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Ogni modello gestionale è legato alla mission.
Selezione Reclutamento
Formazione professionale manageriale
Censimento e piani di successione bilancio risorse umane - mobilità - turn over
Sentieri di carriera programmazione dello sviluppo della carriera in base a CNL
Ricompensa incentivante - politica retributiva
Valutazione del merito professionale ruoli e persone
Le organizzazioni sono
Entità sociali
Guidate da obiettivi
Progettate come sistemi di attività deliberatamente strutturate e coordinate
Interagiscono con l'ambiente esterno
Mettono insieme risorse per raggiungere obiettivi
Producono beni e servizi
Facilitano l'innovazione (ricchezza che ciascuno di noi porta innovando area di presidio)
Utilizzano moderne tecnologie produttive
Si adattano all'ambiente in trasformazione e lo influenzano
Creano valore (per il dipendente è il senso di appartenenza, per il cliente è un rapporto di fiducia) per azionisti, clienti e dipendenti
Negoziano le esigenze produttive con le esigenze del personale. Questa fase si realizza con il team-work. C'è, quindi, maggiore vicinanza tra dipendente e organizzazione.
Le organizzazioni come sistema
C'era un vecchio modo di vedere le cose (Hintzberg, 1979) che si basa su 5 componenti base di un'organizzazione:
Le organizzazioni di quell'epoca rispettavano lo specchietto di cui sopra.
L'organizzazione come sistema aperto (altro modo per vedere l'organizzazione)
Abbiamo vari sottosistemi collegati fra loro:
Sottosistema degli obiettivi e dei valori: cultura, filosofia, obiettivi generali, obiettivi di gruppo e individuali
Sottosistema tecnico: conoscenze, tecnologia, impianti e macchinari
Sottosistema psicologico: persone atteggiamenti, percezioni, motivazioni, dinamiche di gruppo, comunicazione, rapporto interpersonali.
Sottosistema strutturale: compiti di ciascuno all'interno dei processi, gruppi di lavoro, autorità, gerarchia, flusso informativo, regole e procedure.
Per garantire l'output e l'interazione dei 4 sottosistemi abbiamo un:
Sottosistema manageriale: pianificazione, goal setting (accompagnare tutti verso il raggiungimento di un obiettivo), controllo/monitoraggio, strategia di organizzazione, assemblaggio delle persone.
Ambiente stabile con prestazioni efficienti.
Cultura rigida.
Strategia competitiva al proprio interno
Procedimenti standardizzati
Compiti di routine con relativo impoverimento di ruolo
Gerarchia
A questo si contrappone un altro paradigam:
Ambiente turbolento e di learnig organizzativo
Struttura orizzontale
Comando legato alle competenze
Team - work
Cultura adattiva (si adatta in base all'ambiente interno ed esterno)
Strategia collaborativa al proprio interno
Informazioni condivise
Arricchimento di ruolo
Nuovo profilo (orizzontale) |
Vecchio profilo (Gerarchico) |
Dinamica in apprendimento |
Stabile |
Ricca di informazioni |
Informazione scarsa |
Globale |
Locale |
Orientata verso il cliente/prodotto |
Orientata verso il lavoro |
Orientata verso le competenze |
Standardizzazione del processo |
Orientata verso il gruppo |
Orientata verso l'individuo |
Orientata verso il coinvolgimento |
Orientata verso il controllo/comando |
Network (reti) |
Gerarchia |
Orientata alle esigenze del cliente |
Orientata alle esigenze interne |
Organizzato per funzioni.
Punti di forza:
promuove la flessibilità e pertanto ha velocità di cambiamento
focalizza l'attenzione verso la creazione di valore per il cliente
ogni dipendente ha una visione più ampia degli obiettivi organizzativi
promuove la collaborazione e il gruppo di lavoro
migliora la qualità della vita dei dipendenti offrendo loro la possibilità di condividere le responsabilità e farsi carico della produzione.
Punti di debolezza:
la determinazione dei processi chiave è difficile e lunga
richiede cambiamenti nella cultura, nella progettazione delle mansioni, nei sistemi formativi e di ricompensa
i manager tradizionali possono essere restii ad abbandonare potere ed autorità
Modello Competenza Professionale
Questo modello ci accompagnerà nelle prossime lezioni.
