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La musica barocca tra Sei e Settecento
L'affermazione del sistema tonale
Dalla seconda metà del Seicento alla seconda metà dell'Ottocento e oltre la musica europea è caratterizzata da quel complesso fenomeno di organizzazione dei suoni che va sotto il nome di tonalità.
Accordo: sovrapposizione contemporanea di più suoni.
In tutto il periodo rinascimentale l'accordo per eccellenza era triade, cioè la combinazione di tre suoni sovrapposti a distanza di un intervallo di terza (do-mi-sol), pensata non come unità ma come insieme di intervalli. Uso del basso continuo muta la situazione. Un passo successivo fu la graduale consapevolezza dell'esistenza di regole che potevano governare una buona successione di accordi (regole d'orecchio); es. a primo grado della scala (tonica) spettava nella sequenza accordale funzione conclusiva, mentre a quella del quinto (dominante) spettava funzione di transizione verso la conclusione.
Rapporto tra melodia e armonia viene rovesciato.
Le melodie tonali devono rispettare le funzioni armoniche dei gradi della scala e devono essere compatibili con quelle decadenza di alcuni dei molteplici modelli di scala musicale che la musica europea aveva ereditato dalla tradizione medievale. Si affermeranno due modelli: scala maggiore e minore.
Maggiore teorico dell'armonia settecentesca è senza dubbio Rameu.
La musica vocale di tradizione italiana
Opera veneziana del Seicento ( a differenza di quella romana) ha una caratteristica particolare: quasi totale assenza degli episodi corali.
Esempi:
Francesco Cavalli: tende ad un recitativo incisivo e succinto scandito da formule melodiche ricorrenti. Opera "Giasone".
Tra gli ultimi due decenni del Seicento e i primi due del secolo successivo quando il melodramma da Venezia a Roma si era diffuso in tutta la penisola videro 212j92c la luce anche le più di 60 opere teatrali con cui il palermitano Alessandro Scarlatti si conquistò ampia fama nell'Italia dell'epoca. Strumenti musicali stessi che egli aveva ereditato dalla tradizione (aria, recitativo, interventi orchestrali...).
Orchestra è ormai basata sugli strumenti ad arco, ma per effetti speciali impiegati anche i fiati. Opere di Scarlatti: "Il trionfo dell'onore" e "La Griselda".
Modello di melodramma romano-veneziano trova diffusione anche all'estero.
a) In Inghilterra c'è Purcell con la "Didone ed Enea" (masque era intrattenimento teatrale della corte inglese). Le poche arie tutte in forma di ciaccona sono sufficienti a delineare caratteri e situazioni densi di pathos. Altre opere: "Il re Arturo", "La regina delle fate", "Sogno di una notte di mezza estate".
Si diffonde anche in alcune zone di lingua tedesca e soprattutto in Austria.
b) Cesti in Austria con il "Pomo d'oro" per celebrare le nozze dell'imperatore Leopoldo.
Altro genere diffuso: la cantata che non è altro che una serie di recitativi e di arie legati da un soggetto comune. Differenziazione tra recitativo e aria tende talora ad emergere.
Altro genere soprattutto a Roma: l'oratorio. Poi si diffonde in tutta la penisola.
Estraneo a processo di trasformazione degli assetti stilistici della musica italiana sei-settecentesca rimase il settore delle composizioni liturgiche, in primo luogo della MESSA. Unici stili ammessi durante le funzioni liturgiche: quello concertato e stile severo.
La musica strumentale italiana
Vicende del concerto
Il più evidente tratto caratteristico che distingue il concerto grosso dagli altri generi musicali coevi è costituito dalla contrapposizione tra due gruppi di strumenti: un gruppo più nutrito (con carattere di orchestra) e un gruppo più ridotto (con carattere solistico). Nelle forme più mature del concerto l'uso delle contrapposizioni si assesta e si circoscrive. Il predominio degli archi si era già stabilmente imposto anche in un altro genere strumentale: quello delle sinfonie che si usavano come breve brani introduttivi allo spettacolo d'opera.
