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Il Pronome

italiano



Il Pronome.

Il pronome ha la funzione di sostituire altre parti del discorso o anche intere frasi.

La maggior parte dei pronomi è variabile e assume il genere e il numero della parte del discorso che sostituisce. I pronomi possessivi, dim 535f55f ostrativi, indefiniti, interrogativi, esclamativi, hanno anche funzione di aggettivo, mentre hanno solo funzione pronominale quelli personali e relativi.
I pronomi e gli aggettivi possessivi hanno la stessa forma; i pronomi sono sempre preceduti dall'articolo;

Gli aggettivi dimostrativi possono avere funzione sia di aggettivo che di pronome:

SINGOLARE



PLURALE


MASCHILE FEMMINILE

MASCHILE  FEMMINILE

Aggettivi e Pronomi    questo   questa questi queste

codesto  codesta codesti codeste

quello quella quelli, quegli, quei quelle

Solo Pronomi ciò  - - -

questi - - -

quegli - - -

costui costei costoro costoro

colui colei coloro coloro

Hanno solo funzione i seguenti dimostrativi:

- i singolari maschili questi e quegli;

- costui, costei, costoro, colui, colei, coloro;

- ciò (invariabile);

Anche i dimostrativi di identità stesso e medesimo hanno funzione pronominale. Sono sempre preceduti dall'articolo.



Gli aggettivi alcuno, alquanto, altrettanto, altro, certo, ciascuno, diverso, molto, nessuno, parecchio, poco, tale, taluno, tanto, troppo, vario si usano anche come pronomi.

Hanno solo funzione pronominale:

- gli indefiniti invariabili alcunchè, chicchessia, chiunque, niente, nulla, qualcosa;

- gli indefiniti variabili ognuno/ognuna, qualcheduno/qualcheduna, qualcuno/qualcuna, uno/una che si usano solo al singolare.

Gli aggettivi interrogativi ed esclamativi quale, quanto, che hanno anche funzione pronominale.

Ha unicamente funzione pronominale chi, invariabile, usato solo per le persone.

I Pronomi Personali.

I pronomi personali indicano:

- la persona che parla o prima persona;

- la persona a cui si parla o seconda persona;

- la persona o la cosa di cui si parla o terza persona.

I pronomi personali hanno funzione di soggetto e di complemento. In funzione di complemento hanno due forme: un forma tonica (accentata) e una forma atona (senza accento).

Nella pronuncia la forma atona si appoggia al verbo:

- si dice proclitica quando precede il verbo;

- si dice enclitica quando segue il verbo e si unisce ad esso.

Il pronome personale soggetto di solito viene sottinteso. Deve essere espresso per evitare ambiguità:

- con le forme verbali che non permettono di distinguere la persona del soggetto;

- quando si susseguono frasi con soggetti differenti;

- quando si vuole evidenziare, in modo enfatico, la persona che compie l'azione.

I pronomi soggetto egli, lui e lei si usano per indicare persone; esso, essa per animali o cose. Ella è di uso letterario ed è quasi sempre sostituita da lei o essa. Loro si riferisce solo a persone.

É obbligatorio usare le forme lui, lei e loro;

- quando si vuole mettere in evidenza il soggetto;

- con anche, proprio, né, neanche, neppure, nemmeno, pure.

Le forme toniche del pronome personale complemento si usano per esprimere i vari complementi.

Le forme atone mi, ti, si, ci, vi, usate in coppia con lo, la, li, le, ne cambiano la -i finale in -e.

La particella pronominale ne ha diverse funzioni:

- sostituisce di lui, di lei, di loro, da lui, da lei, da loro;

- sostituisce di ciò riferito a intere frasi;

- ha valore di avverbio di luogo, nel significato di di qui, da qui, di lì, da lì.

Anche le particelle ci, vi, oltre a essere pronomi personali atoni, possono avere altre funzioni:

- hanno valore di avverbio di luogo, nel significato di in quel luogo, verso quel luogo;

- sostituiscono un pronome dimostrativo nei complementi indiretti.

I Pronomi Relativi.

Il pronome relativo collega due frasi, trasformando la seconda in subordinata relativa; quindi ha anche la funzione di mettere in relazione due frasi.

Il pronome invariabile che si usa in funzione di soggetto e di complemento oggetto; il pronome invariabile cui si usa solo in funzione di complemento indiretto, preceduto da preposizione.

Quando cui ha funzione di complemento di termine, l'uso della preposizione a è facoltativo.

In funzione di complemento di specificazione, cui è preceduto dall'articolo determinativo ed è posto tra l'articolo e il nome.

È da evitare l'uso di che polivalente al posto di cui.

I pronomi misti o doppi che, chiunque, quanto, quanti/quante, dovunque e ovunque equivalgono all'unione di due pronomi, un dimostrativo e un relativo, i quali possono avere diversa funzione sintattica.

L'avverbio dove si usa anche in funzione di pronome relativo.






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