggio, infatti  Werter vede tutta la natura attorno a lui relativamente alla sua vita sentimentale. Nel corso della vicenda possiamo assistere appunto ad un progressivo mutamento del paesaggio in relazione allo stato d'animo: nella prima parte la natura è vista in modo allegro e gioioso e dona a Werther pace, bellezza e pacatezza; nella seconda diventa più tempestosa ed inquieta e riflette la disperazione dell'irrisolta vicenda passionale del protagonista.




"Mentre la natura s'avvia verso l'autunno, anche in me e attorno a me si fa autunno. Le mie foglie ingialliscono, già sono cadute le foglie degli alberi vicini "


L'amore è il pensiero che occupa più a lungo l'animo sensibile di Werther che, incapace di pensieri concreti si abbandona  di continuamente nel suo amore platonico per Carlotta.

Werther attua una sorta di divinizzazione di Carlotta, ovvero quando resosi conto di non poter avere ciò che desidera esprime la sua sofferenza in modo angosciante mettendo la figura di Carlotta come oggetto di desiderio irraggiungibile. Si possono quindi individuare tre differenti stati d'animo a cui porta l'amore: l'euforia, il tormento, la follia che porta alla morte


Credo che il giovane Werther faccia parte dell'alta borghesia dell'epoca. Egli però non si identifica affatto nella sua appartenenza sociale e preferisce isolarsi o vagabondare in cerca di nuove relazioni con altre realtà. Conosce infatti diverse persone: egli ama i bambini, i poveri e gli emarginati dalla società a cui lascia sempre qualche moneta. Si immedesima nelle persone più sofferenti. E' profondamente colpito, per esempio, dalla passione infelice del contadino tradito dalla sua padrona e impazzito per amore e dal dolore della povera contadina che ha perso il figlio più piccolo.

Il rapporto con la nobiltà è differente: Werther spesso critica i nobili e non riesce ad ambientarsi in un contesto del genere.


Werther cita spesso il "suo" Omero e Ossian. La letteratura ha un ruolo molto importante nel romanzo: è proprio durante la lettura dei canti di Ossian che Werther riesce a strappare a Carlotta l'unico bacio.


Werther è molto attratto dal mondo dei bambini: nel racconto egli incontra diversi fanciulli (in particolare i fratelli di Carlotta) e si diverte a stare con loro. I bambini stessi si affezionano a lui gioiosi della suo generosità e delle sue attenzioni.

Werther è attratto dall'innocenza e dalla semplicità dei fanciulli e in cuor suo vorrebbe essere come loro ma a causa dei problemi che lo tormentano non lo può essere.


"mi diverto a osservare le loro passioni e le ingenue esplosioni dei loro desideri"


Alberto è il fidanzato di Carlotta: è un uomo saggio, ponderato, calmo, di buon carattere, fedele al matrimonio, orgoglioso della moglie e della famiglia. E' una persona completamente diversa da Werther, privo di quegli slanci emotivi che ritiene assurdi e pericolosi. Rappresenta così l'opposto dell'eroe romantico. Proprio per questo Alberto non riesce a stabilire un rapporto profondo con la moglie, ma rappresenta per lei un punto fermo, grazie al suo rispetto per le regole, all'attaccamento per la famiglia e alla sua tranquillità.

Werther riesce comunque a stringere amicizia con lui mantenendo un rapporto di reciproca stima anche se ovviamente Alberto è il principale ostacolo per raggiungere la sua amata.


Secondo me è la disperazione che spinge Werther al suicidio. Nell'ultima parte del romanzo egli esprime apertamente la sua volontà in quanto non riesce più a convivere con un mondo che è completamente diverso dai suoi ideale e dai suoi pensieri. Capisce chiaramente che il suo amore per la bella Carlotta è impossibile e decide quindi di togliersi la vita togliendo fine anche alle sue sofferenze e alla sua disperazione.



ANDREA VEZZARO 5^A






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