Il personaggio che più di tutti acquisì fama di codificatore di forme e stili è senza dubbio Arcangelo Corelli i cui testi strumentali riassumono linee di tendenza comuni ai compositori dell'epoca. Non ha tratti del grande innovatore e attento al gusto medio della sua epoca. Sei raccolte. Carattere di fondo dello stile corelliano è il risultato di un'ormai secolare elaborazione di tre grandi modelli di organizzazione sonora: quello della polifonia vocale, della musica per danza e del canto solistico. L'opera di Corelli costituisce un momento importantissimo nello sviluppo della musica strumentale. Egli diede nuovo impulso alla forma della sonata a tre. Nella sonata a tre C. sfrutta a fondo le possibilità cantabili del violinoservendosi di un a struttura assai semplice in tr o quattro tempi. La scrittura è sostenuta da un contrappunto vigoroso e ricco di studiate dissonanze. Enorme risonanza dei 12 Concerti grossi ponendosi così all'inizio della fortuna europea del concerto grosso.
Albinoni [si iscrive in posizione minore accanto a Vivaldi e ai due Marcello nella grande fioritura del concerto strumentale veneziano settecentesco]
Quando Albinoni pubblicava la sua raccolta Antonio VIVALDI (1678-1742) non aveva ancora iniziato la sua carriera di violinista e compositore famoso. Solo nel 1704 fu assunto come maestro di violino all'Ospedale della Pietà. Era questo un orfanotrofio femminile. Per molta parte della sua vita Vivaldi prestò la sua opera in questo istituto (rimase fino al 1740). Compose anche altri tipi di musica (sonate, composizioni sacre, melodrammi) ma la sua fama è comunque restata legata ai CONCERTI. Novità: semplicità di struttura che ne facilita la percezione. Prima raccolta dei concerti: L'estro armonico. È la più importante delle raccolte, ampiamento valorizzata da Bach che trascrisse 6 dei 12 concerti che la compongono; essa consta di 4 concerti con violino obbligato (solistici) e di 8 concerti grossi. Si rivela tutta la forza espressiva vivaldiana: il pulsare ritmico, armonica concentrazione del canto negli adagi, polifonia levigata, gusto per ricerca timbrica e invenzione del suono, il virtuosismo impiegato in chiave di contabilità fiorita. Franchezza con cui maneggia gli elementi di base del linguaggio strumentale: accenti, colpi d'arco. Musica capace di sfumature affettive e descrittive che erano di casa nella scena melodrammatica ma non nella sede del concerto: Quattro stagioni appartenenti alla raccolta pubblicata con il titolo "Il cimento dell'armonia e dell'invenzione" op. 8 preceduti da sonetti esplicativi. La struttura è quella di concerto solistico ma la materia sonora vi è organizzata con criteri nuovi. Il musicista sembra svincolarsi dal formalismo tradizionale per cercare una nuova libertà espressiva. Anche altri concerti a programma come La notte, La tempesta di mare, La caccia, Il gardellino (tutti per flauto)
Il concerto assume definitivamente la struttura in tre tempi: allegro. Adagio, allegro
Produzioni per strumenti da tasto (clavicembalo ed organo). Le acquisizioni più significative si collocano oltre i limiti estremi del periodo cronologico che stiamo considerando: sono quelle di Frescobaldi (che muore nel 1643) e di Domenico Scarlatti (che muore nel 1757).
La musica francese nell'epoca dell'assolutismo
Con Luigi XIII e Luigi XIV monarchia tende ad accentrare nelle sue mani le leve fondamentali del potere politico e culturale.
Della tradizione liutistica francese i più eminenti rappresentati sono i membri della dinastia dei Gaultier, in particolare Ennemondo detto Gualtier le Vieux e Denis detto Gualtier le Jeune.
Agli inizi del regno di Luigi XIV si colloca anche un altro avvenimento importante per la storia della musica francese: l'esecuzione dell'Orfeo di Luigi Rossi (1647) favorito dalla presenza dell'onnipotente cardinale Mazzarino.
