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Il primo pozzo petrolifero della storia venne
scavato a Titusville, in Pennsylvania, il 27 agosto 1859. Intuita ben presto l'enorme potenzialità del
petrolio, in meno di due anni vengono realizzati oltre 340 pozzi e nel 1870 nasce la prima compagnia petrolifera,
Sin dall'inizio del secolo scorso, accanto alle forme tradizionali di fonti energetiche, come il carbone e l'energia idroe 656d34g lettrica, il consumo di petrolio, prevalentemente Nord americano, ha cominciato ad affermarsi e a diffondersi. E' in questo periodo che le grandi potenze cominciano a vedere l'Iraq e il Medio Oriente come un immenso giacimento petrolifero su cui mettere le mani: dopo la conferenza internazionale di San Remo, trovano un accordo per la spartizione delle ricchezze petrolifere irachene, già allora considerate di grande valore economico e strategico. L'Italia, però, è esclusa dall'accordo.
Durante la prima Guerra Mondiale si ha una svolta del corso delle vicende quando gli Stati Uniti adottano il carro-armato, alimentato a benzina. I Tedeschi, invece, utilizzano ancora il carbone per le navi, che però si muovono con minor autonomia in quanto si possono rifornire solo in patria. Gli storici dicono che si è trattato della vittoria del petrolio sul carbone.
Negli anni trenta per migliorare le prestazioni delle automobili l'industria petrolifera si impegna nella produzione di benzine ad alto numero di ottano.
Nel 1933 Hitler sale al potere in Germania con
un programma che prevede, a breve distanza, una guerra che dovrebbe consentire
alla Germania di vendicarsi della sconfitta del 1918. Hitler capisce subito che
la guerra richiederebbe un gigantesco impegno industriale anche per rendere
autonoma
In Italia, paese povero di benzina, ma anche di carbone, fin dagli anni '30 viene avviato un programma di produzione di benzina sintetica, sostenuto dal governo fascista; a Bari si costruisce un impianto di raffineria del petrolio. I nomi di alcune fabbriche di benzina sintetica suscitano ricordi terribili perché vi sono stati impiegati, come manodopera, i prigionieri antifascisti ed ebrei, di fatto schiavi, catturati in tutti i paesi d'Europa. Le fabbriche sono sottoposte ai bombardamenti alleati; quella di Leuna, una tra le più grandi, è distrutta il 12 maggio 1944.
Durante la seconda Guerra Mondiale (1939-1945) Hitler invade l'U.R.S.S. per garantirsi il petrolio della Romania, alleata alla Russia, e per impadronirsi dei pozzi di petrolio del Caucaso.
Il Giappone entra in guerra per rendersi autonomo dagli Stati Uniti, dai quali dipende per i rifornimenti petroliferi; tenta dunque di invadere le Indie Olandesi ricche di petrolio.
In risposta a ciò U.S.A. e Gran Bretagna decretano l'embargo: proibiscono i rifornimenti di petrolio al Giappone. In risposta il Giappone attacca la flotta americana a Pearl Harbour, ma non colpisce le scorte di petrolio presenti nell'isola, grazie alle quali ciò che rimane della flotta americana nel Pacifico può essere riattivato.
Nel 1944 i Tedeschi tentano di sconfiggere gli Alleati nelle regioni del Belgio e del Lussemburgo; l'operazione, però, fallisce per mancanza di benzina. In queste zone, d'altro canto, sono collocate migliaia di taniche di benzina affinché gli automezzi americani e inglesi possano rifornirsi continuamente.
Con
Sempre nello stesso anno ha inizio
Nell'aprile del 1949 gli Alleati ordinano lo
smantellamento degli impianti, ma in seguito al miglioramento dei rapporti con
Nel 1945 Nasser, nazionalista egiziano
divenuto con un colpo di stato Presidente della Repubblica, occupa il canale di
Suez e lo nazionalizza. Per
Inoltre rispetto al carbone, il petrolio e i sottoprodotti della sua raffinazione erano più pratici da usare e più puliti. Logico quindi che quando cominciò a diffondersi l'elettricità, nella seconda metà del XIX secolo, il petrolio si proponesse come combustibile ideale per produrre il calore necessario ad azionare le turbine a vapore, nelle centrali termoelettriche, laddove non fosse possibile installare centrali idroelettriche.
La crescita industriale, la diffusione dell'automobile
e l'uso dell'elettricità fecero aumentare a dismisura la richiesta di energia
in Europa e in USA finchè non ci si rese conto che le riserve mondiali dei
combustibili fossili non erano illimitate e prima o poi si sarebbero esaurite.
Così iniziò, in particolare dopo la crisi petrolifera del
Nel Medio Oriente la storia del petrolio comincia negli ultimi decenni dell'Ottocento, con le contese fra tedeschi, russi e inglesi per ottenere concessioni per la ricerca di petrolio dai governi dell'impero Ottomano e della Persia: regioni nelle quali si conosceva già l'esistenza del petrolio liquido.
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