La Competenza è data da:
Conoscenza
Qualità
Capacità
Il concorrere delle tre sub-competenze determina l'essere competitivi.
Se adattassimo la tecnica della narrazione per le competenze potremmo leggere le indagini alla luce del modello.
Campi di intervento della psicologia del lavoro:
Selezione
Formazione
Più scomponiamo la competenza più entriamo addentro alla formazione.
Nella selezione utilizzeremo il Big Five, ovvero un questionario con più di cento domande che focalizzano cinque macrodimensioni.
Attitudine: è la struttura, metaforicamente parlando, dell'elica del DNA. Per un commerciale che deve vendere l'attitudine necessaria è "verbale". Se si ha l'attitudine, però, non è detto che basti. Infatti se per caratteristica di Personalità il soggetto non è abile a vendere non sarà un buon commerciale.
Le attitudini sono quattro:
verbale
spaziale
manuale
ragionamento
Formazione continua: formazione che si fa all'interno delle organizzazioni.
Da un lato occorre l'analisi del ruolo, dall'altro dell'organizzazione. Analizzando entrambi abbiamo la formazione.
La formazione deve sì sviluppare l'individuo ma deva anche soddisfare le esigenze dell'organizzazione.
Il costrutto di competenza consente di progettare come realizzare la missione aziendale utilizzando un medesimo strumento concettuale sia sul versante della struttura sia su quello delle risorse umane e dei meccanismi operativi che ne consentono un utilizzo ottimale.
Capacità dell'individuo di interagire efficacemente con il suo ambiente (White, 1959)
La competenza professionale è una caratteristica intrinseca della persona, ed è ."motivo, tratto, abilità, aspetto dell'immagine di sé o ruolo sociale, o corpo di conoscenze che la persona usa" (Boyatzis, 1982)
Per competenza si intente una caratteristica intrinseca individuale che è causalmente collegata ad una performance efficace o superiore in un amansione o in una situazione che è misurata sulla base di un criterio prestabilito (Spencer, 1993)
Le competenze riguardano non la mansione in sé (ad esempio: la direzione del personale) ma i comportamenti che le persone debbono esplicitare per svolgere la mansione in modo competente (ad es. la sensibilità)
Skill: la dimostrazione a livello comportamentale delle abilità o dell'esperienza di un individuo (abilità a fare qualcosa)
Conoscenza: informazioni utilizzabili riguardanti un particolare settore possedute dall'individuo
Leplat (1991) doce che la competenza è "appresa".
È strutturata (combina i differenti elementi che la compongono ovvero il sapere, il saper fare e gli atteggiamenti)
È necessario favorire un apprendimento finalizzato, contestualizzato ed operativo.
Acquisizione di nuove conoscenze e abilità
Uso nella realtà professionale delle abilità
Autovalutazione della performance
Correzione dei comportamenti
Non c'è competenza senza apprendimento.
Modello di competenza
Conoscenza: sapere scientifico richiesto dalla professione (campo di sapere generale e organizzativo)
Qualità: doti più personali. È indispensabile sia nell'implementare la capacità che nell'orientare i comportamenti organizzativi
Capacità: abilità professionali connesse allo svolgimento del bagaglio di conoscenze
Questo è il primo livello del modello di competenza.
Passiamo al secondo livello.
Passiamo al terzo livello.
Per analizzare il terzo livello occorre scomporre il secondo. Al terzo livello, infatti si prende in esame solo uno degli aspetti del secondo livello (ovviamente andrà fatto per tutti gli aspetti).
Quindi passiamo a esaminare il quarto livello. Per arrivare al quarto livello dobbiamo analizzare tutti gli aspetti del terzo livello. Nel nostro esempio vedremo solo la Leadership.
CONOSCENZA Sapere
Competenza CAPACITA' Saper Fare
COMPORTAMENTI Saper Essere
Valutazione Potenziale
Sottosistema della Carriera/Sentieri passaggi effettuati
Valutazione delle Prestazione
Sottosistema Retributivo
Sottosistema dei Livelli
Dinamica dei Livelli
Alla fine il formatore stende un profilo con delle competenza ben precise. Quando l'Azienda chiede un corso di formazione occorre analizzare bene la domanda.