Si affaccia in questi anni Giovanni Battista Lulli nato a Firenze nel 1632 e morto a Parigi nel 1687. Portato in Francia come cameriere e entra nella corte di Luigi XIV. Cambia nome in Jean Baptiste Lully. Per quasi vent'anni si dedica alla composizione di musiche di scena per balletti e crea insieme a Moliere il genere della commedie-ballet. Verso la fine degli anni Sessanta il librettista Perrin e il musicista Cambert si dedicarono all'ardito tentativo di creare un'opera in musica ispirata ai modelli italiani ,a cantata in francese. Fallì e Lully prese in mano l'iniziativa nuovo genere della Tragedie-lirique
Nel genere sacro il musicista troverà degni successori in Charpentier, Campra, Delalande. Ma i due più illustri continuatori della tradizione francese del Seicento vengono di solito indicati in Couperin e Rameau.
Dalla seconda metà dei Seicento il liuto venne soppiantato dal clavicembalo.
Couperin scrisse per il clavicembalo 27 Suites.
La fama di Rameau fu dovuta soprattutto a due diversi aspetti della sua produzione: alla sua opera di teorico e alle sue composizioni teatrali. Altri dieci anni dopo dovranno passare perché la sua notorietà esploda con la presentazione pubblica della prima della sue tragedie-lyriques: Hyppolyte et Aricie.
La musica in Germania dall'epoca di Heinrich Schutz all'epoca di Johann Sebastian Bach
Nel secolo XVII incertezza sul piano della stabilità politica. Separazione culturale. Guerra dei Trent'anni (1618-1648). Nella tradizione liturgica luterana la musica aveva un'importanza primaria.
Esattamente cent'anni prima di Bach, nel 1585 nasceva in un villaggio della Turingia Heinrich Schutz (Henricus Sagittarius). Tre componenti stilistiche caratterizzano le sue composizioni: la fedeltà alla tradizione della polifonia cinquecentesca, il gusto per la declamazione espressiva all'italiana, attenzione per le innumerevoli forme di elaborazione polifonica deel corale luterano che rappresenta il lato più devotamente tedesco della sua personalità. Opere più importanti: Cantiones Sacrae, Geistliche Chormusik...
Comparsa stile concertato non abolisce tuttavia la continuità della pratica polifonica neppure di quella di origini antiche risalenti all'epoca fiamminga che utilizzava un cactus firmus come base della composizione: anzi, il cactus firmus nella fattispecie luterana del corale continuò ad essere rigogliosamente praticato per tutto il secolo.
Il passaggio dal concerto spirituale alla cantata avvenne insensibilmente per graduali passaggi.
Il genere più tipico della tradizione organistica tedesca è sicuramente quello del corale.
La musica per clavicembalo non si differenziò inizialmente in maniera sostanziale da quella per organo.
L'unico luogo in cui si creò ed ebbe fortuna una tradizione operistica locale fu la città di Amburgo dove si inaugurò nel 1678 un teatro pubblico con spettacolo in lingua tedesca che inizialmente erano anche di argomento sacro.
Johann Sebastian Bach
Inseguendo il supremo ideale di una musica concepita come scienza Bach si allontanava dalle tendenze che nella prima metà de secolo XVIII si venivano diffondendo in tutta Europa.
Bach (1685-1750) ebbe tanti figli che seguirono la carriera del padre. Fino al 1708 ebbe incarichi di organista ad Arnstadt e Muhlhausen. A questo periodo risalgono fughe, preludi, toccate, corali per organo e composizioni per clavicembalo tra il cui il Capriccio sopra la lontananza del fratello dilettissimo. Fra le prime cantate per il servizio liturgico la più complessa è la cosiddetta Actus tragicus. All'età di 23 anni entra come organista a Weimar (studio di compositori italiani, tra cui Vivaldi). Da Weimar si allontanò nel 1717 per assumere l'incarico di maestro di cappella presso la corte di Kothen e sposò la sua seconda moglie di Anna Magdalena.
Compone: Sonate per flauto e per violino con cembalo obbligato, Suites per violoncello solo, Sonate per violino solo. Gruppo più noto è costituito dai 6 Concerti Brandeburghesi (detti così da Spitta perché Bach li dedicò nel 1721 al margravio del Brandeburgo). Compone anche pezzi per lo studio del clavicembalo e per fornire modelli ed esercizi per la composizione.
Ma la raccolta di gran lunga più ambiziosa è quella intitolata Wohltemperierte Clavier che è concepita come una dimostrazione scientifica della possibilità di comporre in 24 diverse tonalità una volta che la tastiera venga accordata col sistema temperato basato sulla divisione dell'ottava in 12 semitoni uguali.
