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Premessa all' elogio sull' Eros di Socrate

filosofia



Premessa all' elogio sull' Eros di Socrate


Socrate definisce bello e seducente il discorso pronunciato da Agatone.

Prima di cominciare il suo elogio premette di non essere capace di farlo altrettanto bello, ma afferma che è invece più importante dire la verità. In seguito pone ad Agatone alcune domande riguardanti Eros e la sua natura.


Eros non è bello


Dal loro dialogo emerge che si è soliti a desiderare ciò che non si ha e si prova amore, quindi, 555i83f per ciò che non si possiede. In questo modo Socrate smentisce le affermazioni fatte prima da Agatone giungendo alla conclusione che l' Eros desidera la bellezza e la bontà perché lui stesso non la possiede.


Eros è un demone


Socrate ricorda un dialogo che fece con Diotima e che gli fece capire molte cose sull' Eros, ne parla con gli altri.

Da questo dialogo emerse in primo luogo che Eros non è bello, ma non è neanche brutto. Non è nemmeno un Dio poiché gli dèi sono belli e felici, mentre Eros manca di queste cose. Egli è dunque un demone: funge da intermediario tra gli uomini e gli dèi.




La duplice natura di Eros


Diotima raccontò a Socrate che Eros è figlio di Poros e Penia ed ama la bellezza perché è stato concepito durante la festa in onore di Afrodite, e Afrodite è bella.

E' proprio dai suoi genitori che riceve una duplice natura.

Non è né mortale né immortale: muore e resuscita in continuazione, così come la passione amorosa arde finché il desiderio non è soddisfatto. Appena questo succede essa si attenua, poi rinasce.

Eros è anche filosofo e, come tutti i filosofi, sta nella posizione intermedia tra i sapienti e gli ignoranti.


Ogni desiderio è amore


Diotima spiegò poi che ogni tipo di desiderio dovrebbe essere definito "amore possente", mentre gli uomini chiamano "amore" solo una delle sue forme.

Tutti gli uomini desiderano qualcosa, quindi tutti gli uomini amano.


L' immortalità attraverso la procreazione


Tutti desiderano il bene e desiderano di possederlo sempre. L' azione che accompagna lo sforzo di raggiungere questo fine è "creare nella bellezza". Nell' unione tra l' uomo e la donna c' è creatività : è la procreazione. Siamo simili agli dèi attraverso l' immortalità che viene dalla procreazione, e quindi dall' amore. Per questo chi sente la propria creatività pronta alla vita è fortemente attratto dalla bellezza.

Eros, quindi, non desidera la bellezza, ma desidera creare e far nascere nuova vita in essa.

L' amore, perciò, sia tra gli uomini che tra gli animali, ha come oggetto l' immortalità.


Tutto nasce, muore e si rinnova


Diotima disse che tutto in noi nasce e muore e che ciascuna persona cambia continuamente. Non ce ne accorgiamo perché le cose vecchie sono subito sostituite da quelle nuove. Così come nel singolo individuo, questo accade anche per l' intera specie ed è proprio in questo modo che ciascun mortale partecipa all' immortalità.


Due diverse fecondità


Ci sono due modi di essere fecondi : l' amore delle persone feconde nel corpo consiste nel cercare di generare figli per assicurare alla loro persona l' immortalità ; quello delle persone feconde nell' anima, invece, è la forza creativa della saggezza.

Queste cercano in ogni modo la bellezza e quando trovano un animo bello, generoso e sensibile creano con esso una comunione più intima di quella che si può creare con una donna con la quale si hanno dei figli. Infatti le creature che nascono da questa unione sono più belle ed assicurano meglio l' immortalità. I figli spirituali dei "grandi" sono immortali.


La bellezza suprema


Alla fine Diotima parlò a Socrate della più elevata forma di bellezza, la Bellezza pura e perfetta. Per raggiungerla si deve compiere una "salita" : attraverso la bellezza della persona amata si arriva alla bellezza di tutte le altre persone, poiché essa è una sola, identica per tutti. ( La bellezza di maggior valore è quella dell' anima ).

Dalla bellezza sensibile si arriva poi alle azioni ben fatte ed alla scienza, fino alla pura conoscenza del bello, e ancora avanti sino alla contemplazione della Bellezza in sé.

Questo è il momento più alto nella vita di una persona e una volta raggiunto questo tutte le altre cose che prima suscitavano desiderio ed ammirazione, diventano piccole ed insignificanti.


L' importanza di Eros per Socrate


Terminato il suo elogio, Scorate afferma che per possedere ciò che è bene, non c' è miglior aiuto dell' Eros. Per questo lui lo onora ed esorta gli altri a fare altrettanto.







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