Bisogni dell'organizzazione:
Dati su Organizzazione
Dati su Strategie
Dati su Risorse Umane
Dati su Offerta formativa
Bisogni dell'individuo:
Analisi delle attività
Analisi del ruolo
Analisi eventi critici
Analisi del sistema delle attese
Ma quali sono gli STRUMENTI per analizzare la domanda?
Documenti aziendali
Interviste libere
Focus Group (gruppi di lavoro in cui si discute un certo tema)
Osservazione partecipante (entrare in un gruppo liberandosi dei propri preconcetti, farsi accettare e osservare)
Questionari/Test
Analisi dei Bisogni
L'apprendimento per adulti è un processo "a togliere e mettere". Occorre "togliere" un "mattone" della vecchia cultura e sostituirlo con il nuovo.
Approcci e Metodi
Neo-comportamentismo
Genera apprendimento:
(a) L'osservazione di un comportamento rinforzato dal successo;
(b) L'acquisizione di informazioni in modo visivo o verbale da un'altra persona (Bandura, 1977)
Gestalt
(a) L'apprendimento è il risultato del cambiamento geometrico di tutte le forze attive nel campo cognitivo e della costellazione di motivazioni presente nell'individuo;
(b) Il piccolo gruppo è un potete strumento di apprendimento;
(c) Le leggi della percezione (prossimità, familiarità; chiusura, buona forma, etc.) spiegano i cambiamenti che si producono nelle strutture cognitive quando vengono a contatto con gli elementi dell'apprendimento
Costruttivismo
(a) L'apprendimento è un processo continuo di assimilazione e accodamento,
Assimilazione: processo mediante il quale l'organismo fa propri gli elementi dell'ambiente esterno, incamerandoli nelle proprie strutture cognitive: registri sensoriali, memoria di lavoro e memoria a breve termine.
Accodamento: processo mediante il quale le strutture dell'organismo vengono modificate dai nuovi elementi forniti dall'assimilazione e gli elementi di conoscenza entrano nella memoria a lungo termine.
(b) L'apprendimento è una riorganizzazione cognitiva
Particolari Problemi per l'apprendimento
Fisiologici:
abbassamento vista;
stress psicofisico;
plasticità cerebrale
reazione a un ambiente non idoneo (freddo, buoio, etc)
Psicologici:
molta esperienza per l'accodamento (la troppa esperienza impedisce il ritenere di nuove informazioni);
tutela dell'identità (la persona già formata tende a proteggere la propria formazione);
motivazione (quando manca è un problema);
bisogno di autonomia (bisogno di esprimersi)
stili cognitivi
autostima
ansia da risultato
Non c'è nulla di più frustante per un adulto in apprendimento del sentirsi somministrare concetti o metodi che non potrà utilizzare da subito e senza assistenza del trainer.
Metodi
Sorprendente |
Familiare |
Del tutto nuovo |
In parte nuovo |
Per utilizzare il metodo serve uno studio e una lunga esercitazione |
Utilizzabile senza ulteriore studio |
Stimolare attenzione
Suddividere la materia ed erogarla in piccoli blocchi e sottoblocchi, facendo uso di ricapitolazioni e di riprese;
Collegare i concetti ed evidenziarne il collegamento;
Coinvolgere i partecipanti più volte;
Sottolineare il rapporto con interessi del partecipante;
Collegare l'argomento con gli obiettivi di apprendimento e con il contesto del partecipante;
Ricorrere a una comunicazione coinvolgente.
Metodi di Formazione
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Centratura nel Gruppo |
Processi |
OUTDOOR trainag |
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T-Group |
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Ricerca d'aula |
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Affiancamento on the job |
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Coaching[1] e mentoring |
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Lezioni in aula |
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Gruppi di studio |
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Formazione a distanza |
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Autoformazione |
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Centratura sul sè |
Contenuti |
Metodi didattici
Processi |
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Atteggiamenti comportamenti orientamenti |
Prove in outdoor |
Simulazioni role-playing |
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Giochi |
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Lavoro di progetto |
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Abilità / Capacità |
Esercitazioni |
Casi |
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Letture/dibattito |
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Conoscenza |
Lezioni |
Contenuti |
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