Le fughe non solo usano in forme diverse gli artifici intellettuali del contrappunto ma tendono a basarsi sopra caratteri e affetti particolari.
Dal 1723 fino alla morte Bach visse a Lipsia. In pratica la maggior parte del tempo Bach la doveva dedicare all'istruzione dei ragazzi.
Un ciclo liturgico prevedeva l'esecuzione di un 60 di cantate, tante quante erano le feste annuali. Bach ne scrisse cinque cicli completi ma a noi ne sono pervenute circa 200 (da BWV I a BWV 200 dove la sigla indica le opere di Bach secondo il catalogo pubblicato nel 1950 da Schmieder che è indicato appunto come Bach-Werke-Verzeichnis).
Una cantata bachiana comprende un brano iniziale (quasi sempre un coro polifonico grandioso), la cui unità generale è offerta spesso dalla ripetitività costante degli spunti tematici dell'orchestra. Il testo del coro è di norma tratto dalla Bibbia. La chiusa era di solito affidata al canto di un corale a 4 voci. I tipi di cantata variano non solo in ragione della fantasia inventiva dell'autore ma anche dei suoi rapporti con i poeti che gli fornivano alcune parti del testo e della disponibilità e delle capacità degli strumentisti, dei solisti, del coro.
Abbiamo cantate riferite a un ampio frammento del ciclo liturgico. In questi casi Bach definisce le sue cantate con il nome di Oratorium: si tratta dei tre cicli di cantate corrispondenti agli Oratori di Natale, dell'Ascensione e di Pasqua.
Da tutt'altra tradizione derivano invece le Passioni (c'è anche quella che mette in musica direttamente il testo del vangelo). A quest'ultima categoria appartengono le due passioni rimaste fra le 5 che Bach pare abbia composto: quella Secondo San Matteo e quella Secondo san Giovanni culmine dell'arte sacra di Bach.
Fra i riti protestanti c'era quello della Messa su testo latin Kirie+Gloria+Sanctus. Bach compose anche una Messa cattolica, quella in si minore per Federico Augusto II principe cattolico di Sassonia e poi re di Polonia.
Ultimo grande ciclo delle composizioni pensate a scopo didattico si apre con i primi due volumi della raccolta intitolata Klavier-Ubung. Il primo contiene 6 Suites e il secondo il Concerto italiano e l'Ouverture alla maniera francese. Ma la raccolta più singolare è costituita dal III volume della stessa collezione che contiene una ventina di corali per organo.
Il secondo volume del Clavicembalo per temperato e le Variazioni Goldber completano il quadro della produzione matura di Bach.
La carriera internazionale di Georg Friederich Handel (1685-1759)
Predilezione per l'opera teatrale. Ad Amburgo con Almira (1705) fece il suo esordio operistico e quello di compositore di musica sacra con la Passione secondo San Giovanni su testo di Postel. Opere teatrali come Agrippina. Teatralità del gesto italiano rappresentò per Handel un potentissimo stimolo creativo. Si trasferisce in Italia dal 1706 al 1710 dove compone Agrippina. Poi l'abbandona per Londra. Nel 1711 esordisce con Rinaldo e supremazia dell'opera seria italiana dura un trentennio fino al 1741 (Deidamia).
Concatenazione tra recitativi e arie con occasionali ed eccezionali deroghe determinate da circostanze interne ed esterne. Fra le circostante interne determinante era il carattere dei libretti; preferiva ispirarsi ad opere già collaudate e da lui conosciute direttamente o indirettamente.
Scelta ostinata di continuare a dedicarsi al melodramma. Verso la fine del terzo decennio il clamoroso successo della Beggar's opera (1728) una farsa di John Gay affermava le ragioni di un teatro musicale schiettamente inglese. Solo nel 1741 H. depose le armi nel teatro d'opera e da allora in poi scrisse solo oratori. Il soggetto della maggior parte degli oratori è tratto dell'antico testamento. Famoso il Messiah. Scrive alcune odi e le due suites famosissime: Watermusic (per il corteo reale sul Tamigi, 1715) e Fireworks Music (del 1749).
Serie di concerti per organo concepiti più come intermezzi strumentali degli oratori.
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